Parco del Polcevera e Cerchio Rosso, presentato il Memoriale

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13/08/2021

“Memoriale 14.8.2018” è il nome ufficiale dell’opera, in ricordo delle 43 vittime del crollo di Ponte Morandi, che dà il via alla riqualificazione e rigenerazione delle aree sotto il Viadotto Genova San Giorgio

Roberto Bordi

Un luogo di rispetto e di sosta, di memoria, testimonianza e di denuncia, di lutto e di speranza, composto da spazi privati e collettivi, per rendere omaggio alle 43 vittime di Ponte Morandi attraverso la realizzazione di una Casa delle Famiglie, di un Museo, di una Serra e di un Punto di incontro.

 

È stato presentato a Palazzo Tursi il “Memoriale 14.8.2018” del progetto “Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso”, il nuovo sistema di spazi pubblici ed infrastrutture per una mobilità sostenibile, simbolo e manifesto di una ricucitura urbana tra le sponde della valle del Polcevera, mirato alla sua riqualificazione e rigenerazione urbana nel ricordo delle 43 vittime del crollo di Ponte Morandi.

 

A svelare i dettagli del Memoriale, anticipato l’anno scorso dalla Radura della Memoria, è stato l’architetto Stefano Boeri, capogruppo del team (composto da Metrogramma di Andrea Boschetti e Inside Outside di Petra Blaisse, con Mobility in Chain, Studio Laura Gatti, Secondo Antonio Accotto, e la consulenza specialistica di H&A Associati, SCE Project, United Consulting Engineering e Transsolar Energietechnik) che, nel 2019, ha vinto il concorso bandito dal Comune di Genova, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Genova e il Consiglio Nazionale degli Architetti, per la riconversione e rifunzionalizzazione delle aree sottostanti e limitrofe al Viadotto Genova San Giorgio.

 

Alla conferenza stampa di presentazione del Memoriale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Genova Marco Bucci, l’assessore all’urbanistica Simonetta Cenci, l’assessore al bilancio e ai lavori pubblici Pietro Piciocchi e, in rappresentanza del Comitato in ricordo delle vittime di Ponte Morandi, Barbara Bianco.

 

«Il lavoro per il futuro Parco del Ponte e la realizzazione di un’area da dedicare al Memoriale – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – è partito più di due anni fa quando, dopo un incontro con i familiari delle vittime del crollo di Ponte Morandi, abbiamo deciso che cosa fare dell’ampia zona che si sviluppa sotto l’attuale Ponte Genova San Giorgio. Il Memoriale, di cui partiranno i lavori propedeutici alla sua realizzazione, sarà un’opera vissuta dalla gente. Racchiuderà luoghi di ricordo e riflessione, spazi botanici e punti di incontro. Sarà un luogo emozionante che renderà perenne il ricordo di quanto accaduto e costituirà un tassello fondamentale nella realizzazione del Parco del Ponte, progetto che riqualificherà totalmente aree importanti per tre Municipi della città».

 

«Abbiamo ritenuto giusto e doveroso – sottolinea l’assessore all’urbanistica Simonetta Cenci – iniziare i lavori del futuro Parco del Polcevera con il Memoriale dedicato alle 43 vittime del crollo di Ponte Morandi. Frutto di un percorso di ascolto e condivisione con i loro familiari, quest’opera vuole essere un luogo di riflessione e monito affinché tragedie come quella del 14 agosto non si verifichino mai più. Il progetto, elaborato dal gruppo di lavoro guidato dall’architetto Stefano Boeri, prevede la realizzazione di un percorso espositivo e introspettivo pensato per mostrare e raccontare ai visitatori il lutto collettivo vissuto da Genova e, in particolare, dalla Valpolcevera che presto, grazie al nuovo Parco e al Cerchio Rosso, sarà protagonista di un ambizioso programma di rigenerazione urbana».

 

«Quella di oggi – aggiunge l’assessore al bilancio e ai lavori pubblici Pietro Piciocchi – è una giornata storica per la nostra città. Lo è per due motivi: il primo è la presentazione del Memoriale dedicato alle vittime del Ponte Morandi, un’opera che vuole essere un omaggio alle 43 persone che ci hanno lasciato tre anni fa e alle loro famiglie, a cui rinnoviamo di nuovo il nostro abbraccio e che ringraziamo per avere dato un prezioso contributo al progetto presentato oggi. Il secondo motivo è legato alla Valpolcevera e alle sue future prospettive di sviluppo: il Memoriale rappresenta infatti il primo di una serie di interventi di riqualificazione urbana di una delle più importanti zone della città che in pochi anni, sulla base e grazie al progetto del Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso ideato dallo studio dell’architetto Boeri, diventerà un cluster di innovazione per le imprese e, soprattutto, uno spazio di vivibilità e benessere per i residenti nella valle e per tutta la cittadinanza genovese».

 

«Noi parenti teniamo moltissimo al Memoriale – commenta Barbara Bianco del Comitato in ricordo delle vittime di Ponte Morandi –. In questo senso abbiamo avuto continui contatti con l’architetto Boeri, l’assessore Cenci e il Comune di Genova, che ci ha coinvolti tenendo conto di alcune nostre sensibilità e richieste. Il Museo, dedicato al Ricordo dei nostri cari, ospiterà alcuni reperti del Ponte sequestrati dalla magistratura e in particolare il reperto 132, che si ritiene essere all’origine del crollo. Il Memoriale sarà uno sguardo verso il passato per non dimenticare mai la tragedia che ha colpito noi in prima persona e, insieme, uno sguardo verso il futuro affinché non succeda mai più ciò che è accaduto ai nostri cari: ed è per questo che bisogna investire sulle manutenzioni di tutte le infrastrutture. Infine, ci auguriamo che il Museo venga visitato dai bambini e dai ragazzi delle scuole per sensibilizzarli a non commettere più gli errori del passato, perché il futuro saranno proprio loro».

 

«Con l’inizio dei lavori di demolizione del fabbricato ex Amiu – spiega l’architetto Stefano Boeri – ha inizio domani la prima parte del nostro progetto per la Valle del Polcevera. Il Memoriale 14.08.2018 che verrà realizzato sotto l’ex pila 9 del Ponte Morandi, sarà un luogo di lutto e insieme di speranza, composto di spazi sia privati che collettivi, come la Casa delle Famiglie, dedicata ai familiari delle vittime del crollo del Ponte Morandi; il Museo della Memoria, luogo di ricordo, documentazione e denuncia pubblica; la Serra Bioclimatica, spazio botanico di rigenerazione e il Bar/Punto di incontro che concluderà il percorso dei visitatori. È un onore per noi progettisti – e di questo ringraziamo le autorità pubbliche e il Comitato dei parenti delle vittime – poter dar forma al ricordo pubblico di una tragedia inaccettabile perché evitabile».

 

Il Memoriale 14.08.18

 

Luogo di rispetto e di sosta, di memoria, di testimonianza e di denuncia, il Memoriale 14.08.2018 ed i limitrofi Giardini dell’Argine del Polcevera – entrambi immaginati in collaborazione con i parenti delle vittime – saranno realizzati nei pressi dell’ex Pila 9 del Ponte Morandi, posizione emblematica in ricordo della tragedia del 14 agosto 2018.

 

Il Memoriale 14.08.2018 è stato interpretato dai progettisti come un luogo di lutto e insieme di speranza, composto di spazi sia privati che collettivi, e in particolare: la Casa delle Famiglie, dedicata ai familiari delle vittime del crollo del Ponte Morandi; il Museo della Memoria, luogo di ricordo, documentazione e denuncia pubblica; la Serra Bioclimatica, spazio botanico di rigenerazione; il Bar/Punto di incontro che concluderà il percorso dei visitatori. I Giardini sono immaginati anch’essi come una sequenza di ambienti tematici sono in dialogo costante con le architetture: un rapporto di continuità tra interno ed esterno come accade tra la Serra Bioclimatica e il Giardino del Mare e tra la Casa delle Famiglie e il giardino a loro riservato.

 

La prima parte a nord del Memoriale 14.8.2018, quella destinata alla Casa delle Famiglie e al Museo della Memoria, sarà ospitata all’interno di un edificio industriale recuperato (unica porzione mantenuta integralmente del complesso ex Amiu Bonifiche). Le due parti più a sud – che ospiteranno la Serra Bioclimatica e il Bar/Punto di incontro – saranno contenute entro una nuova architettura che prolungherà la sagoma del manufatto esistente, cambiando pelle e materiali di rivestimento.

 

Le demolizioni permetteranno di liberare il manufatto ex Amiu sul fronte ovest e sud. La facciata ovest dell’edificio esistente, ritmata da ampie arcate, avrà vetrate incorniciate da leggere imbotti in legno sul lato verso i giardini. Il manufatto si vestirà di una nuova pelle in moduli ceramici leggermente prismatici, capace di avvolgere nella sua integrità il volume dell’edificio esistente e parte di quello nuovo sul lato sud.

 

Lo spazio del Museo sarà scandito dal passo delle capriate Polanceau sovrastanti, oggetto di un attento risanamento strutturale conservativo, fino alla soglia verso la serra.

 

Gli spazi interni, tra loro indipendenti ma interconnessi, seguiranno la sequenza ritmata delle dieci campate dell’edificio industriale: le prime due saranno riservate alla Casa delle Famiglie, le restanti otto al Museo della Memoria. Un mezzanino, che traguarda dal museo verso la serra e collocato al di sopra della Casa delle Famiglie, accoglierà una piccola sala conferenze e rappresenterà il punto di incontro tra i familiari delle vittime e i fruitori del museo.

 

La Casa delle famiglie, il Museo della Memoria e la Serra Bioclimatica

 

La prima parte del Memoriale 14.08.2018 sarà dedicata ai parenti delle vittime: una Casa delle Famiglie, spazio privato e raccolto, accessibile tramite un ingresso riservato su via Campi.

 

La parte centrale del Memoriale sarà invece occupata dal Museo della Memoria.

 

Lo spazio espositivo del Museo della Memoria si presterà ad ospitare un percorso lineare – condiviso con il Comitato dei familiari delle vittime – lungo il quale si snoderanno materiali video e audio di documentazione, testimonianze, memorie e una parte delle macerie del Ponte Morandi.

 

Il percorso del Museo proporrà al visitatore una narrazione attraverso cinque principali stanze tematiche: “Il Ponte Morandi e le infrastrutture della modernizzazione italiana”, dedicata alla vicenda di costruzione del Ponte Morandi; “14.08.18: il crollo, la tragedia e i soccorsi”, dedicata alle ore drammatiche del collasso del Ponte, alle sue vittime e ai soccorsi; “La reazione dei media e della cultura nel mondo”, che presenterà una selezione delle reazioni nel mondo alla tragedia e le sue diverse interpretazioni giornalistiche, politiche e culturali; “Le comunità locali: il dramma, la ricostruzione e il processo di rigenerazione della valle e del quartiere”, che racconterà della difficile sfida di una normalità da riconquistare; “L’inchiesta, il processo e le responsabilità”, che registrerà fedelmente l’evoluzione della vicenda giudiziaria.

 

A conclusione del Museo, una parete vetrata, a tutta altezza, garantirà la continuità del percorso entro la nuova architettura realizzata in continuità con l’edificio esistente che introdurrà alla Serra Bioclimatica che conterrà una collezione storica di felci arboree e palme dell’Orto botanico di Genova.

 

La Serra Bioclimatica – naturale continuazione della sagoma dell’edificio esistente – ospiterà al suo interno 43 specie tra felci arboree e palme, in un omaggio silenzioso al ricordo delle vittime di una tragedia inaccettabile.

 

La serra sarà un edificio luminoso e leggero, a zero emissioni, contenente un paesaggio composto di percorsi e natura vivente in cui i visitatori potranno immergersi assaporando la complessità del territorio ligure e la sua storia. A nodo di connessione tra la serra ed il Giardino del Mare, un bar e spazio di ascolto con un dehor rivolto verso i giardini.

 

I Giardini dell’Argine del Polcevera

 

Ideati come un percorso espositivo di fiori e piante in rapporto di continuità tra esterno ed interno, i Giardini dell’Argine del Polcevera – in cui il Memoriale si inserisce – includono ampie porzioni di natura, in una sequenza di spazi dai diversi accenti che compongono la narrativa del progetto: stanze verdi intime e raccolte tra alte siepi, Giardini Eduli con alberi da fiore, da frutto ed essenze profumate, e Giardini delle felci, che accolgono le felci autoctone come simbolo della biodiversità tipica dell’intera valle.

 

La corte d’ingresso ai Giardini, da nord, è un luogo luminoso e protetto dai muri esistenti; definisce una piazza che dolcemente accompagna il visitatore dalla strada all’interno dei Giardini e del Memoriale.

 

Scale e dolci rampe, modellate lungo i muri, ora fondali di vegetazione rampicante, ora memoria del luogo che isolano dall’esterno, dividono lo spazio in due corti che racchiudono alberi di gelso.

 

All’estremo opposto dell’area, i Giardini del mare, progettati come una progressione di spazi naturali e minerali, includono al loro interno: la Pergola dei profumi, il Giardino dell’infanzia e il Giardino dello sport.

 

I Giardini del mare espongono su un tappeto di ghiaia una serie di essenze dalle sfumature dei blu ed una superficie circolare che sfuma la definizione tra il dentro ed il fuori della Serra Bioclimatica. La Pergola dei profumi dialoga con il muro storico adiacente la ferrovia, e crea uno spazio di permanenza protetto dall’ombra. Il Giardino dell’infanzia raccoglie giochi dalle forme di animali marini su cerchi colorati. Infine, il Giardino dello sport crea uno spazio libero dedicato al movimento delimitato da superfici verticali a specchio che moltiplicano il giardino del mare all’infinito.

 

Il via ai lavori di demolizione propedeutici alla realizzazione del Memoriale è in programma domani, sabato 14 agosto, terzo anniversario del crollo di Ponte Morandi, alle ore 9.45 presso l’intersezione tra via Fillak e via Campi.

 

Crediti del progetto

 

Stefano Boeri Architetti (Capogruppo, Progettazione architettonica e urbana) Partners: Stefano Boeri (founder), Marco Giorgio, Project director: Hana Narvaez, Project leader: Sara Gangemi, Senior architect: Daniele Barillari, Junior architects: Dragana Mikavica, Federico Godino Metrogramma Milano S.r.l. (Progettazione architettonica) Founding partner: Andrea Boschetti, Technical director: Francesco Betta, Project leader: Arianna Piva, Senior Architect: Ana Lazovic, Architect: Giuliana Musso Inside Outside | Petra Blaisse (Progettazione del paesaggio) Founding partner e Lead designer: Petra Blaisse, Partner and landscape project leader: Jana Crepon, Architects: Desirée Pierluigi, Viola Guarano, Landscape architects: Vincent Lulzac, Jessica Minn, Vivi Wei Zeng (assistant) Con: Studio Laura Gatti (Agronomia e Riqualificazione Ambientale) Founder: Laura Gatti, Senior Agronomist: Marco Peterle, Agronomist: Luca Leporati Secondo Antonio Accotto (Geologo) MIC - Mobility in Chain (Mobilità, traffico, infrastrutture) Senior Partner: Federico Parolotto, Senior Consultant: Giuseppe Andrea Vallelonga, Consultants: Mirko Franzoi, Gloriana Barboza, Gaia Sgaramella Consulenti: SCE Project (Progettazione delle strutture) Partner: Manuela Fantini, Structural engineers: Michele Bronzato, Andrea Spiazzoni, Andrea Pisani United Consulting Engineering (Progettazione degli impianti, acustica, prevenzione incendi, Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione): Partner: Luca Giannelli, MEP engineers: Antonio Raia, Adriano Spoldi H&A Associati (Valutazioni economiche di trasformazioni urbane) Founder & Partner: Carlo Pagan, Senior Architect: Michele Saccarola Transsolar Energietechnik (Comfort ambientale e Resilienza energetica) Founding Partner: Thomas Auer, Project manager: Tommaso Bitossi, Junior Engineer: Clara Bondi

 

Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso

 

Il Parco del Polcevera, che correrà sotto il nuovo Ponte Genova San Giorgio, si compone di spazi collettivi verdi e attrezzati, come un grande “giardino botanico”. Il Cerchio Rosso è un’infrastruttura ciclo-pedonale lunga un chilometro e mezzo che connette aree oggi tra loro separate.

 

Il Cerchio Rosso, insieme elemento di rigenerazione della valle del Polcevera e memoria della sua antica storia industriale e portuale, oltre che un nuovo landmark urbano, funge da dispositivo di raccolta e distribuzione di energia rinnovabile, prodotta dai collettori solari sulle coperture dei nuovi edifici e dalle turbine eoliche presenti nella Torre del Vento.

 

All’interno del Parco del Polcevera spazio anche per la Green Factory, immaginata come un nuovo Campus dell’innovazione e della ricerca.

 

Si prevede il recupero dell’edificio del BIC (Filse) cui si affiancheranno due nuove architetture a servizio della ricerca avanzata e dello sviluppo delle tecnologie di domani. In questo modo, a seguito del processo necessario di concertazione e di reperimento dei relativi finanziamenti, sarà possibile sviluppare il Campus in maniera integrata con il Parco del Polcevera, che nella sponda destra del torrente avrà dunque un carattere di parco industriale e di ricerca.

 

Il Parco del Polcevera sarà importante anche in termini di riqualificazione dell’intera valle e del quartiere del Campasso, inteso come una comunità di vita, di relazioni, di scambi.

Ultimo aggiornamento: 13/08/2021