Premio Paganini: venerdì 25 luglio Simon Zhu in concerto ad Anacapri

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23/07/2025
Foto di repertorio del violinista Simon Zhu durante un concerto

Il violinista, vincitore della 57ª edizione, si esibirà con la pianista Sophie Pacini durante la rassegna concertistica "Un’estate per sognare"

 Il ciclo di eventi di avvicinamento alla 58ª edizione del Premio Paganini si conclude ad Anacapri venerdì 25 luglio, con il concerto di Simon Zhu a Villa San Michele, sede del Consolato onorario di Svezia e del museo dedicato ad Axel Munthe.

 

Simon Zhu, vincitore della passata edizione del Premio, si esibirà con la pianista Sophie Pacini nell’ambito della rassegna concertistica "Un’estate per sognare", rivolta ad un ampio e qualificato pubblico internazionale. L’iniziativa si colloca pertanto nel percorso che ha visto il Premio Paganini rafforzare la propria dimensione in Italia e all’estero, rendendosi protagonista di eventi in importanti teatri, ma anche presso musei prestigiosi, quali il Louvre e il Prado.

 

Il concerto prevede musiche dei principali autori del repertorio classico e romantico - N. Paganini - Variazioni Di tanti palpiti, W. A. Mozart Sonata in mi minore K 304 per violino e pianoforte, J. BRAHMS Sonata n. 3 in re minore op. 108 per violino e pianoforte - e sarà preceduto dalla presentazione del 58° Concorso, alla quale interverranno il presidente del Premio Giovanni Panebianco, il direttore artistico Nicola Bruzzo e il presidente della giuria internazionale Uto Ughi.

violinista tedesco classe 2001, Simon Zhu si è affermato per la profondità musicale e la naturalezza interpretativa. Dopo essersi formato tra Salisburgo e Monaco con Ana Chumachenco, ha vinto il Premio Paganini 2023. Da allora ha suonato in sedi prestigiose come il Louvre, il Prado e la Guildhall di Londra, dove ha suonato il celebre violino di Paganini “Il Cannone” per Re Carlo III insieme alla London Symphony Orchestra diretta da Sir Antonio Pappano. È considerato tra i giovani violinisti più promettenti della scena internazionale.

 

Pianista italo‑tedesca, Sophie Pacini è tra le voci più interessanti del panorama europeo. Formata al Mozarteum di Salisburgo, ha studiato con Karl-Heinz Kämmerling e Pavel Gililov. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui l’ECHO Klassik come “Giovane artista dell’anno” e l’ICMA – International Classical Music Award. Apprezzata per la sua intensità espressiva e il forte temperamento musicale, si è esibita in importanti sale da concerto e festival internazionali, affermandosi come artista completa e appassionata.

 

«Questo evento dimostra ancora una volta la vitalità culturale della nostra città e conferma la vocazione di Genova a rappresentare un ponte tra passato e futuro, tra arte, storia e contemporaneità – afferma la sindaca di Genova Silvia Salis – La collaborazione tra il Premio Paganini, le eccellenze come Villa San Michele e il Museo Axel Munthe è un esempio di come la nostra città possa essere un punto di incontro tra le diverse espressioni artistiche, capace di attrarre e coinvolgere un pubblico eterogeneo. Ringrazio tutti coloro che rendono possibile questa meravigliosa sinfonia di cultura, e sono fiera che la nostra città continui a essere protagonista nel panorama internazionale».

 

«Una prestigiosa iniziativa, che rafforza il ruolo di Genova nel panorama della musica e della cultura internazionale – commenta l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari – La presenza di artisti di fama mondiale, come Simon Zhu e Sophie Pacini, e la collaborazione con eccellenze come Villa San Michele e il Museo Axel Munthe testimoniano l'impegno della nostra città nella promozione della musica classica e nella valorizzazione dei talenti emergenti, oltre a confermare Genova come una città delle opportunità dal punto di vista dello sviluppo delle competenze artistiche e della valorizzazione delle risorse culturali, materiali e immateriali».

 

«Siamo lieti e onorati di essere ospiti in un luogo suggestivo come Villa San Michele, che ospita un museo e una rassegna musicale molto apprezzata – dichiara il presidente del Premio Paganini Giovanni Panebianco – Ringrazio Kristina Kappelin, soprintendente di Villa San Michele e console onorario di Svezia, che ha condiviso e sostenuto un’iniziativa che costituisce senza dubbio una significativa ed inedita collaborazione in campo artistico e musicale. Sono grato anche a Sylvain Bellenger per aver ancora una volta ispirato un progetto virtuoso per promuovere la figura e l’opera del grande violinista, il nostro concorso e la città di Genova».

 

«Sono lieto di far ritorno in questa terra meravigliosa e Villa San Michele rappresenta un luogo davvero poetico, direi magico. Essere qui quale presidente di giuria internazionale del Premio Paganini è una profonda emozione. Ricordo la mia prima partecipazione, in qualità di giurato del Concorso, vinto da un giovanissimo Ilya Grubert. Era il lontano 1977 – dichiara Uto Ughi – Dopo così tanti anni mi ritroverò nuovamente a contatto, a Genova, con i migliori giovani violinisti di tutto il mondo. Non vedo l’ora di ascoltarli per cogliere la loro capacità di emozionare e di raccontare il significato profondo dei brani eseguiti. Dobbiamo promuovere e sostenere le giovani generazioni di violinisti: è ciò in cui credo da sempre e su cui sono fortemente impegnato anche attraverso la Fondazione che porta il mio nome».

 

«Questo è un luogo straordinario e il connubio tra storia, arte, musica e paesaggio non poteva trovare sintesi migliore – commenta Sylvain Bellenger, Paganini ambassador, già direttore generale del Museo Capodimonte di Napoli – Un incontro tardivo, quello di Axel Munthe e di Paganini, che si avvicinano per la prima volta grazie allo storico concorso genovese e alla sensibilità della direzione di Villa San Michele. Un incontro del tutto naturale, il naturale della storia quando viene scritta dal talento e dal virtuosismo, quando la storia ricorre all'arte come rimedio, incanto, consolazione. Paganini praticò questo incanto per tutta la vita. Il suo ardore avrebbe affascinato il grande filantropo, animalista e scrittore svedese Axel Munthe che ha inventato la Villa San Michele come si inventa un sonetto, un brano, facendo sì che la storia, antichità, simbolismo, architettura e paesaggio si fondessero in un'armonia infinita. Questo è l'incanto, che, da Genova ad Anacapri, attraverso il Premio Paganini e Simon Zhu, vincitore del 57° Premio Paganini, è stato rinnovato ancora una volta e per sempre resterà».

 

«Il Premio Paganini sta vivendo un momento molto particolare in cui, da un lato siamo proiettati alla prossima edizione del concorso e già in stretto contatto con i meravigliosi ventiquattro candidati selezionati in tutto il mondo, dall’altro stiamo portando a compimento l’ultima tappa di avvicinamento al Concorso con il passato vincitore, Simon Zhu. Dalla sua vittoria del 27 ottobre 2023 ho avuto modo di conoscerlo bene, e accompagnare il suo percorso dal concerto al Louvre, fino al Prado e alla Guildhall di Londra, e posso attestare il suo strabiliante sviluppo artistico. Da talentuoso vincitore, Simon rientra già tra i ranghi dei musicisti più raffinati e spontanei, come avesse un’intera carriera alle proprie spalle – commenta Nicola Bruzzo, direttore artistico del Premio – Sono orgoglioso di lui e del Premio Paganini, istituzione che ha saputo riconoscere e premiare un talento di tale profondità. Simon si esibirà con Sophie Pacini, eccellente pianista dalla carriera internazionale confrontandosi in un programma che al meglio sintetizza lo stile classico, quello romantico e celebra la figura di Niccolò Paganini. Colgo infine l’occasione per ringraziare la sovrintendente Kristina Kappelin, il dott. Luca Grossi e il maestro Bo Löfvendahl, con i quali abbiamo organizzato questo bellissimo progetto e con i quali è stato un vero piacere collaborare».

 

«Ho accolto con entusiasmo la proposta di ospitare a Villa San Michele uno dei concerti del prestigioso concorso Premio Paganini – sottolinea Kristina Kappelin, sovrintendente di Villa San Michele – Un evento del genere non può che impreziosire la nostra rassegna e porre il nostro museo sotto i riflettori, per una circostanza molto significativa».

Ultimo aggiornamento: 23/07/2025