
Aggiornato il Patto per il Lavoro del 2020: la firma questa mattina a Palazzo Tursi con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil
È stato presentato e sottoscritto, questa mattina a Palazzo Tursi, il protocollo di relazioni sindacali tra Comune di Genova e organizzazioni sindacali confederali. A sottoscriverlo la sindaca Silvia Salis, l'assessore alle Relazioni sindacali e al Lavoro Emilio Robotti, Aurelia Buzzo segretario Cgil Genova, il responsabile di Cisl Genova Marco Granara e Giuseppe Gulli, segretario organizzativo Uil con delega all'Area metropolitana di Genova.
«La firma del protocollo con Cgil, Cisl e Uil rappresenta un passo importante verso il ritorno a un modello di relazioni sindacali basato sul confronto costruttivo e la condivisione costante – afferma la sindaca di Genova, Silvia Salis – È una scelta di metodo e di responsabilità, che arriva a pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, e che testimonia la volontà comune di lavorare insieme per una trasformazione della città che sia inclusiva, sostenibile e condivisa. Voglio sottolineare, in particolare, l’importanza del tavolo mensile di concertazione perché solo attraverso un dialogo costante possiamo affrontare con efficacia le grandi sfide che ci attendono: il contrasto alla precarietà e alle povertà, un rilancio industriale e sostenibile, lo sviluppo del sistema portuale, la sicurezza sul lavoro e una gestione equa e trasparente delle politiche fiscali e sociali. Come amministrazione, ribadiamo la nostra piena disponibilità al confronto. Ogni volta che il sindacato ci chiama, siamo pronti a rispondere, con spirito di collaborazione e con la consapevolezza che il cambiamento passa dal lavoro comune».
«Questa intesa con le sigle sindacali confederali nasce dalla volontà di aggiornare il Patto per il Lavoro risalente al 2020 e ormai inadeguato a rispondere, in maniera efficace, alle nuove e specifiche esigenze del territorio genovese in termini di sostegno alle politiche del lavoro, sociali e di supporto ai settori strategici della nostra città e a tutela di lavoratori e lavoratrici – spiega l’assessore Emilio Robotti – Il protocollo ci consente di attivare una collaborazione coordinata tra Comune, Cgil, Cisl e Uil, indispensabile ad affrontare in modo congiunto, nel rispetto delle reciproche autonomie e dei rispettivi ruoli, le grandi e ambiziose sfide che interessano il mondo del lavoro e il tessuto produttivo genovesi, analizzando assieme le situazioni di crisi e valutando collegialmente le prospettive di crescita e di sviluppo».
L’accordo prevede la convocazione con cadenza mensile di un Tavolo di lavoro. «Il Tavolo del lavoro si è riunito questa mattina a fine ottobre convocheremo quello con i sindacati confederali – dice ancora Robotti – e poi ogni mese, con l’obiettivo di confrontarci ed aggiornarci periodicamente sull’andamento del contesto sociale ed economico genovese e sulle possibili azioni virtuose da intraprendere insieme a sostegno del mondo del lavoro, per promuovere la crescita del tasso di occupazione, tutelare i diritti e favorire il contrasto alla precarietà nel lavoro ed alle povertà. Un modello condiviso con cui creare le condizioni utili a generare occupazione di qualità, stabile, tutelata e giustamente retribuita».
Il Tavolo, convocato dal Comune di Genova rispetto a richieste specifiche delle parti firmatarie o in relazione ad eventi aventi carattere di urgenza, vedrà da parte istituzionale la presenza della sindaca o di un suo delegato, congiuntamente agli assessori e agli uffici comunali. Per la parte sindacale, invece, parteciperanno le confederazioni Cgil, Cisl e Uil che, a seconda delle tematiche affrontate, coinvolgeranno le loro Federazioni di Categoria interessate alle materie trattate.
Il confronto si svilupperà a partire dalle seguenti tematiche: indirizzi di bilancio, politiche fiscali e tariffarie, PNRR e Fondi comunitari, politiche delle risorse umane; politiche del mercato del lavoro, di contrasto alla precarietà e della formazione; politiche dello sviluppo economico e delle attività produttive e commerciali, infrastrutture e mobilità; politiche sociali, scolastiche ed educative, abitative, di coesione ed integrazione sociale e di contrasto alla povertà, pari opportunità e conciliazione, disabilità; ambiente, messa in sicurezza e sviluppo del territorio, aree interne e riqualificazione delle periferie urbane; turismo, cultura e promozione del territorio; università e ricerca; decentramento e Municipi; appalti e subappalti, legalità e contrasto alle mafie, salute e sicurezza sul lavoro; politiche per le famiglie e la parità di genere, i giovani e l’immigrazione.