Il consiglio comunale di oggi, giovedì 27 aprile, si è aperto alle ore 14 con la consueta discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata:
Progetto 4 assi
«Nel 2022 gli incidenti nella Bassa Valbisagno sono stati 745, mentre in Media Valbisagno ne sono stati registrati 559. Questi, invece, i dati relativi ai transiti medi giornalieri: via Adamoli/intersezione via Solimano direzione monte - 11 mila passaggi, via Montaldo direzione mare – 8.100 e direzione monte - 8.200, via Piacenza/cimitero di Staglieno direzione monte - 18.829, via Piacenza/piazzale Resasco direzione monte - 10 mila, via Struppa direzione mare da via Lucarno - 6.532 e direzione monte - 4753.
Dal 2019 al 2021 il progetto 4 Assi ha subito diverse modifiche, anche sulle basi dei rilievi effettuati dal ministero dei Trasporti, e oggi ha ricevuto un importante finanziamento che porterà un miglioramento non solo per la Valbisagno, ma per la città. Attualmente siamo in fase di progettazione esecutiva e stiamo organizzando incontri con tutti i Municipi, per verificare la necessità di eventuali modifiche e cerchiamo di non tagliare i posteggi e di tener conto delle esigenze delle attività commerciali. Abbiamo incontrato anche i Civ e i rappresentanti delle attività e procediamo ad introdurre modifiche compatibili col progetto. È un lavoro complicato e complesso, che si pone l‘obiettivo di traguardare un servizio sostenibile dal punto di vista ambientale, ma più confortevole e con tempi di viaggio ridotti». Questa la risposta dell’assessore Matteo Campora all’interrogazione presentata dal consigliere Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione), che ha chiesto i dati dei livelli di inquinamento atmosferico, il numero dei veicoli transitanti e dei sinistri del 2022 in Valbisagno.
Aggiornamento progetto nuovo stadio Luigi Ferraris
«Questo tema è balzato recentemente agli onori cronache a motivo candidatura a Euro2032 nell’auspicio che questa importantissima manifestazione sia effettivamente assegnata al nostro paese. Il tema di una profonda riqualificazione dello stadio è all’attenzione da tempo da parte dell’amministrazione che ha iniziato a parlarne nel 2019 con spunti e contributi progettuali importanti pervenuti dai club che con la pandemia hanno avuto una battuta d’arresto. Sono stati fatti interventi sullo stadio dietro sollecitazione del comune, come l’impianto elettrico, l’impianto di illuminazione e i servizi igienici. Altri interventi, più controversi come la tribuna stampa, sono stati fatti. Oggi è stato presentato quello che più che un progetto è un masterplan con un approfondimento significativo sotto il profilo della fattibilità tecnica: siamo in contattato con le squadre e l’Istituto di credito sportivo per quanto riguarda il finanziamento di questa operazione. Al netto e in disparte ai contributi pubblici che arriveranno se effettivamente l’Italia dovesse aggiudicarsi Euro2032. Il percorso che intendiamo seguire è quello della legge stadi, una normativa pensata dal legislatore per semplificare le operazioni di questo tipo. Posso impegnarmi alla condivisione in commissione non appena questo documento, che abbiamo inviato a Roma ed è al vaglio del ministero, sarà condivisibile. Non appena lo sarà saremo disponibili ad aprire una discussione su questo progetto ancora in evoluzione che si base sui concetti fondamentali che abbiamo comunicato sulla salvaguardia dell’attuale Ferraris che vogliamo garantire. Saremo lieti di aprirci al confronto anche con la città, perché questo intervento non riguarda solo l’impianto, ma anche tutta la zona circostante». Ha risposto così il vicesindaco Pietro Piciocchi all’interrogazione a risposta immediata del consigliere della Lega Fabio Ariotti che chiedeva un “aggiornamento sul progetto del nuovo stadio Luigi Ferraris”
Bonifica Waterfront di levante
«Ringrazio il consigliere per aver presentato questa interrogazione che mi dà la possibilità di spiegare, con un linguaggio semplice e non tecnico quello che è avvenuto e quello che sta avvenendo, perché è una materia estremamente complessa. Partendo dal presupposto che uno dei valori aggiunti e dei meriti del cantiere del Waterfront di Levante è di aver operato e quasi completato una operazione di bonifica importantissima e più ampia di una prima caratterizzazione che ci eravamo immaginati. Di fatto abbiamo già ottenuto il Certificato di Avvenuta Bonifica (CAB) da Città metropolitana per una parte consistente di terreno ed è in corso una seconda fase di bonifica sul lotto 22°, ovvero la porzione posta a nord del padiglione Jean Nouvelle, tra la nuova banchina lato monte e le mura della sopraelevata interessata da una contaminazione da idrocarburi. La prima parte è stata completata con uno scavo dell’attuale quota di campagna da 5.50 metri a zero. Il secondo scavo è molto profondo ed è molto importante nella logica sia del lavoro che della tutela ambientale e dobbiamo ripristinare tra la quota zero e la quota 2.40 metri. I costi sostenuti non sono un problema e ben venga sostenerli per attività di bonifica che devono svolgersi con tutti i crismi e con le migliori tecniche possibili. Tutte le attività di bonifica devono essere svolte sulla base di piani di bonifica redatti con Arpal e approvati da Città metropolitana. Per l’amianto, invece, serve anche l’apporto di Asl. Stiamo lavorando in un quadro di totale trasparenza e di costante monitoraggio con le autorità di controllo. Il differenziale del costo è sull’ordine dei due milioni e sono sostenuti dal Comune perché fanno parte della garanzia ambientale che l’amministrazione ha dovuto concedere al momento della cessione del terreno. Non c’è un problema costi, andava comunque fatto e siamo contenti di poterlo fare perché porta valore aggiunto dal punto di vista ambientale a beneficio dei cittadini e un’opera che stiamo completando. I siti di stoccaggio sono quasi tutti fuori regione e sono autorizzati a ricevere questo tipo di materiale». Ha risposto che il vicesindaco Pietro Piciocchi all’interrogazione a risposta immediata del consigliere del Partito democratico Simone D’Angelo nel quale si chiede al sindaco e alla giunta di rispondere “in merito all’esito e ai costi della bonifica delle terre movimentate nel cantiere di competenza pubblica dei canali del Waterfront di levante, vista la presenza, già segnalata da Arpal, di alte percentuali di rifiuti petroliferi, superiore circa dieci volte quelle stimate inizialmente. In particolare, considerate le preoccupazioni per l’ambiente e la salute, si chiede di conoscere dove siano stati delocalizzati i materiali di risulta, con quali modalità tecniche e se si è provveduto a una più approfondita analisi delle terre sopraccitate”.
Parco giochi a Lagaccio
«Il progetto di un parco giochi inclusivo e innovativo nel quartiere di Lagaccio ci sta molto a cuore, tanto che per la sua realizzazione partecipammo ad un bando nazionale del ministero, che ci consentisse di recuperare le risorse necessarie per un intervento molto consistente. La notizia a riguardo è che la scorsa settimana i funzionari del Comune hanno sollecitato il ministero per sapere a che punto fosse la pratica e la risposta è stata che da Roma non è ancora stata convocata la commissione per valutare tutti i progetti presentati. Poiché vogliamo realizzarlo continueremo a sollecitare il ministero, affinché la pratica si risolva nel più breve tempo possibile». Lo ha detto l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione del consigliere di Genova Domani Lorenzo Pasi riguardante lo stato di avanzamento della progettazione “di un parco giochi inclusivo innovativo, nell’ambito del programma sperimentale «dateci spazio», in via Bartolomeo Bianco nel quartiere del Lagaccio”.
Spiaggia dei bambini
«Il rischio che la spiaggia dei bambini questa estate non venga aperta è scongiurato: ci siamo tutti mossi subito e anche Arpal farà la sua parte. Aster ha già provveduto agli scalini, alla rampa e anche i posteggi dei disabili sono conclusi. Ci siamo confrontati con l’Autorità portuale che conferma il termine dei lavori il 31 maggio. Quindi siamo felici di annunciare che anche questa estate la spiaggia dei bambini sarà un servizio attivo. Lo ha detto l’assessore Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione della consigliera del Pd Rita Bruzzone riguardante “il rischio di non avvio del progetto definito “Spiaggia dei bambini”, per l’estate 2023, da realizzarsi presso la passeggiata Roberto Bruzzone di Voltri con l’utilizzo dell’arenile, inserito nella programmazione estiva della rete Act del Comune di Genova”.
Marciapiedi stretti in via Teglia
«Abbiamo previsto un sopralluogo tra via Teglia e piazza Battistini Rivara per vedere di persona se esistono delle soluzioni al problema dei marciapiedi stretti. Ad oggi la relazione tecnica degli uffici conferma che in quel tratto la larghezza dei marciapiedi è di soli 95 cm e si riduce in alcuni tratti ad 85 e 80 cm, a causa della presenza di una fortissima edificazione. La carreggiata, in quel tratto, è mediamente di 6 metri e consente a malapena l’incrocio dei mezzi pubblici. Allargare i marciapiedi non è la soluzione, perché così facendo la carreggiata verrebbe ulteriormente ridotta e impedirebbe il transito dei mezzi pubblici. Ma vogliamo e dobbiamo trovare delle altre soluzioni. E lo faremo, con i suggerimenti di tutti». Lo ha detto l’assessore Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione del consigliere di Fratelli D’Italia Falcone in cui si segnala “che il marciapiede (lato destro, direzione Genova), che da piazza Battistini Rivara conduce fino al civ. 45, (civico dal quale poi il marciapiede riprende una normale dimensione), oltre ad una inadeguata larghezza e ad una pavimentazione sconnessa, si segnala, altresì, la pericolosità per i pedoni che vi transitano in quanto all’interno delle corsie di marcia sono presenti segnaletiche orizzontali di percorso ciclabile (senza pista), che rendono ancora più insicura la viabilità”.
Terminata la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, il Consiglio comunale si è aperto alle 15 con 36 presenti.
Prima di iniziare i lavori all’ordine del giorno è stato messo in discussione un art. 55 e un ordine del giorno fuori sacco.
Al centro dell’articolo 55, presentato dai consiglieri del PD, il “Crollo soffitto Istituto Comprensivo Nicolò Barabino”. Si legge nell’atto: “Il crollo del soffitto nella succursale dell'Istituto Comprensivo Nicolò Barabino presso il Centro Civico Buranello di Sampierdarena non ha rappresentato una tragedia solo perché avvenuto in orario notturno, quando l’edificio era chiuso. Il verificarsi di situazioni gravi come questa, evidenziano la necessità di condividere con il Consiglio Comunale una riflessione sull’edilizia scolastica e sulle garanzie strutturali e sociali dell’istruzione per le genovesi e i genovesi”. Ha risposto l’assessore al Bilancio e vicesindaco Pietro Piciocchi: «Così come mi sono preso tutte le responsabilità del caso, nello stesso modo devo respingere una serie di contestazioni di discriminazione territoriale che non trovano alcun riscontro nelle carte di programmazione. Questa città non ha periferie, ogni sua delegazione ha la stessa dignità e richiede lo stesso livello di attenzione da parte dell’Amministrazione. Il tema dell’edilizia scolastica è priorità assoluta della programmazione dei lavori pubblici del Comune di Genova. In questi anni sono stati tanti gli interventi e abbiamo lavorato all’unisono con i Municipi. Dai documenti di bilancio emerge che il trend riguardante l’edilizia scolastica è in costante aumento. Siamo passati, parlo di interventi attuati: dal 2015 dove ci sono stati interventi per 1 milione e 530 mila euro, al 2016 interventi per 3 milioni 838 mila euro, 2021 oltre 11 milioni 35 mila e 800 euro, fino al 2022 15 milioni 287 mila 932 euro. Oggi in programma per il 2023 sono previsti interventi per oltre 35 milioni 340 mila 700 euro, per il 2024 siamo sui 25 milioni 220 mila 216 euro e 9 milioni 390 mila euro per il 2025. Questi interventi riguardano tutto il territorio e si occupano sia di riqualificare le scuole anche con interventi strutturali, come quelli antisismici, sia di costruire nuovi asili e scuole dell’infanzia. Alla luce di quanto detto non si può dire che ci sia disimpegno da parte di questa Amministrazione».
Lo “Sfruttamento industriale area Ex ILVA” è il tema dell’odg fuori sacco presentato dal Consigliere della Lega Federico Bertorello. Si legge nell’atto: “Recentemente, ben quattro aziende di rilievo nazionale hanno presentato al Comune di Genova una manifestazione di interesse per l’assegnazione di 270.000 metri quadri di proprietà di Società per Cornigliano spa, oggi oggetto di diritto di superficie alla società Acciaierie d’Italia spa. Si tratta di Msc Group, Ignazio Messina & C. spa, Number 1 Lostics group spa e Interglobo per la creazione di un hub logistico di rilevanza nazionale: l’investimento ipotizzato da questi operatori prevede oltre 400 nuovi posti di lavoro e una significativa ricaduta sociale e produttiva, un aumento dell’offerta di servizi con opere infrastrutturali che valorizzino le aree; alla manifestazione di interesse di cui sopra, si è successivamente aggiunta quella proposta da TRASPORTOUNITO, CNA/FITA, ANITA, CONFARTIGIANATO TRASP, FAI e LEGA COOP, ovvero le principali associazioni nazionali del settore Autotrasporto, le quali hanno manifestato un forte interesse all’insediamento nelle aree di Cornigliano (ex Ilva), zona vecchia centrale termoelettrica, di un Autoparco per la sosta giornaliera di 800/1000 veicoli pesanti su circa 120.000/150.000 mq”. Con quest’atto d’impegna il sindaco e la Giunta: “A richiedere la Convocazione del consiglio di vigilanza dell’Accordo di Programma tramite lettera alla presidenza del consiglio e ad tutti i firmatari, finalizzata ad un confronto con la Società Acciaierie per l’Italia, volta alla collaborazione, per effettuare i necessari investimenti, comprese le politiche industriali ed occupazionali, per incrementare la produzione dello stabilimento, previa verifica degli spazi di cui effettivamente vi è necessità per effettuare queste azioni;
ad avviare le opportune interlocuzioni, affinché dopo il confronto con il consiglio di vigilanza, si avviino le necessarie azioni amministrative, oltreché politiche, tenendo conto del piano industriale della società di prossima presentazione, per richiedere la gestione delle aree in questione presso tutte le sedi Istituzionali competenti al fine di avviare un rapido sviluppo industriale delle medesime aree non più utilizzate da Acciaierie per l’Italia S.p.a.; dichiarerà di non utilizzare; a riferire in una apposita Commissione consiliare circa le iniziative intraprese e da avviarsi sulla base delle interlocuzioni con tutti gli Enti coinvolti, al fine di rendere edotti i Consiglieri Comunali e la cittadinanza di Genova”.
L’ordine del giorno è stato approvato con i 23 voti della maggioranza, contro i 12 dell’opposizione.
All’ordine del giorno sono state presentate: una delibera, due mozioni e due interpellanze.
Delibera proposta giunta al consiglio 80: “Rendiconto della gestione 2022”. Sulla stessa sono stati presentati dal consigliere del PD Alberto Pandolfo 4 ordini del giorno. Si legge nell’atto: “Su proposta dell’assessore al Bilancio, Lavori pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, la Giunta propone al Consiglio comunale di approvare: il Rendiconto per l'esercizio 2022 composto dal conto del bilancio, dal conto economico, dal conto del patrimonio e dal conto consolidato con gli organismi strumentali e la Relazione sulla gestione”. La Giunta ha espresso parere favorevole agli ordini 1 e 2 che vengono approvati all’unanimità. Gli ordini 3 e 4 con parere contrario della Giunta sono stati respinti con 20 voti della maggioranza. La delibera è stata approvata con 22 voti della maggioranza contro i 13 dell’opposizione.
Mozione 56: “Esenzione suolo pubblico cantieri edili a causa del disagio per lo stato su cessione crediti”, presentata dal consigliere Davide Falteri di Vince Genova. 5 gli emendamenti presentati: il primo dal consigliere di Fratelli D’Italia Francesco De Benedictis, il secondo dal consigliere della Lega Alessio Bevilacqua, il terzo dal consigliere Lorenzo Pellerano di Liguria al Centro e il quarto emendamento presentato dalla consigliera Cristina Lodi del PD e il quinto dal consigliere Fabio Ceraudo del M5S. Si legge nell’atto: “Sono quasi 2 mila le imprese del comparto edile con sede nel territorio genovese per un totale di quasi 10 mila dipendenti, a cui si aggiungono le imprese dell’indotto. Considerato che il settore edile sta vivendo mesi difficili a causa della situazione di stallo riferita alla cessione dei crediti fiscali riferiti al Superbonus e che tale situazione sta producendo conseguenti rallentamenti dei cantieri edili presenti in numerose aree del territorio genovese” con questa mozione il consigliere impegna sindaco e Giunta: “A valutare la possibilità, verificate le disponibilità di risorse inserite nel bilancio, di concedere il suolo pubblico gratuito per i cantieri edili presenti all’interno del territorio comunale, in attesa che vengano trovate dal Governo soluzioni concrete finalizzate allo sblocco dei crediti richieste dalle imprese del settore”.
Al termine della discussione degli emendamenti il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba ha concesso al richiedente una prima sospensione di cinque minuti per valutare gli atti. La seduta è ripresa alle 16.43. Il consigliere Falteri ha accettato tutti gli emendamenti tranne quello del consigliere Ceraudo. Una seconda sospensione è stata concessa al consigliere Bruzzone per un ulteriore approfondimento dei documenti. La seduta è ripresa alle 17.15 con la richiesta da parte del consigliere Simone D’Angelo di rinviare la mozione ad una commissione. Il presidente Cassibba ha citato l’articolo 60 comma 3 del regolamento del Consiglio comunale in base al quale spetta al proponente di accettare o meno la proposta, il consigliere Falteri rifiuta e quindi si prosegue con il parere della Giunta che da parere favorevole attraverso l’intervento dell’assessore Campora.
La mozione comprensiva degli emendamenti 1,2,3, e 4 viene approvata con 23 voti: 22 della maggioranza e il voto del consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione, il resto dell’opposizione si astiene dal voto.
La Mozione 49: “Decoro urbano”, presentata dai consiglieri di Genova Civica Ariel Dello Strologo, Mariajosé Bruccoleri, Stefano Pietro Amore è stata ritirata dai proponenti.
Interpellanza 4: “Iniziative di comunicazione sull'obbligo di rimuovere le deiezioni canine”, atto presentato dal consigliere Francesco De Benedictis di Fratelli d’Italia. “Visto l’elevato numero di cani - scrive il consigliere - considerati gli obblighi dei proprietari di rimuovere le deiezioni e di conferirle nei contenitori per l’indifferenziata, è necessario, per avere il massimo della collaborazione dei cittadini che quando rimosse le deiezioni i contenitori per il conferimento siano presenti e abbastanza vicini. Preso atto che in generale nelle vie, piazze e giardini cittadini è facile trovare a distanze ragionevoli i contenitori, lo stesso non si può dire relativamente alle tante creuze presenti nella nostra città e in questo caso, purtroppo, molti cittadini piuttosto che raccogliere le deiezioni le lasciano per terra con le conseguenze che tutti conoscono”, s’interpella il sindaco e l’assessore competente: “per conoscere se è previsto un intervento in termini di comunicazione per ricordare l’importanza e gli obblighi di rimuovere le deiezioni canine e in particolare se non si ritiene necessario prevedere l’installazione di contenitori nelle creuze anche per non lasciare alibi a chi incivilmente non raccoglie le deiezioni”. Risponde l’assessore Matteo Campora: «È un problema sul quale l’Amministrazione è sensibile, Sicuramente è importante agevolare i proprietari dei cani, ma altrettanto importante è sanzionare e colpire i trasgressori. L’assessore Gambino con la Polizia Locale ha in atto una campagna per colpire atteggiamenti irresponsabili al fine di sanzionare chi non rispetta le norme, mentre l’assessore Francesca Corso porta avanti una campagna di comunicazione sui diritti e doveri dei proprietari, come ad esempio sottolineare l’importanza dell’utilizzo della bottiglietta per diminuire gli odori nelle strade».
Interpellanza 28: “Via Bartolomeo Bianco: isola ecologica, area giochi e aree sportive”, presentata dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo. Scrive il consigliere: “Riportate le varie affermazioni del Presidente Municipio I Carratù e dell'Assessore Campora, che l'isola ecologica in progetto sarebbe solo ad uso del quartiere del Lagaccio o, comunque, sia solo un'isola ecologica municipale, seguendo il progetto più volte sottoscritto che ogni Municipio genovese abbia almeno un'isola ecologica; riportato che sempre nell'area citata è prevista un'area giochi accessibile per cui il Comune ha partecipato anche ad un bando statale che comunque se non vincerà tale finanziamento il Comune provvederà con propri fondi. Appreso che sempre questa zona di Via Bianco sarebbe interessata anche da ulteriori proposte di aree sportive, adiacenti a quelle già presenti (campo da paddle, skatepark)”, si interpellano sindaco e Giunta: “per sapere se - il Municipio 1 e l'Assessorato comunale manterranno l'impegno a che l'isola ecologica sia vincolata agli abitanti della Circoscrizione Centro Est; - è possibile la limitazione municipale cui sopra, per quello che è un investimento cittadino da parte di AMIU e se AMIU è concorde con la limitazione degli utenti sopra descritta; - se esiste o esisterà questa limitazione per le altre isole ecologiche genovesi; - l'isola ecologica di Via Bartolomeo Bianco è progettata per sostituire quella che fu sotto il Ponte Morandi; per conoscere il cronoprogramma per le altre isole ecologiche genovesi (La nota iniziativa di "almeno una per Municipio); Inoltre, vista l'impellenza di vari progetti sulla zona, si interpella per sapere se è intenzione dell'Amministrazione fornire in tempi brevi una puntuale planimetria della zona che ben descriva gli spazi per tutti i servizi citati (isola ecologica con più cassoni, area giochi accessibile, aree sportive) in modo tale da avere ben chiaro che ci siano gli adeguati mtq per tutti i progetti, senza che ci sia conflitto”.
«Sicuramente l’isola ecologica della Volpara va migliorata, Amiu ha ottenuto un finanziamento e all’interno del PNRR abbiamo recuperato quasi 4 milioni di euro che verranno utilizzati in parte, 1,8 milioni, per intervenire sull’isola ecologica della Volpara dove nascerà un vero e proprio Polo dell’economia circolare. Vogliamo che questo sito diventi moderno, tengo a precisare, a tal proposito, che il Polo dell’economia circolare sul Lagaccio, su cui verrà investito il restante finanziamento, è tra i cinque progetti più importanti a livello nazionale per l’economia circolare, perché considerato particolarmente innovativo. Ci sarà un’accettazione, un centro per l’educazione ambientale, uno spazio per le associazioni e uno retrostante per conferire gli ingombranti e per la differenziata. Un modello completamente nuovo. Genova ha bisogno di isole ecologiche, Abbiamo 57 ecovan sparsi sul territorio ma l’isola ecologica rappresenta un elemento importante nella logistica dei rifiuti, più è diffusa sul territorio e vicina ai cittadini più i cittadini possono utilizzare questo servizio. Questo Polo sarà riservato ai cittadini del Municipio Centro Est. Siamo continuamente in contatto con il Municipio di Centro Est e al momento stiamo procedendo con la progettazione definitiva, entro giugno sarà pronto il progetto e a luglio ci sarà il bando per l’esecuzione lavori e in autunno potremo iniziare i lavori di quest’opera che noi riteniamo particolarmente importante. Saranno due mesi intensi dove andremo anche a definire quelli che sono gli spazi dedicati alle diverse attività anche quelle a corona del progetto dove si potranno prevedere impianti sportivi e giochi per bambini. Aumentare il numero delle isole ecologiche è corretto, la richiesta che sto facendo ai presidenti di Municipio è quella di individuare a levante un loco per un polo dell’economia circolare».
Il Consiglio comunale si è concluso alle ore 17.57.
«Il Comune di Genova punta sulle 4 R: ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare, a cui aggiungo la quinta “R” che riguarda la responsabilità. Noi crediamo molto nel concetto del riuso e lo dimostra il fatto che Amiu da molti anni porta avanti azioni finalizzate a disincentivare la produzione di rifiuti e riutilizzare beni. A dimostrazione che vogliamo diffondere la cultura del riuso, voglio citare alcuni importanti esempi da replicare in altre zone della città, come il centro del riuso di Coronata, e il Centro del riuso, ancora in fase di realizzazione, che sarà operativo dal 1 ottobre, all’ex mercato via Bologna e poi due progetti finanziati dal PNRR, che prevedono il polo dell’economia circolare della Volpara e il polo dell’economia circolare di via Bianchi. Nei poli dell’economia circolare avremo dei punti dedicati alla consegna di oggetti in disuso, che potranno essere presi da altri cittadini e riutilizzati, come avveniva nella fabbrica del riciclo sotto all’ex ponte Morandi, con l’obiettivo di allungare la vita delle cose di cui ci disfiamo. Si tratterà di aree in cui gli oggetti potranno essere consegnati e visionati da altri cittadini, con zone di condivisione dei beni, magazzini per lo stoccaggio, sale lettura e bar. Sugli Ecovan, invece, siamo in fase di sperimentazione di spazi pensati all’interno di ogni camioncino per caricare beni non da riciclare, ma da riutilizzare e da portare in sicurezza nei centri di riuso, invece che nelle isole ecologiche». Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Matteo Campora rispondendo all’interrogazione della consigliera della Lista Rosso-Verde Francesca Ghio in merito “all’ipotesi di integrare una modalità aggiuntiva di riuso al servizio di Ecovan”. «Il Comune di Genova punta sulle 4 R: ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare, a cui aggiungo la quinta “R” che riguarda la responsabilità. Noi crediamo molto nel concetto del riuso e lo dimostra il fatto che Amiu da molti anni porta avanti azioni finalizzate a disincentivare la produzione di rifiuti e riutilizzare beni. A dimostrazione che vogliamo diffondere la cultura del riuso, voglio citare alcuni importanti esempi da replicare in altre zone della città, come il centro del riuso di Coronata, e il Centro del riuso, ancora in fase di realizzazione, che sarà operativo dal 1 ottobre, all’ex mercato via Bologna e poi due progetti finanziati dal PNRR, che prevedono il polo dell’economia circolare della Volpara e il polo dell’economia circolare di via Bianchi. Nei poli dell’economia circolare avremo dei punti dedicati alla consegna di oggetti in disuso, che potranno essere presi da altri cittadini e riutilizzati, come avveniva nella fabbrica del riciclo sotto all’ex ponte Morandi, con l’obiettivo di allungare la vita delle cose di cui ci disfiamo. Si tratterà di aree in cui gli oggetti potranno essere consegnati e visionati da altri cittadini, con zone di condivisione dei beni, magazzini per lo stoccaggio, sale lettura e bar. Sugli Ecovan, invece, siamo in fase di sperimentazione di spazi pensati all’interno di ogni camioncino per caricare beni non da riciclare, ma da riutilizzare e da portare in sicurezza nei centri di riuso, invece che nelle isole ecologiche». Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Matteo Campora rispondendo all’interrogazione della consigliera della Lista Rosso-Verde Francesca Ghio in merito “all’ipotesi di integrare una modalità aggiuntiva di riuso al servizio di Ecovan”. «Il Comune di Genova punta sulle 4 R: ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare, a cui aggiungo la quinta “R” che riguarda la responsabilità. Noi crediamo molto nel concetto del riuso e lo dimostra il fatto che Amiu da molti anni porta avanti azioni finalizzate a disincentivare la produzione di rifiuti e riutilizzare beni. A dimostrazione che vogliamo diffondere la cultura del riuso, voglio citare alcuni importanti esempi da replicare in altre zone della città, come il centro del riuso di Coronata, e il Centro del riuso, ancora in fase di realizzazione, che sarà operativo dal 1 ottobre, all’ex mercato via Bologna e poi due progetti finanziati dal PNRR, che prevedono il polo dell’economia circolare della Volpara e il polo dell’economia circolare di via Bianchi. Nei poli dell’economia circolare avremo dei punti dedicati alla consegna di oggetti in disuso, che potranno essere presi da altri cittadini e riutilizzati, come avveniva nella fabbrica del riciclo sotto all’ex ponte Morandi, con l’obiettivo di allungare la vita delle cose di cui ci disfiamo. Si tratterà di aree in cui gli oggetti potranno essere consegnati e visionati da altri cittadini, con zone di condivisione dei beni, magazzini per lo stoccaggio, sale lettura e bar. Sugli Ecovan, invece, siamo in fase di sperimentazione di spazi pensati all’interno di ogni camioncino per caricare beni non da riciclare, ma da riutilizzare e da portare in sicurezza nei centri di riuso, invece che nelle isole ecologiche». Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Matteo Campora rispondendo all’interrogazione della consigliera della Lista Rosso-Verde Francesca Ghio in merito “all’ipotesi di integrare una modalità aggiuntiva di riuso al servizio di Ecovan”.
«Genova è una città che, indubbiamente, negli ultimi anni ha visto una estensione delle ciclabili molto alta, una tra le più alte in Italia. Abbiamo due obiettivi da porci: uno è di mantenere le bike lane e le ciclabili che sono state tracciate sul territorio e che sono molto ampie e che vanno curate con attenzione con la manutenzione; dall’altro non ci dobbiamo fermare. Abbiamo avuto uno scatto nel periodo del Covid, uno scatto determinato dalla visione della giunta e del sindaco sul tema e oggi possiamo dire che abbiamo approvato una nuova estensione delle ciclabili con un finanziamento di quattro milioni che è arrivato direttamente dallo Stato e prevede la costruzione di una ciclabile che parte dalla Fiumara e arriva a Pontedecimo, una ciclabile per la maggior parte in sede protetta. Questo finanziamento arriva direttamente dai ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente e riguarda le ciclabili scolastiche e universitarie, per far sì che dalle stazioni e dai punti importanti di interscambio ci siamo le piste che uniscano le diverse sedi. Ci sarà una pista da Brignole che arriverà al polo di ingegneria, fisica e medicina a Puggia e una fino all’IIT. C’è in previsione di allungare fino a Sestri Ponente la ciclabile che arriva a Cornigliano superando così il passaggio trafficato di via Ferri. Può essere opportuno organizzare una comunicazione sull’stato dell’arte di questi progetti che sono in itinere, con molti progetti che apriranno i cantieri in estate». Ha risposto così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione del consigliere di Liguria al centro Lorenzo Pellerano per “conoscere le iniziative messe in campo per la manutenzione delle piste ciclabili e per il loro potenziamento in chiave di mobilità sostenibile e di promozione del turismo su tutto il territorio cittadino”.