
Si è discusso di AMT, salvaguardia dei lavoratori della ristorazione scolastica e autotrasporto. Approvata l'assegnazione di personale ai gruppi consiliari e istituite le Commissioni consiliari permanenti
Il consiglio comunale del 26 giugno si è aperto alle 15 con la discussione degli artt. 54, interrogazioni a risposta immediata.
Affidamento concessioni balneari «La materia dell’affidamento dei beni pubblici di rilevanza economica avviene attraverso procedure normate da più fonti di legge che informano la materia con principi di par condicio, imparzialità, trasparenza e di un generale favore per la concorrenzialità. Il consigliere Mascia oggi chiede un cronoprogramma: posta l’inappropriatezza del termine, visto che non stiamo parlando di lavori pubblici, con scadenze che prevedono un report dello stato di avanzamento lavori, informo il Consigliere che gli uffici stanno conducendo le verifiche per ciascuna pratica. Sono state indette 23 procedure, 15 con partecipante il solo attuale concessionario, le restanti 8 con la partecipazione di concorrenti. Attualmente, su quest’ultime, risultano pendenti due ricorsi dinanzi al Tar Liguria. Sono in corso di svolgimento le verifiche di legge, che necessariamente preludono a definitiva aggiudicazione, che avverrà entro la fine della stagione balneare. Questo è l’obiettivo che non recherebbe pregiudizio agli attuali gestori degli stabilimenti balneari e delle relative attività secondarie, i quali hanno avviato la stagione balneare e potranno portarla regolarmente a termine. Riguardo le procedure per l’assentimento di concessioni relative a chioschi bar, i relativi avvisi verranno pubblicati dopo il termine della stagione balneare, anche in considerazione del fatto che, laddove si anticipasse la pubblicazione dei predetti avvisi, i potenziali partecipanti (attuali concessionari e terzi concorrenti) si troverebbero quantomeno in difficoltà nel reperire in piena stagione estiva professionisti in grado di predisporre la documentazione progettuale richiesta per la partecipazione alle procedure in parola. Riguardo le concessioni demaniali marittime gestite da società e associazioni sportive dilettantistiche, con Determinazione Dirigenziale n. 1954 del 2024, nel prossimo autunno verranno pubblicati i relativi avvisi al fine di dare ulteriormente corso alla procedure per l’assentimento di tale tipologia di concessioni, le quali, in ragione della peculiarità e valenza anche sociale delle ridette concessioni, risulteranno semplificate rispetto a quelle delineate per gli stabilimenti balneari». È questa la risposta dell’assessore al Demanio marittimo Davide Patrone all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Mario Mascia in cui si chiede il “Cronoprogramma di emissione e pubblicazione delle determine dirigenziali di aggiudicazione definitiva delle concessioni demaniali marittime relative ad attività turistico-ricreative e aventi finalità sportive e sociali senza scopo di lucro, all’esito delle procedure a evidenza pubblica di valutazione anche comparativa delle relative istanze».
Frana falesia passeggiata Anita Garibaldi
«Occorre puntualizzare che per poter cominciare i lavori si è dovuto attendere il nullaosta della Soprintendenza, in quanto il castello è sottoposto a vincolo monumentale. I lavori sono stati stati ultimamenti, con la lavorazione di una chiodatura lunga tre metri e l’installazione di una rete sugli spigoli Nord, Ovest e Sud-Ovest: termineranno il 30 giugno e successivamente verrà eseguita una prova di carico su un chiodo per verificare le ipotesi assunte in fase di progettazione. Se andrà bene, il collaudatore emetterà un documento di idoneità statica. Come lavorazioni manca ancora il ripristino della recinzione in testa al versante da realizzarsi dopo la prova di carico: se questa non andrà bene, occorrerà intervenire nuovamente. Stimiamo che il castello potrà essere riaperto intorno al 20 di luglio». È questa la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante all’interrogazione del consigliere di AVS Lorenzo Garzarelli in cui si “Interroga in merito alla frana della falesia avvenuta in data 7 marzo 2024 sotto la passeggiata Anita Garibaldi nei pressi del castello di Nervi, che ha interdetto l’accesso alla struttura ANPI e altre associazioni, quali sono i tempi previsti per la messa in sicurezza in modo da garantire nuovamente l’accesso”.
Ex ostello gioventù via Costanzi
«L’immobile di via Costanzi è stato interessato da numerose idee di progetti, alcune a prevalenza sociale e altre a vocazione turistica. L’immobile al momento è a disposizione per l’emergenza legata all’accoglienza: al suo interno c’è infatti un Caf, centro assistenza per famiglie, e la convenzione in atto per la sua gestione avrà scadenza tra 7 mesi. Da sempre noi sosteniamo che quell’immobile deve avere ragioni sociali e non emergenziali, e per questo, all’esito di un dialogo con la Prefettura al momento necessario vista la destinazione dell’ex ostello, ne instaureremo uno con le associazioni del quartiere, perché pensiamo che la rigenerazione urbana passa necessariamente dalla partecipazione dei cittadini. Riguardo la contemporanea presenza, presso il medesimo immobile, della scuola comunale dell'infanzia Maria Bondi, è una situazione che ereditiamo dalla passata amministrazione, ma poiché la scadenza della convenzione non è imminente, fino a quel momento non possiamo agire sull’immobile». Lo ha detto l’assessore Davide Patrone rispondendo all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi riguardante “l'immobile denominato ex ostello della gioventù in via Costanzi, 120” con cui chiede di conoscere “quali siano le future determinazioni della civica amministrazione, avuto riguardo all'imminente scadenza del contratto di comodato d'uso gratuito con l'attuale operatore per funzioni di centro collettivo di accoglienza e alla contemporanea presenza, presso il medesimo immobile, della scuola comunale dell'infanzia Maria Bondi con la quale, in passato, si sono registrati problemi di convivenza”.
Recupero autorimessa ex SATI
«Le notizie non sono positive. Facciamo un po’ di cronistoria: la riqualificazione prevede una destinazione d’uso dell’immobile a lavori conclusi di autorimessa pubblica della capienza di 54 posti auto e 18 posti moto in aggiunta agli stalli al pian terreno già esistenti concessi a Genova Parcheggi. Il cronoprogramma prevedeva 570 giorni lavorativi, a partire dalla consegna definitiva che è avvenuta a marzo 2024. Attualmente i lavori all’interno dell’immobile sono in corso e procedono a rilento nonostante i numerosi solleciti e diffide effettuate dagli uffici del Comune. Di conseguenza l’amministrazione ha da prima avviato la contestazione per l’applicazione delle penali previste da contratto per la mancata applicazione delle migliorie proposte in sede di gara e contestualmente è stato ottenuto dal ministero il passaggio del finanziamento da fondi PNNR a fondi nazionali scongiurando la perdita dello stesso. È in corso di valutazione con la direzione Avvocatura la procedura di risoluzione contrattuale e il passaggio ad altra impresa. Chiaramente se questo dovesse avvenire, la procedura prevede la risoluzione del contratto con l’impresa che ha vinto la gara e poi il passaggio a un’altra impresa. Quindi richiederà ulteriori mesi di fermo. Il cronoprogramma non è stato rispettato, la situazione è complicata e la ditta al momento si palesa come non in grado di portare a termine i lavori». È questa la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante all’interrogazione della consigliera del PD Vittoria Canessa Cerchi in cui si legge: “Considerato che l’intervento di recupero dell’autorimessa dell’ex SATI, situata in via del Lagaccio, rappresenta un tassello fondamentale per la riqualificazione del quartiere del Lagaccio, e che l’obiettivo dell’opera è restituire la struttura alla sua funzione originaria, questa volta a servizio dei cittadini, si interroga l’assessore competente per conoscere lo stato di avanzamento dei lavori”.
Skymetro
«Riguardo lo Skymetro questa maggioranza non ha nascosto le sue perplessità. C’è una richiesta di sospensione del 16 maggio a seguito di prescrizioni che, al momento, non rendono cantierabile l’opera. Sono prescrizioni lunghe e complesse e ho chiesto alla struttura di darmi una risposta per ogni prescrizione in atto. Abbiamo un incontro a Roma l’8 luglio per discutere del futuro dell’opera perché non intendiamo rinunciare al finanziamento, ma vogliamo e chiederemo una proroga per avviare una nuova progettazione a meno impatto». Lo ha detto l’assessore Massimo Ferrante rispondendo all’interrogazione del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua: “Si chiede l'intenzione dell'amministrazione comunale in merito alla realizzazione dello Skymetro”.
Piano regolazione portuale «La risposta potrebbe essere molto semplice: no, non ci sono state, nel 2025, interlocuzioni tra gli uffici del Comune e quelli Autorità di sistema portuale (ADSP) per la redazione del nuovo Piano di regolazione portuale (PRP). Probabilmente perché l’avanzamento del nuovo PRP ha subito rallentamenti perché fino a che non ci sarà una governance chiara - un presidente, un segretario, un comitato - sarà impossibile portare avanti i lavori per il PRP. Io credo che sia un tema dirimente per lo sviluppo e il futuro della nostra città perché, ha fatto molto bene la nostra sindaca a specificare che non c’è un assessore al porto ma ai rapporti tra porto e città, è riportare tutto nell’alveo delle competenze di legge dove ognuno fa il suo: ADSP si occupa delle banchine, il Comune di Genova si occupa della città e insieme devono pianificare le aree di cerniera tra porto e città. Questo non vuol dire che il Comune non è interessato a dire la sua, anzi lo farà, ma vuol dire che bisogna fare esattamente l’opposto di quello che ha fatto il Comune di Genova con quella delibera di giunta comunale numero 85 del 4 luglio 2024, quando è stata approvata la visione di Genova2030. Perché bisogna fare l’esatto opposto? Perché adesione a Genova2030 ha due grandi limiti: il primo è che si occupava delle banchine, spostava cantieri navali e terminal da una parte all’altra e non è questo il compito del Comune che non ha le competenze e neppure le professionalità per entrare nel merito di cosa si può fare o non fare sulle banchine; il secondo limite è che quella visione non era frutto di alcuna condivisione e partecipazione neppure in consiglio comunale. Quel disegno che è stato presentato al Mipim di Cannes non è stato oggetto di nessuna interlocuzione con i soggetti interessati, economici e non, con i cittadini delle zone portuali o che vi affacciano e neppure con i consiglieri comunali e con i Municipi. Allora noi ci auguriamo che la situazione di ADSP si risolva al più presto, con un comitato e un segretario, che possano ripartire i lavori per arrivare a un nuovo PRP e il Comune pretenderà partecipazione attraverso le proprie istituzioni, con i Municipi, e ovviamente coinvolgendo il consiglio comunale nell’elaborazione dei suggerimenti per la redazione del nuovo PRP». È questa la risposta del vicesindaco Alessandro Terrile all’interrogazione del consigliere della Lista Salis Filippo Bruzzone in cui “Si chiede se nel corso del 2025 le strutture del Comune di Genova abbiano avuto interlocuzioni con ADSP e di quale natura, ed in particolare quale sia il percorso di condivisione previsto sia con il consiglio comunale sia con le realtà territoriali per la redazione del nuovo PRP”.
Pulizia e manutenzione cimiteri «Per il miglioramento del servizio cimiteriale cittadino, al momento c’è un accordo quadro che prevede un piano di finanziamenti per interventi di manutenzione straordinaria e di recupero funzionale di aree e strutture interne dei cimiteri. La manutenzione ordinaria di tutti i cimiteri civici è eseguita dalla squadra di manutentori della direzione Servizi cimiteriali, mentre le operazioni di manutenzione e messa in sicurezza dell’alberatura ad alto fusto sono di competenza di Aster. Oltre a questo ogni anno viene eseguita la manutenzione del verde cimiteriale, relativamente alla rimozione delle piante infestanti, da parte della squadra di giardinieri della direzione Servizi cimiteriali che opera in regia diretta nei 35 cimiteri cittadini, mentre le operazioni di sfalcio nei 34 cimiteri di delegazione sono affidate attualmente a ditte esterne in outsourcing mediante appalti di servizio. Gli sfalci sono eseguiti sei volte l’anno, tra la primavera e l’autunno, poi c’è un certo margine di flessibilità perché possono essere anticipate o posticipate rispetto a crescite di manto erboso dovute a fattori climatici che ovviamente possono essere diversi e avversi. Il cimitero monumentale di Staglieno, che ha 37 ettari di superficie, è gestito invece da dipendenti comunali e le operazioni di sfalcio, eseguite nei mesi maggio e giugno 2025, sono invece state affidate con un appalto di servizio ad una ditta specializzata esterna. Tutti gli interventi di sfalcio sono monitorati e verificati da un referente comunale mediante sopralluoghi e compilazione di verbale di riscontro delle attività corredato da documentazione fotografica che comprova che sia avvenuto quanto detto. È a disposizione se lei vuole un report dagli uffici con allegate le foto scattate a seguito degli ultimi interventi in alcuni dei cimiteri. Gli uffici della Direzione servizi cimiteriali conservano comunque tutti questi report, dei mesi e degli anni precedenti, effettuati nei 35 civici cimiteri. Gli appalti di servizio di cui parlavo, che riguardano i 34 cimiteri di delegazione, prevedono l’esecuzione di operazioni cimiteriali, pulizia dei servizi igienici, gallerie, spazzamento di viali, percorsi e scale, tali operazioni vengono verificate dal responsabile di zona. Per quanto riguarda invece il cimitero monumentale di Staglieno c’è una cooperativa sociale che provvede al mantenimento della pulizia e la direzione del cimitero sta comunque redigendo un appalto specifico per interventi di pulizia mirati approfonditi. I servizi igienici all’interno del cimitero monumentale di Staglieno anch’essi sono affidati a una ditta esterna. È evidente che ci sarà la massima attenzione di questa amministrazione, di questo assessorato, anche per quanto riguarda la possibilità di miglioramento di quanto abbiamo trovato». È la risposta dell’assessore comunale ai Servizi cimiteriali, Emilio Robotti, all’interrogazione del consigliere di Orgoglio Genova Vincenzo Falcone, che chiedeva: “Attualmente, la situazione di sfalcio e manutenzione dei cimiteri di Genova risulta precaria, con evidenti segni di trascuratezza in diverse aree. È necessario un intervento tempestivo per garantire che tutti i cimiteri della città siano mantenuti in condizioni adeguate. Si interroga la Sindaca e la Giunta a monitorare la situazione al fine di garantire la pulizia e la manutenzione regolare di tutti i cimiteri di Genova, con particolare attenzione allo sfalcio dell'erba e alla rimozione dei rifiuti. A stabilire un piano di manutenzione periodica che preveda interventi programmati per evitare situazioni di degrado”.
Situazione finanziaria Nervi International Ballet Festival «Il Nervi International Ballet Festival si terrà ai parchi di Nervi dal 28 giugno al 27 luglio, saranno undici le serate di spettacolo. Il piano elaborato dalla Fondazione Carlo Felice prevede entrate dagli sponsor per 310mila euro e dalla bigliettazione per ulteriori 300mila, per un complessivo di 610mila euro; prevede costi artistici e spese varie per l’allestimento e la realizzazione del festival per un milione e 423mila euro: quindi lo sbilancio è di circa 800mila euro. Nel corso di queste settimane abbiamo verificato con i soci della Fondazione Teatro Carlo Felice, perché la realizzazione dei balletti era stata deliberata dall'assemblea dei soci della fondazione che appunto aveva promesso il sostegno, quindi non solo il Comune ma anche Regione Liguria. Oggi siamo in grado di dire che il Comune farà la sua parte già con il riequilibrio di bilancio che porteremo entro la fine di luglio e anche la Regione metterà un contributo per cui tra Comune e Regione saremo in grado di supportare la Fondazione Teatro Carlo Felice con gli 800mila euro che mancano. È ovviamente un impegno finanziario importante, sia per la Regione che per il Comune, che però fa fronte a un impegno che era stato preso e come avete visto ci sono i manifesti già affissi, i biglietti che sono già stati venduti per buona parte, e quindi non era il caso di venire meno ad un impegno. Certo è che rispetto alla realizzazione di manifestazioni di questo tipo sarebbe auspicabile che il piano finanziario fosse un po’ più in equilibrio. Uno sbilancio di 800mila euro comporta un impegno importante per gli enti che già sovvenzionano, e con cifre molto importanti, il Comune più della Regione, il nostro Teatro Carlo Felice. C’è la piena volontà, e abbiamo trovato le risorse anche con il contributo di Regione Liguria, per poter realizzare questa edizione del Nervi International Ballet Festival, ovviamente è bene che si diffonda in città la notizia di questa iniziativa. Abbiamo visto che purtroppo la pubblicità non è così penetrata nei cittadini genovesi, è meglio che si diffonda la notizia in modo tale che si vendano ulteriori biglietti e quindi questa manifestazione culturale di altissimo livello sia ancora più sostenibile e lo possa essere ancora per gli anni futuri». È questa la risposta del vicesindaco Alessandro Terrile, in sostituzione dell’assessore alla Cultura Giacomo Montanari, all’interrogazione della consigliera del PD Donatella Alfonso in cui si legge: “Appreso con preoccupazione dalle parole della sindaca Silvia Salis che l’organizzazione del Nervi International Ballet Festival, in programma il prossimo 28 giugno fino al 27 luglio, dovrebbe affrontare una situazione finanziaria alla quale mancano ben 800mila euro rispetto allo stanziamento necessario per il regolare svolgimento, si interrogano la sindaca e la giunta sui fondi a disposizione della Fondazione Carlo Felice per finanziare completamente il Nervi International Ballet Festival, storica vetrina mondiale della danza, e su cosa si intende fare per il futuro della manifestazione”.
Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 16 la seduta è proseguita con la discussione dei punti all’ordine del giorno.
In apertura di Consiglio, il consigliere Sergio Gambino ha comunicato il suo passaggio dal gruppo di Fratelli d’Italia al Gruppo misto.
Dopo il minuto di silenzio dedicato alla morte di Francesco Marenco ex politico MSI, scomparso nei giorni scorsi all'età di 86 anni, è stato discusso un articolo 55, presentato dai consiglieri del Partito Democratico sulla questione AMT. La prima firmataria, Martina Caputo, ha chiesto spiegazioni riguardo “la situazione di crisi economica- finanziaria dell’azienda, comunicata dal collegio sindacale di AMT Spa al Consiglio di amministrazione”. “Già nello scorso ciclo amministrativo- scrive nell’atto il gruppo del Pd - avevamo espresso preoccupazione in merito ai conti di AMT, in relazione alla sperimentazione sulla gratuità. Tuttavia, la passata giunta aveva confermato i risultati positivi, rassicurando l’aula. Considerate le notizie, si ritiene opportuno inviare l’aula e la giunta ad esprimersi in merito”.
Sono stati poi discussi due ordini del giorno straordinari. Il primo ordine del giorno straordinario è stato presentato dal consigliere di Forza Italia Mario Mascia ad oggetto: “Salvaguardia della ciclicità, della continuità e della remunerazione del servizio di ristorazione scolastica nei periodi di sospensione involontaria e imprevedibile”. Con questo odg si impegna la sindaca e la Giunta a “individuare al più presto appositi correttivi volti a salvaguardare il principio di ciclicità, continuità e remunerazione da settembre a giugno del servizio di ristorazione scolastica, anche nell’ottica di mantenere gli attuali livelli occupazionali; trovare una soluzione alle sospensioni indotte dalla diramazione di allerta meteo, che utilizzi lo strumento del welfare compensativo, più dignitoso dell’utilizzo improprio di permessi e ferie; proseguire i tavoli aperti con Regione Liguria sulla possibilità di utilizzare fondi FESR e FSE, finalizzati alla coesione sociale, parità di genere”. L’assessora Rita Bruzzone a nome della Giunta ha espresso parere favorevole all’ordine del giorno e ha chiesto la convocazione di una conferenza capigruppo a fine Consiglio, per discutere il tema. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità con 37 voti favorevoli.
Il secondo odg a oggetto “Autotrasporto” è stato proposto dai consiglieri di Vince Genova Pietro Piciocchi e Davide Falteri. Il documento è stato firmato anche dai capogruppo della maggioranza. Con questo Odg i consiglieri impegnano Giunta e Sindaca a “Promuovere un confronto immediato con il neo Commissario straordinario dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure occidentale e con il presidente della Giunta regionale, al fine di individuare una o più aree della città di Genova, preferibilmente nel contesto del porto, da destinare ad autoparco con capacità di almeno 700 stalli di sosta; a proseguire la relazione con le Associazioni rappresentative delle aziende dell’autotrasporto a livello locale; monitorare i flussi dei veicoli pesanti sulla viabilità cittadina; farsi parte attiva per l’individuazione di soluzioni provvisorie per la sosta dei veicoli pesanti e convocare una apposita Commissione consiliare da svolgersi entro e non oltre il 30 settembre”. La replica è stata del vicesindaco Alessandro Terrile, che ha dato parere favorevole all’ordine del giorno, che è stato votato all’unanimità con 39 voti favorevoli.
Si è poi passati alla votazione degli ultimi due ordini del giorno, in merito ai quali non sono stati presentati emendamenti:
PDL 2025/173 - Proposta di Delibera di Consiglio istituzionale: “Assegnazione di personale ai gruppi consiliari”. La proposta di delibera è stata approvata all’unanimità con 39 favorevoli. Ed è stata votata l’immediata eseguibilità.
PDL 2025/174 - Proposta di Delibera di Consiglio istituzionale: “Istituzione delle commissioni consiliari permanenti”. L’atto è stato approvato all’unanimità con 37 voti favorevoli
Alle 17 48 si è chiuso il Consiglio comunale