
A Tursi il confronto “#Definiscibambino” unisce istituzioni e terzo settore nel Festival promosso dal Comune
#Definiscibambino è il titolo dell’incontro che questa mattina, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, ha riunito amministrazione comunale e realtà del terzo settore all’interno della seconda edizione del Festival dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Un momento di confronto per condividere idee e impegni nella costruzione di una città sempre più attenta ai diritti dei più piccoli e delle loro famiglie.
Ad aprire la discussione sono state le assessore comunali Cristina Lodi, con delega a Welfare, Servizi sociali, Famiglie e Disabilità, e Rita Bruzzone, responsabile di Servizi educativi, Diritto all’istruzione, Formazione, Politiche di genere e Personale. Con loro anche vari esponenti che operano in questi settori, fra cui Anna Alessi, presidente del Circolo Vega e Juri Pertichini di Arciragazzi Agorà.
Il Festival dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è un progetto promosso dal Comune di Genova nell’ambito del Progetto di Comunità che coinvolge i sestieri di Prè, Molo e Maddalena. L’iniziativa è ideata e realizzata dall’Associazione Circolo Vega e sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
«Questo appuntamento del Festival dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nasce con l’obiettivo di creare un contatto reale con la società - afferma Cristina Lodi, assessora a Welfare, Servizi sociali, Famiglie e Disabilità -. L’impegno della Giunta comunale guidata dalla Sindaca Salis è quello di costruire una città delle bambine e dei bambini, insieme alle bambine e ai bambini. Il compito di un assessorato al Welfare è innanzitutto quello di tutelare il senso profondo dei diritti: esistono norme, esiste la Costituzione, ci sono richiami precisi e una responsabilità chiara per un assessorato come il mio, che deve lavorare per costruire servizi sempre più avanzati e capaci di dialogare con tutte le realtà che si occupano anche delle fragilità più gravi. Non dobbiamo perdere la rotta, e su questo dobbiamo essere molto fermi. La professionalità e le competenze degli operatori del Comune di Genova, messe oggi in sinergia con l’esperienza e l’evoluzione del terzo settore, possono garantire alla città un sistema non solo attento alla tutela dei diritti, ma realmente fondato sulla presenza e sul contributo delle bambine e dei bambini».
«Il nostro obiettivo è lavorare insieme – istituzioni, servizi educativi, terzo settore e cittadini – per restituire a Genova il ruolo di città dei diritti. Per riuscirci serve una partecipazione ampia, capace di sostenere e indirizzare l’impegno quotidiano verso azioni concrete ed efficaci - dichiara Rita Bruzzone, assessora a Servizi educativi, Diritto all’istruzione, Formazione, Politiche di genere e Personale -. Sono convinta che investimenti mirati, coprogettazione e una cooperazione solida ci permetteranno di raggiungere risultati importanti e di recuperare il terreno perso negli ultimi anni. Dobbiamo saper rispondere ai bisogni del territorio, alle richieste di inclusione e alle trasformazioni sociali, ripensando anche gli spazi urbani. Solo unendo idee, competenze e risorse potremo affrontare le necessità dei servizi e garantire risposte adeguate alle bambine, ai bambini e alle loro famiglie, soprattutto in un momento in cui la povertà è in aumento. Tra gli impegni prioritari - prosegue Bruzzone - c’è quello di colmare la carenza di posti negli asili nido. Grazie ai fondi del PNRR, molto probabilmente a giugno verranno consegnati quattro nuovi asili nido al momento non ancora ultimati. Nelle linee programmatiche della giunta abbiamo indicato chiaramente l’obiettivo: offrire, entro la fine del mandato, un servizio 0-3 anni di qualità e distribuito in modo equilibrato su tutta la città. Insieme ai Municipi stiamo valutando gli spazi più idonei per raggiungere questo traguardo, con risultati che consideriamo essenziali come, ad esempio, la riduzione delle liste d’attesa».








