
Il 16 ottobre l'assessora Bruzzone all'incontro annuale in programma a Piacenza: a breve apertura dell'ufficio dei diritti a palazzo Tursi
Il Comune di Genova aderisce a Re.A.DY, Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale.
Domani l'assessora alle Politiche di Genere e Pari opportunità, Rita Bruzzone, parteciperà, su delega della sindaca Silvia Salis, all'incontro annuale della Rete a Piacenza.
«L'adesione a Re.a.dy., attiva dal 2006 con oltre 300 enti locali iscritti, rientra negli impegni della nostra amministrazione per la promozione dei diritti della comunità Lgbtqia+ – spiega l'assessora Bruzzone – che rientrano nelle Linee programmatiche di governo della città: abbiamo già avviato azioni concrete in questa direzione a partire dalla registrazione dei figli di 11 coppie di donne. A breve apriremo l'Ufficio per i diritti Lgbtqia+ per le politiche rivolte a questa comunità, che per anni è stata messa ai margini, discriminata, del tutto esclusa, dalla precedente giunta, dalle politiche attive cittadine e ci impegneremo innanzitutto a modificare il registro della famiglia, così come l'Agenzia della famiglia, che dovrà comprendere tutte le forme di famiglia».
«Grazie alla stretta collaborazione con le associazioni, a partire dalle organizzatrici e organizzatori del Liguria Pride e tutte le anime associative della comunità Lgbtqia+ a Genova, ci impegniamo a lavorare fianco a fianco per poter finalmente rispondere a quelle richieste rimaste inascoltate per anni, ma strettamente necessarie per dare una risposta concreta alle esigenze di tantissime persone. L'adesione a Re.a.dy. – prosegue l'assessora Bruzzone – è uno dei primi passi per portare il Comune di Genova a essere un ente locale vicino davvero a tutte le cittadine e tutti i cittadini, con la promozione di buone pratiche, anche all'interno della macchina amministrativa, a partire dalla conoscenza e dalla formazione, da parte del personale che lavorerà all'interno dell'ufficio dei diritti, ad esempio, sull'attivazione dell'identità alias. Sarà massimo il coinvolgimento di tutte e tutti coloro che da anni portano avanti le battaglie della comunità Lgbtqia+. La nostra amministrazione ha sfilato a fianco delle partecipanti e dei partecipanti al Liguria Pride, il cui valore riconosciuto da noi tutti è di manifestazione politica autonoma e indipendente: continueremo a stare a fianco per costruire insieme, finalmente, una società dei diritti».