Report del Consiglio comunale del 25 ottobre 2022

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Articolo del
25/10/2022
Aula del Consiglio comunale

I parcheggi nel Waterfront di Levante, il destino delle riparazioni navali e la proposta di installazione di pale eoliche sulla nuova diga foranea alcuni dei temi discussi in Sala Rossa

Roberto Bordi, Irene Moretti, Manuela D'Angelo

Alle ore 14 il Consiglio Comunale di martedì 25 ottobre si apre con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

 

Navetta elettrica Centro Storico

“Abbiamo già previsto che il servizio di navetta elettrica gratuita, una volta chiuse le procedure di gara, sarà meglio comunicato in modo che siano sviluppate quelle potenzialità ancora in parte inespresse. È un servizio che vogliamo mantenere perché va incontro a un’utenza debole, con difficoltà motoria, in particolare gli anziani, quelli residenti nel centro storico, ma anche i turisti. Partendo dai già buoni risultati ottenuti durante questa fase di sperimentazione, vogliamo alzare l’asticella e quindi promuovere meglio un servizio innovativo, gratuito e sostenibile”. Lo ha annunciato l’assessore alla Mobilità Matteo Campora rispondendo a un’interrogazione della consigliera del Pd Donatella Alfonso sul servizio della navetta elettrica del centro storico che ha chiesto di “conoscere come è stato espletato il servizio fino ad oggi, con quale interesse del pubblico, con quali costi e se si ritiene di modularlo o promuoverlo diversamente in vista di un approccio sempre più efficace quanto rispettoso dell’ambiente e dei luoghi”. La consigliera Alfonso, nella controreplica all’assessore Campora, ha concluso dicendo: “Dispiace che nonostante sia costato 11mila euro al mese, il servizio non sia stato adeguatamente usato, ma aspettiamo questa seconda fase del servizio”.

 

Aree di parcheggio Waterfront di Levante

“Un’autorimessa con 600/700 posti e un parco di 42 mila metri quadrati, il primo parco pubblico sul mare, saranno parte del progetto di riqualificazione della parte fronte mare di Piazzale Kennedy”. Così risponde l’assessore Matteo Campora, con delega del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi, all’interrogazione a risposta immediata del consigliere della lega Alessio Bevilacqua. Il 54, presentato oggi in sala rossa, chiede progettualità e futuro utilizzo delle aree di parcheggio in relazione alle esigenze sia della cittadinanza che per gli eventi fieristici. “La progettualità di riqualificazione del fronte mare, che è la cerniera tra il waterfront di levante e la promenade di Corso Italia, esiste. Attualmente la progettazione di un’autorimessa nel sottosuolo e delle aree verdi soprastanti è in fase di affido e prevede, oltre a 600/700 posti auto, un’area verde di 42 mila metri quadrati: un parco pubblico, che sarà il primo parco pubblico di Genova sul mare, che avrà funzione di spazio di ritrovo e punto di aggregazione per tutta la città. Saranno organizzati spazi pubblici per valorizzare il tessuto urbano della foce e ci sarà molta attenzione per l’accessibilità pedonale. L’area sarà suddivisa in tre fasce: una a nord e una a sud che prevede verde con alberi ad alto fusto in analogia con parco urbano all’interno del waterfront, mentre la terza fascia sarà dedicata agli eventi e potrà ospitare manifestazioni di diversa natura: dalla musica, al teatro, allo sport. A lato – conclude Campora – verranno ricavate passeggiate con ciclabili che daranno continuità tra waterfront e Corso Italia.

 

Nuovo supermercato Nervi e viabilità

La prevista apertura a Nervi di un nuovo supermercato del gruppo “Sogegross” frutto della delibera di Giunta approvata lo scorso 29 settembre preoccupa i commercianti della zona al punto da valutare la chiusura fino a Natale delle loro vetrine. La notizia si aggiunge alle problematiche relative alla zona ZTL istituita nel centro storico del quartiere dall’Amministrazione, oggetto di una recente commissione consiliare in cui è stato audito il comitato “No ZTL” di Nervi. Cosa intende fare il Comune di Genova per tutelare il commercio di vicinato, alla luce dell’apertura di un nuovo supermercato a Nervi che si aggiunge a quello di Esselunga a Sestri Ponente? A chiederlo è la consigliera di Genova Civica Josè Maria Bruccoleri. Nella sua replica l’assessore all’urbanistica Mario Mascia specifica che la delibera a cui fa riferimento la consigliera Bruccoleri non comporta una modifica al PUC, ma dà avvio alle procedure preliminari ambientali necessarie per l’eventuale variante al PUC – da approvare in Consiglio Comunale – con il coinvolgimento di Regione Liguria per quanto riguarda l’eventuale Valutazione Ambientale Strategica. L’assessore Mascia puntualizza che la delibera in oggetto è collegata a un bando indetto nel 2020 dall’Amministrazione per recepire eventuali proposte di realizzazione di una piscina coperta a Nervi per la pratica della pallanuoto, dando la possibilità ai privati interessati di realizzare, oltre all’impianto sportivo, anche una struttura commerciale con media superficie di vendita al fine di rendere economicamente sostenibile l’investimento.

 

Riparazioni navali

Di cosa si è parlato durante la riunione alla quale hanno partecipato, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, il sindaco Marco Bucci, alcuni industriali genovesi, il presidente di Porto Antico SpA e Carlo Puri Negri? È vero che il Comune di Genova avrebbe intenzione di aprire al traffico urbano l’area delle riparazioni navali tra piazza Cavour e via dei Pescatori, prevedendo lo spostamento dei cantieri presso il bacino portuale di Pra’? E quali garanzie per i circa 3mila lavoratori del comparto? Sono le domande oggetto dell’interrogazione a risposta immediata presentata dal capogruppo del Partito Democratico Simone D’Angelo. L’assessore al porto Francesco Maresca afferma di non conoscere l’oggetto della riunione a cui si riferisce il consigliere D’Angelo, dicendosi comunque “sicuro” che non si sia parlato dello spostamento delle riparazioni navali in un’altra zona della città, essendo l’area attuale interessata da un possibile ampliamento mirato ad allargare le attività anche agli yacht. L'assessore esclude inoltre l’apertura al traffico urbano della viabilità portuale delle riparazioni navali, augurandosi che grazie a bacini migliori ed ampliati possano crearsi ancora più posti di lavoro nel comparto in oggetto.

 

Deratizzazioni

“Oltre alle derattizzazioni periodiche e straordinarie, il Comune ha avviato anche il progetto Sfratto che ha avuto un’attenzione a livello nazionale: l’associazione delle imprese di disinfestazione Anid ci ha invitati a Rimini per la presentazione del nostro progetto, che da diversi mesi, ha ottenuto risultati positivi. Abbiamo iniziato nella zona del Ghetto del centro storico, un’area critica dal punto di vista dei roditori, dove già con la realizzazione degli ecopunti è diminuita la presenza dei roditori. Inoltre, sono stati installati particolari tombini basculanti che sono ostacolo per i ratti in risalita, non impedendo comunque il deflusso acque. Andremo avanti su progetto Sfratto, che altre città vogliono imitare, estendendolo ad altre zone della città e del centro storico». Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente Matteo Campora, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Nicholas Gandolfo, capogruppo di Liguria al Centro che ha chiesto “lo stato di attuazione del progetto Sfratto, i risultati che sta producendo e l’eventuale suo ampliamento ad altre zone della città di Genova”. “Il problema dei roditori attanaglia le grandi città, da Parigi ad Amsterdam ha anche detto l’assessore Campora - Sotto il centro storico abbiamo cunicoli di secoli fa: abbiamo avviato campagne di derattizzazione straordinarie che hanno portato a buoni risultati. È importante che anche i privati procedano a derattizzazioni: ci sono immobili privati abbandonati, dove i roditori trovano situazione confortevole per annidarsi e proliferare”.

 

Caro bollette

Il consigliere del Movimento 5 Stelle Luca Pirondini chiede, con il suo 54, se la civica amministrazione ha intenzione di attivarsi per aiutare le aziende al fine di scongiurare il pagamento di cauzioni richieste da alcune aziende di servizio, (pena l’interruzione del servizio energetico) e di intercedere con il governo per ottenere maggior tutela sull’argomento. A rispondere è l’assessore alle politiche ambientali ed energetiche Matteo Campora: “Vado un po’ al buio in quanto non so a quali aziende si faccia riferimento e sarebbe utile avere queste informazioni. In generale va detto che dove ci sono violazioni nella regolamentazione del settore energia esiste un’autorità, Hera, che ha il compito di vigilare e intervenire dove siano presenti violazioni. Sappiamo che Hera interviene nel mondo dell’energia elettrica, sul riscaldamento e su tutti i settori che riguardano l’energia. Sarebbe utile avere informazioni più dettagliate sulle aziende per capire, se tra queste, fossero presenti realtà legate al Comune di Genova e compiere così opportune verifiche, dal momento che non ho avuto comunicazioni dirette al mio assessorato. Dove si registreranno comportamenti illegittimi o comportamenti, che pur essendo legittimi, fanno si che l’azienda vada in difficoltà, cercheremo di fare una moral suasion in maniera tale che tutte le imprese possano essere supportate e aiutate anche dal Comune di Genova. Avere dettagli è fondamentale al fine di avviare approfondimenti per aiutare queste aziende. Per le violazioni esiste l’autorità di regolazione presso la quale devono essere inviate le segnalazioni ed esiste - aggiunge l’assessore - una normativa nazionale che va a disciplinare anche il tema del deposito cauzionale: quindi oltre all’approccio del Comune di Genova occorre un approccio a livello nazionale, a livello di parlamento e a livello di governo per capire quali sono le regole all’interno delle quali ognuno si deve muovere”.

 

Alle ore 15 il Consiglio comunale di martedì 25 ottobre si è aperto con la discussione delle mozioni e delle interpellanze all’ordine del giorno e i fuori sacco.

 

Il primo atto discusso è stato l’Articolo 55, presentato dal consigliere Filippo Bruzzone della lista Rosso Verde. Il consigliere Bruzzone ha illustrato l’atto, ricordando “il caso della scritta antisemita apparsa in una pasticceria di Marassi, e la scritta “but not lgbtq” su un murales appena eseguito a Sampierdarena. Le espressioni di solidarietà non bastano- ha esposto Bruzzone- e per questo ritengo opportuno che il Consiglio comunale avvii un confronto al proprio interno, e decida, assieme, le azioni da intraprendere per rendere Genova concretamente simbolo di pace e di incontro tra culture”. Durante la discussione è stata chiesta una commissione specifica per affrontare il tema in maniera più approfondita e concreta. Ha risposto in aula il sindaco Marco Bucci: “Siamo allineanti con questo articolo 55; apprezzo le parole di chi ha detto che bisogna migliorare la vita della città. Dobbiamo essere tutti uniti, per far vedere la forza della nostra città. Il sentimento di intolleranza va combattuto da tutti, con sintonia e lavoro di gruppo”.

 

E’ stato poi discusso l’Ordine del giorno fuori sacco ad oggetto “Lavoratori portuali interinali” presentato da Simone D’Angelo (PD) Filippo Bruzzone (RV) Ariel Dello Strologo (GC) e Luca Pirondini (M5S). L’Odg nasce dal fatto che “da sabato 15 ottobre, 86 lavoratori di Intempo s.p.a. in somministrazione presso la compagnia unica lavoratori merci varie “Paride Batini” reclamano il rispetto degli accordi con il Comune di Genova e l’Autorità di Sistema portuale del mar Ligure occidentale in merito alla stabilizzazione della propria situazione lavorativa”. “L’accordo- si legge nell’Odg- prevedeva la completa occupazione dei lavoratori per i mesi di dicembre 2021 e gennaio 2022 e l'apertura di un tavolo di confronto che garantisse la piena occupazione dal successivo mese di febbraio”. La mozione impegna il sindaco e la giunta “a ottemperare agli impegni presi con i lavoratori, sollecitando Autorità di Sistema portuale del mar Ligure occidentale a fare altrettanto”. Con 22 voti contrari, quelli di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Genova Domani, Vince Genova, Liguria al Centro e 14 favorevoli di Pd, Genova Civica, Europa Verde, Movimento 5 Stelle e Uniti per la Costituzione, l’Odg è stato respinto.

 

Ordine del giorno fuori sacco, ad oggetto “Aggiornamento idranti antincendio” presentato dal Movimento 5 Stelle, con cui si impegnano il Sindaco e la Giunta ad attivarsi affinché venga “calendarizzata una commissione nel più breve tempo possibile, coinvolgendo tutti i Municipi, al fine di poter pianificare una manutenzione programmata e continuativa (almeno una volta all’anno) su tutti gli idranti antincendio presenti sul territorio cittadino, al fine di evitare possibili e probabili eventi che possano mettere a rischio l'incolumità pubblica”. L’Odg è stato approvato all’unanimità.

 

E’ stata poi discussa la mozione 58 21/07/2022 ad oggetto “Istituzione di percorsi formativi ed informativi su strumenti per la partecipazione e meccanismi di funzionamento delle istituzioni locali”, presentata dai consiglieri Si Mohamed Kaabour, Simone D'angelo, Donatella Anita Alfonso, Rita Bruzzone, Cristina Lodi, Alberto Pandolfo, Davide Patrone, Monica Russo e Claudio Villa del Partito Democratico. Il consigliere Kaabour ha illustrato la mozione, ricordando che “alle ultime elezioni solo il 44,12% degli aventi diritto ha partecipato al voto, registrando un peggioramento e un trend negativo già registratosi nel 2017”. La mozione impegna il Sindaco e la Giunta Comunale “a istituire un percorso civico di formazione e informazione su strumenti per la partecipazione e meccanismi di funzionamento delle istituzioni locali, in collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado, inserendo la proposta nella programmazione delle attività didattiche dedicate ad educazione civica; a concordare, con i Municipi, percorsi di informazione e formazione civica su strumenti per la partecipazione e meccanismi di funzionamento delle istituzioni locali, rivolti ai cittadini”. Sul tema è stato presentato anche un Ordine del giorno della consigliera Notarnicola (Vince Genova): “Il Comune di Genova ha già avviato un progetto di avvicinamento dei giovani alle istituzioni e alle attività amministrative dei Municipi per la responsabilità civica delle nuove generazioni- ha detto- dunque impegniamo Sindaco e Giunta a continuare con questi percorsi, fin dal primo ciclo di istruzione”. Ha risposto in aula l’assessore Marta Brusoni: “Parere favorevole sia per l’Ordine del giorno che per la mozione e ringrazio per averla portata in aula, così tutti i commissari potranno ricordare quanto il Comune sia attivo sul tema, e quanto promuova il potenziamento del dialogo tra giovani e istituzioni. Ad esempio, con una delibera, la numero 80 del 21 settembre 2021, è stata istituita la Consulta comunale dei giovani cittadini e delle giovani cittadine, e sono già state approvate le linee programmatiche fino al 2025. Ricordo anche che grazie al nostro sindaco è stato istituito il sindaco dei giovani; inoltre il 15 dicembre prossimo si svolgerà in Comune un incontro tra i giovani delle scuole e i presidenti di Municipio, per motivare i ragazzi ad essere attivi nelle istituzioni”. L’odg e la mozione sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio comunale

 

Mozione 76 12/10/2022 ad oggetto “Apertura ambulatorio medico quartiere Cà Nuova”, atto presentato da Fabio Ariotti, Federico Bertorello, Alessio Bevilacqua della Lega. Sulla mozione sono stati presentati anche un Odg della consigliera Bruccoleri (Genova Civica) e sei emendamenti, di cui 5 del consigliere Bruzzone (Europa Verde) e uno della consigliera Bruccoleri. Nel suo Odg la consigliera Bruccoleri ha espresso soddisfazione per la mozione: “Si parla troppo poco di problemi sanitari. Andiamo incontro ad una sanità sempre più privata; gli interventi degli ambulatori e dei farmacisti possono salvare la vita delle persone, perché sono il primo presidio sanitario che molti cittadini incontrano. Per raggiungere un medico non si possono prendere due o tre autobus. Il sindaco, che è garante della salute dei cittadini, deve prendersi a carico il progetto di questo ambulatorio con medico e infermieri”. Sono stati poi illustrati i sei emendamenti. “La competenza è della Regione Liguria- dice il consigliere Bruzzone- bene sollecitare il sindaco, ma evidenziamo anche la responsabilità politica. Diamoci un obiettivo nelle impegnative. Manca una progettualità: se sollecitiamo la politica a fare qualcosa, poi vorrei un impegno più preciso e il monitoraggio in una commissione ad hoc, per capire cosa sia stato fatto”. Gli emendamenti sono stati in parte accolti dal proponente e in parte appoggiati dalla giunta. Ha risposto in aula l’Assessore Rosso: “Riguardo l’Ordine del giorno della consigliera Bruccoleri il parere è negativo, in quanto il sindaco non è garante della salute dei cittadini, se non in caso di emergenza sanitaria. Sulla mozione, invece, il parere è favorevole perché è corretto che il comune di Genova si faccia portavoce presso la Regione per sollecitare l’inizio dei lavori all’ambulatorio di Ca Nuova”. La mozione emendata con parere favorevole della giunta è stata approvata all’unanimità, con 36 voti favorevoli.

 

Mozione 72 06/10/2022 ad oggetto “Criticità correlate all’elevata velocità e alla sosta dei veicoli in via Carrara e viale Teano”, atto presentato dal consigliere Luca Pirondini del M5 Stelle. Nella mozione si ricorda che “la conformazione dell’arteria fa sì che spesso i conducenti dei veicoli superino i limiti di velocità indicati dai cartelli stradali (30 km/h) ed ignorino le strisce pedonali” e che vi sono stati “numerosi incidenti, di cui due mortali negli ultimi anni in via Carrara che hanno visto coinvolti auto, moto e pedoni”. La mozione impegna Sindaco e Giunta “ad installare in via Carrara dei dissuasori in modo tale da far rispettare i limiti di velocità agli automobilisti; a garantire un efficace controllo della sosta e dei parcheggi selvaggi in via Carrara e in viale Teano, sanzionando laddove necessario, le infrazioni diventate ormai consuetudine nella zona”. Ha risposto in aula l’assessore Matteo Campora dando parere favorevole alla mozione, che è stata approvata all’unanimità.

 

Mozione 73 06/10/2022 ad oggetto “Pale eoliche sulla nuova diga foranea”, atto presentato dal consigliere Valter Pillon di Vince Genova. Nella mozione si legge che “la necessità di produrre energia elettrica, anche da fonti rinnovabili, non è più una scelta ma un preciso dovere. La diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico deve essere considerata non più procrastinabile, se si vuole avviare un processo di riduzione dalla dipendenza da altri paesi”. La mozione impegna Sindaco e Giunta “a valutare se è ancora possibile promuovere le necessarie azioni affinché si rimetta in discussione la realizzazione del progetto originale di Renzo Piano”. Sul tema è stato presentato un emendamento da parte del consigliere Federico Barbieri di Genova Domani: “Cogliamo anche il fattore universitario e chiediamo quindi che siano intrapresi tavoli con l’Università di Genova e con le altre università, per valutare progetti, esperimenti, borse di studio e tirocini che vedano Genova come una “case-study” e per consentire realmente una nuova fonte di energia per la città”. L’emendamento è stato accolto favorevolmente dal proponente della mozione. Ha risposto in aula l’assessore Francesco Maresca: “La mozione e l’ordine del giorno vanno nell’ottica degli obiettivi di sostenibilità ambientale che il Comune si sta adoperando a raggiungere. Ma chiedo che venga tolta dalla mozione la parte riguardante il progetto originario di Piano”. La mozione emendata è stata approvata all’unanimità.

 

L’interpellanza 46 10/10/2022 ad oggetto “Manutenzione sopraelevata Aldo Moro”, atto presentato da: Alberto Pandolfo del Pd è stata rinviata

 

Infine è stata discussa l’interpellanza 38 09/08/2022 ad oggetto “Campagna a contrasto della proliferazione dei topi in città”, atto presentato dal consigliere Francesco De Benedictis di Fratelli d’Italia. Nell’interpellanza si legge che “le segnalazioni di topi che passeggiano nelle nostre vie e piazze, in particolare in prossimità dei contenitori di rifiuti sono ormai quotidiane, segno che la popolazione dei topi ha raggiunto livelli che da tempo non si osservavano”. Il consigliere De Benedictis interpella il Sindaco e l’assessore competente “per conoscere a che punto è la campagna di derattizzazione” e chiedere se “non si ritenga di intensificare le azioni di contrasto alla proliferazione delle colonie di topi promuovendo campagne di sensibilizzazione circa il corretto conferimento dei rifiuti”. Ha risposto in aula l’assessore Matteo Campora: “Dal 2017 sono stati incrementati interventi di derattizzazione nel centro città, nel centro storico, e al difuori; una delle situazioni che attrae i ratti è l’erba alta e il verde incolto, dove riescono a fare le loro tane. Il problema esiste, ma dai rilievi fatti ogni sei mesi ci siamo resi conto che lo stiamo contenendo; il clima, con le temperature così alte di questi ultimi mesi non ci ha aiutato, perché facilitano la loro riproduzione. Ai cittadini chiedo di segnalare tempestivamente la presenza dei ratti. Abbiamo da fare, ma abbiamo già ottenuto ottimi risultati in centro storico. Riguardo a cinghiali e nutrie abbiamo verificato che se i cassonetti sono ancorati a terra non vengono rovesciati e che dove preleviamo l’umido la sera, per non lasciarlo la notte, i cinghiali non si avvicinano. Quando abbiamo messo in campo queste azioni abbiamo ottenuto ottimi risultati. Cercheremo di fare di più”.

 

La seduta si è chiusa alle 17,41.

«Oltre alle derattizzazioni periodiche e straordinarie, il Comune ha avviato anche il progetto Sfratto che ha avuto un’attenzione a livello nazionale: l’associazione delle imprese di disinfestazione Anid ci ha invitati a Rimini per la presentazione del nostro progetto, che da diversi mesi, ha ottenuto risultati positivi. Abbiamo iniziato nella zona del Ghetto del centro storico, un’area critica dal punto di vista dei roditori, dove già con la realizzazione degli ecopunti è diminuita la presenza dei roditori. Inoltre, sono stati installati particolari tombini basculanti che sono ostacolo per i ratti in risalita, non impedendo comunque il deflusso acque. Andremo avanti su progetto Sfratto, che altre città vogliono imitare, estendendolo ad altre zone della città e del centro storico». Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente Matteo Campora, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Nicholas Gandolfo, capogruppo di Liguria al Centro che ha chiesto “lo stato di attuazione del progetto Sfratto, i risultati che sta producendo e l’eventuale suo ampliamento ad altre zone della città di Genova”. «Il problema dei roditori attanaglia le grandi città, da Parigi ad Amsterdam ha anche detto l’assessore Campora - Sotto il centro storico abbiamo cunicoli di secoli fa: abbiamo avviato campagne di derattizzazione straordinarie che hanno portato a buoni risultati. È importante che anche i privati procedano a derattizzazioni: ci sono immobili privati abbandonati, dove i roditori trovano situazione confortevole per annidarsi e proliferare».

«Ci sono buonissime notizie» ha detto l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente sollecitato dalla consigliera di Vince Genova Tiziana Notarnicola che ha chiesto aggiornamenti sulla manutenzione del muraglione di corso Italia, all’altezza dello storico locale Makò, chiedendo informazioni sulla programmazione dell’intervento di manutenzione, dato che da quasi due anni il marciapiede è transennato dal lato monte interrompendo il passaggio dei pedoni. «Ho parlato con l’ingegner Gatti – afferma l’assessore – che mi ha fornito una serie di elementi interessanti dal punto di vista pratico, pragmatico e storico. Il muraglione è stato costruito nei primi anni del Novecento, in occasioni della realizzazione di corso Italia. Alcune abitazioni, tra l’altro, sono state realizzate dalla società Aedes, che è ancora esistete ed è quotata in borsa. Ci sono già state interpellanze per stabilire se quel muro fosse di competenza privata o comunale, un contenzioso che si è concluso con un arbitrato che ha stabilito che tutte le strade che passano da quella zona, incluso il muraglione, siano di competenza comunale: questo sgombera ogni dubbio per quanto riguarda la proprietà del muraglione. Ci sono ancora criticità che riguardano la pedonalizzazione del marciapiede e i nostri uffici hanno chiesto ad Aster di ispezionare la parte alta del muro per capire se il dissesto sia competenza comunale o dipenda dal giardino della villa che insiste sulla cima. Sotto la parte terminale del muro Aster ha rilevato una pianta spontanea che, con le sue radici, ha dissestato il pavimento del muro e che fa cadere alcune lastre». «Proprio stamani – conclude l’assessore Avvenente – è stato effettuato un sopralluogo che ha stabilito che la messa in sicurezza definitiva potrà essere effettuata tramite la devitalizzazione della radice e tramite l’eliminazione della pianta. Aster provvederà a mettere la malta e a ristrutturare le lastre e questo potrà ripristinare la viabilità normale. Questa amministrazione sta lavorando anche per venire incontro a esigenze che sembrano piccole, ma che non lo sono affatto». «Ci sono buonissime notizie» ha detto l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente sollecitato dalla consigliera di Vince Genova Tiziana Notarnicola che ha chiesto aggiornamenti sulla manutenzione del muraglione di corso Italia, all’altezza dello storico locale Makò, chiedendo informazioni sulla programmazione dell’intervento di manutenzione, dato che da quasi due anni il marciapiede è transennato dal lato monte interrompendo il passaggio dei pedoni. «Ho parlato con l’ingegner Gatti – afferma l’assessore – che mi ha fornito una serie di elementi interessanti dal punto di vista pratico, pragmatico e storico. Il muraglione è stato costruito nei primi anni del Novecento, in occasioni della realizzazione di corso Italia. Alcune abitazioni, tra l’altro, sono state realizzate dalla società Aedes, che è ancora esistete ed è quotata in borsa. Ci sono già state interpellanze per stabilire se quel muro fosse di competenza privata o comunale, un contenzioso che si è concluso con un arbitrato che ha stabilito che tutte le strade che passano da quella zona, incluso il muraglione, siano di competenza comunale: questo sgombera ogni dubbio per quanto riguarda la proprietà del muraglione. Ci sono ancora criticità che riguardano la pedonalizzazione del marciapiede e i nostri uffici hanno chiesto ad Aster di ispezionare la parte alta del muro per capire se il dissesto sia competenza comunale o dipenda dal giardino della villa che insiste sulla cima. Sotto la parte terminale del muro Aster ha rilevato una pianta spontanea che, con le sue radici, ha dissestato il pavimento del muro e che fa cadere alcune lastre». «Proprio stamani – conclude l’assessore Avvenente – è stato effettuato un sopralluogo che ha stabilito che la messa in sicurezza definitiva potrà essere effettuata tramite la devitalizzazione della radice e tramite l’eliminazione della pianta. Aster provvederà a mettere la malta e a ristrutturare le lastre e questo potrà ripristinare la viabilità normale. Questa amministrazione sta lavorando anche per venire incontro a esigenze che sembrano piccole, ma che non lo sono affatto».

Ultimo aggiornamento: 27/10/2022