Consiglio comunale del 21 gennaio

Contenuto

Articolo del
21/01/2025
foto

All'ordine del giorno, tre proposte di delibera e una procedura d’urgenza

Il Consiglio comunale si è aperto alle 14 con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

 

«Si tratta di un cantiere non semplicissimo che richiede un’operazione di consolidamento piuttosto complicata. L’anno scorso abbiamo lavorato innanzitutto per svolgere un’attività di indagine preliminare volta a comprendere la situazione strutturale del muraglione. È stata sviluppata e completata una progettazione specifica: il quadro economico dell’intervento ammonta a 500mila euro. Ne abbiamo richiesto, ed è stato fatto, l’inserimento del Piano triennale delle opere pubbliche all’interno dell’annualità 2025. La progettazione sarà esaminata a breve in Giunta comunale per la sua approvazione, da lì potremo partire con le procedure di affidamento dei lavori. Naturalmente, con l’assessore Gambino e alla presenza dell’azienda aggiudicataria, concorderemo le migliori modalità di gestione dell’area del cantiere. Prossimamente incontrerò il proprietario del terreno su cui è situato il muraglione in oggetto per spiegargli a che punto dell’iter siamo arrivati». È la replica dell’assessore ai Lavori pubblici Ferdinando De Fornari all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Angiolo Veroli che chiedeva “informazioni in merito al cedimento di un muraglione di proprietà del Comune di Genova a Murta, in via Antonietta Massuccone Mazzini”.

 

«Per quanto riguarda Certosa, nel 2017 su una porzione di 1.200 mq vi erano 5 banchi e nell’ultimo anno sono diventati 3, riuniti in un consorzio vivo e gestito con il supporto di Confcommercio. La chiusura è temporanea: il consorzio ha fatto una proposta di rilancio ed è previsto un incontro in settimana con l’Amministrazione, per confrontarci sul progetto della struttura e prevedere una apertura in breve termine. Il progetto, ovviamente, guarda ad una logica di diversi vicinati e i banchi non possono superare le dimensioni previste dal regolamento comunale. Visto l’incontro previsto in settimana posso dire che ci saranno novità sul progetto più specifiche». Lo ha detto l’assessore al Commercio Paola Bordilli rispondendo all’interrogazione della consigliera Cristina Lodi del Gruppo misto riguardante “Informazioni in relazione alle intenzioni della Pubblica Amministrazione sul futuro del mercato comunale di Certosa”.

 

«A seguito del sopralluogo abbiamo raccolto una serie di istanze perché, purtroppo, questo non è l’unico episodio relativo alle scarpate nel territorio genovese. Abbiamo avviato la procedura attivando un accordo quadro per la pulizia del verde. Il nostro intendimento è di renderlo operativo quanto prima e auspico che ciò avvenga già questa primavera, tra aprile e maggio. Automaticamente l’intervento verrà inserito tra le priorità dell’accordo quadro». È questa la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici Ferdinando De Fornari all’interrogazione del consigliere di Genova Domani Lorenzo Pasi: “In relazione al grave stato di abbandono della scarpata compresa tra via Vesuvio, presso i capolinea delle linee bus 35 e 39, e via Bartolomeo Bianco si interroga la Giunta sulle azioni intraprese per ripristinare una condizione vivibile per i residenti dei condomini limitrofi e per prevenire incuria e pericolo di incendi, anche a seguito del sopralluogo eseguito alcuni mesi fa”.

 

«Nel periodo delle feste natalizie e di Capodanno ci sono stati alcuni oggettivi problemi nella gestione dei rifiuti, a seguito dei quali c’è stata una presa di posizione chiara e netta da parte del facente funzioni sindaco Piciocchi. Le difficoltà sono state dovute alla chiusura di alcuni centri di raccolta, che abbiamo fatto subito riaprire con il risultato di non aver fatto più verificare, a partire dall’Epifania, episodi di questo tipo. Un ritorno alla normalità che stiamo accompagnando con la messa a terra di alcuni interventi di miglioramento del servizio, dalle “squadre lepre” costituite da addetti di AMIU che anticipano lo svuotamento dei cassonetti bilaterali eliminando preventivamente i sacchetti lasciati ai piedi dei bidoni, agli educatori ambientali che insieme alle associazioni dei consumatori spiegano agli utenti le modalità per il corretto conferimento dei rifiuti. A ciò si aggiunge l’impegno nel contrastare condotte sbagliate quali l’abbandono di rifiuti ingombranti rispetto ai quali AMIU sta lavorando con grande insistenza. Basti pensare che ci sono persone che lasciano i loro rifiuti nei punti Ecovan quando l’Ecovan non c’è: ecco perché, insieme all’assessore Gambino, si sta portando avanti un lavoro puntuale per la prevenzione dei comportamenti non corretti. Più in generale, l’obiettivo è di avvicinarsi progressivamente alla tariffazione puntuale basata sul principio per cui chi produce più rifiuti paga di più, e viceversa, con sistemi premiali per chi fa più differenziata. Già oggi esistono dei sistemi quali le postazioni Plastipremia che, in cambio del conferimento di bottiglie di plastica, danno agli utenti coupon e scontistiche varie. Circa invece la chiusura del ciclo dei rifiuti, ci stiamo adoperando per l’impianto TMB di Scarpino. Alcuni cedimenti del terreno nell’area dove dovrebbe sorgere l’impianto hanno reso necessario provvedere ad un’ulteriore integrazione di carattere progettuale, preceduta da alcune verifiche geotecniche e dalla richiesta di specifiche autorizzazioni come quelle arrivati dall’ufficio Edilizia privata del Comune di Genova. Ad oggi è previsto che i lavori di realizzazione dell’impianto vengano terminati entro il marzo 2026: nel frattempo il cantiere è ripartito e contiamo, entro poco più di un anno, di avere un impianto completo e funzionante». Ha risposto così l’assessore all’Ambiente Mauro Avvenente alle interrogazioni dei consiglieri Davide Patrone del PD e Stefano Costa di Progetto al Centro che chiedevano, rispettivamente: “Alla luce dell'emergenza rifiuti che ha colpito l'intera città, si interrogano il sindaco e la Giunta per ricevere informazioni sulle azioni risolutive del problema, a partire dalla data di entrata in funzione del TMB di Scarpino, inizialmente prevista per l'anno 2021; sull'entrata in funzione della pesa dei nuovi cassonetti intelligenti, e sul progetto dei cosiddetti ‘sacchetti intelligenti’”; “alla luce del protrarsi dei disservizi legati alla raccolta dei rifiuti in città, che ha generato situazioni di particolare criticità in alcuni quartieri, si interroga l’Amministrazione in merito alle azioni da porre in campo per ripristinare rapidamente pulizia e decoro sul territorio, nonché agli interventi strategici volti a risolvere le problematiche del ciclo dei rifiuti, che, malgrado la Tari tra le più elevate d’Italia, continuano a persistere”.

 

«La situazione dell’edificio Colombo è complessa e ci sono molti vincoli, però nel PNRR abbiamo eseguito già diversi lavori, che hanno riguardato l’abbattimento delle barriere architettoniche, con inserimento di un ascensore in un corridoio interno; rampe esterne per raggiungere il livello -3, nuovi wc ai piani che ne erano sprovvisti, una mensa, opere edili e impiantistiche, lavori di rinforzo dei solai interni, riqualificazione e sostituzione in alcuni casi delle pavimentazioni sia interne che esterne. Questi lavori sono stati conclusi lo scorso 30 settembre e sono in fase di collaudo. Riguardo i futuri interventi, invece, ricordo che grazie al progetto Genius che riguarda 29 edifici del Comune verranno eseguiti lavori per altri 360 mila euro: i progetti sono in fase di definizione e la convenzione verrà sottoscritta entro marzo, con cantieri che partiranno dall’estate 2025». Lo ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Ferdinando De Fornari rispondendo all’interrogazione della consigliera di Vince Genova Elena Manara riguardante la "Situazione dell'edificio scolastico Colombo succursale sito in corso Carbonara 7: lavori da effettuarsi con urgenza e cronoprogramma".

 

«La situazione della passerella è critica: il progetto iniziale, per quanto suggestivo e con le doghe in legno, presta il fianco a una usura molto accesa. Stiamo approfondendo il problema perché innanzitutto occorre condividere con la Sovrintendenza essendo una zona sottoposta a tutela, quale soluzione alternativa alle doghe sarà presa in considerazione. Ci sono doghe moderne e una serie di possibilità che stiamo approfondendo anche perché, a seconda della scelta che condivideremo con la Sovrintendenza, potremo definire un quadro economico. La superficie dell’impalcato è di circa mille metri quadri. Appena terminata questa fase di approfondimento e trovato un accordo con la Sovrintendenza sarà mia cura segnalare come procederemo per il rifacimento della copertura». È questa la risposta dell’assessore alle Manutenzioni Ferdinando De Fornari all’interrogazione della consigliera di Liguria al Centro Federica Cavalleri in cui si “Chiede all’amministrazione come intende intervenire visto lo stato di degrado della passerella di legno di belvedere Pertusio nella zona della Darsena”.

 

«In questo momento il Ministero sta prendendo in considerazione vari aspetti che riguardano le diverse opere infrastrutturali in corso di progettazione in varie città italiane, tra cui Genova, oggetto di finanziamento governativo. Ci stiamo confrontando intensamente con il Ministero e con il Consiglio superiore dei lavori pubblici per definire al meglio la fase di progettazione: siamo in attesa delle loro valutazioni per concludere questa fase». Sono le parole dell’assessore ai Lavori pubblici Ferdinando De Fornari all’interrogazione di Fabio Ceraudo del Movimento 5 Stelle che chiedeva “chiarimenti circa la proroga di sei mesi per l’aggiudicazione dei lavori e il parere non ancora espresso dal Consiglio superiore dei lavori pubblici”.

 

«Garantisco che AMIU conosce il problema di questa zona e ha risposto che la frequenza degli interventi di pulizia fa parte del piano comunicato al Comune di Genova. La situazione è stata verificata e non risultano criticità, se non una temporanea presenza di rifiuti sulle aiuole e in alcuni punti causata dal vento forte di questi giorni. La zona viene pulita nelle ore notturne, come da programma, per evitare disagi ai residenti e ai commercianti. C’è un problema serio, però, che riguarda da sempre i senzatetto che trovano riparo vicino alla parrocchia Santa Maria dei Servi e che, quindi, contribuiscono spesso all’abbandono di qualche rifiuto che rende la zona più sporca del dovuto. Per questo motivo è stata intensificata sia la presenza di AMIU che delle Forze dell’ordine, nella speranza che possano trovarsi soluzioni». Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione del consigliere Vincenzo Falcone di Fratelli d’Italia che chiedeva “Informazioni in merito all’inserimento di alcune strade della zona foce, corso Marconi e via Rimassa dal civico 51 fino a piazza Rossetti, negli interventi programmati e periodici di AMIU, in quanto attualmente molti residenti hanno lamentato una situazione igienica precaria e di difficile vivibilità, visto che queste strade sono zone di grande passaggio, residenza e commercio”.

 

«Con riferimento allo stato dell’arte del compendio demaniale degli ex Bagni Capo Marina, a seguito della sentenza del 17 ottobre 2024 del Tribunale di Genova, è stata dichiarata l’apertura della procedura di liquidazione giudiziale della Capo Marina Srl. Nelle aree sotto le arcate la disponibilità è ancora al curatore che non le ha restituite. L’intendimento della Civica Amministrazione, non appena ne potrà rientrare in possesso, sarà di destinare le aree a scopi sociali, associativi, sportivi e del terzo settore. L’impianto sportivo sarà interessato da una riqualificazione e sarà oggetto di un bando di gara. L’arenile resterà di libero accesso: saranno mantenuti i servizi di salvamento per le persone con disabilità in continuità con le ultime due stagioni per consentire una migliore fruibilità anche alle persone con disabilità. Sono previsti lavori di ripascimento e opere a difesa costiera». È questa la risposta dell’assessore all’Ambiente Mauro Avvenente, su delega dell’assessore al Demanio marittimo Mario Mascia, all’interrogazione della consigliera del PD Rita Bruzzone in cui “Si interroga l’assessore competente rispetto allo stato dell’arte della spiaggia degli ex bagni Capo Marina, situata al centro di corso Italia, perennemente esposta ed oggetto di degrado ed incuria, fonte di pericolo per tutti coloro che vi possono accedere e come si intenda procedere per la salvaguardia di un patrimonio della collettività, da tanti anni oggetto di mancate promesse e rilancio”.

 

Terminato il question time alle 15, con 32 presenti è iniziata la discussione dell’ordine del giorno, che prevedeva tre proposte di delibera e una procedura d’urgenza.

 

Prima di cominciare i consiglieri di FdI hanno portato all’attenzione dell’aula un articolo 55 sul “Riconoscimento del lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine”.

 

Presentato, poi, un ordine del giorno straordinario sul Circolo CAP dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo che impegna sindaco e Giunta: “Affinché si attivino nelle sedi competenti al fine di scongiurare la chiusura dello storico circolo CAP”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

A seguire è stato presentato dalla consigliera Lodi del Gruppo Misto un ordine del giorno straordinario sulla “Drammatica aggressione subita da un ragazzo inerme da tre ragazzi che oltre ad averlo colpito fisicamente, lo hanno duramente verbalmente aggredito con insulti omofobi” che impegna sindaco e Giunta: “A offrire collaborazione alle forze dell’ordine affinché vengano identificati i colpevoli aggressori e fatta giustizia che sia segnale e monito per tutti, a valutare di destinare risorse al fine di promuovere iniziative a partire dalle scuole genovesi al fianco di Arcigay e Liguria Rainbow e di tutte le Associazioni specializzate in azioni culturali e di promozione dei diritti per contrastare odio e violenza soprattutto a carattere omofobo”.

L’ordine del giorno è stato approvato con 21 voti a favore: dell’opposizione (Lista Rosso Verde, M5S, Gruppo Misto, Progetto al Centro e Pd) e di Genova Domani e Vince Genova, 10 astenuti: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Liguria al Centro il consigliere Ariotti e il consigliere Bevilacqua della Lega, due voti contrari del consigliere Bertorello della Lega e del consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione.

 

Delibera di Giunta al Consiglio 2025/6 imm. eseg.: “Modifica della composizione delle commissioni consiliari permanenti e della commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, omofobia ed istigazione all’ odio ed alla violenza, limitatamente ai gruppi consiliari Gruppo Misto e Progetto al Centro”.

La delibera è stata approvata all’unanimità.

 

Delibera Giunta al Consiglio 2024/34: “Adeguamento della classificazione acustica relativa all’area sita in via Montallegro civico n. 46”. Si legge nel testo dell’atto: “Premesso che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 140 in data 4 dicembre 2000 è stata adottata la Classificazione Acustica del Territorio del Comune di Genova, l’area in trattazione sita in via Montallegro civico n. 46 si è resa disponibile a seguito della demolizione del precedente immobile, utilizzato in passato per servizi sanitari ex Villa Salus ed è classificata in quelle di Classe Acustica I particolarmente protette”, su proposta dell’ex Assessore ai Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Energia e Transizione Ecologica, Matteo Campora, la Giunta propone al Consiglio: “di adottare, per l’area sita in via Montallegro civico n. 46, la variante di Classificazione Acustica del Comune di Genova da Classe acustica I “particolarmente protetta” a Classe II “prevalentemente residenziale”, così come evidenziato nella cartografia allegata quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che indica nelle tavole di zonizzazione in colore verde la Classe acustica I, in colore giallo la Classe II; di demandare alla Direzione Ambiente gli adempimenti necessari per dare attuazione alla presente deliberazione, ivi compreso l’invio della variante alla Classificazione Acustica alla Città Metropolitana di Genova per la sua approvazione, anche in riferimento al formato previsto dalla DGR n. 1027/2022”.

La delibera è stata approvata all’unanimità.

 

Delibera di Giunta al Consiglio 2024/48: “Adozione del regolamento per l’installazione di impianti di tele radiocomunicazione sul territorio del Comune di Genova”. Si legge nell’atto: “Premesso che con il termine 5G si intende la quinta generazione delle tecnologie di comunicazione elettronica in mobilità, il cui dispiegamento in Europa è avvenuto in base al piano di azione definito con la Comunicazione CE n. 2016/588 (cd. 5G Action Plan); si tratta quindi di una tecnologia che permetterà velocità di connessione maggiori di quelle attuali e abiliterà una serie di nuovi servizi nell’ambito della c.d. “Internet of Things”, quali quelli relativi alla mobilità, alla gestione della logistica, al monitoraggio ambientale e delle infrastrutture, alla telemedicina, all’agricoltura, alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e che è interesse del Comune dotarsi di strumenti validi e preventivi che monitorino e gestiscano sin dall’inizio l’attività di sviluppo locale dei singoli operatori attraverso un Regolamento comunale per l’installazione di impianti di tele radiocomunicazioni. Il “Regolamento per l’installazione di impianti di tele radiocomunicazione sul territorio del Comune di Genova”, che si adotta con il presente provvedimento, disciplina il corretto insediamento urbanistico, ambientale e territoriale degli impianti di telefonia mobile - avuto riguardo anche ai siti considerati sensibili, quali: asili nido e relative pertinenze; scuole di ogni ordine e grado e relative pertinenze; sedi e strutture universitarie e relative pertinenze; attrezzature per l’assistenza degli anziani e relative pertinenze; residenze protette per l’assistenza ai disabili e relative pertinenze; strutture per l’assistenza alla maternità, l’infanzia e l’età evolutiva e relative pertinenze; aree attrezzate a parco pubblico; ospedali e relative pertinenze - nonché il loro adeguamento, spostamento ed esercizio, al fine di: assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, con particolare riguardo ai beni e alle aree di interesse storico, culturale e paesaggistico; minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico; garantire il carattere di utilità pubblica degli impianti di reti di comunicazione elettronica ad uso pubblico, di quelli esercitati dallo Stato e delle opere accessorie occorrenti per la loro funzionalità”. Su proposta dell’Assessore all'Urbanistica, Demanio Marittimo, Sviluppo economico, Lavoro e Rapporti sindacali, Mario Mascia la Giunta propone al Consiglio: di adottare il “Regolamento per l’installazione di impianti di tele radiocomunicazione sul territorio del Comune di Genova”; 2) di dare mandato alla Direzione Urbanistica per tutti gli adempimenti conseguenti al presente provvedimento”. Sulla stessa è stata proposta una sospensiva respinta con 17 voti della maggioranza e 14 dell’opposizione, presentati anche sei ordini del giorno: i primi due ordini del giorno presentati dal consigliere Ceraudo del M5S che impegnano sindaco e Giunta: “Ad intraprendere un percorso di condivisione con i Municipi atto a relazionare sulla proposta in oggetto”, “Affinché nei documenti del procedimento amministrativo per l'istallazione di impianti di tele radiocomunicazione siano presenti i documenti obbligatori dell'assemblea condominiale con votazione unanime nonché tutte le votazioni riguardanti l'argomento considerato che gli interventi riguardano spesso aggiornamenti di vecchi impianti; legittimare anche il voto dei condomini adiacenti (fino a 300m) alle antenne” e “Alla fine di intraprendere un percorso con ARPAL affinché relazioni Comune e Municipi sulle registrazioni effettuate”. I successivi ordini del giorno sono stati presentati dal consigliere Ariotti della Lega, De Benedictis e Gaggero di FdI. Impegnano sindaco e Giunta: “Affinché la decisione sulle installazioni di nuove antenne venga assunta non solo dai residenti nell’edificio interessato all’installazione, ma anche da parte dei residenti negli edifici e terreni confinanti con quello interessato, tramite apposite assemblee”, “A valutare l’interdizione di installazione di antenne di telefonia mobile sugli edifici che ospitano asili, scuole, RSA e sui luoghi destinati ad attività sportive e nelle relative vicinanze”, “Affinché ad ogni nuova istallazione o modifica, ad esempio da 4g e 5g, vengano informati e coinvolti i Municipi di zona, oltre che ovviamente il Comune ed i cittadini che risiedono nelle vicinanze”. L’assessore Mascia ha dato a nome della Giunta parere favorevole agli ordini del giorno del consigliere Ariotti della Lega e al primo e al terzo ordine del giorno del consigliere Ceraudo che sono stati approvati all’unanimità. Presentati anche 12 emendamenti, di cui 4 ritirati e 8 considerati attinenti e votabili. Gli emendamenti sono stati presentati dal consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione, dalla consigliera Russo del Pd e dal consigliere Bruzzone della lista Rosso Verde. Gli emendamenti hanno avuto parere contrario della Giunta e sono stati respinti Giunta con 18 voti della maggioranza e 13 della minoranza. Presentato anche un auto emendamento: “All'art. 1 comma 1 del regolamento inserire dopo "fermo restando che" il seguente periodo " ai sensi dell'art. 43, comma 4, del Codice delle Comunicazioni elettroniche recante: "Le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione, di cui agli articoli 44 e 49, e le opere di infrastrutturazione per la realizzazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica in grado di fornire servizi di accesso a banda ultra larga, effettuate anche all'interno degli edifici sono assimilate ad ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria di cui all'articolo 16, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, pur restando di proprietà dei rispettivi operatori, " mentre"; All'art. 4 comma 3 del regolamento sostituire la parola "I Gestori" con la parola "Gli Operatori di comunicazione elettronica"; All'art 4 comma 4 del regolamento sostituire le parole "è preferibile l'installazione di" con le parole "è preferibile valutare la possibilità di installare" ; All'art. 4 comma 5 del regolamento aggiungere dopo la frase "Fatti salvi eventuali accordi tra l'amministrazione comunale e gli operatori" la seguente frase "e/o documentate esigenze di sicurezza e di copertura di rete di telecomunicazioni da parte dei Gestori"; All'art. 4 comma 5, lett a), del regolamento sostituire le parole "a) su siti ricompresi nei Parchi..." con le parole "a) sui siti puntualmente individuati nell'allegata planimetria all'interno dei Parchi..."; All'art. 9 comma 4 del regolamento sostituire l'intero periodo "- da redigersi a cura dell'amministrazione Comunale, anche con riferimento alle linee guida vigenti per la definizione delle pertinenze esterne con dimensione abitabile -" con la frase "- allegata al presente regolamento a cura dell'amministrazione comunale-"; All'art. 9 del regolamento aggiungere il comma 5 "Rispetto all'individuazione delle pertinenze si rinvia al Decreto Ministeriale 7 dicembre 2016, recante le linee guida dell'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale e delle ARPA per la definizione delle pertinenze esterne con dimensioni abitabili"; All'art. 10 comma 1 del regolamento sostituire le parole "dovrà essere accompagnata da una planimetria" con le parole "dovrà contenere una documentazione tecnica di progetto"; All'art. I1 comma 2 del regolamento sostituire il termine "i gestori" con "gli operatori di comunicazione elettronica"; All'art. 12 comma 1 del regolamento dopo le parole "in qualsiasi momento" aggiungere le parole ", e comunque a cadenza annuale," All'art 12. comma 1 del regolamento dopo le parole "avvalendosi di ARPAL" aggiungere le parole "o di propri dipendenti appositamente formati in materia di protezione dai campi elettromagnetici ovvero di ASL ove di competenza"; All'art 12 comma 1 del regolamento dopo le parole "da parte dei cittadini o comitati" aggiungere le parole "ovvero sulla base di eventuali protocolli d'intesa ad hoc"; All' art 16 del regolamento dopo le parole "ai sensi dell'art 12 del presente regolamento" aggiungere il periodo "ed anche con il coinvolgimento preventivo dei Municipi territoriali condivide a cadenza annuale con la popolazione i dati di localizzazione dei siti e delle stazioni radiobase di cui all'art 13 del regolamento"”.

La delibera non è stata votata in quanto è mancato il numero legale.

 

Il Consiglio comunale si è chiuso alle 18.29.

Ultimo aggiornamento: 21/01/2025