
Il consiglio comunale si è aperto come di consueto con la discussione degli artt. 54, interrogazioni a risposta immediata:
Iniziative contro violenza omofoba
«Inizieremo un percorso per il prossimo anno scolastico che coinvolgerà gli istituti comprensivi, perché purtroppo sono molti gli episodi che avvengono anche in rete, e che riguardano la sfera del cyber bullismo. Come ci ci dice Agenda 30 dell’Europa, l’Unesco e il Ministero della Salute esistono progetti molto interessanti che dobbiamo fare nostri, perché ci dicono che la scuola può e deve essere il primo presidio e il primo punto di incontro, dialogo e formazione per affrontare i temi delicati della violenza di genere e dell’omofobia e per proporre ai bambini un modello di rispetto generale nei confronti degli altri. Dunque, ci attiveremo in questo senso». Lo ha detto l’assessora Rita Bruzzone rispondendo all’interrogazione del consigliere Edoardo Marangoni (PD) riguardante “L’emersione di fenomeni ed episodi di violenza di matrice omofoba anche verso i giovani nella nostra città, per cui si interroga l'assessora competente in merito a quali iniziative intenda assumere la Giunta per sensibilizzare giovani, famiglie e scuole a percorsi di educazione sessuale e affettiva”.
Parcheggi “Kiss&Buy”
«I tavoli di concertazione con le associazioni di categoria sono partiti, e ancora non è possibile dire quali saranno gli sviluppi, dovremo aspettarne l’esito. Sicuramente c’è la nostra buona volontà e partecipa anche l’assessora Beghin. Per quanto riguarda le aree di sosta abbiamo fatto una ricognizione su tutto il territorio cittadino e c’è l’intenzione di andare a rivedere la situazione sia in senso migliorativo sia attraverso il confronto con i cittadini e con le associazioni delle realtà produttive e commerciali e con le associazioni che si occupano di questi aspetti, anche nei quartieri. Riguardo ai “Kiss&Buy” e ai parcheggi dei motocicli, al momento non sono previste modifiche, non nel breve periodo. Il lavoro per migliorare la situazione della città deve scontare otto anni di lavoro che gli elettori non hanno premiato. Il “Kiss&Buy”, in particolare, è uno strumento attivato a seguito di richieste precise e dalla consultazione con gli uffici risultano essere un provvedimento sperimentale ma a tempo determinato che, pur essendo tale, come disposto dalla precedente amministrazione nonostante la contrarietà dell’opposizione, non ne è prevista una abolizione a breve. La raccolta di dati necessari per capire l’utilità di questo provvedimento non è nemmeno mai stata presa in considerazione. Infine, per quanto riguarda le aree pedonali, ci sono stati diversi casi in cui sono state attuate senza un confronto da parte dell’amministrazione e che spesso sono state seguite da frettolosi dietrofront: ora saranno oggetto di confronto tra gli assessorati, con la sindaca Salis e la giunta e con le associazioni di categoria, commerciali, produttive e cittadine. Come avrà probabilmente appreso dalla stampa, oggi abbiamo emesso l’ordinanza che predispone la gratuità dei parcheggi per i due sabati di saldi, un atto che ci sembrava doveroso e opportuno e che vedrà solo alcune eccezioni di aree specificate nell’ordinanza stessa». È questa la risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione della consigliera di Vince Genova Ilaria Cavo in cui si “Chiede all’amministrazione quali siano in concreto le misure in materia di mobilità cittadina che si intendono porre in essere con particolare riguardo alla razionalizzazione della sosta veicolare privata, tra cui le aree dedicate al posteggio di motocicli e ai cd “Kiss&Buy”, nonché relativamente all’istituzione di aree pedonali, alla luce delle dichiarazioni dell’assessore alla mobilità sostenibile avv. Emilio robotti apparse in data 14 giugno 2025 sui principali quotidiani cittadini e quali siano gli sviluppi previsti del tavolo di concertazione concesso dalla sindaca dott.ssa Silvia Salis alle associazioni di categoria rappresentative del tessuto commerciale cittadino, primariamente interessato in termini di dirette ricadute da tali intendimenti manifestati”.
Sicurezza e decoro in via Capponi Sestri ponente
«La situazione a Sestri, in particolare in via Capponi, è risaputa e deriva da una serie di elementi convergenti, come la presenza di operai della Fincantieri che consumano i loro pasti dove riescono, e ad alcune attività che hanno spesso creato problemi: attività che sono state segnalate alla Polizia Locale e per le quali è stato allertato il Distretto 6, che ha adottato numerosi accertamenti e provvedimenti sanzionatori. In quella zona è attivo anche il reparto di Sicurezza urbana e il Nucleo commercio e antidegrado: sono stati effettuati 200 sopralluoghi ad oggi, ma non sono state accertate risse, schiamazzi o episodi di disturbo della quiete pubblica. Esistono anche due pattuglie di vigili che circolano a piedi, la “Sestri” e la “Sestri bis” in base a sopralluoghi programmati dalle 12 alle 17. A questo si aggiunge l’ordinanza del 2024 sul divieto dell’utilizzo di sostanze alcoliche, per la quale da gennaio sono stati emessi 34 verbali di violazione dell’ordinanza e 13 verbali per ubriachezza manifesta. Sicuramente i controlli saranno implementati e mi faccio carico delle nuove segnalazioni. Lavoreremo sugli osservatori di sicurezza e già domani, durante un incontro in Prefettura, inseriremo all’ordine del giorno anche le criticità di Sestri». Lo ha detto l’assessora alla Sicurezza urbana Arianna Viscogliosi, rispondendo all’interrogazione della consigliera Sara Tassara (Silvia Salis sindaca): “Appreso che a Sestri ponente, nelle zone di via Capponi e via Cerruti, si sono moltiplicate le segnalazioni relative alla presenza di persone che sostano sui marciapiedi, intralciando l’accesso ad abitazioni e attività commerciali, consumando grandi quantità di alcolici, oltre ad evidenti attività di spaccio, risse e aggressioni, si chiede quali misure intenda adottare l’assessorato competente per restituire vivibilità e decoro a quella parte di territorio”.
Ex Ilva
Solleva una questione cruciale per lo sviluppo e il futuro della città. Le aree di Cornigliano, le aree dell’ex Ilva, sono aree forse tra la più infrastrutturate del Mediterraneo: molto vaste come dimensioni, sono servite da banchine portuali, sono adiacenti all’area aeroportuale, sono servite sia da un casello autostradale che da un polo ferroviario che attraversa l’ex Ilva. Sono poche le aree del Mediterraneo che godono di questo favore infrastrutturale e sono aree che l’accordo di programma del 2005 destina all’attività siderurgica. Sappiamo quanto è complicata la discussione sul futuro dell’attività siderurgica del nostro paese e che non dipende da scelte che può fare il Comune o la Regione, ma da scelte nazionali e in larga parte è legato al futuro di Acciaierie d’Italia per la quale c’è una discussione in corso molto complessa presso il ministero dello Sviluppo economico per l’individuazione di un nuovo acquirente. È inutile fare la storia degli ultimi quindici anni di sofferenza della governance della principale società siderurgica italiana, però per rispondere alla domanda: quelle aree hanno una vocazione industriale ed è bene che si confermi quella vocazione. Il Comune farà di tutto per confermarla: la priorità va alla siderurgia. Finché non sarà chiaro quale sarà il nuovo piano industriale di Acciaierie d’Italia, finché non sarà chiaro se il destino dello stabilimento di Cornigliano sarà di seguire il polo di Taranto o avere una nuova autonomia, e sono scelte che non competono alle amministrazioni locali, ma da chi sarà o se ci sarà un acquirente dell’ex Ilva, credo che sarebbe un errore ipotecare quelle aree, che sono a servizio dell’industria e prevalentemente quella siderurgica. La discussione in merito ad altri utilizzi di quelle aree deve essere successiva allo scioglimento di questo nodo. Dico però con chiarezza che se non si potrà più fare siderurgia a Genova, e sarebbe ovviamente una grande sconfitta industriale, la priorità andrebbe data comunque ad altre funzioni industriali, perché sappiamo quanto le prospettive di Genova e le prospettive future dei nostri figli e dei nostri giovani è legata al lavoro di qualità, e questo lo dà la manifattura. Genova ha un problema enorme: c’è troppa poca produzione industriale rispetto a tutto il resto come servizi, cultura e turismo. Le aree logistiche a Genova sono tante, il porto di Genova e Savone è il primo del Mediteraneo e la priorità andrà alla produzione industriale e in particolare alla siderurgia». È questa la risposta del vicesindaco Alessandro Terrile all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Maresca in cui si chiedono “Informazioni in merito alle intenzioni della giunta e della sindaca, si chiede se le aree ex Ilva sono considerate dall'attuale amministrazione aree strategiche per la città anche da un punto di vista logistico e portuale e inoltre se saranno attivate interlocuzioni con gli enti competenti come Regione Liguria e ministero al fine di rivedere l'accordo di programma del 2005 per utilizzare le suddette aree anche in ambiti ulteriori oltre l'acciaio”.
Torre piloti
«Il cantiere della Torre Piloti è competenza di Autorità portuale. I lavori, che cubano 22 milioni e 800 mila euro, sono stati avviati a luglio 2022 e dovranno essere terminati a settembre 2025. Sono in fase di completamento anche i lavori negli spazi interni, che saranno anche divisi in parte con Capitaneria di porto. Come Comune, non possiamo fare altro che seguire i lavori e chiedere ad Autorità portuale che venga rispettato il cronoprogramma, anche perché la Torre è stata inaugurata già due volte nel 2024». Il vicesindaco Alessandro Terrile ha risposto così all’interrogazione del consigliere Marco Casini (M5s) che ha chiesto informazioni all’amministrazione circa il ritardo dei lavori della nuova Torre Piloti, in quanto la conclusione era prevista per lo scorso febbraio.
Spray urticanti
«Non ci sono aggiornamenti rispetto alla precedente ordinanza, e non ci sono divieti specifici, ma esistono linee guida del Ministero che lasciano sindaci e prefetti liberi di adottare provvedimenti specifici per limitare il mezzo dello spray urticante». Lo ha detto l’assessora Arianna Viscogliosi rispondendo all’interrogazione della consigliera della Lega Paola Bordilli riguardante “chiarimenti alla Giunta in merito al divieto dell'utilizzo dello spray di autodifesa durante gli eventi cittadini”.
Bagni Capo Marina
«Nel 2023 c’è stato un accordo tra Comune e Capo Marina, che riacquisiva la libera fruibilità della spiaggia, l’anno scorso si è provveduto alle interdizioni delle aree non conformi. Oggi abbiamo ampie metrature di spiaggia libera e di aree sport, tutte connotate da degrado. Arrivate manifestazioni di interessi da parte di raggruppamenti per il ripristino; abbiamo chiesto il parere dell’Avvocatura, quindi abbiamo proceduto direttamente con Bagni Marina che è una società in house. Riapriremo la spiaggia la renderemo pubblica e accessibile, anche per le persone disabili, e a fine stagione balneare apriremo il bando per la riqualificazione complessiva dei Capo Marina». Lo ha detto l’assessore Davide Patrone, in risposta all’articolo 54 del consigliere Enrico Frigerio (PD): negli ultimi anni è stato avviato un progetto per trasformare la spiaggia ex Capo Marina in una spiaggia pubblica accessibile e inclusiva, lungo il litorale di corso Italia. Nonostante finanziamenti pubblici e investimenti strutturali, nel 2024 l’apertura è avvenuta in ritardo e la chiusura è stata anticipata per lasciare spazio a eventi sportivi. Attualmente l’area presenta criticità: accessi parzialmente chiusi, incuria, carenze di manutenzione e inattività dello spazio sportivo adiacente. Si chiede all’amministrazione di chiarire le cause del ritardo, le tempistiche di piena riapertura della spiaggia, gli interventi previsti per la riqualificazione e le prospettive future per un utilizzo pubblico e continuativo dell’area"
Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15, con 37 consiglieri presenti in aula, si è aperto il Consiglio comunale.
Il consigliere di Fratelli d’Italia Nicholas Gandolfo ha chiesto di intervenire per mozione d’ordine chiedendo al presidente del Consiglio comunale quando verranno inseriti sul sito del Comune gli indirizzi mail e i contatti degli assessori “Al fine di rendere possibili le comunicazioni tra cittadini, consiglieri e membri della Giunta”. Il presidente del Consiglio comunale Claudio Villa ha risposto che “Gli uffici si stanno adoperando per aggiornare il sito istituzionale con i nuovi indirizzi e contatti e che l’aggiornamento avverrà nel più breve tempo possibile”.
Anche il consigliere Vincenzo Falcone (Noi Moderati) ha chiesto di intervenire sull’ordine dei lavori in merito al cronoprogramma dei prossimi Consigli comunali e delle commissioni, anche in vista della sospensione estiva. Il presidente Villa ha risposto che tutte le informazioni sui prossimi Consigli comunali, con i rispettivi ordini del giorno, sono state comunicate in conferenza capigruppo e quindi a disposizione poi di ogni singolo consigliere, che ne chiederà conto al proprio capogruppo. Il presidente Villa ha comunicato che al più presto sarà anche reso noto il calendario delle convocazioni delle prime commissioni.
Il Consiglio comunale è proseguito con la discussione dell’ordine del giorno: “Proposta di Delibera di Consiglio istituzionale 176 2025: Costituzione della Commissione Affari Istituzionali e Generali e delle altre Commissioni Consiliari Permanenti”. Non essendo stati presentati documenti in merito a questo atto, la proposta è stata messa in votazione e approvata all’unanimità con 36 voti favorevoli e dichiarata immediatamente eseguibile.
Il Consiglio si è chiuso alle 16.