
Assessore Montanari: «Il patrimonio culturale non è solo un’eredità da conservare, ma uno spazio vivo di incontro, crescita e dialogo tra le persone»
Domani, giovedì 13 novembre alle 10.30, a Palazzo Bianco si terrà la presentazione ufficiale del progetto Freed from barriers, un’iniziativa promossa dal Comune di Genova e dal Rotary Club Genova Est, con il coordinamento dei Servizi Educativi dei Musei Civici, per promuovere l’accessibilità culturale come diritto fondamentale della persona, in linea con le linee guida internazionali e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Il progetto, realizzato in collaborazione con Defence for Children International Italia e undici Rotary Club dell’area metropolitana di Genova, con la compartecipazione del Distretto 2032, ha l’obiettivo di garantire la piena accessibilità dei Musei Civici di Genova, rendendo il patrimonio culturale cittadino fruibile da tutti, senza barriere fisiche, cognitive o culturali.
I Musei di Strada Nuova sono stati individuati come primo polo di sperimentazione, dove sono stati sviluppati percorsi, strumenti e attività volti a favorire la partecipazione autonoma e inclusiva del pubblico, con un approccio orientato all’intercultura e al benessere culturale.
Il progetto ha previsto due linee di azione principali:
- Inclusione di persone con disturbi del neurosviluppo - realizzazione di una storia sociale e di una guida semplificata in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), per favorire la visita autonoma e la comprensione dei contenuti museali attraverso strumenti visivi e interattivi.
- Percorsi interculturali e autobiografici - ispirato alla poetica di Édouard Glissant, il percorso ha coinvolto nove persone di diversa provenienza in un progetto di ricerca e narrazione personale all’interno del museo per cogliere dettagli pittorici in grado di suscitare ricordi della propria infanzia e giovinezza. Da questa esperienza sino stati realizzati nove podcast che racchiudono la narrazione autobiografica dei ricercatori e che saranno messi a disposizione ai visitatori del museo in prossimità dell’opera rifrangente, traccia visiva di connessione con il mondo. Le collezioni dei musei vengono così utilizzate come mediatrici, consentendo al pubblico di raccontare la propria storia creando speciali percorsi museali.
«Con Freed from barriers i Musei civici compiono un passo importante verso una città sempre più inclusiva, in cui la cultura diventa realmente accessibile a tutti. Il patrimonio culturale non è solo un’eredità da conservare, ma uno spazio vivo di incontro, crescita e dialogo tra le persone – spiega l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari - Rendere i musei accessibili significa riconoscere il diritto di ciascuno a partecipare pienamente alla vita culturale della comunità, superando ogni barriera fisica, cognitiva o linguistica. Questo progetto è un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni pubbliche, associazioni e mondo del volontariato possa generare valore sociale e culturale duraturo, aprendo i nostri musei a nuove prospettive e nuove voci».
