Il consiglio comunale si è aperto come di consueto con gli articolo 54, interrogazioni a risposta immediata:
Parcheggi palazzo san Giorgio
«Il parcheggio delle auto del sito è autorizzato da un’ordinanza che naturalmente individua che siano le auto dell’Autorità portuale che devono entrare nel palazzo san Giorgio per motivi di servizio a poter parcheggiare. Come del resto accade anche per la presenza per motivi di servizio e di controllo di sicurezza da parte della Polizia locale. In particolare, per entrare nel merito dell’attuale disciplina, il transito è riservato all’Autorità portuale del mar Ligure occidentale, con logo di riconoscimento esposto, dal lato ponente di piazza caricamento tra i piloni 106 e 112 della sopraelevata. Siamo d’accordo che si debbano cercare altre soluzioni, ma nel farlo dobbiamo trovare il giusto equilibrio, perché se dobbiamo individuare dieci parcheggi ne togliamo altrettanti ai residenti. Non è semplice, perché è un’area particolarmente intasata in estate e soprattutto nei weekend. Potremmo spostare le auto dove ci sono i pullman, ma poi dovremmo trovare altre soluzioni per i pullman. Elaboreremo un incastro che possa accontentare tutti. Siamo convinti che la pedonalizzazione sia la strada da seguire, è un’area pedonale dove il passaggio dei mezzi è limitato. Andremo a cercare indicazioni tecniche coinvolgendo anche il consiglio». Ha risposto così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione del consigliere di Genova Civica Stefano Amore in cui chiedeva chiarimenti “in merito all’area antistante palazzo san Giorgio adibita a zona parcheggio per le auto dell’autorità portuale”
Cantiere in piazza Corvetto
«I lavori di costruzione vera e propria della nuova fermata di piazza Corvetto prevedono già un’uscita in via Santi Giacomo e Filippo e la presenza di sottopassi esterni al progetto. Ritengo comunque che possa essere utile fare approfondimenti per verificare la possibilità di intervento per l’eliminazione delle barriere. Il progetto della nuova stazione prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche. È altrettanto fondamentale che si intervenga sui sottopassi che oggi sono ostacoli. L’intervento ferroviario, che è il cantiere che è stato aperto in questi giorni, riguarda l’intervento di potenziamento del nodo ferroviario e come avete potuto vedere si tratta di un cantiere imponente: lì verrà realizzata l’uscita di emergenza della linea ferroviaria e abbiamo chiesto, per quanto possibile, di cercare di limitare il cantiere. Il progetto che ha un po’ di anni, prevedeva anche un abbattimento di alberi, ma siamo intervenuti per limitare. Del problema della viabilità si fa cenno nel progetto del 2018 non portato avanti perché gli uffici non l’hanno ritenuto tecnicamente fattibile. Abbiamo sentito il consigliere regionale Balleari, all’epoca vicesindaco e assessore alla Mobilità e ci siamo fatti dare gli incartamenti per verificare se gli ostacoli che nel 2018 non hanno permesso la realizzazione dell’opera ora si possano superare. Non possiamo fare degli attraversamenti che blocchino il nodo di piazza Corvetto, la gestione degli attraversamenti, soprattutto nella parte centrale ha problemi di sicurezza stradare e occorre verificare se i tempi semaforici possano determinare blocchi in un asse già complicato. Chi deve recarsi in via Roma può utilizzare il sottopasso di via Assarotti allungando solo di tre o quattro minuti, ma non ci si deve buttare in mezzo alla strada come purtroppo abbiamo visto fare. Abbiamo allertato anche la Polizia locale e il cantiere è ben identificato e ben individuabile, come anche le linee di attraversamento. Non ci arrendiamo e verificheremo se questo progetto, declinato in maniera diversa, possa essere attuato. Abbiamo ricevuto anche un ulteriore progetto da una associazione. Faremo tutte le verifiche avendo come obiettivo la sicurezza dei pedoni e la fluidità della mobilità. Sono state anche fatte delle ordinanze che hanno indicato limiti massimi di velocità a 30 km/h tra via Martin Piaggio e piazzale Mazzini. Abbiamo attivato una collaborazione con l’assessore Sergio Gambino e stiamo monitorando quest’asse e il cantiere. Nelle prossime settimane sarò in grado di dire in che termini interverremo sulle barriere architettoniche e ritengo sia necessario fare una commissione per parlare della nuova stazione della metro e dei tempi che serviranno per mettere a terra il progetto degli attraversamenti pedonali a piazza Corvetto». Ha risposto così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora alle due interrogazioni presentate dai consiglieri ValerianoVacalebre (Fratelli d’Italia) e Lorenzo Pellerano (Liguria al centro). I testi delle due interrogazioni: “Informazioni in merito alla chiusura, dalla sera del 27 aprile u.s., a seguito dei lavori per l’allestimento di un nuovo cantiere nell’ambito delle opere di potenziamento del nodo ferroviario genovese, del sottopasso di piazza Corvetto che collega via Roma a via Martin Piaggio”; “Si chiede di conoscere quali iniziative il comune può mettere in campo per la logistica e l'accessibilità di piazza Corvetto e delle zone limitrofe (vie Assarotti, Palestro, Martin Piaggio...) Ed in particolare: - sull'affidamento dei lavori di realizzazione della stazione della metropolitana; - sulla possibilità di realizzare modifiche strutturali ai sottopassaggi di piazza corvetto che ad oggi rappresentano una grave barriera per le persone a mobilità ridotta in una zona ricca di funzioni pubbliche e a forte potenziale turistico; - se è possibile cogliere i lavori connessi al potenziamento del nodo ferroviario e/o alla realizzazione della stazione della metro quali occasioni per progettare ed auspicabilmente realizzare una soluzione alle barriere architettoniche della zona, anche in ragione delle nuove funzioni previste”.
Marciapiedi primo tratto di via Oberto Cancelliere
«C’è stato il sopralluogo e anche un ulteriore intervento in loco è stato fatto questa mattina per verificare, con gli occhi attenti dei tecnici, quali potessero essere le soluzioni immediate e di più lungo respiro. Entro la prossima settimana Aster ha garantito l’intervento per eliminare la differenza di quota e per rendere complanare quel tratto di marciapiede dove la differenza tra marciapiede e aiuole potrebbe essere la causa del dissesto. Aster interviene per mettere in sicurezza il transito dei pedoni. Inoltre, con i tecnici specializzati in consistenza muri, abbiamo organizzato un ulteriore sopralluogo per verificare la tenuta dei muri e nel limite delle disponibilità economiche dell’amministrazione per interventi di questo tipo interverremo se ci sono elementi che presagiscono la necessità di un intervento immediato. La quantità dei muri che caratterizzano Genova, per la sua orografia, sono talmente numerosi che dovremmo avere risorse infinite: non siamo una città dove i muretti sono quelli di cinta delle villette, ma siamo un continuo sali scendi per il quale l’attenzione dell’amministrazione è massima». Ha risposto così l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente all’interrogazione del consigliere dem Alberto Pandolfo: “Lungo il marciapiede del primo tratto di via Oberto Cancelliere, in prossimità del muraglione che la separa dal sottostante passo caporale Pietro Barsanti, si presenta una frattura che provoca un pericolo per i pedoni in transito. Quali interventi intende mettere in atto la civica amministrazione, per risolvere celermente detta situazione?”.
Parco delle dune di Pra’
«Questa realtà non è importante non solo per il territorio vicino, ma per tutta Genova: e sta sempre più diventando quella fascia di rispetto che è stata voluta sia nella parte radicata a terra, dove da anni sono ormeggiate le barche della nautica sociale, sia in quel campo di gara che è stato oggetto anche di campionati mondiali juniores e della regata storica che ha visto Genova vincitrice. Il Comune di Genoa e l’Autorità di sistema portuale hanno fatto investimenti consistenti e doverosi, al di là dei risarcimenti e degli indennizzi, Pra’ merita una riqualificazione perché oggetto di trasformazioni profonde. Da una parte la passeggiata, che è anche ciclopedonale, che arriva oltre al ponte sul Branega, oltre il sesto modulo, che è stata oggetto di una trasformazione molto profonda. Autorità del sistema portuale ha investito oltre 10 milioni nell’opera, è stato fatto un sopralluogo insieme al Rup e all’Autorità stessa e una volta restituita alla pubblica fruizione sarà una delle passeggiate più belle d’Italia. È stata piantumata alberatura ad alto fusto, sono state alzate le dune per rendere meno impattante la vista dei container, è stata istituita un’area giochi per bambini, un anfiteatro e a levante un chiosco. La zona della foce del Branega è delimitata da un cancello che è aperto e chiuso dal Comune e ultimamente l’abbiamo tenuto chiuso su richiesta dell’Autorità di sistema portuale perché qualche burlone, pensando che i lavori fossero finiti ha tagliato la rete e si è introdotto abusivamente nel cantiere in un’area pericolosa dove l’accesso è interdetto. C’è un altro cancello che è a uso esclusivo dell’Autorità di sistema portuale che dà sui binari, nei pressi della torretta dei giudici di gara con una delimitazione a griglia. La ragione per cui è chiusa, come detto, è che i primi 720 metri sono stati completati, ma mancano ancora delle piccole rifiniture. Ragionando insieme al Municipio Ponente decideremo se fare una copertura dei primi 700 metri o se aspettare settembre. Appena ci saranno le condizioni per cui tutti i cittadini di Pra’ e non solo ne possano usufruire lo faremo sapere e sarà molto bello». Ha risposto così l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente all’interrogazione del consigliere comunale della lista Rosso-Verde Filippo Bruzzone in cui si legge: “Appreso che da tempo l’accesso al così detto parco delle dune di Pra’, in particolare nella prima parte tra la foce del Branega e la torre di avvistamento delle regate risulta chiuso; si chiede quali siano i motivi del perdurare della chiusura e i tempi previsti per la riapertura”.
Sfalci del verde
«Proprio oggi è stato pubblicato un articolo dove si sottolinea che in città ci sono a macchia di leopardo situazioni sulle quali occorre intervenire urgentemente. L’accordo quadro triennale per gli sfalci è scaduto ed è partito da subito l’iter procedurale per il nuovo accordo quadro triennale per poter mettere la città in condizioni di essere ripulita da piante infestanti. I tempi tecnici previsti dal codice degli appalti sono fissati e non si può derogare. Gli uffici competenti hanno fatto partire il bando e sono state presentate le offerte da parte dei soggetti interessati. Sono emerse alcune anomalie, se ne sono accorti gli uffici e in base a quanto previsto dal codice degli appalti è necessario procedere con le opportune verifiche. Nel mentre, rendendoci conto che con l’approssimarsi della primavera la vegetazione stava crescendo a dismisura, con il vicesindaco Piciocchi abbiamo deciso di elargire ai Municipi 10mila euro più iva per consentire gli sfalci nei territori. Questo succedeva quindici giorni fa. La gara si è chiusa ieri e oggi verrà consegnata alle ditte l’indicazione e ci saranno le firme dei contratti e da domani le ditte vincitrici saranno preallertate. Una volta superata la questione delle offerte anomale saranno date indicazioni in accordo con i Municipi che abbiamo ritenuto essere i soggetti più presenti sul territorio che possono indicare interventi prioritari. Da domani ci saranno intervenuti diffusi oltre i 10mila euro dati ai Municipi. Il comune interverrà nelle aree di pertinenza e per l’occasione ci siamo interfacciati con tutti gli enti perché è giusto che ognuno faccia la parte di sua competenza. A oggi la cifra finanziata è di 750mila euro, e la prossima variazione sarà di un milione e 300mila euro: l’amministrazione ha voluto dare una riposta puntuale». Ha risposto così l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente all’interrogazione del consigliere Alessio Bevilacqua (Lega) in cui chiedeva “una informativa in merito alla programmazione degli sfalci per il corrente anno. Nello specifico si chiede il piano di interventi da parte del comune di Genova sulle strade e le creuze comunali e in quale modo l’amministrazione si è relazionata con gli altri enti per le aree di loro competenza (es_ demani, RDI, Autostrade, Municipi). Inoltre, si chiede una specifica per le strade che risultano vicinali ma di passaggio.
Terminato il “question time”, alle ore 15.00 con 35 presenti si è aperta la seduta del Consiglio comunale.
Il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba ha chiesto all’aula di rispettare un minuto di silenzio in memoria delle 9 vittime causate dal crollo della Torre Piloti avvenuto il 7 maggio 2013.
All’ordine del giorno due delibere, due mozioni e due interpellanze. Prima di discutere i punti all’ordine del giorno sono stati presentati dai consiglieri due ordini del giorno fuori sacco.
Il primo ordine del giorno fuori sacco “Chiusura sezioni scuole infanzia e materne” è stato presentato dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo. E’ scritto nel documento: “Premesso che il servizio educativo pubblico 0-6 anni è un servizio essenziale e rappresenta una priorità per molte famiglie e considerato che gli interventi previsti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici del territorio comportano un disservizio all’utenza, in quanto molte sezioni vengono accorpate andando ad incrementare il numero di bimbi nelle classi trasformandole in “classi pollaio””, s’impegnano sindaco e Giunta “ad attivarsi affinché venga istituito un osservatorio permanente composto da tutti i soggetti necessario ad un adeguato monitoraggio della questione (Comune, Regione, Municipi interessati, organi docenti, parti sociali, comitati dei genitori, associazioni riguardanti la disabilità e due consiglieri comunali, uno di maggioranza e uno di minoranza, nominati in Conferenza capigruppo)”.
Con 22 voti contrari e 15 favorevoli l’ordine del giorno è stato respinto.
Il secondo odg fuori sacco ad oggetto “Il maxischermo presente sulla facciata del Palazzo della Regione” è stato presentato dal consigliere di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli: “Tale maxischermo - si legge nell’atto - copre completamente, in particolare negli orari serali e notturni, la facciata di un palazzo importante come quello della Regione, non permettendone la visibilità e quindi la fruizione a turisti e cittadini genovesi attratti dal patrimonio storico e artistico della città. I quali, peraltro, hanno ben diritto di avere nelle vie e nelle piazze pubbliche la pace rispetto a questa invasione di teleschermi iperstimolanti”. Con questo ordine del giorno s’impegna il sindaco e la Giunta: ”A chiedere la rimozione immediata del maxischermo”. Con 22 voti contrari e 14 favorevoli, l’ordine del giorno non è stato approvato.
Delibera proposta giunta al Consiglio 112: Lavori di “somma urgenza riguardanti l’evento calamitoso del 13 aprile 2023 e finalizzati al consolidamento e messa in sicurezza della scarpata adiacente la via Rollino ed interventi diffusi di sistemazione idraulico-forestale” Municipio 6, Genova. Su proposta dell’assessore al Bilancio, Lavori Pubblici, Opere Strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, la Giunta propone al Consiglio di: “prendere atto del verbale n. NP/2023/836.I sottoscritto in data 18/04/2023 redatto per l’immediata esecuzione dei lavori, di approvare conseguentemente l’intervento di somma urgenza, di dare atto che la spesa complessiva pari ad euro 131.114,40 sarà finanziata tramite risorse proprie dell’Ente iscritte a Bilancio 2023; di dichiarare immediatamente eseguibile il presente provvedimento”, così come scritto negli atti. La delibera è stata approvata all’unanimità.
Delibera proposta giunta al Consiglio 114: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. A, d.lgs. 267/2000, in esecuzione delle sentenze emesse dalla commissione tributaria provinciale di Genova, dalla Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Genova e di II grado della Liguria nei ricorsi contro il comune di Genova”. Su proposta dell’assessore al Bilancio, Lavori pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi e dell’assessore alla Avvocatura e Affari legali, Servizi sociali, Famiglia e Disabilità, Lorenza Rosso, la Giunta propone al Consiglio comunale: “Di riconoscere la legittimità del debito fuori bilancio, provvedendo al pagamento a favore di parti attrici, con riserva di ripetizione in caso di diverso esito definitivo del giudizio, dei seguenti importi: euro 19.919,00 per spese di lite, contributo unificato ed oneri accessori stimati , euro 4.458,63 per IMU ed oneri accessori stimati, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile” così come riportato negli atti. Con 22 voti a favore e 15 astenuti dell’opposizione la delibera è stata approvata
Mozione 58: “Peste suina africana”, atto presentato dai consiglieri della Lega Alessio Bevilacqua e Federico Bertorello. Si legge nel documento: “In data 7 gennaio 2022, il Centro di Referenza nazionale per le pesti suine (CEREP) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche (IZSUM) ha confermato la presenza del virus di peste suina africana (PSA) in una carcassa di cinghiale rinvenuta nel comune di Ovada (AL), le cui caratteristiche genetiche corrispondono al genotipo 2, attualmente circolante in Europa e che, successivamente, sono stati confermati altri due casi in due carcasse rinvenute rispettivamente una a circa 20 km dalla prima, nel comune di Fraconalto (AL) e l'altra nel comune di Isola del Cantone (GE). Con questa mozione s’impegna sindaco e Giunta: “Nell’affrontare il problema della sovrappopolazione dei cinghiali; a sostenere attraverso la Regione un’azione verso le autorità nazionali, affinché vengano avviate al più presto le azioni di controllo e di depopolamento che sono consentite da tutti i Regolamenti Europei in materia con tutti i mezzi ritenuti più idonei rispetto all’evoluzione dell’epidemia e non siano reintrodotti divieti alle attività agro-silvopastorali e all’outdoor; a rappresentare al Governo e al Commissario Straordinario per la Peste Suina Africana l’esigenza di disporre urgentemente: deroghe al divieto di consumo delle carni per consentire l’autoconsumo; un compenso per ogni tipo di attività di controllo per i coadiutori e i selecontrollori; misure urgenti di reclutamento di personale, sia per i servizi veterinari, sia per le funzioni di vigilanza e di presidio del territorio, per affrontare l’emergenza; uniformità nelle procedure di recupero delle carcasse; dotazioni di mezzi e strumenti alle AA.SS.LL. per recuperare le carcasse che sono in bosco magari vicino a sorgenti e corsi d'acqua; modalità per l’interramento con calce delle carcasse che non possono essere portate via; realizzazioni di monitoraggi continui come stanno avvenendo in altre realtà; stanziamenti economici adeguati al fine di affrontare in maniera adeguata tale situazione straordinaria”. Sulla stessa sono stati presentati due ordini del giorno e tre emendamenti: il primo odg presentato dal consigliere del PD Alberto Pandolfo il secondo e i tre emendamenti, sempre del PD, illustrato dalla consigliera Rita Bruzzone. I proponenti hanno accettato gli emendamenti che hanno modificato l’impegnativa in alcune sue parti. L’assessore Francesca Corso ha dato parere favorevole della Giunta. Gli odg 1 e 2 sono stati approvati all’unanimità. La mozione, compresa degli emendamenti è stata approvata con 25 voti favorevoli. Voto negativo per i consiglieri della lista Rosso Verde; si sono astenuti dal voto la lista Genova Civica, il M5S e i consiglieri Alberto Pandolfo e Davide Patrone del PD.
Mozione 61: “Situazione alberature e pavimentazione pedonale e stradale in Via Corsica e Corso Podestà”. L’atto è stato presentato dai consiglieri di Genova Civica Ariel Dello Strologo, Mariajose’ Bruccoleri e Stefano Amore. “Via Corsica e Corso Podestà – scrivono i consiglieri - si possono definire veri e propri viali alberati, di rilevanza storica e ambientale; considerato altresì che la manutenzione, di cui necessita la zona, risulta evidente che da tempo non venga effettuata, riducendo in stato di grave dissesto l’intera area, sia nella parte pedonale, sia in quella stradale. Rilevato che è stata richiesta da tutti i gruppi della minoranza la convocazione della Commissione Consiliare V dedicata al piano di monitoraggio della salute delle piante ad alto fusto in città e della manutenzione in generale del verde pubblico diffuso, convocazione preannunciata per la primavera dall’assessore Avvenente”, con questa mozione s’impegna sindaco e Giunta: “A rendere pubblici gli interventi di manutenzione, già pianificati, delle alberature di Via Corsica e Corso Podestà e della loro pavimentazione, pedonale e stradale e relative tempistiche”. L’assessore Avvenente ha dato parere contrario a nome della Giunta. La mozione è stata respinta con 17 voti contrari della maggioranza e 14 favorevoli.
Interpellanza 26: “Riapertura del Museo Giannettino Luxoro a Genova Nervi”. L’Atto è stato presentato dal consigliere della Lega Federico Bertorello. “Premesso che la chiusura del Museo Giannettino Luxoro a Genova Nervi è stata effettuata nel 2014 e che al suo interno sono contenuti preziose opere d’arte e oggetti di produzione prevalentemente ligure del XVII-XVIII secolo tra cui la collezione di figure lignee da presepe esposte in una grande teca al secondo piano dell’edificio”, considerato che “preoccupano le condizioni conservative degli oggetti”, con questo atto s’interpellano sindaco e Giunta: “Per sapere se l’Amministrazione Comunale intenda riaprire presto questo Museo tanto caro ai cittadini genovesi”. «Condivido il contenuto dell’interpellanza - ha risposto l’assessore Matteo Campora - e condividiamo l’importanza che ha questo museo. Come noto esistono problemi che devono essere superati. Sono in atto sopralluoghi per verificare quali lavori saranno necessari. In questo momento stiamo predisponendo la perizia per presentare la scia e procedere alla riqualificazione del museo. Questo sarà necessario per individuare i costi e inserire i lavori nella programmazione. Entro giugno prevediamo di avere la quantificazione di suddetti costi».
L’Interpellanza 32 “Riconoscimento “Genova Comune Plastic Free” e azioni intraprese” presentata dai consiglieri della Lista Rosso Verde Filippo Bruzzone e Francesca Ghio, è stata ritirata dai proponenti.
La seduta del Consiglio comunale si è chiusa alle 17.46.
- «Ho convocato con urgenza per i prossimi giorni un incontro con il direttore dei lavori e con i gestori. Dopo l’installazione dell’antenna, a seguito delle segnalazioni, abbiamo fatto, lo scorso 26 aprile, un sopralluogo e un altro seguirà a breve con gli uffici tecnici per misurare puntualmente l’altezza dell’antenna. Dai gestori e dal direttore dei lavori ho già avuto rassicurazioni per andare incontro alle istanze dei cittadini e mitigare il più possibile l’impatto dell’antenna sul paesaggio». Lo ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico Mario Mascia rispondendo a tre interrogazioni a risposta immediata presentate dai consiglieri comunali Paolo Gozzi (Vince Genova), Monica Russo (Pd) e Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) in merito all’installazione di un’antenna 5G a Sampierdarena. «Il progetto, sotto l’aspetto paesaggistico – ha spiegato l’assessore Mascia - è stato approvato al termine di un iter istruttorio completo che si è concluso con il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica l’11 aprile 2022. Durante l’iter autorizzativo, sono intervenute la Commissione Locale per il Paesaggio, che ha espresso parere favorevole condividendo l’istruttoria visto che l’intervento è finalizzato al soddisfacimento di un interesse della collettività. Anche la Soprintendenza ha espresso parere favorevole condividendo il parere della Commissione Locale per il Paesaggio, ritenendo il progetto compatibile con i valori tutelati. Il nulla osta è stato anche ottenuto dall’Aeronautica e dall’Enac. L’istruttoria è stata condotta sulla base di tutta la documentazione tecnica prevista dalla legge per questo tipo di analisi quindi comprensiva anche dei rendering. È stato anche acquisito il parere favorevole di Arpal, il 16 febbraio 2022, che non ha segnalato rischi potenziali per quanto riguarda l’inquinamento elettromagnetico. Sempre durante l’istruttoria, il Municipio era stato informato dell’avvenuta presentazione del progetto. Il sito, dove è stata installata l’antenna, è tra quelli preventivamente individuati nel protocollo d’intesa sottoscritto tra i gestori e il Comune di Genova: documento a suo tempo inviato al Municipio. Inoltre, l’intervento non ha comportato alcun taglio di antichi ulivi, come riportato erroneamente a mezzo stampa. Proprio nell’ottica della massima attenzione agli aspetti paesaggistici, abbiamo già avviato contatti con il tecnico delle società che hanno installato le antenne per verificare l’adozione di tutte le misure di mitigazione possibili per l’intervento. Stiamo anche valutando iniziative autonome per andare incontro alle preoccupazioni rappresentate dai cittadini».
«Riguardo la segnalazione di auto parcheggiate sulle piste ciclabili, soprattutto in Corso Sardegna, la Polizia locale ha intensificato i controlli e sono aumentate anche le sanzioni. Con l’aumento dei percorsi ciclabili, infatti, si è reso necessario un monitoraggio diverso delle strade della città e negli ultimi 4 mesi le sanzioni per mancato rispetto del codice della strada sono state 670, di cui il 50 per cento nel Municipio 1. In Corso Sardegna, nello specifico, nel 2022 le sanzioni erano state solo 19, mentre nei primi tre mesi del 2023 ne sono state rilevate già 12. È evidente che le modifiche e i cambiamenti alla mobilità di Genova impongono anche un cambiamento culturale che la città sta affrontando. Come Polizia locale continueremo a monitorare e verificare che ci sia il corretto uso delle strade anche con mezzi alternativi, in massima sicurezza e nel rispetto del codice della strada». Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino rispondendo ad una interrogazione della consigliera di Vince Genova Arianna Viscogliosi in merito alle “auto parcheggiate su percorsi ciclabili e situazione di pericolosità per i ciclisti, con particolare riferimento a corso Sardegna”.