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All'ordine del giorno, una delibera e due mozioni
Il consiglio comunale si è aperto alle 14 con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata:
«Per quanto riguarda la riasfaltatura di via Bordone, dalle verifiche che ho svolto ho appreso che la stessa è in carico a Fiber Coop ex TIM che ha precedentemente eseguito uno scavo per la posa di cavidotti per la fibra ottica, un problema purtroppo consueto su tutte le strade. Attualmente siamo in presenza di una sistemazione provvisoria: pertanto dovrà essere realizzato un intervento di sistemazione definitiva della strada, esteso alla larghezza di tutta la carreggiata. L’impresa, dopo vari solleciti, sta eseguendo un intervento analogo in via delle Fabbriche e procederà con lo stesso lavoro, nel mese di marzo, su via Bordone. Ovviamente, per limitare gli impatti sulla circolazione i lavori saranno eseguiti in orario serale/notturno. Occorrerà attendere una stagione leggermente migliore per eseguire i lavori a regola d’arte, ecco perché sono stati differiti di qualche settimana. Per quanto riguarda via dei Sessanta ho chiesto di svolgere un sopralluogo: in questo caso interverremo con interventi puntuali per sopperire alle buche presenti». È la risposta dell’assessore alle Manutenzioni Ferdinando De Fornari all’interrogazione del consigliere Valeriano Vacalebre di Fratelli d’Italia che chiedeva “informazioni in merito all’asfaltatura di via dei Sessanta e via Bordone, sulle alture di Cornigliano, e alle tempistiche per l’inizio dei lavori”.
«Voglio tranquillizzare sul fatto che l’eventuale chiusura della sezione di una scuola dell’infanzia comunale non ne comporta in automatico la chiusura, quindi il servizio sul territorio rimarrebbe a prescindere. Una sezione resta aperta o viene chiusa a seconda del numero di iscrizioni pervenute a nome delle famiglie, ecco perché non c’è nessuna decisione da parte della civica amministrazione nell’andare da una parte o dall’altra. Pertanto, laddove il numero è congruo per mantenere questa sezione in essere, la sezione stessa rimarrà. In generale il numero delle sezioni viene determinato in base alle richieste pervenute rispetto alla struttura, alla capienza gestionale della struttura stessa e del personale esistente. L’ipotesi paventata per l’asilo “Coccinella” nasce da un numero basso di iscrizioni negli anni scorsi: di qui possibilità di ridurre il numero di sezioni dell’asilo stesso. Allo stato attuale le iscrizioni per le scuole dell’infanzia comunali sono ancora aperte e termineranno il 20 febbraio, e quindi non è ancora possibile definire il numero di richieste pervenute. Dal 5 marzo verranno pubblicate le graduatorie: ci saranno le assegnazioni rispetto a chi ha indicato in via prioritaria quella scuola e poi, a scalare, quelli che l’hanno messa come scelta secondaria se non trovassero posto altrove. Nel caso specifico della scuola “Coccinella” di Struppa al 12 febbraio erano già arrivate al Comune 29 domande di cui 19 con scelta prioritaria. Il servizio sul territorio dovrebbe rimanere invariato e il numero di sezioni dipenderà dal numero di richieste pervenute». Ha risposto così l’assessore alle Politiche dell’istruzione Francesca Corso all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Claudio Villa che chiedeva “informazioni in merito alla possibile chiusura di una sezione dell’asilo nido ‘Coccinella’ a Struppa, nel Municipio IV Media Val Bisagno”.
«Via Sestri è una via molto importante, che richiede una costante impegno. Per quanto riguarda le manutenzioni va detto che nel periodo 2021-2024 abbiamo eseguito interventi in via Sestri per 112mila euro. Ho raccolto comunque la sua segnalazione sulla pavimentazione e l’ho trasferita ad Aster. Sappiamo che questa via necessita di ulteriori attività manutentive e, nella programmazione 2025, è stato inserto un ulteriore titolo per 50mila euro. Nell’ambito della capitalizzazione 2025 si considererà anche la parte riguardante l’illuminazione pubblica per un’implementazione. Per quanto riguarda i vicoli limitrofi, Aster nel 2024 ha effettuato interventi in vico Pessagno da via Menotti a via Sestri, su via Chiara da via Menotti a via Sestri e sono in programma lavori in vico al Gazzo da via Sestri a via D’Andrade». Lo ha detto l’assessore Ferdinando De Fornari rispondendo all’interrogazione del consigliere della Lega Fabio Ariotti: “Situazione della pavimentazione e dell’illuminazione di via Sestri e dei vicoli limitrofi”.
«La questione è annosa e come Comune abbiamo riconsegnato l’immobile al Demanio nel 2019. Ci sono state diverse interlocuzioni, proprio con il Demanio, e ci hanno riferito che c’erano progettazioni che avevano in mente di realizzare. Durante l’ultima interlocuzione ci è stato detto che si è conclusa la verifica strutturale e che sono state ricevute alcune manifestazioni di interesse per la realizzazione di sedi governative. Devo dire grazie all’input arrivato dal Consiglio, dalla Giunta e dal Municipio, perché grazie a questo si è arrivati a un orizzonte che ci consente di avere questa manifestazione di interesse per sedi governative. Il bene è demaniale, ci tengo a ricordarlo e sono in atto i sopralluoghi per verificare la compatibilità sia con i progetti legati alle manifestazioni di interesse sia a progetti proposti da associazioni e comitati. Abbiamo chiesto, alla presenza del Municipio Levante, di mantenere in queste progettazioni anche porzioni a uso pubblico per la cittadinanza, come richiesto da input di tutti gli organi e dai cittadini stessi. In questi anni non ho voluto riacquisire l’immobile, con senso di serietà verso il patrimonio comunale, poiché disponendo di migliaia di immobili ritenevo che il Demanio avesse l’onere di co-progettare con noi uno spazio sia per sedi governative che per i cittadini. La nostra percezione è ottima, manteniamo il controllo sul progetto del Demanio e confermiamo la disponibilità del Municipio e delle associazioni». È questa la risposta dell’assessore al Patrimonio Francesco Maresca all’interrogazione del consigliere di Progetto al Centro Stefano Costa dove si legge: “La Casa del Soldato, sita nel quartiere di Sturla, versa da anni in stato di forte degrado e recentemente è stata interessata da diversi incendi. Si richiedono all'Amministrazione le ragioni per cui i diversi progetti di riqualificazione recentemente presentati non siano andati a buon fine e quali siano le azioni che si intendono intraprendere per riqualificare e valorizzare l'immobile”.
«Per quanto riguarda lo stato del manto stradale cittadino abbiamo già eseguito tutta una serie di interventi di riasfaltatura. Concordo con la necessità di avviare al più presto una programmazione di questi lavori: si tratta di una delle iniziative che ho immediatamente assunto e, proprio su questo, usciremo nei prossimi giorni con il programma di manutenzioni definito insieme a ogni singolo Municipio. Per quanto riguarda gli interventi già eseguiti in Valbisagno, segnalo quelli in Lungobisagno Istria e Lungobisagno Dalmazia, direzione monte prima della rotatoria di Bricoman, con una spesa di 122mila euro, 32mila euro in via Emilia, 157mila euro in via Struppa, oltre 180mila euro in via Adamoli nel tratto da ponte Fleming a salire. Per quanto riguarda gli interventi di riasfaltatura nella zona del levante abbiamo speso 53mila euro in viale Pio VII, 39mila euro in via Rossetti, oltre 50mila euro in via Oberdan, 20mila euro in via Majorana e oltre 83mila euro in via Quinto. Nel programma degli interventi per il 2025, già condiviso con il Municipio competente, sono previsti lavori di riasfaltatura in via Bobbio nel tratto tra Passo Bascione e rimessa AMT e nei tratti ammalorati di via Piave, via Trieste e via Gobetti. Questa parte non esaurisce completamente la programmazione ma questi sono gli interventi che partiranno al più presto. Infine, inseriremo nel programma anche le strade segnalate dal consigliere». È la risposta dell’assessore alle Manutenzioni Ferdinando De Fornari all’interrogazione del consigliere Francesco De Benedictis di Fratelli d’Italia che chiedeva alla Giunta informazioni “in merito alla situazione del manto stradale cittadino, nella zona della Valbisagno in Lungobisagno Dalmazia e Istria, via Pedullà e in altre zone della città a levante come, ad esempio, il tratto da Sturla a Quarto e viale Pio VII a Quarto, il quale risulta essere ammalorato e dunque pericoloso per la circolazione veicolare in special modo per i motocicli e talvolta causa di incidenti”.
«Per quanto riguarda via del Campasso, i lavori sono stati inseriti nel piano straordinario dei marciapiedi 2025 e affidati ad Aster e sono in corso di approvazione per un totale di 127mila euro. La realizzazione è programmata per marzo. Per quanto riguarda via Spaventa e via Pellegrini, va detto che il manto stradale si era rovinato a causa di un danno alla rete fognaria, per il quale è intervenuta Iren che, intanto, il 13 febbraio scorso ha riparato la condotta eliminando lo sversamento. Adesso i nostri tecnici hanno potuto effettuare un sopralluogo, necessario per fare una stima dei danni ai marciapiedi e dei costi del ripristino, per poi inserirli nella programmazione». Lo ha detto l’assessore alle Manutenzioni Ferdinando De Fornari rispondendo all’interrogazione della consigliera del Pd Monica Russo “in merito alla situazione di manutenzione dei marciapiedi del Campasso, vista la gravità della situazione che ha portato al cedimento dell'asfalto, nei giorni scorsi, all'incrocio tra via Spaventa e via Pellegrini”.
«Partiamo dal presupposto che il muraglione è di proprietà condominiale e che immediatamente è partita un’ingiunzione di messa in sicurezza da parte dei condomini proprietari dei muri. C’è stato un riscontro immediato, e i condomini hanno affidato una perizia a un ingegnere strutturista della quale ancora non siamo in possesso. È notizia di pochi minuti fa che la questione sulla messa in sicurezza andrà in delibera assembleare di condominio già questa settimana. Nell’eventualità di reticenza da parte del condominio saremmo intervenuti in danno, ma stanno facendo quanto necessario. Per quanto riguarda le attività di AMT allo stato attuale la linea 374 è stata forzatamente ridotta, da corso Paganini svolta a sinistra su via Acquarone e poi in via Ferrari, ricongiungendosi alla fermata Cancelliere 4/Ferrari riprendendo il suo percorso. Alcune zone non possono essere servite: con AMT stiamo ragionando di mettere un’ulteriore navetta che da via Acquarone giri su via Cabrini. Si tratta però di una svolta complessa e stretta e dobbiamo capire tecnicamente come far girare l’autobus, probabilmente togliendo dei parcheggi. Così si potrebbe pensare a una ulteriore navetta che scenda da via Crocco e torni sulla Circonvallazione a Monte. Abbiamo chiesto un sopralluogo congiunto con la direzione traffico per poterlo implementare. La speranza è che tramite la delibera condominiale inizino rapidamente i lavori di messa in sicurezza per riaprire la circolazione regolarmente». È questa la risposta dell’assessore alla Sicurezza e alla Mobilità sostenibile Sergio Gambino all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso in cui si legge: “Lo scorso 31 gennaio, nel quartiere di Castelletto, a seguito dell’accertamento di una grossa crepa nel muraglione di contenimento in via Oberto Cancelliere all’altezza del civico 44, il transito veicolare è stato ridotto con doppio senso di marcia tra via Acquarone e via Cancelliere, deviando la viabilità a scendere verso corso Firenze. Nel contempo, la linea bus 374 e il servizio taxibus t374 hanno forzatamente cambiato percorso limitando la salita in via Acquarone sino alla svolta con via Ferrari e da qui a via Cancelliere. Visti i disagi segnalati dai residenti – tra cui persone anziane o con difficoltà di movimento – si interrogano il sindaco e la giunta per sapere quando e da chi saranno effettuati i necessari lavori di messa in sicurezza e, nel frattempo, se sia possibile istituire un servizio di trasporto più adeguato alle necessità della zona”.
«In merito alla questione del caseggiato di via Piacenza esiste una delibera di Giunta di ormai molti anni fa, la 346/2010, in base alla quale il Comune di Genova si fa carico per i primi tre giorni della sistemazione abitativa di persone sgomberate per ragioni di pubblica incolumità. Nel caso in questione, si è trattato di un danno creato da privati in abitazione di privati. Il Comune è venuto a conoscenza dell’avvio di una trattativa tra i danneggiati e i danneggianti, ovvero l’impresa che eseguiva lavori sul tetto dello stabile, sul cui titolare pende un procedimento penale e civile. In quello penale pare che ci sia stato il riconoscimento in capo all’impresa del fatto che sia stata quest’ultima a causano il danno. Abbiamo saputo che i legali delle due parti stavano trattando con l’impresa esecutrice, il condominio e le rispettive assicurazioni per il risarcimento dei danni. Nel nostro caso non potevamo pagare più di tre giorni di vitto e alloggio per le persone sgomberate dallo stabile: in caso contrario si sarebbe configurato un danno erariale. A questo punto è necessario per noi chiedere il risarcimento a chi ha causato il danno. Non abbiamo un’azione diretta nei loro confronti, quindi le lettere sono state scritte ai legali delle parti che stanno trattando per i danneggiati, dicendo di ricordarsi che esiste anche questa voce di danno e che il Comune ha supportato si è fatto carico per tre giorni, con soldi pubblici, del vitto e dell’alloggio per le persone sfollate. Quindi, alla luce del fatto che era in corso una trattativa per definire il fanno, la lettera ha voluto precisare che la spesa sostenuta dal Comune rappresentava una voce di danno. E questo a tutela di tutti i cittadini». È la risposta dell’assessore agli Affari legali Lorenza Rosso all’interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle Fabio Ceraudo che chiedeva “chiarimenti circa la richiesta avanzata dalla Civica Amministrazione nei confronti degli sfollati del caseggiato di via Piacenza 17 con la quale vengono richiesti i risarcimenti per i giorni in cui gli stessi stati accolti in strutture cittadine”.
«Il problema dei parcheggi alla Foce è conosciuto dalla direzione Mobilità, e verrà mitigato con i 200 posti auto che verranno messi a disposizione dei residenti grazie ai lavori in piazzale Kennedy. La settimana scorsa abbiamo firmato una delibera di Giunta che toglie la gratuità alle auto ibride dei non residenti a Genova e anche questo servirà a liberare posti auto visto che la Foce veniva utilizzata come una sorta di parcheggio di scambio per chi veniva da fuori, e abbiamo contato circa 5000 vetture registrate di non residenti che quasi tutti i giorni utilizzavano i posti alla Foce, rendendoli indisponibili per i residenti. Queste due soluzioni dovrebbero alleggerire il carico. Rispetto alla congiuntura con Euroflora verranno prese soluzioni alternative come gli anni passati, con accorgimenti nelle vie limitrofe, per aumentare i posti auto, e utilizzeremo anche i parcheggi del Palasport». Lo ha detto l’assessore alla Mobilità sostenibile Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione della consigliera del Gruppo misto Arianna Viscogliosi riguardante “L’area della Foce e piazzale Kennedy, interessata da una riqualificazione urbanistica che prevede la creazione di un parco urbano che a fine aprile, ospiterà Euroflora, per cui si chiede all’amministrazione quali misure intenda adottare per garantire un numero adeguato di parcheggi, tutelando le necessità dei residenti”.
«Non c’è nessuna volontà di delocalizzare la sede della Polizia Locale in questione, ma abbiamo ricevuto lo sfratto dai proprietari dell’immobile in cui eravamo ospiti e stiamo interloquendo affinché si possa comunque restare lì fino a quando non avremo trovato una sede idonea. Per questo abbiamo iniziato le ricerche di un immobile che sia grande almeno 400 metri quadrati e che abbia le caratteristiche necessarie al corpo di Polizia Locale; abbiamo fatto vari sopralluoghi e visto molti immobili, sia di privati, che di proprietà di altri enti. Al momento la soluzione migliore pare essere quella di un edificio vicino al Municipio Medio Levante, ma servirebbero lavori di ristrutturazione per la creazione di spogliatoi e docce. Stiamo valutando sulla fattibilità dell’acquisto e dei lavori». Lo ha detto l’assessore Sergio Gambino, rispondendo all’interrogazione del consigliere Federico Barbieri di Genova Domani, riguardate “Le azioni intraprese per reperire una nuova sede alla Polizia locale della Foce e quali azioni provvisorie siano state attuate per il loro dislocamento temporaneo”.
Alle 15, con 38 presenti, si è passati alla discussione dell’ordine del giorno, che comprende una delibera e due mozioni.
Prima di procedere con i lavori è stato presentato da Progetto al Centro una dichiarazione in apertura di seduta a tema: “Condanna della legalizzazione del matrimonio infantile in Iraq e impegno del Comune di Genova nella tutela dei diritti umani delle bambine”.
Successivamente è stato discusso un ordine del giorno straordinario del consigliere Pellerano di Genova al Centro – Noi Moderati sull’ipotesi declassamento uffici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in Liguria che impegna sindaco e Giunta: “Ad attivarsi affinchè venga scongiurata l’implementazione di qualsiasi progetto di riorganizzazione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la Direzione Regionale della Liguria tale da declassare gli Uffici liguri e venga invece adottata ogni iniziativa volta a migliorare la qualità, efficienza e rapidità nell’espletamento delle pratiche doganali nei porti liguri, con certo beneficio per la competitività e per il bilancio del Paese”.
L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.
Delibera di Giunta al consiglio: “Adeguamento della classificazione acustica relativa all’ area sita in via Natale Gallino civico n. 113 A”. Si legge nell’atto: “Con deliberazione del Consiglio comunale n. 140 in data 4 dicembre 2000 è stata adottata la Classificazione Acustica del Territorio del Comune di Genova, approvata poi a sua volta dalla Giunta Provinciale, l’area in trattazione sita in via Natale Gallino civico n. 113A è oggetto di progetto di ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso da produttivo a “servizi”. Il progetto di “ristrutturazione edilizia pesante” prevede la dismissione dell’attuale edificio produttivo, che era adibito a magazzino, e la realizzazione di un presidio residenziale Socio – Sanitario per persone con disabilità. L’area è classificata in quelle di Classe Acustica V prevalentemente industriale; la Cooperativa Sociale Genova Integrazione a marchio ANFAS Onlus (con sede in Genova via della Libertà 6 interni 5 e 6, CAP 16129), in qualità di unica proprietaria dell’area in trattazione, ha presentato istanza di variante alla zonizzazione acustica dalla classe acustica V alla classe acustica IV (“aree di intensa attività umana” ) in quanto la funzione “servizi” che ivi andrà inserita non è ammessa nella classe acustica V “prevalentemente industriale”.
Su proposta dell’assessore al Decoro della città, Economia Circolare, Ambiente e Centri storici Mauro Avvenente, la Giunta propone al consiglio: “Di adottare, per l’area sita in via Natale Gallino civico n. 113A, la variante di Classificazione Acustica del Comune di Genova da Classe acustica V “prevalentemente industriale” a Classe IV “aree di intensa attività umana”.
La delibera è stata approvata all’unanimità.
Mozione 2025/14: “Riapertura Ascensori di collegamento tra Via Cantore e l'Ospedale Villa Scassi e tra Via San Bartolomeo del Fossato e Via Cantore”, atto presentato dal consigliere Davide Falteri di Vince Genova. Scrive il consigliere: “La riattivazione degli ascensori in oggetto potrebbe ridurre significativamente i tempi di percorrenza e offrire una soluzione sostenibile e sicura per i cittadini in linea con le politiche di accessibilità di cui il Comune di Genova si fa promotore”, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “A sollecitare le società competenti e/o i soggetti responsabili per l'adeguamento e la riparazione definitiva dell'ascensore tra via Cantore e l'Ospedale Villa Scassi, garantendo un cronoprogramma certo e trasparente per il ripristino del servizio; A valutare, anche con il supporto di studi di fattibilità, il progetto di riqualificazione e riapertura dell'ascensore storico tra via San Bartolomeo del Fossato e via Cantore, avviando interlocuzioni con enti e soggetti privati per eventuali collaborazioni e finanziamenti; A prevedere stanziamenti di bilancio dedicati o a richiedere fondi straordinari regionali, nazionali o europei per la manutenzione e la messa in sicurezza di entrambi gli impianti; A fornire al Consiglio Comunale aggiornamenti periodici, attraverso le competenti Commissioni Consiliari, sullo stato delle attività e sugli sviluppi legati alla riapertura degli impianti”.
È stato presentato un ordine del giorno ed un emendamento dal consigliere rossoverde Bruzzone. L’ordine del giorno con cui s’impegna il sindaco e la Giunta: “Ad intervenire al fine di promuovere un confronto urgente tra tutti gli interlocutori territoriali coinvolti per trovare insieme una rapida ed urgente soluzione per la popolazione, ad intervenire al fine di approfondire le responsabilità del costoso (sia dal punto di vista sociale che economico) e protratto mancato funzionamento del servizio”, ha ricevuto parere favorevole dall’assessore Costa a nome della Giunta, mentre l’emendamento non è stato accettato dal proponente.
La mozione è stata approvata con 32 voti a favore, si è astenuto il consigliere del M5S Fabio Ceraudo.
Mozione 2025/16: “Riconoscimento della continuità territoriale aerea per l'aeroporto di Genova e attribuzione di oneri di servizio pubblico (OSP)”, atto presentato dalla consigliera del Pd Vittoria Canessa Cerchi. Si legge nell’atto: “La Liguria presenta difficoltà nei collegamenti ferroviari e autostradali a causa della sua conformazione geografica, con conseguenti disagi per cittadini, imprese e turisti. L'Aeroporto di Genova (Cristoforo Colombo) rappresenta un'infrastruttura strategica per il miglioramento della mobilità regionale, soprattutto per la connessione con i principali hub nazionali e internazionali. L'introduzione di OSP sulle rotte strategiche da e per Genova consentirebbe una maggiore regolarità nei collegamenti aerei e il riconoscimento della continuità territoriale per Genova favorirebbe lo sviluppo economico, turistico e commerciale della regione. L’esperienza di altre regioni italiane, come Sardegna e Sicilia, dimostra che l’implementazione degli OSP ha migliorato l’accessibilità e la qualità del servizio di trasporto aereo. Gli OSP potrebbero prevedere una tariffa agevolata per i residenti liguri, in modo da rendere i voli più accessibili a chi ha bisogno di spostarsi regolarmente per motivi di lavoro, studio o salute. Avere una rete di collegamenti aerei efficienti migliorerebbe l'attrattività turistica della Liguria e stimolerebbe gli investimenti: favorirebbe il settore industriale e le attività commerciali della regione”. Con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “A promuovere un’iniziativa istituzionale finalizzata a ottenere dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) il riconoscimento della continuità territoriale a favore dell’Aeroporto di Genova e la conseguente imposizione di OSP su rotte strategiche; A collaborare con la Regione Liguria per avviare la procedura amministrativa necessaria per la richiesta degli OSP, includendo uno studio di fattibilità e una valutazione del traffico aereo”. L’assessore Mascia ha dato parere favorevole a nome della Giunta sulla mozione. La mozione è stata approvata con 31 voti a favore, si è astenuto il consigliere di Orgoglio Genova Lorenzo Pasi.
Esauriti i punti all’ordine del giorno alle 17.20 si è chiuso il Consiglio comunale.