Consiglio comunale: la prima seduta della sindaca Silvia Salis

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18/06/2025
prima seduta consiglio comunale salis
Il Report della seduta del 18 giugno: l’apertura della filarmonica sestrese, il giuramento e l’elezione del presidente del Consiglio comunale Claudio Villa
Manuela D'Angelo

La Filarmonica Sestrese, che eseguì l’Inno nazionale per la prima volta nel 1847 ad Oregina, in omaggio a Genova città dell’inno, ha aperto questo pomeriggio la prima seduta del Consiglio comunale.

 

Ad iniziare i lavori è stato Claudio Villa, il consigliere più anziano eletto in Consiglio.

 

È poi iniziata la discussione all’ordine del giorno. Al primo punto la “Proposta di Delibera di Consiglio istituzionale: esame delle condizioni degli eletti ai sensi dell’articolo 41 a norma del capo ii titolo III del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali e surroghe dei consiglieri”.

 

Sono stati quindi indicati i consiglieri eletti ma nominati assessori, che hanno permesso così l’ingesso in Consiglio dei primi dei non eletti: Mario Caraffini (Pd), Marco Casini (M5S), Paola Maccagno (Pd), Edoardo Marangoni(Pd), Massimo Romeo (AVS) e Laura Vittoria Sicignano (Salis sindaco). La delibera è stata approvata all’unanimità, con 41 voti favorevoli.

 

Si è poi proceduto all’elezione del presidente del Consiglio Comunale, a votazione segreta, con la maggioranza dei due terzi per due votazioni e, al terzo turno, al ballottaggio tra i due consiglieri più votati. C’è stato bisogno di una sola votazione, cha ha visto eletto presidente del Consiglio comunale il consigliere Claudio Villa, con 29 voti a lui favorevoli.

 

Sono stati poi eletti i due vicepresidenti del Consiglio Comunale: Francesca Ghio (Avs), 24 voti, e Nicolas Gandolfo (FdI)con 16 voti, 1 scheda bianca.

 

La seduta di Consiglio è proseguita con il giuramento della sindaca Silvia Salis, ai sensi dell’articolo 50 del Tuel. Salis ha prestato giuramento sulla Costituzione.

 

All’ordine del giorno anche la “Comunicazione da parte della Sindaca dei nominativi del vice sindaco e degli Assessori”. La sindaca Salis ha ripetuto in aula i nomi e le deleghe degli assessori nominati nella sua giunta: Alessandro Luigi Terrile, assessore al Bilancio, Società Partecipate, Avvocatura e Affari legali, Sviluppo Economico Sostenibile, Economia Sociale, Economia del Mare, Rapporti tra porto e Città, con funzioni di Vicesindaco; Tiziana Beghin, assessora al Commercio, Turismo, Marketing Territoriale, Pro loco, C.I.V., Tradizioni, Progetti Europei; Rita Bruzzone, assessora ai Servizi Educativi, Diritto all’Istruzione, Formazione, Personale, Pari Opportunità e Politiche di Genere; Francesca Coppola, assessora all’Urbanistica, Verde Urbano, Smart City, Città dei 15 minuti; Massimo Ferrante, assessore ai Lavori pubblici, Manutenzioni, Opere strategiche e infrastrutturali, Edilizia scolastica, Protezione Civile; Cristina Lodi, assessora al Welfare, Servizi Sociali, Famiglie, Terza Età, Disabilità; Giacomo Montanari, assessore alla Cultura, Valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della Città, Indirizzo e controllo delle Istituzioni culturali; Davide Patrone, assessore alla Casa, Edilizia Residenziale Pubblica, Patrimonio, Decentramento Amministrativo, Partecipazione dei cittadini alle scelte dell’Amministrazione; Silvia Pericu, assessora all’Ambiente, Ciclo dei Rifiuti, Sostenibilità, Economia Circolare; Emilio Robotti, assessore alla Mobilità Sostenibile, Trasporto Pubblico, Lavoro e Rapporti Sindacali, Servizi Civici e Diritto di Cittadinanza; Arianna Viscogliosi, assessora alla Sicurezza Urbana e Polizia Locale.

 

I lavori sono proseguiti con l’elezione della Commissione elettorale comunale. Sono stati eletti i consiglieri Alessio Bevilacqua (Lega) con 16 voti, Edoardo Marangoni (Pd) con 15 e Erika Venturini (Salis sindaca) con 10 voti (membri supplenti Vincenzo Falcone Noi moderati 16 voti, Marco Casini M5S 14 voti, Maria Luisa Centofanti, Riformiamo Genova 9 voti e 1 scheda nulla).

 

L’immediata eseguibilità è stata approvata all’unanimità con 40 voti favorevoli.

 

Il Consiglio comunale si è concluso alle 17.

Con la prima riunione di questo Consiglio Comunale si apre, ufficialmente, il nuovo ciclo amministrativo della nostra città. Un momento istituzionale importante, che segna l’avvio del lavoro collettivo che ci attende. Da Sindaca già in carica grazie alla fiducia che mi avete accordato, voglio iniziare ringraziando tutte le persone che hanno partecipato al voto, contribuendo a scrivere una nuova pagina per Genova. Ringrazio chi ci ha scelto, chi non lo ha fatto, e anche chi ha ancora dubbi o distanze verso la politica, e al quale spero di far cambiare idea nei prossimi anni: a ognuna e ognuno di voi va il mio pensiero, perché ogni cittadina e cittadino è parte della comunità che siamo e che vogliamo costruire. Questo è un giorno che ci richiama al senso più profondo del servizio pubblico.

 

Finisce il tempo della campagna elettorale e inizia quello della responsabilità e dell’impegno, e voglio sottolineare quanto in questa fase sarà centrale, per me, il valore del lavoro di squadra. La nostra Giunta è composta da donne e uomini competenti, appassionate e radicate nei territori: insieme, con l’intero Consiglio Comunale, guideremo Genova con spirito di apertura e ascolto. Abbiamo bisogno del contributo di tutte e tutti. Per questo, accoglieremo con serietà e rispetto le idee e i suggerimenti che arriveranno anche dai gruppi di opposizione. La campagna elettorale si è chiusa e spero, e confido, che da oggi le istanze e le idee saranno esposte per il bene della nostra città e non soltanto per contrapposizione ideologica. Il dialogo, per me e per noi, non è solo una parola: è il cuore della politica che vogliamo praticare. Una politica che non divide, ma costruisce. Una politica che torna a dare l’esempio. Nei toni, nei modi, nelle scelte, nella capacità di cercare soluzioni invece di colpe. Una politica che torna a farsi sentire nelle aule e non sui social, con consigli e proposte ma anche, siamo in democrazia, con il dissenso, che dovrà però essere sempre improntato alla costruzione e non alle offese personali e alle diffamazioni come accaduto negli ultimi mesi. Anche le voci critiche, se mosse dall’amore per Genova, avranno ascolto in questa sede.

 

Il nostro metodo sarà semplice: apertura, rispetto e concretezza. Ed è proprio perché crediamo in questi valori che non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle notizie emerse nelle ultime ventiquattro ore. Genova merita trasparenza e integrità istituzionale. E chi ha responsabilità politiche non può girarsi dall’altra parte, trincerarsi dietro un silenzio oppure dissociarsi tardivamente. Genova ha scelto il cambiamento anche per questo motivo, perché sentiva forte la necessità di voltare pagina. Per restituire dignità, credibilità e fiducia all’azione amministrativa. E noi onoreremo ogni giorno questa scelta con atti concreti. Con comportamenti rigorosi, all’altezza del compito che ci è stato affidato. Per questo, fin dal primo giorno, ho voluto costruire una squadra di governo competente, appassionata, e profondamente legata ai territori. Non una giunta chiusa nei palazzi, ma un gruppo che ascolta, che scende in strada, che vive la città e le sue necessità. Le nostre prime azioni saranno rivolte ai quartieri e ai municipi: vogliamo più risorse e strumenti per chi vive e amministra i territori, perché la vicinanza tra istituzioni e cittadini è essenziale.

 

Lavoreremo per fare di Genova una vera città universitaria: vogliamo nuovi studentati, spazi accessibili e servizi pensati per chi studia qui. I giovani sono il nostro futuro e il nostro presente, e devono poter trovare nella città opportunità, cultura, lavoro, qualità della vita. Lo sviluppo delle politiche sportive sarà una priorità di questa giunta. Lo sport, come sancito dalla nostra Costituzione, deve rappresentare un diritto, non essere un lusso. Investiremo in impianti, attività diffuse nei quartieri, occasioni di socialità e inclusione per tutte le età. Io lo so bene, perché vengo da lì. So cosa significa imparare a cadere, a rialzarsi, a credere in una squadra. E voglio portare questi stessi valori nel governo della città. Lo sport unisce, educa, costruisce comunità. E sarà una leva per il benessere, piscologico e fisico, e per la crescita di Genova. Continueremo a lavorare per un modello di sviluppo che coniughi innovazione e sostenibilità. L’industria genovese può e deve essere protagonista della transizione ecologica. Promuoveremo imprese responsabili, tecnologie pulite, filiere che generano valore e lavoro stabile. Abbiamo il dovere di lasciare un ambiente migliore a chi verrà dopo di noi. E l’opportunità di creare, fin da ora, un’economia nuova, giusta, solida.

 

Guarderemo anche oltre i nostri confini: Genova deve tornare ad essere un punto di riferimento internazionale. Rafforzeremo le relazioni con città europee e mediterranee, rilanceremo il ruolo culturale e commerciale che storicamente ci appartiene. Andremo avanti con il nostro programma, presentato nei mesi scorsi, cominciando ad attuare tutte le riforme e le proposte presenti. Aggiorneremo costantemente la cittadinanza sullo stato di avanzamento del nostro lavoro, attraverso i canali di comunicazione dell’amministrazione. Lo faremo in modo semplice e accessibile, raccontando non solo i grandi progetti, ma anche i piccoli interventi nei quartieri, le azioni quotidiane sulla viabilità, la gestione dei rifiuti, i servizi. La trasparenza sarà il nostro segno distintivo: vogliamo che ogni cittadina e cittadino sappia, giorno dopo giorno, cosa stiamo facendo per migliorare Genova.

 

Infine, sottolineo un impegno che caratterizzerà ogni giorno di questo mandato: sarò la Sindaca di tutte e tutti. Nessuno resterà indietro. Le porte di Palazzo Tursi resteranno aperte, perché l’amministrazione comunale deve essere trasparente, vicina, accessibile. Ogni cittadina e cittadino ha il diritto di essere ascoltato, e noi abbiamo il dovere di rispondere. Siamo qui per servire, non per apparire. Per costruire, non per dividere. Per amare questa città, ogni giorno. E allora, con questo spirito, iniziamo oggi un nuovo cammino. Con coraggio, con energia, con umiltà. Con l’amore che tutti noi presenti abbiamo per Genova. Un cammino che faremo tutti insieme. Quel domani che abbiamo tanto aspettato, finalmente è oggi. E proprio oggi una delle tracce della maturità era su quella che per la Treccani è stata la parola dell’anno 2024: il rispetto. Non possiamo chiedere ai nostri giovani di improntare la loro vita sul rispetto se non siamo noi i primi ad avere rispetto per il nostro ruolo, i nostri incarichi, per le diversità e per gli altri. Io vi garantisco che servirò questa città con il rispetto che dobbiamo alla nostra Costituzione, alle regole e al senso dello Stato

Ultimo aggiornamento: 18/06/2025