
Approvata l'intitolazione di una piazza a Gino Strada, respinto l'odg per il sostegno al piano di pace Usa. Solidarietà al giornalista di Report Ranucci
COMUNICATO STAMPA
REPORT DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 OTTOBRE
Genova, 21 ott- Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 è iniziato il Consiglio comunale, con 38 presenti.
La Conferenza capigruppo ha approvato la discussione di un art. 55 e di un ordine del giorno straordinario.
L’art. 55 ad oggetto “Solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci” è stato presentato dal consigliere del Partito Democratico Si Mohamed Kaabour. “Nell'esprimere solidarietà a Sigfrido Ranucci, alla sua famiglia e alla redazione di Report- si legge nell’atto- i gruppi di maggioranza ribadiscono che la libertà di stampa e di espressione, sancita dall’articolo 21 della Costituzione, sono un fondamento essenziale della democrazia. Di fronte a un atto che colpisce non solo un giornalista, ma il fondamentale principio di trasparenza e libertà dell’informazione, non si può che condannare con fermezza ogni forma di violenza e minaccia. Come gruppi di maggioranza auspichiamo che le autorità competenti possano far luce sulle responsabilità del grave attentato, al fine di garantire massima tutela personale e professionale al giornalista e ai suoi familiari. Si chiede all'aula di esprimersi in merito”.
L’ordine del giorno straordinario ad oggetto “Sostegno al piano di pace degli Stati Uniti per la Striscia di Gaza e alla promozione della pace in Medio Oriente” è stato presentato da tutti i gruppi di minoranza. Con questo odg si impegna sindaca e Giunta “A compiere ogni attività utile a sostenere e favorire l’iniziativa di pace messa in campo dagli USA, che oggi costituisce l'unica prospettiva realistica per porre fine ad un conflitto sanguinoso, sostenuta dalla Camera dei Deputati italiana e dal Senato della Repubblica; a trasmettere il presente ordine del giorno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, all’Ambasciata d’Israele in Italia”. Il presidente del consiglio Claudio Villa ha posto in votazione l’ordine del giorno, che è stato respinto con 23 voti contrari della maggioranza e 15 voti favorevoli dell'opposizione.
Si è poi proceduto con la discussione dell’ordine del giorno della seduta odierna.
Al primo punto la delibera di Giunta al Consiglio ad oggetto: “Seconda variazione dei documenti previsionali e programmatici 2025/2027 dell'istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni”. Su proposta dell’assessore alla Cultura, Giacomo Montanari, premesso che “per quanto concerne il Complesso monumentale della Lanterna, al fine di garantirne l’apertura per 3 giorni settimanali dal 1 novembre al 31 dicembre, è necessaria un’integrazione di € 43.000,00 quale quota integrativa per la copertura delle spese di gestione dei Servizi Museali, pulizie, didattica, eventi in regime di Accordo Quadro e, per quanto concerne il MEI - Museo delle Migrazioni Italiane Galata Museo del Mare, al fine di garantire l’apertura per 5 giorni settimanali della struttura dal 1 novembre al 31 dicembre, è necessario prevedere un’integrazione di € 48.500,00 a copertura delle spese di gestione dei servizi museali, pulizie, verde in regime di Accordo Quadro; ritenuto pertanto opportuno reperire le risorse necessarie per gli interventi di cui sopra accertando il trasferimento dal Comune di Genova di € 91.500,00 a favore dell’Istituzione Mu.MA” si propone al Consiglio Comunale “Di approvare la variazione di Bilancio e apportare al bilancio di previsione 2025-2027 le conseguenti modifiche”.
La delibera è stata posta in votazione ed è stata approvata con 23 voti favorevoli della maggioranza. L’opposizione si è astenuta (12 voti).
Il consigliere Pietro Piciocchi (Vince Genova) ha presentato una istanza di sospensiva riguardante la delibera in discussione al prossimo punto “Aggiornamento al Puc, ai sensi dell art. 43 della l.r. 36/1997, per l’introduzione di una nuova unità insediativa di identità paesaggistica relativa all’area di Nervi Municipio IX- Levante”, motivando questa richiesta con il fatto che, durante la commissione dedicata alla stessa delibera, il presidente del Municipio IX, Federico Bogliolo, aveva dichiarato di non essere stato coinvolto nella discussione e di non essere riuscito a visionare la delibera per poter esporre la propria posizione. Il presidente Villa ha ricordato all’aula che “il parere del Municipio, da regolamento, non era obbligatorio”. La proposta di sospensiva del consigliere Piciocchi è stata respinta dalla maggioranza.
Il consiglio comunale è stato sospeso per permettere la riunione della capigruppo.
Alle 17,53 è ripresa la seduta del Consiglio comunale.
È stata quindi discussa la delibera di Giunta al Consiglio “Aggiornamento al Puc, ai sensi dell art. 43 della l.r. 36/1997, per l’introduzione di una nuova unità insediativa di identità paesaggistica relativa all’area di Nervi Municipio IX- Levante”. Il presidente del Consiglio comunale Claudio Villa ha posto in discussione la delibera, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Verde Urbano, Smart City, Città dei 15 minuti, Francesca Coppola. Con questo atto si propone al Consiglio di adottare nella “Relazione Urbanistica e nella Relazione Paesaggistica” l’aggiornamento al PUC, ai sensi dell’art. 43 della L.R. n. 36/1997, per l’introduzione nel Livello Paesaggistico Puntuale dell’Unità Insediativa d’Identità Paesaggistica Nervi”.
Il presidente Claudio Villa ha posto in votazione la delibera, che è stata approvata con 23 voti della maggioranza. L’opposizione si è astenuta (14 voti)
Terzo punto all’ordine del giorno la Delibera di Giunta al Consiglio ad oggetto “riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio ai sensi dell'art. 194, comma 1, lett. a, d.lgs. 267/2000, in esecuzione di sentenza, quota relativa agli interessi moratori”, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante di concerto con l’assessore al Bilancio Alessandro Terrile. Con questo atto la Giunta propone al Consiglio “Di riconoscere la legittimità del debito fuori bilancio, al fine di dare attuazione alla Sentenza n. 195/2025, esecutiva, resa dal Tribunale Ordinario di Genova in data 23 gennaio 2025, per un importo di euro 135.278,48”.
La delibera è stata posta in votazione e approvata con 23 voti della maggioranza. L’opposizione si è astenuta (14 voti)
E’ stata poi discussa la mozione 2025/33 ad oggetto “Richiesta intitolazione a Gino Strada”, presentata dalla consigliera del Pd Vittoria Canessa Cerchi e da tutti i Consiglieri del gruppo consiliare Partito Democratico. Con questo atto si impegna la sindaca e la Giunta a “Intitolare, nel rispetto della normativa vigente in materia di toponomastica cittadina, una porzione dei Giardini di Brignole, in particolare l’area compresa tra Piazza Verdi e via Paolo Thaon di Revel, alla figura di Gino Strada, medico chirurgo, attivista, uomo di pace e fondatore di Emergency, per il suo straordinario impegno civile e umanitario in difesa dei diritti umani, della pace e dell’accesso universale alle cure”. In merito a questa proposta sono stati presentati due emendamenti, dal consigliere della Lista Salis Filippo Bruzzone e dal consigliere Vincenzo Falcone di Noi Moderati.
Il primo emendamento di AVS intende “allargare l’impegnativa” della mozione, chiedendo di poter individuare anche altri luoghi per l’intitolazione, qualora non si riuscisse ad ottenere il primo luogo individuato.
Il secondo emendamento di Noi Moderati impegna invece la sindaca e la Giunta a chiedere una deroga al Ministero per ottenere l’intitolazione nonostante Gino Strada sia morto recentemente, visto che le intitolazioni per legge si ottengono ad almeno 10 anni dalla morte del personaggio.
La proponente Canessa Cerchi ha accettato le due modifiche apportate attraverso i due emendamenti.
La Giunta, attraverso l’assessore Emilio Robotti, ha espresso parere positivo alla mozione, che è stata votata.
Vince Genova e Fdi si è astenuta, la Lega “presente non votante” e Noi moderati favorevoli. La mozione è stata approvata con 24 voti favorevoli della maggioranza e di Noi Moderati.
Infine è stata discussa l’ultima mozione 2025/74 ad oggetto “Modifica dell'art. 8 bis del Regolamento di Polizia Urbana adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 del 14/6/2011. Ampliamento delle aree urbane ove opera la disciplina del cd. daspo urbano” è stata presentata dalla consigliera di Noi Moderati Ilaria Cavo con gli altri consiglieri del gruppo Vincenzo Falcone e Lorenzo Pellerano. Con questo atto si impegna la sindaca e la Giunta “A farsi parte attiva per modificare il vigente regolamento di polizia urbana ampliando le aree di applicazione del c.d. Daspo Urbano fino alla direttrice via Galli/via Campanella al fine di farvi rientrare piazzale Kennedy, Largo S. Maria dei Servi, via Cappello, via Casaregis/via Cecchi, giardini di Govi, Punta Vagno, Albaro Village e la zona di Lungomare Lombardo”.
Su questo atto è stato presentato un ordine del giorno dal consigliere della Lega Alessio Bevilacqua, che alleghiamo al report.
L’assessora alla Sicurezza Arianna Viscogliosi ha espresso parere negativo sia all’ordine del giorno della Lega, sia alla mozione presentata dall’opposizione. L’odg è stato respinto con 22 voti contrari della maggioranza e 12 favorevoli dell’opposizione.
La mozione è stata respinta con 22 voti contrari della maggioranza e 11 voti favorevoli dell’opposizione.
Il Consiglio si è chiuso alle 21,10
«Il parcheggio retrostante la stazione ferroviaria di Pontedecimo, in effetti, può essere considerato, alla luce della sua localizzazione, un parcheggio di interscambio utilizzabile con tale finalità, almeno da una parte dell’utenza del servizio ferroviario. Si tratta di un’area concessa in comodato d’uso per 10 anni da RFI al Comune, ad una condizione: i parcheggi non potranno essere messi a reddito tramite tariffazione, ma dovranno essere controllati e regolamentati per favorirne un uso atto che ne garantisca l’interscambio. La regolamentazione della sosta, evidentemente, deve consentire una sosta sufficientemente lunga per consentire, a chi si muove in treno, di fare il viaggio andata/ritorno e di svolgere, nell’arco della giornata, le proprie attività lavorative e/o personali. Al contrario, la sosta residenziale dovrebbe essere evitata, dato che la stessa andrebbe a sottrarre la disponibilità di stalli destinati all’interscambio e rivolti all’utenza delle ferrovie, dunque nel rispetto dei fini per cui l’area è stata concessa. Tuttavia, non potendo ricorrere alla tariffa come strumento di regolazione, stiamo valutando misure alternative quali: l’introduzione di una zona a disco orario di durata sufficiente per le esigenze degli utenti , la chiusura del parcheggio di notte compresa ad esempio tra le 24.00 e le 5.00, il divieto di sosta notturno o il divieto di permanenza oltre le ore 24.00 del giorno di arrivo. Si tratta di soluzioni tra cui andremo a fare la scelta per garantire un uso coerente dell’area di parcheggio al vincolo stabilito dalla concessione e, quindi, rispettoso delle condizioni previste dal comodato». È la risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Fabio Gregorio che interrogata così la Giunta: “Sono appena iniziati i lavori per la realizzazione di un nuovo parcheggio negli spazi ex ferroviari alle spalle della stazione di Pontedecimo. Il progetto del parcheggio, tuttavia, non presenta una connotazione specifica di interscambio, a causa di elementi che non ne chiariscono la reale disciplina futura. Si chiede quindi se in questa fase siano previste predisposizioni che possano rendere il parcheggio un vero interscambio anche in prospettiva futura”.
«Non sono pervenute segnalazioni per degrado, o mancata sicurezza in Piazza di Vittorio, ma a seguito del suo art 54 la Polizia locale ha effettuato numerosi sopralluoghi, in diversi orari della giornata. Gli esiti sono stati tutti negativi e gli agenti non hanno riscontrato anomalie o particolari situazioni di pericolo. Gli agenti hanno percorso la zona e le vie limitrofe sia a piedi che in auto e hanno ribadito che non sono state riscontrate criticità sotto il profilo della sicurezza urbana. Inoltre non abbiamo ricevuto nessuna denuncia da parte della cittadinanza. Siamo comunque disponibili ad incontri, qualora si voglia approfondire la questione». Lo ha detto l’assessora alla Sicurezza urbana Arianna Viscogliosi rispondendo all’interrogazione del consigliere Valeriano Vacalebre di Fratelli d’Italia a oggetto “Stato di sicurezza percepito nelle zone di edilizia residenziale pubblica di Piazza Di Vittorio e via Paolo Toscanelli nel quartiere di Sestri Ponente”.
«Le confermo che la nostra attenzione sulla manutenzione è altissima. È innegabile che tra le necessità della città e le disponibilità c'è un gap, questo è evidente. La direzione Strade si è già occupata del sopralluogo e le posso dire che i tecnici ritengono che non ci siano pericoli imminenti per la viabilità pubblica. La direzione ha concordato con i tecnici competenti di fare un ulteriore sopralluogo congiunto per verificare lo stato della passerella di collegamento con l’ascensore che parrebbe essere competenza di AMT. Mi riprometto di aggiornarla a sopralluogo tecnico avvenuto, dopo che saranno avvenute le definizioni. È chiaro che un minimo di interventi dovranno essere fatti: ho visto le fotografie ed effettivamente ci sono dei ferri scoperti. È una situazione che va tenuta sotto controllo. Aggiornerò lei e il consiglio». Ha risposto così l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Mario Caraffini in cui si legge: “Si rilevano pericolose lesioni verticali sul muraglione del belvedere Montaldo, presso la spianata di Castelletto, in corrispondenza del ponte che conduce alla cabina dell'ascensore levante. Le crepe sono sicuramente passanti, segno di pericolosi cedimenti. Inoltre, le lesioni si estendono alla struttura in calcestruzzo armato del ponte stesso. Si chiede di essere informati se sono stati effettuati rilievi statici sulla struttura in questione e quali atti o provvedimenti sono stati intrapresi o si intendono assumere”.
«Questa interrogazione mi consente di ribadire il nostro approccio culturale ed alla vita culturale della città: un’idea di comunità che non è cristallizzata nella ripetizione, ma proiettata verso un futuro dinamico e inclusivo. Stiamo costruendo un cartellone natalizio che prevede la conferma delle tradizioni radicate nella nostra cultura, le quali andranno a dialogare con un’ampia proposta di novità capaci di rispondere concretamente al bisogno di rinnovamento che la nostra comunità ha espresso alle ultime elezioni. Chiariamo un punto che sta a cuore a tutti, consigliera Bordilli compresa: noi non intendiamo assolutamente accreditarci meriti che non ci appartengono. Il nostro impegno e la nostra legittimazione risiedono nel coraggio di guardare altrove e di innovare: per raggiungere questo obiettivo stiamo lavorando con associazioni e portatori di interesse. Sceglieremo il meglio delle tradizioni esistenti e le affiancheremo a progetti innovativi, grazie a un’importante sinergia con il collega Montanari che è parte integrante e fondamentale della progettazione complessiva. Ciò avviene, come noto, in un contesto di risorse limitate. Per questo motivo abbiamo orientato ogni sforzo, compresa la partecipazione a bandi, volto a sostenere principalmente le nostre nuove proposte che rappresentano un investimento importante per la cultura cittadina. Appena definito sarà nostra cura comunicare il programma: presenteremo alla città un Natale che onora il passato senza subirlo e, al contempo, sceglie di innovare con coraggio, coerenza e visione». È la risposta dell’assessora alle Tradizioni Tiziana Beghin all’interrogazione della consigliera della Lega Paola Bordilli che chiedeva informazioni sulle “iniziative della tradizione natalizia”.
«Si tratta di un’opera che a mio avviso, e come spiegatomi dagli uffici tecnici, non avrebbe dovuto essere inserita nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici. Infatti, con la DD 7770 del 12 dicembre 2024, è stato affidato il servizio di indagini e redazione del Progetto di Fattibilità Tecnico ed Economica (PFTE) relativi a "Via dei Filtri: nuovo collegamento viario tra via Trossarelli e via Struppa" (MoGe 21119). A seguito delle indagini geognostiche e delle prime elaborazioni progettuali effettuate sono emerse le seguenti criticità: - Con riferimento alla suscettività al dissesto, va evidenziato che le aree ad alta suscettività su parte del possibile tracciato stradale renderebbero necessaria la preventiva realizzazione di opere di bonifica e sistemazione del movimento franoso (quali ad esempio cordoli in micropali e una rete di regimazione delle acque superficiali volta ad eliminare lo scorrimento idrico superficiale incontrollato del settore a valle del tracciato stradale, considerato come principale causa dei dissesti superficiali rilevati sulle strutture murarie e pertinenziali delle abitazioni esistenti); - Interferenze con il Rio Ruinà (classificato come primario) e non indagato idraulicamente che renderebbe necessario effettuare uno studio idraulico, complesso ed oneroso, per valutare l'esclusione dalla fascia P3 di pericolosità (nel caso di eventuale pubblicazione da parte di Regione Liguria di pubblicazione della cartografia con l’individuazione dei tratti di corsi d'acqua a morfologia incassata, potrebbe non essere più necessario il suddetto studio idraulico, ma rimarrebbe soltanto la delimitazione della fascia di inedificabilità assoluta pari a 10 metri); - Vicinanza con l’Acquedotto Storico e necessità di specifiche autorizzazioni da parte della Soprintendenza: - Tracciato completamente ricadente in aree non di proprietà del Comune e pertanto necessitanti di esproprio (va anche evidenziata la presenza di contenziosi tra privati in merito alla gestione del versante). In considerazione di quanto sopra esposto, i costi dell’intervento già stimati sopra i 3 milioni di euro potrebbero aumentare significativamente. Si segnala altresì che a seguito di confronto con i competenti uffici della Civica Amministrazione, a livello di norma di PUC è stato verificato che la realizzazione del collegamento viario rientrerebbe tra gli oneri a carico della parte privata (peraltro anche con manutenzione a carico) in quanto l’area ricade in norma speciale (n. 42) che fa salve le previsioni della Convenzione urbanistica sottoscritta in data 22.09.1998 (sottoscritta con l’Immobiliare Antelao, che ha ceduto alla società Trident oggi in liquidazione)». Ha risposto così l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante all’interrogazione della consigliera Erika Venturini della lista Silvia Salis sindaca che chiedeva: “Considerato che nel programma triennale dei lavori pubblici 2025-2027 è inserito il capitolo di spesa intitolato “Via dei Filtri: nuovo collegamento viario tra via Trossarelli e via Struppa”, si interroga questa amministrazione per conoscere quale sia, ad oggi, lo stato dell’arte della progettazione, gli atti autorizzativi, eventuali ostacoli attuali, e, se disponibili, le previsioni dei tempi di realizzazione e di affidamento degli incarichi futuri”.
«Ringrazio il consigliere per la domanda che ripercorre un argomento che abbiamo già trattato e che abbiamo avuto modo di approfondire insieme alla giunta. Sappiamo che nel territorio cittadino è in attuazione un programma per il potenziamento della rete con 120 cabine secondarie di Enel, nello specifico E-Distribuzione. Questa è l’unica soluzione per la manutenzione e il consolidamento della rete esistente che ci permetterebbe di evitare guasti ed evitare interventi programmati. La situazione rispetto a questo progetto, finanziato con fondi PNRR, ha visto in realtà l’attuazione di 20 cabine sulle 120 realizzabili. Stiamo cercando di individuare velocemente altre aree, ma il progetto era in stallo. È un progetto fondamentale e che ricadendo su questi fondi non possiamo permetterci di perdere. Il Comune è coinvolto nel programma e sta facilitando la ricerca di spazi adeguati collaborando con E-Distribuzioni per permettere le installazioni e ci siamo messi in modo anche per reperire spazi privati, perché su quelli pubblici presi in considerazione non esistono molte alternative disponibili. Ci siamo presi a cuore la questione, ma devo fare due precisazioni. La prima riguarda le comunicazioni del gestore che, in caso di interventi programmati viene gestita direttamente da loro. La seconda è che i guasti per loro stessa natura non possono essere comunicati: può essere data evidenza di possibili guasti, come succede durante le ondate di calore. I disservizi di settembre non rientrano in questa casistica. In ogni caso, quando si verifica un guasto vengono indicati i tempi previsti per la risoluzione». È questa la risposta dell’assessora all’Ambiente Silvia Pericu all’interrogazione del consigliere di Orgoglio Genova Vincenzo Falcone: “Premesso che nella zona di Oregina, nel mese di settembre, si sono verificati diversi episodi di interruzione di energia elettrica non comunicati preventivamente ai residenti e protrattisi per diverse ore, causando disagi; se l’amministrazione fosse a conoscenza della situazione, se siano in corso verifiche o interlocuzioni con i fornitori per risolvere definitivamente le cause delle interruzioni e quali misure intenda adottare per migliorare la comunicazione preventiva ai cittadini in caso di guasti o interventi programmati”
«Ho perfettamente presente la situazione, che è stata segnalata da diversi consiglieri sia di minoranza che di maggioranza. Ci siamo mossi immediatamente e sul punto abbiamo riscontrato il parere completamente negativo del dirigente Varno Maccari, del maggio 2023, che recentemente ha lasciato questa amministrazione per altro incarico. Ci siamo fatti carico di rivedere questo parere e abbiamo constatato che effettivamente manca un marciapiede e questo ci impedisce di posizionare una fermata che abbia la sicurezza necessaria a permettere agli utenti la salita e la discesa dal mezzo. Con gli uffici della viabilità abbiamo fatto dei rilievi recenti con l’obiettivo di predisporre un progetto per ripristinare la fermata e un computo metrico per quantificare i costi. La volontà dell’amministrazione è di andare incontro alle esigenze della cittadinanza, che riteniamo essere reali e che vadano accolte. Speriamo di trovare presto una soluzione». Questa la risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Mario Mascia circa “la valutazione del ripristino della fermata del 53 in via Chiaravagna soppressa nel 2014 a causa dei lavori di demolizione della struttura portante dell’edificio di via Giotto nella delegazione di Sestri Ponente, al fine di agevolare lo spostamento degli studenti degli istituti scolastici della zona, Bergese, Rosselli, Calvino, dei lavoratori, degli anziani, dei disabili e di tutte le persone che non abbiano la disponibilità di mezzi di trasporto privati”.
«Innanzitutto occorre precisare che in tutte le cabine di regia svoltesi finora con Cociv, Rfi e tutti i soggetti coinvolti, e lo faremo anche nella prossima in programma il 27 ottobre, non c’è stata una volta in cui non abbia fatto presente la situazione di via Ferri, simile a quella della Los Angeles degli anni ‘70, con la presenza di tre fabbricati a schiera circondati da viadotti. In una lettera inviata al Comitato di via Ferri, e sottoscritta dai direttori delle aree Progettazione e Urbanistica del Comune, in merito allo stato della conferenza dei servizi, la stessa si può ritenere conclusa, fatto salvo il reperimento dei finanziamenti necessari per il perfezionamento dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dei relativi procedimenti espropriativi. Solo a seguito degli stessi sarà possibile adottare la determinazione per la conclusione favorevole del procedimento e, di conseguenza, solo con il perfezionamento degli espropri si potrà procedere alla demolizione dei manufatti ed alla realizzazione del parcheggio. Ciò sarà possibile solo una volta pervenuto il finanziamento necessario da RFI e Cociv, che solleciteremo di nuovo nel tavolo del 27 ottobre». È la risposta dell’assessore alle Opere strategiche e infrastrutturali Massimo Ferrante all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi che chiedeva “Aggiornamenti in merito al progetto di realizzazione di un nuovo parcheggio in sostituzione dei civici 14, 16 e 18 di via Ferri a Fegino e alla relativa corresponsione delle indennità di esproprio e dei relativi indennizzi Pris a residenti e attività commerciali secondo quanto concordato al tavolo Pris in Regione Liguria”