Report del Consiglio comunale del 17 gennaio

Contenuto

Articolo del
18/01/2023
sala rossa

Si discute anche degli atti vandalici in salita San Rocchino e via Chiodo. Per l'assessore Gambino «probabile regia unica, ma i passaggi della polizia locale sono un efficace deterrente»

Il Consiglio comunale si è aperto con la discussione delle interrogazioni a risposta immediata.

 

Copertura lungomare Canepa

«È un progetto molto impegnativo su cui stiamo lavorando e valutando anche delle diverse soluzioni, ma sempre nella logica di realizzare una potente opera di mitigazione perché lungomare Canepa ne ha grandemente bisogno e di questo siamo consapevoli». Risponde così il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi alle interrogazioni dei consiglieri Alessio Bevilacqua (Lega), Monica Russo (Pd) e Ariel Dello Strologo (Genova Civica) in merito allo stato dell’arte della copertura di lungomare Canepa. «In questa fase – prosegue il vicesindaco – sono emerse criticità che non possiamo nascondere e che riguardano i costi: avevamo ipotizzato 40 milioni e siamo ben oltre i 50. Riguardano le interferenze, perché lungomare Canepa vede nel sottosuolo una fitta rete e intreccio di sottoservizi; c’è un problema di altezze, perché di fatto devono transitare trasporti eccezionali e quindi occorre un franco di oltre otto metri. Quindi ci sono degli aspetti critici che dobbiamo valutare con i progettisti e lo faremo nei prossimi giorni per decidere definitivamente cosa fare di quest’opera. Voglio però rassicurare che se dovesse tramontare l’ipotesi della copertura per ragioni tecniche comunque realizzeremo qualcosa di molto importane e anche gradevole esteticamente. Ricordo che il lungomare Canepa lo stiamo rivalutando in un contesto molto più ampio che è quello della grande visione che Renzo Piano ha della città, di questo collegamento, di questo grande parco lineare che di fatto da lungomare Canepa dovrebbe arrivare fino a piazzale Kennedy, al Waterfront di Levante integrando più delegazioni con il denominatore comune del verde».

 

Interruzione metropolitana

Il consigliere Lorenzo Pasi (Genova Domani) ha interrogato la Giunta sulla possibile sospensione del servizio della metropolitana, come annunciato ai sindacati l’11 gennaio. Quali sono le tempistiche e la durata dei lavori? In che modo si intende alla mancanza del servizio? Nelle fasce orarie di gratuità della metropolitana, gli eventuali mezzi sostitutivi saranno a loro volta gratuiti? Ha risposto l’assessore al Patrimonio Francesco Maresca, informando che Amt, tramite il Comune di Genova ha ottenuto un finanziamento di 10 milioni di euro per diversi interventi di manutenzione straordinaria alle infrastrutture e ai veicoli della metropolitana. «Tra gli interventi – ha spiegato l’assessore - anche il rifacimento dell’armamento in due tratte comprese tra Brin e Principe. Questo intervento, necessario per evitare il degrado della sicurezza, può essere eseguito solo smantellando tutta la struttura esistente e installando un altro armamento con le stesse capacità di attenuazione. I lavori sono stimati in 60 giorni, ma le tempistiche non sono ancora state definite, in quanto non si è ancora svolta la gara d’appalto. A cantiere aperto non sarà materialmente possibile mantenere parzialmente il servizio; per ottimizzare il periodo di fermo si eseguiranno altri interventi. Infine – ha concluso Maresca - durante la chiusura della metro saranno previsti servizi aggiuntivi bus, attualmente in via di definizione, che potranno essere utilizzati gratuitamente con lo stesso schema valido in metropolitana.

 

L’assessore Maresca ha anche risposto alla consigliera Cristina Lodi, la quale domanda come si intenda agire nei confronti di Autostrade che ha aumentato i pedaggi, mentre continuano i disagi e si è rinunciato alla gratuità sulla A10, in nome di opere ad oggi non avviate da Società Autostrade. «Dopo il crollo del Ponte Morandi si è lavorato per compensare i disagi subiti dai cittadini, questa importante attività ha determinato la gratuità, i ristori e un accordo transitivo che porterà a Genova il tunnel sub portuale, un'opera fondamentale per la città che contribuirà ad alleggerire il traffico e sarà fruibile gratuitamente dai cittadini genovesi – ha spiegato Maresca – Il Comune, insieme al ministero competente, a Regione Liguria, ad Autorità di sistema portuale, al prefetto, è sempre stato attivo in diversi tavoli per la razionalizzazione dei cantieri. Concordo sul fatto che debba essere promossa un'azione congiunta fra tutte le amministrazioni, per individuare una scala di priorità e migliorare le prestazioni autostradali che presentano problematiche dal punto di vista della cartellonistica dei lavori. Da parte del Comune c’è, e ci sarà sempre, il massimo impegno per affrontare queste problematiche ed arrivare a soluzioni che consentano di rendere le autostrade più agibili per tutti i cittadini».

 

Concessioni demaniali marittime «È interesse comune che i nostri litorali godano di efficaci opere di protezione». Lo dice l’assessore al Demanio Marittimo Mario Mascia rispondendo all’interrogazione del consigliere Nicholas Gandolfo di Liguria al Centro in merito alle azioni che il Comune intenderà intraprendere in relazione alla cd. Bolkestein sulle concessioni demaniali marittime. «Chi opera nel settore – prosegue l’assessore Mascia – deve essere in grado di investire e di essere tutelato dalle mareggiate. L’interesse è quello di tutelare e preservare le professionalità che si sono formate nel corso di decenni e il cui operato ha portato anche una ricaduta occupazionale sul litorale: faccio riferimento anche agli operatori dei circoli ricreativi e sportivi, della pesca sportiva, che sono un collante sociale e che in questo momento hanno un margine di incertezza lavorativa. Il Comune, sotto il punto di vista del percorso amministrativo, procederà a bandire le gare per le concessioni così come previsto dall’art. 3 della legge 118/2022 che prevede le concessioni fino al 31/12/2023 con possibilità di proroga fino al 31/12/2024 qualora ci fossero oggettive e comprovate difficoltà a concludere entro la data stabilita. Non vogliamo navigare a vista dando proroghe di anno in anno, Ricordo che siamo ancora in attesa di decreti legislativi che devono ancora essere emanati e confidiamo che la norma venga recepita anche per tutelare l’interesse economico degli operatori». Inquinamento elettromagnetico via del Molo «Esiste un protocollo tra Arpal e l’amministrazione per risolvere problematiche come queste e per risolverle alla svelta. Appena avremo l’informativa dell’Arpal comunicheremo ai consiglieri i risultati».

 

Risponde così l’assessore Maresca all’interrogazione del consigliere Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) in merito all’ «inquinamento elettromagnetico e disturbo della quiete pubblica in via del molo - premesso che alcuni cittadini residenti in via del molo segnalano disagi dovuti all’attività di antenne elettromagnetiche installate su edifici situati in uno spazio circondato da molte abitazioni; - premesso altresì che dalle suddette installazioni risulterebbero derivare emissioni di suoni intermittenti con una cadenza regolare, sia di giorno che di notte, e che tali rumori sembrerebbero concentrarsi nelle adiacenze dell’edificio Synlab Il Baluardo, sito in via calata Marinetta, 2».

 

Parco di Nervi

«La sua domanda è stata sottoposta ai tecnici di Aster: non tanto tempo fa, in occasione della commissione che abbiamo fatto, aveva già dato delle risposte a una serie di domande che i consiglieri avevano posto in merito alla manutenzione dei parchi e del verde ed eravamo rimasti d’accordo che l’avremmo riaggiornata nell’arco del 2023 nell’ambito del calendario delle commissioni che abbiamo già stilato insieme alla collega Viscogliosi e insieme al collega Aimé, quindi avremo un’ulteriore possibilità. Nel frattempo gli interventi di riqualificazione hanno riguardato sei aree, sei grandi aree dove sono ricomprese altrettante aiuole nei parchi di Villa Serra e Villa Groppallo. Sono stati messi a dimora alberi. I lavori che sono in corso sono già stati finanziati e verranno eseguiti in base alla stagionalità, alcuni possono essere fatti nelle stagioni invernali, altri nella stagione primaverile. Però questi interventi avranno una loro continuità che riguarderà tutto il verde. Le parti basse di Villa Serra e Villa Groppallo sono oggetto di verifiche idrauliche a causa di una risalita invernale dell’acqua: è stato spiegato che la falda in quella fattispecie di terreno si alza e crea problemi all’apparato radicale delle piante. Stando studiando una modalità per evitare che questo possa avere conseguenze sullo sviluppo stesso delle piante». Risponde così l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente al consigliere Fabio Ceraudo dei Cinque Stelle che lo ha interrogato sullo stato di manutenzione del parco di Nervi.

 

Terminato il question time, il Consiglio comunale si apre 15, e con 41 presenti la seduta è valida. Prima di cominciare i lavori, il presidente del Consiglio comunale dedica un minuto di silenzio alla memoria di Angelo Santi, consigliere comunale dal 1976 al 1981 del Partito Socialista. Si procede con la discussione di quattro mozioni e due interpellanze.

 

Mozione 109 avente ad oggetto “Contrasto all’abbandono dei mozziconi di sigarette nell’ambiente in ossequio alla legge 221/2015”, presentata dal consigliere di Vince Genova Valter Pilloni. Su questo atto sono stati presentati due ordini del giorno: il primo dal consigliere del PD Alberto Pandolfo, il secondo dai consiglieri di Forza Italia Stefano Costa e Paolo Aimé. La mozione riguarda “Il problema della dispersione dei mozziconi di sigarette nell’ambiente, che ha raggiunto livelli non più tollerabili. Dato che i mozziconi di sigarette appartengono alla categoria dei rifiuti tossici poiché sono composti in buona parte di microplastiche e il littering del mozzicone, ovvero l’odiosa abitudine di gettare per strada la sigaretta a fine uso, è una cattiva azione largamente diffusa anche nelle nostre città”. I consiglieri impegnano Sindaco e Giunta a “Valutare se non sia giunto il momento di dare applicazione a quanto previsto dalla legge italiana n. 221/2015 in vigore dal 2 febbraio del 2016 denominata Green Economy. Tale normativa prevede una sanzione da 60 a 300 euro per chi si libera del mozzicone di sigaretta gettandolo semplicemente a terra. Ricordando inoltre che l’art. 40 della stessa legge sollecita le amministrazioni a dotare la città di appositi raccoglitori distribuiti sul territorio metropolitano”. Con il parere favorevole della Giunta espresso dall’assessore Sergio Gambino la mozione è stata approvata all’unanimità.

 

Mozione 95 ad oggetto “Creazione di un tavolo permanente di contrasto alla criminalità mafiosa e organizzata” presentata dai consiglieri della Lista Rosso Verde Filippo Bruzzone e Francesca Ghio. Al centro della mozione il fatto che: “I fenomeni mafiosi sono purtroppo, ampiamente attivi nel territorio del Comune di Genova e tale dato di fatto viene certificato anche dall’ultima relazione semestrale della DIA”. La mozione impegnare Sindaco e Giunta “a convocare con cadenza trimestrale le commissioni 1 (Affari Istituzionali e Generali) e 6 (Sviluppo Economico) sul contrasto alle organizzazioni mafiose e alla corruzione formato da rappresentanti di tutte le Istituzioni interessate, nonché dai rappresentanti del Consiglio comunale, dal Terzo Settore, dalle organizzazioni sindacali e datoriali, dall’Università, con la finalità di aggiornamento continuo e studio di azioni di contrasto al fenomeno mafioso a Genova”. Dopo il parere favorevole della Giunta, la mozione è stata approvata all’unanimità.

 

Mozione 83 avente ad oggetto “Installazione barriere anti attraversamento nelle stazioni ferroviarie cittadine” presentata dal consigliere della Lega Fabio Ariotti. La mozione prende vita dal fatto “che spesso alcune persone, non curanti delle norme vigenti, attraversano i binari nelle stazioni ferroviarie rischiando gravi incidenti e che tale comportamento ha già provocato diverse vittime in tutto il territorio nazionale, tra cui uno recentemente nella stazione di Genova Voltri”. Al fine di evitare l’insorgere di nuovi incidenti s’impegnano Sindaco e Giunta: “Ad avviare un confronto tra il Comune di Genova e le Ferrovie dello Stato per valutare la possibilità di installare le barriere anti attraversamento nelle Stazioni ferroviarie presenti su tutto il territorio cittadino”. L’assessore Maresca esprime parere favorevole della Giunta e la mozione è stata approvata all’unanimità.

 

La mozione 106 “Digitalizzazione dati AMIU”, presentata da Mariajose’ Bruccoleri di Genova Civica, è stata rinviata. Al termine delle mozioni sono state discusse due interpellanze.

 

 Interpellanza 52 “Sovrappasso ferroviario via De Nicolay (Pegli)” presentata dal consigliere di Vince Genova Paolo Gozzi. Dal momento che “allo stato attuale risulta impossibile il ripristino degli originari percorsi delle linee collinari e permangono i limitatori fisici di sagoma in cemento posti all’imbocco di via de Nicolay”; con questo atto si chiede alla giunta: “se le suddette problematiche erano note al momento dell’affidamento dei lavori; se gli intendimenti dell’Amministrazione circa la verifica strutturale da parte di tecnico abilitato che attesti la attuale portata limite del Ponte di via De Nicolay, coma da risposta all’interrogazione RS n. 170/2022; se in generale, gli intendimenti dell’Amministrazione per ovviare alle evidenti criticità di una situazione che, all’esito di onerosi lavori di manutenzione, appare peggiorata rispetto al pregresso”. A rispondere è l’assessore Maresca su delega dell’assessore Campora: “La portata è di 10 tonnellate e i lavori non hanno portato formalmente un aumento. Da parte del Comune di Genova ci siamo resi disponibili ad implementare tale peso e abbiamo affidato le verifiche ad una ditta. E’ volontà di tutti arrivare ad una portata 13/14 tonnellate che consentirebbe un afflusso maggiore di mezzi pesanti. Stiamo lavorando per questo”.

 

Interpellanza 65 “Pris Progetto Definitivo Realizzazione Ponte Via Ferri, Rilevato Ferroviario e Barriere antirumore” presentato da Cristina Lodi, consigliera del PD. Dal momento che “riguardo gli indennizzi Webuild Terzo Valico AV/AC, precisa che rientrano nel Piano Regionale Strategico relativo al Nodo Ferroviario di Genova attivato da Regione Liguria ai sensi della legge regionale n. 39 del 2007 nell'ambito del quale saranno valutate le richieste indennitarie degli aventi diritto”, e tenuto conto che “l'Amministrazione Webuild precisa che potrà interfacciarsi direttamente con Regione Liguria o con il Comune che è parte del suddetto Tavolo PRIS per tutti i chiarimenti del caso”, la consigliera interroga la Giunta per sapere: “In che modo cittadini coinvolti dai lavori del Progetto Definitivo sopra menzionato di Fegino potranno fare domanda di indennizzo, quali proposte l'amministrazione comunale ha avanzato nel tavolo Pris di cui è membro, quali sono le azioni ad oggi definite dal Tavolo Pris di cui il Comune è membro, in che modo l'amministrazione comunale intende coinvolgere la cittadinanza e come intende informarla preventivamente su tutti i passaggi che arriveranno a definire gli indennizzi dovuti rispetto a criteri di uniformità e equa attribuzione a tuti gli aventi diritto”. Risponde l’assessore Maresca: “Si parla di opere fondamentali che vanno ad inserirsi in una dinamica cittadina dove è nostro dovere assumere massima tutela. Ci stiamo facendo carico di monitorare la situazione anche dal punto di vista economico e ci saranno, alla fine di questo mese e a febbraio, tavoli riguardanti le opere da attuare e la cittadinanza. Il Comune di Genova è in continua collaborazione con gli altri enti competenti con cui stiamo realizzando le diverse progettualità a riguardo. La nostra prima priorità benessere dei cittadini”.

 

Il Consiglio comunale si è chiuso alle 17.34.

«In alcune zone di circonvallazione a monte, prevalentemente in salita superiore San Rocchino e via Chiodo, gli atti vandalici sono aumentati notevolmente e sono in corso accertamenti e indagini da parte della nostra Polizia locale e della Questura per capirne la matrice. Una delle ipotesi, infatti, è che non si tratti di episodi occasionali, ma di atti vandalici finalizzati al furto sui veicoli, messi in atto con una regia precisa, e forse anche da un’unica banda, che sta agendo sempre in zone dove, al momento, non ci sono le telecamere di videosorveglianza. Intanto abbiamo incrementato il passaggio delle nostre auto più volte al giorno e abbiamo ricevuto un riscontro positivo, perché gli atti vandalici negli ultimi giorni si sono fermati. Speriamo che queste azioni di deterrenza funzionino, nel frattempo si continuano a cercare i responsabili di questi atti vandalici». Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova Sergio Gambino rispondendo ad una interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Franco De Benedictis che ricordava come in alcune zone di circonvallazione a monte “gli abitanti hanno evidenziato un aumento di atti vandalici contro le auto in sosta e gli specchietti retrovisori”.

Ultimo aggiornamento: 18/01/2023