
Approvate le nuove tariffe dei musei civici
Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 è iniziata la seduta del Consiglio comunale con 34 presenti.
Prima di iniziare i lavori del Consiglio, il presidente Claudio Villa ha chiesto all’aula un minuto di silenzio per ricordare Luigi Gino Dellacasa, esponente del PSI, assessore comunale durante l’amministrazione guidata da Fulvio Cerofolini, tra i fondatori, nel 1962, dell’Associazione Italiana Cultura e Sport.
Durante la conferenza dei capigruppo della mattina è stato deciso di discutere l’ordine del giorno straordinario, presentato dal consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi ad oggetto: “Stato di attuazione del Progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana connesso all’“Ultimo miglio” del Terzo Valico ferroviario – Richiesta di assemblea pubblica e convocazione di commissione consiliare”. Con questo atto si impegna il Consiglio, la sindaca e la Giunta a “Rendere pubblicamente conto dello stato di avanzamento del Progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana connesso al Terzo Valico in apposita assemblea cittadina con la diretta partecipazione della Sindaca, specificando: l’attuale cronoprogramma degli interventi previsti; la destinazione e l’utilizzo dei fondi stanziati; lo stato di attuazione della progettazione; lo stato del tavolo PRIS e degli indennizzi per i residenti; convocare, entro 10 giorni dalla data di approvazione del presente ordine del giorno, una Commissione consiliare sulla tematica in argomento e garantire che il progetto di rigenerazione urbana non venga accantonato ma portato avanti con la necessaria continuità amministrativa, il doveroso tempismo e la partecipazione democratica, a tutela della coesione sociale e della salute pubblica dei quartieri coinvolti”.
Riguardo questo odg straordinario sono stati presentati due emendamenti, il primo del consigliere di FdI Francesco Maresca e il secondo della consigliera del Pd Martina Caputo. I due emendamenti, con rispettive modifiche al testo originario, sono stati accolte dal proponente dell’odg Pietro Piciocchi (Vince Genova).
A nome della Giunta l’assessore Massimo Ferrante ha dato parere positivo all’ordine del giorno così come emendato. Il presidente Villa ha posto in votazione l’ordine del giorno straordinario che è stato quindi approvato all’unanimità con 38 voti favorevoli.
Si è quindi proceduto a discutere i punti all’ordine del giorno, a cominciare dalla Delibera di giunta al consiglio ad oggetto “Aggiornamento al Puc, ai sensi dell’art. 43 della l.r. 36/1997 per il recepimento della definitiva localizzazione del tunnel sub portuale, Municipi II Centro ovest; I Centro est; VIII Medio levante”, proposta dall’assessore all’Urbanistica, Verde Urbano, Smart City, Città dei 15 minuti, Francesca Coppola. Con questa delibera si propone al Consiglio di “Adottare l’aggiornamento al PUC, ai sensi dell’art. 43 della L.R. n. 36/1997, in recepimento dell’assetto finale del Tunnel sub portuale approvato con il relativo P.A.U.R.”. La delibera è stata messa in votazione ed è stata approvata all’unanimità con 37 voti favorevoli.
Secondo punto all’ordine del giorno la Delibera al Consiglio ad oggetto “Revisione del sistema tariffario di civici musei” su proposta dell’assessore alla Cultura Giacomo Montanari.
Su questo atto è stata presentata una proposta di sospensiva dalla consigliera di Vince Genova Anna Orlando, perché, si legge nella richiesta, “non si comprende la motivazione degli aumenti delle tariffe per cittadini e turisti e il processo che ha portato a questi aumenti non è stato condiviso, quando avrebbe meritato un approfondimento aggiuntivo”. La richiesta di sospensiva è stata respinta.
Sulla stessa proposta di delibera sono stati presentati due emendamenti e un ordine del giorno. L’ordine del giorno (che alleghiamo al report) è stato illustrato dalla proponente Anna Orlando di Vince Genova.
Il primo emendamento è stato illustrato dalla consigliera di Noi Moderati Ilaria Cavo e chiede “l’eliminazione del biglietto cumulativo”.
Il secondo emendamento è stato proposto dalla consigliera del Pd Donatella Alfonso e chiede la possibilità di “prevedere un biglietto esclusivo per le mostre temporanee con tariffa e bigliettazione separata da quella del museo che le ospita”.
Riguardo l’emendamento di Noi Moderati il segretario generale ha espresso parere negativo dal punto di vista tecnico e contabile. Anche l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari ha espresso, a nome della Giunta, parere negativo all’emendamento che quindi è stato respinto con 22 voti contrari della maggioranza.
Riguardo l’emendamento presentato dal Partito democratico il segretario generale ha dato invece parere positivo, considerandolo “ammissibile” dal punto di vista tecnico e contabile. Anche l’assessore Montanari ha dato parere favorevole all’emendamento della consigliera Alfonso che è stato approvato con 22 voti favorevoli della maggioranza.
L’assessore alla Cultura Giacomo Montanari ha espresso infine parere contrario all’ordine del giorno presentato da Vince Genova e l’atto è stato respinto con 22 voti contrari della maggioranza e 14 favorevoli dell’opposizione.
Il presidente del Consiglio comunale ha posto quindi in votazione la delibera di giunta con la proposta delle nuove tariffe per i musei civici. L’atto è stato approvato con 22 voti favorevoli della maggioranza e 14 voti contrari dell’opposizione.
Terzo punto all’ordine del giorno la Delibera di Giunta al Consiglio ad oggetto “Adeguamento tariffe Genova museum card” sempre su proposta dell’assessore alla Cultura Giacomo Montanari. Con questo atto si propone di “Approvare la revisione delle tariffe relative alle Genova Museum Card 24 ore e 48 ore e annuale e di dare atto che la decorrenza delle previsioni è fissata al 1° gennaio 2026”. Anche riguardo questa delibera è stata presentata una richiesta di sospensiva da parte dell’opposizione che è stata respinta dalla maggioranza.
Sulla delibera è stato presentato un emendamento di Noi Moderati, illustrato dal consigliere Lorenzo Pellerano, con cui si chiede alla Giunta di intraprendere un percorso che col tempo riesca a “contenere l’aumento di costo della card ai cittadini genovesi”. L’assessore alla Cultura Giacomo Montanari a nome della Giunta ha espresso parere favorevole all’emendamento dell’opposizione che è stato quindi approvato all’unanimità con 32 voti favorevoli.
Il presidente del Consiglio comunale ha posto in votazione la delibera che è stata approvata con 21 voti favorevoli della maggioranza e 11 voti contrari dell’opposizione.
Il Consiglio si è chiuso alle 19, 27.
«Come è noto il tema dei risarcimenti alla città per i danni conseguenti al crollo del ponte Morandi è stato oggetto di un accordo sottoscritto in data 14 ottobre 2021 e poi approvato dal consiglio comunale sempre nell'ottobre 2021. Questo accordo prevede l’esecuzione di alcune opere: le più rilevanti sono il tunnel subportuale e il tunnel della Val Fontanabuona. Ci sono poi stanziamenti accessori, in particolare una somma pari a circa 100 milioni per investimenti in materia di mobilità nell'area del Comune di Genova, altre risorse per Autorità portuale. A valle di questo accordo ne è stato sottoscritto un altro, nel 2022, un protocollo di intesa, che prevede di questo accordo è stato è sottoscritto un ulteriore accordo nel 2022 che prevede anche un protocollo d'intesa che prevede l'istituzione di un tavolo di monitoraggio dell'accordo stesso. Ed è proprio una sede di quel tavolo di monitoraggio che nel luglio del 2025 il Comune di Genova ha chiesto ad ASPI di poter trasferire una parte dei 40 milioni che dovevano gravare sul fondo sulla mobilità per finanziare il monitoraggio di ponti e viadotti cittadini. Da lì è nato un carteggio con la prima risposta di ASPI che ha negato la richiesta asserendo che il tunnel sarebbe costato più dei settecento milioni preventivati, ma un 1,2 miliardi. Avevamo già discusso in quest’aula il meccanismo firmato nell’ottobre del 2021, che prevedeva che gli extra costi eventuali di queste opere sarebbero dovute ricadere sulla tariffazione della concessione e che quindi queste risorse non sarebbero in alcun modo dovute diminuire. La trattativa stava avanzando e siamo fiduciosi che si possa concludere con il trasferimento di questi 40 milioni, sempre nell’alveo dei 100 previsti, per il monitoraggio e la manutenzione dei viadotti e dei ponti, data anche la vetustà di alcune di queste infrastrutture. Le scorse settimane il Comune ha inviato una diffida ad alcune aziende, tra cui ASPI, per chiedere il risarcimento del danno: questo è avvenuto per interrompere una prescrizione processuale che riguarda quelle persone giuridiche che sono state estromesse dal procedimento penale per che appunto era radicato davanti al tribunale di Genova per accertare responsabilità del ponte Morandi. E questa diffida è stata inviata anche in ragione di un principio per cui è il Comune di Genova che ritiene che il ristoro del del risarcimento, come da accordo risarcitorio del 2021, sia a valere sui danni che hanno patito i cittadini e le cittadine e le imprese e la comunità genovese. Ma non è soddisfacente per quanto riguarda i danni subiti dal Comune, dal punto di vista delle spese sostenute, Si va avanti su entrambi i fronti, l’adempimento dell’accordo e facendo riferimento a tutti i soggetti che sono sottoposti a processo penale o estromessi da quest’ultimo. Il Comune di Genova chiederà ulteriori risarcimenti». È questa la risposta del vicesindaco Alessandro Terrile all’interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Mesmaeker in cui “Si richiedono maggiori delucidazioni in merito all’inadempienza di ASPI nell’erogazione dei risarcimenti in seguito al crollo del ponte Morandi”.
«Le opere in esame sono state autorizzate con determinazione dirigenziale 6150 del 30 ottobre 2025. Con questo atto si concludono le valutazioni di carattere urbanistico edilizio, a valle del completamento del procedimento di Valutazione di Impatto ambientale ministeriale. Per quanto riguarda gli aspetti relativi al rilascio della concessione demaniale marittima sarà Autorità di Sistema Portuale, che ha già manifestato il proprio assenso, a completare le necessarie valutazioni e a rilasciare i titoli. Il progetto esecutivo deve essere sottoposto agli uffici comunali entro tre mesi dalla chiusura della Conferenza dei servizi e i lavori dovranno essere avviati entro i primi mesi del prossimo anno. Tutte le condizioni anche di carattere paesaggistico formulate dalla Soprintendenza sono state recepite. In particolare sono state inserite nuove alberature e si precisa che la tipologia di piante è stata rivista, come da richiesta formulata dagli uffici. Il progetto, che è stato preceduto dall'approvazione di un progetto urbanistico operativo, ha sempre tenuto conto delle diverse progettualità. Infatti, in previsione dell’ipotesi di realizzare una nuova fermata ferroviaria a Genova Pegli - Lido, il progetto contempla la possibilità di un sottopasso di collegamento tra il porticciolo la futura fermata FS e l’abitato a monte, da valutare nell’ambito della progettazione della stazione subordinatamente alla verifica del rischio di esondabilità del Rio Grillè, come indicato da Regione». È questa la risposta dell’assessora all’Urbanistica Francesca Coppola all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Mauro Avvenente avente per oggetto: “Il sottoscritto consigliere comunale chiede di conoscere lo stato dell’arte del progetto di riqualificazione del porticciolo di Genova Pegli, che prevede numerosi posti barca e opere di collegamento tra Pegli e Pra’. Si domanda se siano conclusi gli iter autorizzativi, quali siano le tempistiche previste per l’avvio dei lavori e se siano state recepite le osservazioni pervenute, in particolare quelle relative alla tutela paesaggistica e alla realizzazione delle opere necessarie alla futura fermata FS della metropolitana di superficie del ponente genovese”.
«In Valpolcevera c’è una situazione di sofferenza legata al traffico, così come una certa polarizzazione rispetto ai lavori, quelli della ciclovia “Superlavalle”, che stanno per finire. Nelle scorse settimane ho svolto personalmente diversi sopralluoghi nella zona e partecipato alla commissione consiliare dedicata a questo tema, a cui ha fatto seguito, da parte nostra, tutta una serie di interventi per cercare di ridurre il traffico. C’è tuttavia il dato incontrovertibile che tutti i cantieri creano disagi e problemi al traffico. Questo vale per il cantiere che ha insistito su via Polonio e sulle rotatorie limitrofe, e insiste ancora oggi nella zona e lo farà ancora per qualche settimana: ma, sottolineo, si tratta solo di uno dei 14 cantieri che attualmente insistono sulla Valpolcevera. Ciò significa che parliamo di una situazione decisamente più complessa. Per quanto riguarda, nello specifico, le rotatorie di via Semini, detto che comunque, per limitare il traffico, abbiamo rivisto le tempistiche degli impianti semaforici con qualche miglioramento dal punto di vista della fluidità del traffico, a seguito dell’ultima commissione consiliare abbiamo aperto un tavolo tecnico di lavoro con il Municipio e con i sindaci della vallata, oltre ad avere realizzato alcuni interventi sulla sicurezza come quello di potenziamento delle luci. Premesso che le rotatorie sono state fatte come scomputo degli oneri di urbanizzazione, e che sono al servizio delle attività commerciali presenti in loco, non abbiamo individuato problematiche particolari rispetto all’influenza sul traffico. Tuttavia, è nostra intenzione affidare uno studio viabilistico che, oltre a prevedere interventi di aggiustamento delle geometrie delle rotatorie, valuti anche l’eventuale sostituzione delle rotatorie, ad esempio, con sistemi di semaforizzazione. Rispetto al progetto della ciclovia, sono previste delle modifiche che prevedono anche il recupero di un paio di corsie dove prima c’era la corsia unica. Se lo studio dimostrerà possibili benefici sulla mobilità a quel punto, avendo a disposizione adeguati fondi, potremo intervenire chiedendo anche ai soggetti interessati, come quelli della grande distribuzione, di partecipare al reperimento delle risorse per venire incontro alle esigenze della collettività». È la risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Enrico Vassallo che chiedeva: "A seguito della commissione municipale del Municipio V Valpolcevera del 29 ottobre 2025, si chiede all’assessore competente di confermare la volontà dell’amministrazione di avviare un nuovo studio sui flussi di traffico per verificare l’effettiva utilità e la funzionalità delle rotatorie di via Semini e via Polonio e, qualora tali opere risultino ricomprese tra le opere di urbanizzazione connesse all’insediamento produttivo e commerciale di Sogegross, di valutare un confronto diretto con l’azienda per eventuali adeguamenti condivisi e migliorativi".
«Risulta, anche da tempo, una segnaletica puntuale che vieta il transito ai mezzi pesanti. Il fatto che comunque tali mezzi continuino a passare purtroppo accade e noi dobbiamo aumentare la vigilanza per il rispetto dei divieti, con la Polizia locale e gli altri organi di Polizia stradale, con sanzioni alle infrazioni. Potrebbe essere utile intensificare un po' la presenza della Polizia locale negli orari adeguati, e di questo ho già avuto un riscontro con l’assessora Viscogliosi. Al momento, a parte il divieto, gli uffici non hanno valutato utile e possibile utilizzare altre metodologie di intervento. Come amministrazione stiamo iniziando a pensare ad un lavoro generale che individui in ogni municipio zone in cui installare dissuasori della velocità». È questa la risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Valeriano Vacalebre in cui si chiedono “Informazioni in merito ad eventuali e più concrete soluzioni, in aggiunta a quelle già attuate, in merito alle problematiche, evidenti già da anni, create dal transito di mezzi pesanti, che nonostante i divieti, percorrono via Rivoli e via Gavotti, nel quartiere di Carignano”.
«La pensilina AMT di via Ciro Menotti è un manufatto di interesse storico che, dietro di sé, ha una lunga storia di inefficienze avvenute nel corso delle amministrazioni precedenti, a cui aggiungere la problematica della copertura in amianto del manufatto, già oggetto di interventi quali la riverniciatura delle parti metalliche e la sistemazione di vetrate e pavimentazione. La pensilina è di interesse storico, essendo di proprietà del Comune di Genova e vincolata dalla Soprintendenza, oltre ad essere utilizzata tutti i giorni dagli utenti del trasporto pubblico, costituendo quindi un elemento significativo del patrimonio urbano. Gli interventi di manutenzione straordinaria, negli anni, sono stati effettuati dalla società concessionaria IGP Decaux che è responsabile della loro funzionalità. Il rifacimento della copertura del tetto della pensilina, necessario per prevenire le infiltrazioni di acqua piovana, è un’operazione più complessa e onerosa sia per la natura delle lavorazioni, sia per il trattamento dei materiali impiegati, data la presenza di amianto. È dunque necessario lo stanziamento di fondi dedicati da parte dell’Amministrazione comunale. Come Direzione Mobilità, abbiamo programmato un intervento tampone che prevede l’incapsulamento delle coperture con una guaina liquida impermeabilizzante bicomponente studiata apposta per resistere agli agenti atmosferici. La realizzazione dell’intervento è prevista non prima del giugno 2026: non domani, ma comunque in un tempo congruo rispetto all’entità di una problematica che non è mai stata risolta definitivamente negli anni passati. In parallelo, sempre come Direzione Mobilità, stiamo avendo un’interlocuzione con la Direzione Area Pianificazione e Opere Pubbliche per reperire altre risorse, eventualmente anche con sponsorizzazioni private, per risolvere una criticità che riguarda altre pensiline storiche presenti sul territorio comunale, che è nostra ferma intenzione preservare e tutelare, trattandosi di una parte integrante del patrimonio architettonico, storico e identitario, coerente con elementi che contribuiscono a rendere la città di Genova unica e straordinaria». È la risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione del consigliere di Alleanza Verdi Sinistra Massimo Romeo che ha presentato una “Richiesta urgente di manutenzione della pensilina AMT di via Ciro Menotti dietro la chiesa N.S. Assunta di Sestri Ponente, in quanto risultano copiose infiltrazioni d'acqua piovana”.
«Sul tema eravamo già stati interpellati con un’interrogazione presso il Municipio pertinente. C’è una premessa da fare: la situazione delle pensiline a Genova è particolarmente difficile per la sua conformazione e per quella delle sue strade, dove spesso non è possibile installarne che siano conformi al Codice della strada; molte non lo sono, ma esistendo già da tempo sono ormai considerate come una cosa fatta, mentre il problema sorge quando quando devono essere spostate a causa di cantieri o di lavori. Per quanto riguarda questa pensilina, Torti 2/Manunzio, è stata rimossa nel 2023, con interdezione d’uso per motivi di sicurezza e allo stato attuale non è prevista alcuna sostituzione. Ciò per un motivo preciso, si trova su un’area di proprietà privata e il basamento originario è stato dichiarato inagibile dai tecnici che hanno fatto i rilievi. In precedenza è stata esclusa una installazione in aree limitrofe, perché risulta che ci sia assenza di spazi compatibili con la normativa sulla sicurezza degli arredi urbani. C’è stata una interlocuzione tra la direzione Urbanistica ed Edilizia privata e la società partner titolare dell’area che ha presentato, nel 2023, una SCIA per la rimozione del manufatto e per il ripristino del muro di confine tra proprietà pubblica e privata. I lavori sono iniziati ad aprile 2023 e dovranno concludersi entro aprile 2026. Un’ultima precisazione: in data 29 ottobre di quest’anno, la direzione Mobilità, ha effettuato un contatto diretto con la proprietà che ha confermato la volontà di sistemare l’area entro i termini previsti, compresa una cancellata metallica. È una pratica che dobbiamo considerare archiviata». È questa la risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione del consigliere di Orgoglio Genova Vincenzo Falcone in cui “Interroga la giunta comunale se sia intenzione dell’amministrazione provvedere al ripristino della pensilina autobus in via G. Torti, attigua al civico 148 r e al banco del fiorista, fermata AMT codice 0425, rimossa da tempo e mai più reinstallata. Si chiede inoltre se, nell’ambito del progetto di rinnovamento delle pensiline sugli assi di forza, sia prevista l’installazione di una nuova struttura anche in questa fermata, che risulta essere l’unica su tutto il tratto di via G. Torti a scendere verso il centro città”.
«Per quanto riguarda le nuove attività che si svolgeranno nel nuovo impianto polisportivo di Multedo, la nuova area adibita a campo da gioco realizzata nella zona dell’ex vasca natatoria sarà omologata per la pallacanestro (Serie B regionale femminile e Serie C silver regionale maschile) e la pallavolo (Serie B maschile e femminile). Oltre all’impianto da gioco principale è prevista la realizzazione, nel corpo edilizio adiacente, di una struttura sportiva del tutto separata e destinabile ad attività ludico-sportive quali fitness, danza, ginnastica ed ulteriori discipline. Per quanto riguarda le tempistiche previste per il completamento dei lavori, sulla base dell’attuale andamento degli stessi e del relativo cronoprogramma, è possibile ipotizzarne il completamento entro la prima metà del 2026: significa che entro il prossimo mese di giugno la struttura sarà pienamente funzionale. Infine, per quanto concerne le modalità di gestione e relativa assegnazione, pur non trattandosi di un tema afferente al mio assessorato, posso dire che è in corso una valutazione preliminare per arrivare, in tempo utile e coerente con l’esecuzione dei lavori, all’individuazione del soggetto gestore». È la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Fabio Gregorio in cui si legge: “Considerato che i lavori per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport nell’area dell’ex piscina Nico Sapio sono iniziati da tempo e hanno subito diversi stop, e che la struttura si propone di diventare un polo sportivo e sociale per il quartiere, si chiede di sapere quali funzioni e attività sono previste dal progetto, quali sono i tempi aggiornati per il completamento dei lavori e quale sarà il soggetto incaricato della gestione della struttura e con quali modalità”.
