In concerto col Cannone, Simon Zhu insieme alla LSO diretta da Anthony Pappano
A rendere ancor più straordinario il concerto del Premio Paganini con Simon Zhu e il Cannone, a fianco della LSO diretta da Antonio Pappano, è stata la presenza, tenuta riservatissima sino all'ultimo momento, del re d’Inghilterra Carlo III.
Un momento storico, a 44 anni da quel 16 ottobre 1980 in cui la Regina Elisabetta II e il Duca di Edimburgo, in visita ufficiale a Genova, vennero omaggiati dal celebre violinista genovese Renato De Barbieri, noto come il Paganini del '900, di uno speciale concerto con il Cannone.
«Siamo davvero molto lieti che il Re abbia onorato la città di Genova e il Premio Paganini con la Sua presenza, conferendo all'evento ancor maggior lustro ed eccezionalità» dichiara il vicesindaco di Genova.
«È stato un concerto indimenticabile. Grazie a Simon Zhu, ai musicisti della LSO e naturalmente ad Anthony Pappano che, nell'occasione, ha ricevuto il titolo di Paganini Ambassador» dichiara il presidente Giovanni Panebianco.
«Un giovane dal talento unico, il violino leggendario appartenuto al Re di tutti i violinisti e il Re d’Inghilterra in persona sono stati i protagonisti della magica serata di ieri. Sembra essere l’inizio di una fiaba di Oscar Wilde e invece si è trattato del Premio Paganini a Londra. La collaborazione con LSO e il Maestro Pappano non poteva che essere il viatico migliore per il lancio della 58^ edizione del Premio con Uto Ughi presidente di giuria» dichiara il direttore artistico Nicola Bruzzo.