Il Comune di Genova presenta il nuovo “Centro per le famiglie”

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21/11/2025
L'incontro con l'assessora al Welfare Cristina Lodi

Un hub cittadino, innovativo ed intergenerazionale, che rafforza la rete dei servizi e valorizza il terzo settore

Manuela D'Angelo

Il Comune di Genova presenta il nuovo Centro per le Famiglie, un progetto che rappresenta l’evoluzione dell’Agenzia della Famiglia e si inserisce pienamente nelle più avanzate politiche di welfare inclusive e orientate alla comunità. Il nuovo Centro nasce in coerenza con la recente normativa nazionale — la Legge 203/2024 e il Piano Nazionale per la Famiglia 2025-2027 — che individua nei Centri per la Famiglia gli hub territoriali di riferimento per il benessere familiare, con funzioni distinte e complementari rispetto ai consultori. Regione Liguria ha recepito tale modello, promuovendo una rete regionale omogenea e rafforzata.

 

Il Centro per le Famiglie risponderà a un ampio ventaglio di bisogni: dall’uso consapevole dei social al contrasto di bullismo e body shaming; dalla prevenzione delle dipendenze, incluse quelle non correlate a sostanze, alla promozione della salute mentale e delle relazioni; dai percorsi per i neogenitori nei primi 1000 giorni di vita del bambino ai Gruppi di Auto Mutuo Aiuto; dalla sensibilizzazione all’affido familiare alla promozione dello sport, della cultura, dei sani stili di vita e dell’invecchiamento attivo. Il Centro si articolerà in 10 sedi: una centrale presso Tursi e una in ciascun territorio municipale, in sinergia con i Centri Servizi socio-educativi, l’educativa di strada, i centri di aggregazione e gli spazi genitori/figli. Un sistema integrato che garantirà ascolto, protezione e inclusione personalizzata. Sviluppato secondo le linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia, il modello genovese punta a standardizzare e potenziare i servizi, ridurre le disomogeneità territoriali e valorizzare la partecipazione attiva come motore di inclusione sociale.

 

La governance sarà condivisa e strettamente intrecciata ai Progetti di Comunità municipali, con interventi capaci di coinvolgere famiglie in tutte le fasi della vita, in un'ottica di piena intergenerazionalità. «Il welfare non è solo assistenza, ma costruzione di reti di comunità e di opportunità di autonomia e inclusione –dichiara l’assessora ai Servizi sociali del Comune di Genova Cristina Lodi – Con il nuovo Centro per le Famiglie, che sarà un luogo di accoglienza, orientamento e progettazione condivisa, dove ogni famiglia potrà trovare sostegno, ascolto e nuove opportunità di crescita, rafforziamo la rete di prossimità, valorizziamo il ruolo fondamentale del terzo settore e sosteniamo le famiglie attraverso il lavoro prezioso degli operatori che ogni giorno garantiscono dignità, diritti e qualità della vita alle persone più vulnerabili. Solo insieme possiamo costruire un welfare moderno, capace di rispondere alle nuove sfide sociali e di promuovere davvero l’inclusione. Entro la fine dell’anno il passaggio al nuovo sistema permetterà di integrare maggiormente servizi sociali, sanitari, educativi, con l’obiettivo di offrire risposte più personalizzate, accessibili, innovative e vicine alle esigenze reali delle famiglie».

 

Inoltre, si è concluso all’ Auser – Circolo La Magnolia di Voltri, il ciclo di tre incontri “L’amministratore di sostegno-Una risorsa, non solo per la persona anziana”, organizzato dal Comune di Genova, tramite il Centro per le famiglie, in collaborazione con il Garante dei Diritti degli Anziani del Comune di Genova, dott. Paolo Tanganelli, e l’Associazione 50&Più. Oggetto degli incontri è stato l’istituto di protezione giuridica dell’amministrazione di sostegno (legge 9 gennaio 2004, n. 6), una figura di supporto per la persona anziana o con fragilità assimilabile alla condizione anziana.

 

«L’amministratore di sostegno riveste una particolare importanza per la città di Genova, dove le persone anziane sono il 28.5% degli abitanti – ha concluso l’assessora al Welfare Cristina Lodi – può rappresentare una tutela e un valido sostegno non solo per chi, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovi nell’impossibilità di provvedere ai propri interessi per un lungo periodo ma anche per coloro che, rimasti soli in età avanzata, non abbiano nessuno che li possa consigliare nella gestione oculata delle proprie finanze o in altre incombenze pratiche». L’amministratore di sostegno può essere designato anticipatamente, secondo il codice civile, infatti, può scegliere e nominare la persona che dovrà assumere l’incarico nella prospettiva che in futuro possa verificarsi una limitazione delle proprie capacità.

Ultimo aggiornamento: 21/11/2025