Una sfida tra le eccellenze del florovivaismo nel segno dell’arte e della sostenibilità. Tra le novità il nuovo parco urbano, gli spazi espositivi galleggianti e l’arena dentro il Palasport
Quasi sessant’anni, la prima Euroflora è del 1966, e non sentirli. Torna dal 24 aprile al 4 maggio 2025 la magia di Euroflora – 13 ^ Mostra internazionale di piante e fiori, unico appuntamento italiano tra le floralies europee riconosciute da AIPH – International Association of Horticultural Producers. La rassegna - organizzata da Porto Antico di Genova Spa con la collaborazione del Comune di Genova, della Regione Liguria e della Camera di Commercio – torna, dopo le edizioni 2018 e 2022 nei Parchi e nei Musei di Nervi, nella sua sede originaria, l’ex quartiere fieristico, oggi oggetto di un grande intervento di rigenerazione urbana firmato dall’architetto Renzo Piano. La presentazione, a un anno data dallo svolgimento, è avvenuta oggi nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova.
“Euroflora è pronta a incantare nuovamente i genovesi e i turisti” - ha asserito il Sindaco di Genova Marco Bucci. “La manifestazione tornerà nel 2025 completamente rinnovata, dai contenuti alla location. Il nuovo Waterfront di Levante consentirà a Euroflora di tornare alle origini, nel quartiere della Foce, dopo due edizioni di grande successo ai Parchi di Nervi. La kermesse che ospiteremo fra un anno trasformerà Genova nella capitale internazionale del florovivaismo, un’eccellenza del nostro territorio conosciuta in tutto il mondo. Dal 1966 a oggi, Euroflora ha attirato nella nostra città milioni di turisti. Un'occasione unica di promozione che siamo pronti a cogliere organizzando una nuova edizione che lascerà un grande segno nei visitatori. Una vetrina internazionale di altissimo livello per Genova che, grazie anche al nuovo Waterfront, regalerà uno spettacolo indimenticabile lasciando un segno nella storia di questa manifestazione.”
“Euroflora – ha affermato Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico di Genova Spa - rinasce, ogni volta contemporanea, ogni volta capace di interpretare i bisogni del comparto e di promuovere, attraverso realizzazioni spettacolari e soluzioni innovative. Euroflora promuove uno stile di vita e di consumo di piante e fiori più sano e consapevole anche nei contesti più difficili e non convenzionali per riportare il contatto con la natura al centro della vita quotidiana. L’edizione 2025 sarà un “ritorno al futuro”, un’Euroflora rigenerata negli spazi, nelle forme e nei contenuti. Nel dialogo con gli espositori e i partner abbiamo riscontrato una volontà sempre più forte di partecipare a Euroflora per affermare la qualità della produzione, le caratteristiche paesaggistiche come segno distintivo dei singoli territori e il livello di innovazione raggiunto. Euroflora è un’occasione unica, aperta a tutti, capace di parlare linguaggi diversi. Le modalità promozionali di Euroflora sono entrate dal 2022 a far parte delle best practice suggerite da AIPH agli organizzatori di floralies internazionali. Per il comparto fieristico la manifestazione è un prodotto anomalo, una sfida “imprenditoriale” che richiede un fortissimo investimento iniziale e un ritorno dato quasi esclusivamente dalla vendita dei biglietti e dalle sponsorizzazioni”.
Alla presentazione è arrivato il saluto del Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura: “Euroflora – ha sottolineato il sen. Patrizio Giacomo La Pietra - non è solo la manifestazione florovivaistica più importante, ma rappresenta uno dei simboli più concreti dell’insieme di valori di cui è portatrice l’agricoltura italiana. Valori tradizionali, economici, di rispetto dell’ambiente e della biodiversità trovano in questa fiera la sede più adatta per essere messi nella giusta luce e riscuotere l’attenzione e il successo che meritano. Dal 1966 ad oggi l’Expo dei fiori nel tempo ha contribuito a fare di Genova e dell’intera Liguria la patria indiscussa del florovivaismo, con numeri di espositori, nazioni di provenienza e spettatori senza eguali in nessun altro luogo”. “Il florovivaismo – ha aggiunto il sen. La Pietra - è un autentico patrimonio che dobbiamo conservare, valorizzare e far crescere sotto tutti i punti di vista. Per queste ragioni come Governo abbiamo fortemente voluto che l’Italia si dotasse di un DdL Florovivaismo, al momento all’esame del Senato, dopo la recente approvazione alla Camera. L'obiettivo che ci siamo prefissati è di aggiornare il quadro normativo, puntare sulla ricerca, la sperimentazione e l'innovazione tecnologica, che tenga nel giusto conto anche la necessità di coniugare produzione e rispetto dell'ambiente. Altra priorità del DdL Florovivaismo sarà quella di esaltare la peculiarità della produzione italiana, tramite l'adozione di un marchio che evidenzi l'eccellenza made in Italy. Con adeguate sinergie tra Stato e Regioni, sommate al sostegno globale della filiera, anch'essi cardini del DdL Florovivaismo e con il supporto di momenti di grande esposizione globale qual è Euroflora, sono fiducioso che potremo centrare l'obiettivo di far crescere il comparto come merita.
“Euroflora è una delle manifestazioni simbolo per Genova e la Liguria – ha rimarcato il presidente della Regione Giovanni Toti - un rituale collettivo di grande fascino e attrattiva, capace di riunire aspetti culturali, economici e turistici, e di mettere in mostra la bellezza di piante e fiori, elementi che sono particolarmente importanti per la nostra regione. Questo perché florovivaismo, produzione di piante in vaso, aromatiche e fiori è un settore che ha un peso economico importante in Liguria, è una realtà imprenditoriale tradizionale molto radicata in particolare nel ponente ligure che ha anche una valenza simbolica, basti pensare alla presenza dei fiori di Sanremo alla cerimonia dei premi Nobel di Stoccolma. Un evento come Euroflora non solo celebra tutto questo, ma rappresenta un volano per la crescita del settore, un punto di incontro per operatori. Le ultime due edizioni ai Parchi di Nervi sono state stupefacenti, ora la manifestazione torna alla sede storica della Fiera. Un luogo che si sta trasformando, grazie a un progetto ambizioso come quello del Waterfront firmato da Renzo Piano, e che è sempre più integrato alla città di Genova: sono certo che anche la presenza di Euroflora darà il proprio contributo in questo percorso”.
“La Camera di Commercio di Genova saluta il ritorno di Euroflora nella sua storica sede, oggi completamente rinnovata negli spazi e nella funzione” ha evidenziato Paolo Corsiglia, rappresentante agricoltura Giunta Camera di Commercio di Genova . La floricoltura ligure è pronta a raccogliere questa nuova sfida e ad adattarsi al nuovo concept, focalizzandosi su sostenibilità ambientale e capacità di innovazione, e puntando come sempre sull’altissima qualità del nostro prodotto e sulla grande creatività dei nostri produttori”.
Gli spazi
Il Waterfront di Levante, che manterrà la funzione fieristica in alcune porzioni, offre a Euroflora la possibilità di svilupparsi su una molteplicità di spazi e contesti fronte mare in grado di ospitare ogni tipologia di produzione dalle piante da vivaio alle piante fiorite, dai fiori recisi alle composizioni floreali, dalle collezioni di bonsai alle realizzazioni originali di molteplici progettisti, avanguardie dei giardini di domani per soluzioni tecniche improntate al risparmio idrico e alla scelta di piante consone agli ambienti in cui i giardini sono inseriti, senza dimenticare la spettacolarità che alberi e arbusti possono regalare. Euroflora rinasce partendo dal nuovo parco urbano di trentamila metri quadrati che sta sorgendo in Piazzale Kennedy per entrare nel cilindro dell’arena del nuovo Palasport, proseguendo poi negli spazi del piazzale mare, per approdare su un percorso galleggiante realizzato su 51 pontili delle darsene e infine terminare nel grande padiglione Jean Nouvel, per una superficie complessiva pari a quasi 14 campi di calcio. Composizioni floreali, fiori recisi, bonsai e Mercato Verde Grazie al nuovo layout, queste tre sezioni – sempre molto ricercate e ammirate dagli appassionati - troveranno collocazione nel piano superiore del padiglione Jean Nouvel e potranno contare su ampie superfici espositive.
Stessa collocazione anche per il Mercato Verde che comprenderà oltre agli spazi per la vendita piante, le attrezzature per il florovivaismo e il giardinaggio, gli arredi da esterno e i servizi per le aziende Il progetto Il progetto architettonico della manifestazione, firmato dall’architetto Matteo Fraschini per URGES – Gruppo Valagussa, è qualcosa di assolutamente inedito nelle linee e nei contenuti, in un crescendo di riappropriazione dello spazio verde nel contesto urbano. Il percorso narrativo della mostra si dipanerà attraverso un dialogo con l’arte e il coinvolgimento di tutti i sensi. Sono stati scelti alcuni elementi fortemente simbolici – come il Cretto di Burri o il dripping di Pollock – riconducibili all’identità artistica di grandi Maestri del Contemporaneo che, oltre a strutturare l’articolazione spaziale dell’allestimento, richiamano l’attenzione sulle problematiche del nostro tempo: scarsità d’acqua, contaminazione tra paesaggi naturali e antropizzati, necessità di una nuova leggerezza e naturalità. L’impostazione del progetto ribadisce l’importanza del suolo come primo riferimento dell’agire umano sulla Terra, l’elemento che abitiamo e che riunisce acqua e cielo. La sua materialità ne fa una risorsa viva, modellabile e capace di sorprendere. Un elemento da vivere attraverso la vista e il tatto. Il suolo è visto come superficie spessa lavorata e punto di incontro tra naturale e artificiale, connubio tra opera della natura e dell’uomo. Tale è il paesaggio italiano, europeo, mediterraneo.
Sulla traccia di questa visione della terra come superficie manipolabile, prende forma l’idea degli Origami, innalzati a modelli di pratica quotidiana che possono diventare espressione artistica. Il loro ruolo all’interno del disegno generale è quello di Landmark che aiutino le persone a orientarsi tra i diversi spazi espositivi, strutture identitarie delle varie aree di progetto. Il concetto di contaminazione tra uomo e natura ritorna poi nelle Arene, anch’esse disposte lungo il percorso narrativo: spazi destinati alla condivisione dei saperi per una crescita comunitaria. Sostenibilità, obiettivo certificazione ISO 20121 Green Euroflora lo è sempre stata per definizione, per scelta e per il suo percorso evolutivo. Da diversi anni persegue obiettivi di crescita nella raccolta differenziata dei rifiuti e di riduzione significativa, ove possibile, dell’impiego di materie plastiche e derivati negli allestimenti, nella ristorazione e nell’utilizzo di carta FCP per i materiali di promozione con un’implementazione sempre maggiore dei canali on line per la comunicazione.
L’obiettivo di Porto Antico di Genova è ottenere la certificazione ISO 20121, standard di gestione per l'organizzazione sostenibile di eventi; opportunità già esperita in occasione di The Ocean Race con successo. L’organizzazione dell’evento, comunque complessa, si ispirerà ad ogni modo ai contenuti delle “linee guida operative e requisiti di sostenibilità per eventi outdoor e indoor” recentemente approvate dal Comune di Genova. Per quanto riguarda la mobilità in avvicinamento, si conferma anche per l’edizione 2025 nel Waterfront di Levante la scelta compiuta per necessità nell’edizioni ai Parchi di Nervi: impiego prioritario di mezzi di trasporto pubblico, posti auto riservati ai soli mezzi di servizio e ai visitatori con disabilità. Lo staff tecnico sta dialogando con la Consulta dei disabili del Comune di Genova per ottimizzare oltre gli aspetti legati alla mobilità e alla visita degli spazi, tematiche come ad esempio la percezione dei colori per i daltonici, attenzione dovuta nell’ideazione della segnaletica. Il mercato italiano Nonostante le incertezze politiche internazionali, per il florovivaismo italiano il trend degli ultimi anni è stato positivo, facendo superare nel 2022 i 3 miliardi di € di valore della produzione, grazie al lavoro di oltre 17.000 aziende e 45.000 ettari di terreno coltivati (fonte Istat). L’Italia è la seconda potenza esportatrice europea del prodotto orto-florovivaistico con oltre 1,2 miliardi di euro (nuovo record nella serie storica), con un andamento in crescita, in linea con il trend positivo della produzione, che garantisce il saldo positivo della bilancia commerciale.
“ANVE - Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, l’Associazione degli imprenditori agricoli florovivaisti operante a livello italiano ed internazionale – ha sottolineato il presidente Luigi Pagliani – ha accolto con piacere l’invito di Euroflora. Rinnoviamo convintamente il nostro contributo alla realizzazione di una delle principali ‘’floralies’’ europee, sicuri che grazie alla collaborazione tra associazioni, enti e aziende Euroflora rappresenti una valida occasione per valorizzare e promuovere il florovivaismo, un’eccellenza del made in Italy troppo spesso messa in secondo piano”.