Tra le interrogazioni a risposta immediata, il progetto Skymetro e i costi del Tricapodanno. Approvata la mozione sulle modifiche alla progettazione del sistema degli assi di forza per il trasporto pubblico locale in Valbisagno
Il Consiglio comunale si è aperto come di consuetudine alle 14 con la discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:
«Ci sono tre opzioni sul tavolo per risolvere il problema dei ripetuti allagamenti del sottopasso di via Simone Pacoret de Saint Bon, tra Multedo e Pegli. La prima ipotesi è di mettere “staffato” nell’attuale scatolare del rio Rostan un tubo, da collegare con delle pompe di aggottamento, per poter intervenire ogniqualvolta ci siano forti piogge in grado di creare gli allagamenti. Si tratterebbe di un’opera provvisoria che richiederebbe l’autorizzazione di Regione Liguria. Le altre due opzioni, invece, sarebbero di carattere definitivo. Una consisterebbe nella costruzione di un nuovo collettore che porti l’acqua meteorica fino all'interno dell’alveo del torrente Varenna. L’altra, invece, su cui abbiamo già avuto un primo confronto con Autostrade per l’Italia per farla inserire nel progetto del nuovo casello autostradale di Pegli-Multedo, prevederebbe una vasca di captazione più capiente di quella attualmente in uso da parte di Aspi, dove far conferire tutta l’acqua piovana. Per quanto nessuna delle tre opzioni sia da escludere, abbiamo la necessità di intervenire urgentemente. A questo proposito, avremo a breve un incontro con l’architetto Enrico Tedeschi della struttura commissariale proprio per accelerare al massimo le interlocuzioni necessarie ad arrivare, il prima possibile, alla risoluzione di questo annoso problema». Così l’assessore Mauro Avvenente, nella sua replica all’interrogazione presentata dal consigliere comunale del Pd Alberto Pandolfo che chiedeva “quali interventi la civica amministrazione ha in programma per evitare il pericolo per veicoli e pedoni in transito nel sottopasso di via Simone Pacoret de Saint Bon, tra Multedo e Pegli.
«Sulle auto abbandonate la procedura non è sempre la stessa. In termini di tempistica abbiamo accorciato più possibile la procedura di rimozione, quando risulta realmente abbandonato. La procedura di urgenza avviene solo se si tratta di un evidente relitto, ma qui a Genova devo dire che ne sono rimasti pochi: appena insediati, infatti, abbiamo fatto una mappatura con i municipi e un censimento dei mezzi abbandonati e abbiamo scoperto che non erano mezzi realmente abbandonati, ma mezzi con documenti in regola, assicurazioni e revisioni. In ogni caso, se siamo in presenza di un relitto, possono partire le procedure di identificazione del proprietario e la comunicazione di rimozione. I tempi tecnici sono di 60 giorni. Se l’abbandono è su area privata ci vuole una denuncia e la rimozione non può essere a carico dell’amministrazione, ma del privato». Lo ha detto l’assessore Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione del consigliere di Liguria al Centro Nicholas Gandolfo in merito a “come viene disciplinata e regolamentata la rimozione dei veicoli abbandonati nelle strade pubbliche e private”.
«La nuova fontana di largo Calasetta, a Pegli, sarà realizzata approfittando dei lavori di rifacimento del collettore fognario sul Lungomare e di rifacimento della pavimentazione. Sarà a raso, abbellirà il quartiere e avrà un forte valore simbolico, rafforzando il legame tra le culture di Genova e di tutto il Mediterraneo. Abbiamo concordato con Ireti, responsabile dei lavori in corso sul Lungomare che abbiamo convinto a estendere i lavori sulla passeggiata fino a largo Calasetta, di realizzare questo importante intervento di abbellimento per fornire un elemento di decoro urbano capace di restituire visibilità anche a Pegli e a tutto il Ponente, in linea con altri lavori importanti realizzati in altre parti della città quali ad esempio la riqualificazione delle aiuole di viale Brigate Partigiane e l’illuminazione artistica delle piazze del centro storico. La nuova fontana di largo Calasetta risponderà all’obiettivo, perseguito da questa amministrazione, di restituire una città più attrattiva per residenti, visitatori e turisti, sarà a raso e dotata di ugelli come le fontane già presenti a Pra’. Inoltre la fontana avrà un forte valore simbolico. L’acqua unisce le due sponde Nord e Sud del Mare Mediterraneo e, con esse, le tante culture rappresentate da tutti i territori legati tra loro da una storia comune come dimostra, ad esempio, l’epopea del popolo tabarchino che lega Pegli e Genova a numerose regioni e popoli mediterranei. Abbiamo parlato del progetto con le amministrazioni di queste realtà territoriali, con le comunità tabarchine che si sono dette entusiaste di un’idea che consentirà di stringere con esse rapporti ancora più stretti». Lo ha detto l’assessore Mauro Avvenente, rispondendo all’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Filippo Bruzzone (Lista Rossoverde) che chiedeva “i motivi che hanno condotto la Civica Amministrazione ad impegnare un cospicuo importo di denaro pubblico per la creazione della fontana di largo Calasetta nonché l’iter di condivisione con il territorio, appresa la pubblicazione della determinazione dirigenziale circa la creazione dell’opera a seguito di non meglio specificate interlocuzioni con residenti e associazioni”.
«Do atto al consigliere di aver seguito con grande attenzione questo argomento che in qualche modo accomuna le nostre sensibilità. La vicenda è particolarmente complicata, perché si tratta di un ponte su una linea ferroviaria. Le prescrizioni non sono state ottemperate e già non è facile ottemperarle quando si ha a che fare con un solo ente, quando si ha a che fare con ferrovie la vicenda si complica. Forse è la volta buona e nei giorni scorsi mi sono consultato con l’architetto Angela Imbesi che si occupa del progetto e mi ha detto che sono state riaggiornate le date che era state fornite dai tecnici nella convenzione. A fine dicembre è stato dato mandato a una ditta specializzate ed è in corso il coordinamento con ferrovie: sono necessarie delle ispezioni intradosso che devono essere condivise con queste ultime e questo comporterà l’interruzione della linea Genova-Ventimiglia. La data dello svolgimento di questi lavori sarà tra fine gennaio e i primi di febbraio. La invito a sollecitare e l’avviserò quando inizieranno i lavori e svolgeremo il sopralluogo insieme e vedremo se rispetteranno i tempi e quali saranno gli interventi». Ha risposto così l’assessore Mauro Avvenente all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Paolo Gozzi in merito alle “Risultanze ispezioni su ponte di via De Nicolay e ripristino percorso originario delle linee AMT – si richiede un aggiornamento circa le risultanze delle ispezioni sul ponte di via De Nicolay, annunciate durante il consiglio comunale del 18 luglio scorso e successivamente procrastinate con termine a novembre 2023. Si ricorda che tale ispezione si è resa necessaria al fine di definire la capacità di carico del ponte e ripristinare l’originario percorso delle linee AMT collinari, quanto mai urgente”.
«Il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici non ha espresso ancora parere sullo Skymetro; le notizie di un parere contrario sono false. C’è una nota con cui il Consiglio richiede integrazioni e rilievi, come prassi nei progetti di una certa complessità. A seguito di questi rilievi, avvenuti prontamente, sono state inoltrate le integrazioni, ad oggi al vaglio del Consiglio, e tutta la documentazione è pubblica. Siamo pronti a dare assistenza ai consiglieri per consultarla. Siamo convinti che lo Skymetro sia la scelta migliore per la Valbisagno. Con il massimo rispetto all’organo del Consiglio, attendiamo gli esiti e continueremo questo confronto tecnico per dare adeguata risposta a tutte le richieste». Lo ha detto l’assessore Matteo Campora, rispondendo all’interrogazione del consigliere M5S Fabio Ceraudo riguardante “aggiornamenti sul progetto Skymetro a seguito delle osservazioni da parte del consiglio superiore dei lavori pubblici”
«A Genova sono molte le attività situate direttamente sul mare o in prossimità dello stesso, di qui la necessità di proteggerle insieme ai borghi, come quello di Boccadasse, e agli specchi d’acqua che le ospitano attraverso interventi di protezione a mare. In passato si è lavorato a Levante tra Punta Vagno e il confine con il Comune di Bogliasco, a Ponente tra Punta Nave e il confine con Arenzano. Parliamo di scogliere, ripascimenti, interventi strutturali su spiagge che hanno fatto seguito ad eventi naturali straordinari. Oggi il Comune di Genova, di concerto con Regione Liguria che ha la competenza sulle opere idrauliche, è al lavoro per l’individuazione e l’analisi di tutte le aree che necessitano della presenza di dighe soffolte come ad esempio il Porticciolo di Nervi e la Marinella. Ma queste opere di protezione a mare sono utili anche per altri specchi d’acqua come quello di Boccadasse, uno dei luoghi più iconici della nostra città che merita di essere salvaguardato. Sono in corso, da parte degli uffici competenti, studi complessi che riguardano le correnti, le maree e il trasporto di materiali al di sotto del livello dell’acqua. Sarà fatto un ulteriore approfondimento su Boccadasse, in modo da poterla proteggere insieme alle tante attività che insistono sul borgo». È la risposta dell’assessore Matteo Campora all’interrogazione presentata da Federico Bertorello (Lega) che chiedeva alla Giunta “informazioni circa l’eventuale realizzazione di opere di protezione a mare nello specchio d’acqua prospiciente il borgo di Boccadasse”.
«Come emerge dal prospetto, il Comune di Genova ha impegnato con propri atti 736.670,60 euro (al netto dell’IVA), per un totale di 891.552,23 (IVA inclusa). Questo importo, tuttavia, essendo le spese e le entrate da ripartire equamente al 50% tra Comune di Genova e Regione Liguria non tiene conto della quota di competenza della Regione Liguria (pari a euro 525.000 + IVA al 22%, per un totale di 640.500 euro), relativo al servizio di “Organizzazione e trasmissione su emittenti nazionali” e dell’accertamento di entrata di 50mila euro da Esselunga Spa operata dal Comune di Genova (di cui, però, euro 25mila sono di competenza della Regione Liguria). Pertanto, la spesa di competenza del Comune di Genova è pari ad euro 726,026,12 (IVA inclusa), coperta per euro 25mila dalla sponsorizzazione di Esselunga Spa». Ha risposto così l’assessore Matteo Campora, su delega del vicesindaco Pietro Piciocchi, all’interrogazione del consigliere del Partito democratico Claudio Villa “in merito alla quantificazione dei costi, diretti e indiretti, sostenuti dal Comune di Genova, in occasione del Tricapodanno tenutosi nei giorni 29, 30 e 31 gennaio 2023”.
Terminata la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 con 34 presenti si è aperta la seduta del Consiglio comunale.
All’ordine del giorno due delibere, due mozioni e due interpellanze.
Delibera n.53: “Modifiche al regolamento per l’applicazione del canone unico patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (canone unico patrimoniale)”. Su proposta dell’assessore al Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, viste le normative secondo cui i comuni possono disciplinare con regolamento le proprie entrate, anche tributarie, salvo per quanto attiene alla individuazione e definizione delle fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e della aliquota massima dei singoli tributi, nel rispetto delle esigenze di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti e dato che la normativa stabilisce che il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria è disciplinato dagli enti, con regolamento da adottare dal Consiglio comunale o provinciale, la Giunta chiede al Consiglio di “approvare le modifiche al vigente Regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e di approvare il testo coordinato del Regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria “Canone Unico Patrimoniale”.
La delibera è stata approvata all’unanimità.
Delibera proposta giunta al Consiglio n. 55: “Adeguamento del PUC per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio ai sensi del d.p.r. 327/2001. Opere idrauliche e strutturali di arginatura sul torrente Varenna a San Carlo di Cese – Genova Pegli – ii lotto. MOGE 20020 – CUP B34H17001700004”. Su proposta dell’assessore a Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, di concerto con l’assessore all’Urbanistica, Demanio Marittimo, Sviluppo Economico, Lavoro e Rapporti Sindacale, Mario Mascia, la Giunta propone al Consiglio comunale: di disporre l’adeguamento del PUC vigente, per l’apposizione del vincolo preordinato all'esproprio delle aree individuate nell’elaborato Piano Particellare (TAV_4A_rev2), attraverso l’inserimento di un Ambito con Disciplina urbanistica speciale, così come proposto in premessa; 2. di disporre che l’approvazione del progetto definitivo, in sede di conclusione del procedimento di Conferenza dei Servizi, comporterà altresì la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, ai sensi dell'art 12 del D.P.R. n. 327/2001; 3. di stabilire, ai fini dell’acquisizione delle aree di proprietà di terzi occorrenti per la realizzazione dell’opera, di ricorrere alla procedura espropriativa ai sensi del D.P.R. n. 327/2001, all’uopo approvando il Piano Particellare (TAV_4A_rev2) che si allega alla presente come parte integrante e sostanziale; Documento Firmato Digitalmente 4. di stabilire che il Decreto di Esproprio dovrà essere emanato ed eseguito in base alla determinazione urgente delle indennità provvisorie di esproprio, ai sensi dell’art. 22, comma 1 del D.P.R. n. 327/2001, stante l’urgenza di dare avvio ai lavori, tale da non consentire gli adempimenti preliminari previsti dall’art. 20 dello stesso D.P.R.; 5. di prendere atto che la spesa degli oneri espropriativi per l’intervento denominato “Opere idrauliche e strutturali di arginatura sul Torrente Varenna in località San Carlo di Cese a Genova Pegli – II Lotto”, pari a € 60.000,00, è finanziata con avanzo liberato dal vincolo destinato in Conto Capitale”.
La delibera è stata approvata all’unanimità. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.
Mozione 112: “Affidamento di un'area verde nel Municipio Centro Ovest, o nel Municipio Valpolcevera, o in un altro Municipio, alla Comunità Ecuadoriana”. Atto presentato dalla consigliera del Gruppo Misto Cristina Lodi. “A seguito dei lavori di riattivazione della linea Campasso il protocollo firmato ad agosto 2022 prevede la realizzazione di aree verdi tra Certosa e Rivarolo, rilevato che il Console dell’Ecuador ha chiesto al Sindaco Bucci il riconoscimento del valore e dell’importanza della comunità ecuadoriana per Genova e la possibilità di intitolare un parco urbano identificato ad una delle città significative dell’Equador, dando la possibilità di gestire direttamente l’area verde” con questa mozione si impegna sindaco e Giunta “A valutare la possibilità di affidare ad una specifica associazione afferente alla Comunità Ecuadoriana individuata dal Consolato, un’area verde nel Municipio Centro Ovest o nel Municipio Valpolcevera o in un altro Municipio, previa individuazione puntuale delle aree da parte dei Municipi stessi nell’ambito di quanto previsto dal vigente Regolamento in merito alla stipula dei patti di collaborazione”.
Sulla stessa sono stati presentati due emendamenti: il primo dai capigruppo di maggioranza e illustrata dal consigliere della Lega Federico Bertorello, il secondo dal consigliere Kaabour SiMohamed del Pd. La proponente non accetta l’emendamento della maggioranza. L’assessore Avvenente ha dato, a nome della Giunta, parere contrario alla mozione.
La mozione è stata respinta con 24 voti contrari della maggioranza e del consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione e 11 voti a favore dell’opposizione.
Mozione 153: “Modifiche alla Progettazione Definitiva del Sistema degli Assi di Forza per il trasporto pubblico locale (rete filoviaria e strutture connesse) – Via Piacenza, Via Emilia, Via Molassana – Quartieri S. Gottardo, S. Sebastiano, Molassana, Staglieno, in Val Bisagno” L’atto è stato dai consiglieri: Alessio Bevilacqua della Lega , Paolo Aime' di Forza Italia, Nicholas Gandolfo di Italia al Centro, Francesco De Benedictis di FdI, Paolo Gozzi di Vince Genova, Lorenzo Pasi di Genova Domani. Dal momento che i Municipi III Bassa Val Bisagno e IV Media Val Bisagno vedranno al proprio interno lo sviluppo dei progetti legati ai “4 assi di forza” e “Skymetro” e che i vari progetti, finanziati dal governo porteranno un miglioramento sulla viabilità sia locale che cittadina; consentiranno un collegamento più rapido dal centro città verso l’entroterra; consentiranno lo sviluppo di una mobilità sostenibile; porteranno anche, finalmente, ad una riqualificazione delle rimesse delle Gavette e di Staglieno. S’impegna il sindaco e la Giunta: “A continuare nel percorso di illustrare, non appena terminata la redazione del progetto, alla cittadinanza ed alle attività economiche, tramite convegni, incontri, assemblee pubbliche, esposizioni del percorso, l’importanza dell’attuazione dello “Skymetro Val Bisagno Genova”, evidenziando l’utilità di tale Progetto in una valle fortemente congestionata dal traffico e con una cronica mancanza di spazi, e rimarcando gli innumerevoli vantaggi che un trasporto pubblico efficiente e più veloce porterà a tutto l’indotto locale e ai singoli cittadini; a richiedere al Governo il finanziamento del tratto di assoluta importanza dello Skymetro da Molassana a Prato; a proporre al Ministero dei Trasporti le seguenti modifiche migliorative, previe verifiche tecniche: a non procedere con il progetto di installazione di Z.T.L. nelle direttrici di marcia Via Piacenza, Via Emilia, Via Molassana, Via Struppa o, comunque, all’interno del territorio del Municipio IV; a non procedere con il progetto della doppia corsia di marcia verso mare in Via Piacenza nel tratto dalla Rotonda dei Tonni di Molassana fino all’intersezione con il Ponte Feritore; non vi sia alcuna variazione dei sensi di marcia per i ponti Feritore e Guglielmetti; a non procedere con il progetto di installazione del doppio senso di marcia in Via Emilia; a mantenere l’attuale assetto delle direttrici di marcia Via Piacenza, Via Emilia, Via Molassana e Via Struppa, senza alcuna variazione sulla percorrenza da parte dei mezzi pubblici e privati; non vi sia alcuna variazione sulla viabilità nei pressi di via Lodi, unica via di accesso, ad oggi, per la scuola Mazzini e per i residenti del quartiere di Preli; a mantenere l’attuale assetto della viabilità esistente all’intersezione di Via Bobbio, Via Piacenza e l’uscita del casello autostradale di Genova Est fino a Via Leonardo Montaldo – incrocio con il Ponte Campanella, alla luce dei prossimi lavori da realizzare alla rimessa di Staglieno; Nonché: a proseguire il percorso partecipato già avviato con le rappresentanze e categorie di commercianti, esercenti e la cittadinanza, alla luce dell’impatto migliorativo sul traffico privato e sul trasporto pubblico che si avrà con la realizzazione dell’importante opera Skymetro da Brignole a Prato e con la messa in funzione dei nuovi bus elettrici; a verificare la possibilità di acquisizione dei locali situati in Via Piacenza di proprietà INPS, per destinarli a parcheggi gestiti dal Comune di Genova o da Aziende controllate, nonché a valutare di adibire a parcheggi le aree “ex Mape” ed “ex Cerosillo” situate in Via Emilia, a proseguire il confronto con il Municipio e in merito alle richieste promosse dallo stesso e dal territorio, attuandone le verifiche tecniche di fattibilità e dell’impatto sulla viabilità”. Sulla stessa è stato presentato dal consigliere Pandolfo del Pd un ordine del giorno che impegna sindaco e Giunta: “Ad assicurare attraverso il Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico nella Regione Liguria Giovanni Toti, il percorso di necessaria e prioritaria realizzazione dello Scolmatore del torrente Bisagno, come condizione preliminare ad ogni ipotesi progettuale del Sistema degli Assi di Forza per il trasporto pubblico locale lungo la Val Bisagno, a partire dalla realizzazione dello SkyMetro”.
Sono stati presentati sei ordini del giorno: il primo dal consigliere Pandolfo, secondo, terzo e quarto dal consigliere Bruzzone della lista RossoVerde, gli ultimi due dal consigliere Ceraudo del M5S.
Presentati anche 13 emendamenti: dal primo al quarto presentati dalla consigliera Lodi, il quinto e il sesto dalla consigliera Russo del Pd, dal settimo al tredicesimo dal consigliere Bruzzone.
Il proponente non accetta gli emendamenti.
L’assessore Campora ha dato, a nome della Giunta, parere contrario agli ordini del giorno1,3,4 e 5 e parere positivo agli ordini del giorno 2 e 6. Parere favorevole alla mozione.
Gli ordini del giorno 1,3,4 e 5 sono stati respinti con 22 voti della maggioranza e 9 voti a favore della minoranza.
Gli ordini del giorno 2 e 6 sono stati approvati all’unanimità.
La mozione così emendata è stata approvata con 22 voti della maggioranza e 8 voti a sfavore della minoranza.
L’Interpellanza 83: “Erzelli: situazione attuale e possibili sviluppi”. Atto presentato dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo e l’nterpellanza 63: “Mancanza di pulizia e sicurezza sanitaria per i cittadini che utilizzano l’ingresso funicolare Portello/Sant’Anna in P.zza Portello” sono state rinviate in accordo con i proponenti.
Il consiglio comunale si è chiuso alle 18.46.
«A Sampierdarena presidi fissi della polizia locale per contrastare gli episodi di degrado e microcriminalità nel quartiere». Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino rispondendo ad una interrogazione del consigliere Valeriano Vacalebre di Fratelli d’Italia. Gambino ha aggiunto che «A Sampierdarena dal 2 gennaio 2024 abbiamo incrementato la presenza della polizia locale con presidi fissi, di 12 unità al giorno, come già avviene in via Prè e a Sottoripa. Nel weekend il presidio va dalle 20 alle 2 di notte, nel corso della settimana dalle 13 alle 20. Continueranno poi i regolari servizi, soprattutto in borghese, che nel corso dell’anno passato hanno portato ad ottimi risultati, con un incremento di sanzioni per abuso di alcol, e di arresti per spaccio, in alcune aree critiche, come i giardini della Fiumara, via Buranello e piazza Vittorio Veneto».