Report del Consiglio Comunale di martedì 21 maggio

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21/05/2024
Una foto della Sala Rossa durante il Consiglio Comunale di martedì 21 maggio

L'inquinamento prodotto dai carburanti delle navi nel porto di Genova e i limiti ai campi elettromagnetici tra i temi più importanti affrontati oggi in Sala Rossa

Il Consiglio comunale si è aperto come di consueto alle 14 con la discussione degli artt.54, interrogazioni a risposta immediata. Di seguito il report con gli argomenti discussi:

 

Dehors

 

«Non è un tema di 12 mesi fa, ma un tema che si prolunga da anni attraverso i “dehors Covid” che, voglio ribadirlo, ha visto nel 2023 il prolungamento della deroga che era stata rilasciata a livello governativo. Non si parla di un nuovo regolamento, ma di linee guida da recepire, che abbiamo condiviso con le categorie. Il regolamento c’è già ed è del 2010. Lei ha detto che questo è un testo in elaborazione, ma è un testo che è stato condiviso con la categoria interessata e con la soprintendenza: oggi chi vuole un dehor definitivo può ottenerlo per 10 anni con apposita domanda. Queste regole, che sono legate anche all’estetica, sono condivise in conferenza dei servizi sulle singole concessioni. Stiamo codificando le norme condivise nelle conferenze, insieme agli uffici Commercio, Mobilità, Polizia locale e Soprintendenza, per dare un maggior decoro a ciò che bar e ristoranti possono realizzare. Questo verrà confermato con le linee guida. Al momento i dehor Covid e quelli definitivi verranno portati fino a fine anno. Il governo ha dato delle linee guida e su queste stiamo lavorando, anche con un disegno di legge per il quale Genova avrà fatto la propria parte e su questo siamo molto avanti: sicuramente ci faremo portavoce con il governo per le best practices che Genova sta facendo». Ha risposto così l’assessore al Commercio Paola Bordilli all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Simone D’Angelo dove “Si interrogano il sindaco e la giunta in merito al ‘Regolamento di occupazione suolo pubblico per area annessa ad esercizio di somministrazione di alimenti e bevande’ (c.d. dehors) preannunciato 12 mesi addietro”.

 

Sicurezza tassisti

 

«Mezzi privati, come i taxi, non possono essere dotati con risorse pubbliche di una paratia per la tutela degli autisti, per evitare malintenzionati. Inoltre, non c’è in città nessuna emergenza riguardante la sicurezza di questi lavoratori, non ho memoria storica di aggressioni ai tassisti e l’Amministrazione non ha ricevuto alcuna preoccupazione da parte della categoria. Ogni tassista ha un pulsante nell’abitacolo collegato alle forze dell’ordine per dare l’allarme, in caso di pericolo, ed è per questo che il 17 maggio l’aggressore del tassista oggetto dell’interpellanza è stato arrestato. Nelle piazzole di sosta dei taxi, infine, ci sono le telecamere di sorveglianza, quindi abbiamo un’ottima copertura. Qualora si verifichi in futuro un’emergenza affronteremo il problema con i mezzi a disposizione dell’Amministrazione comunale».  Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione del consigliere Valter Pilloni di Vince Genova riguardante i “taxisti potenziali vittime di malintenzionati”.

 

Lavori passeggiata di Pegli

 

«La passeggiata di Pegli ha visto l’intervento di IRETI per la sostituzione del collettore fognario lungo un tratto significativo della stessa. I lavori sono quasi terminati. Resta soltanto un tratto di 35-40 metri sotto largo Calasetta rispetto al quale è in corso un’interlocuzione con IRETI affinché sia questa società a sostenere l’onere economico dell’intervento per il rifacimento della pavimentazione: infatti, sarebbe assolutamente incomprensibile lasciare un lavoro incompleto per poche decine di metri. Per quanto riguarda gli ex bagni Roma, la settimana scorsa abbiamo effettuato un sopralluogo in zona dove è in corso un cantiere importante, a cura dell’Autorità di Sistema Portuale. Infatti, durante i lavori di demolizione del vecchio stabilimento balneare, è venuta alla luce una carenza strutturale per un tratto di 30 metri di passeggiata. In particolare, a seguito di alcuni approfondimenti, il muro di sostegno della passeggiata presentava ampie fenditure causate dalle continue mareggiate. Dal recente sopralluogo è emerso come le sottomurazioni siano state costruite in maniera opportuna: entro qualche settimana, il tratto in questione della passeggiata di Pegli sarà restituito alla pubblica fruizione. Inoltre, nel tratto di litorale posto in corrispondenza dell’ex locale Libeccio, Autorità Portuale si è assunta l’onere di chiudere il tratto sottostante dove numerosi bivacchi causano problemi costanti e continui. Nella tarda mattinata di oggi, si è verificata l’ennesima rissa, con l’intervento delle Forze dell’Ordine e dei Servizi Sociali che dovranno prendere in carico situazioni molto delicate. Dal 27 maggio, proprio accanto all’ex Libeccio inizieranno i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche per consentire alle persone con disabilità di accedere a quel tratto di litorale che prima gli era recluso. Infine, un’altra buona notizia: anche i servizi igienici limitrofi saranno demoliti e sostituiti con una struttura nuovo di zecca, dopo essere riusciti ad avere le autorizzazioni di tutti gli enti competenti». È la risposta dell’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente all’interrogazione della consigliera di Vince Genova Elena Manara che chiedeva “aggiornamenti sullo status quo dei lavori di riqualificazione della passeggiata di Pegli”.

 

Impianto ciclo chiusura rifiuti a Scarpino

 

«Nel 2017 la differenziata nel Comune di Genova era al 33,5%, a maggio sarà al 50%. Non è abbastanza, ma abbiamo preso una città all’ultimo posto per raccolta differenziata e in sette anni l’abbiamo portata a più 17%. A partire dagli anni Ottanta tutte le grandi Regioni d’Italia si sono dotate di impianti di chiusura del ciclo dei rifiuti, ma questo per noi non deve essere la scusa per non fare la raccolta differenziata. Non è detto che l’impianto debba essere per forza un termovalorizzatore: oggi esistono anche tecnologie diverse, e saranno i nostri tecnici, dopo i passaggi necessari con tutti i soggetti interessati, a verificare quale tecnologia sia migliore». Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Matteo Campora rispondendo all’interrogazione del consigliere del M5S Fabio Ceraudo riguardante “la costruzione di un impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti a Scarpino”.

 

Pulizia e piantumazioni Guido Rossa

 

«La Sopraelevata è stata oggetto di analoghi interventi a quelli che devono essere realizzati sulla Guido Rossa, ed è stata chiusa tre notti e nelle prossime settimane questi interventi continueranno per la pulizia delle caditoie, dei giunti e per l’eliminazione dell’erba e della terra che vi finiscono sopra. La stessa cosa succederà per la Guido Rossa, ma c’è un problema molto serio: chiudere la Sopraelevata è problematico, ma resta l’Aurelia a collegare le due parti della città. Quindi chiudere la Guido Rossa comporta un problema organizzativo. È programmato, tra giugno e luglio, un piano di chiusure notturne per le pulizie, che vanno fatte, ma vanno fatte mettendo in sicurezza le maestranze visto che è una strada a scorrimento veloce dove spesso circolano anche i tir. Per le ginestre Aster ci comunica che a oggi non sono previsti reimpianti, anche perché la modifica attuale di lungomare Canepa ha previsto una modifica rispetto allo sviluppo della pista ciclabile e bisogna sistemare anche quella sulla Guido Rossa. Si stanno valutando soluzioni tecniche idonee al mantenimento delle ciclabili in zone frequentate e non appena si saranno trovate verranno adottate. Si potrà pensare di sviluppare un’ulteriore ciclabile sul lungomare Canepa, visto che lato monte è previsto lo sviluppo di un parco urbano». Ha risposto così l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente all’interrogazione del consigliere Federico Barbieri (Genova Domani) “In merito all’importanza dell’asse viario Guido Rossa, essendo in atto il piano di pulizia primaverile delle strade, si chiede alla giunta quali modalità di intervento siano previste per la pulizia delle caditoie della strada e altresì si richiedono i tempi previsti per la piantumazione di nuovi esemplari di ginestra ove mancanti lungo il fianco sud della sopracitata strada”.

 

Canile Monte Contessa

 

«C’è sempre grande attenzione verso il nostro canile: nel corso degli anni la direzione Ambiente ha raccolto le segnalazioni dei volontari e dei dipendenti che assicurano assistenza agli animali. I lavori di ristrutturazione sono stati stabiliti nel 2023: sono già finiti a bando quelli urgenti per la messa in sicurezza della struttura. Altre opere verranno realizzate in economia per 23 mila 500 euro. Con le somme giunte in beneficenza verranno invece realizzati lavori successivi: si parla di porte e nuovi box, impianto di riscaldamento, installazione di caldaie aggiuntive, demolizione del massetto e del pavimento, ristrutturazione di tre locali, tra cui quello veterinario, nuova illuminazione notturna in affidamento diretto e infine il locale per la degenza dei gatti randagi, ancora da appaltare. Si procede come da cronoprogramma». Lo ha detto l’assessore Matteo Campora rispondendo all’interrogazione del consigliere del Pd Claudio Villa riguardante il “progetto di riqualificazione del canile di Monte Contessa” 

 

Piazza dei Cappuccini

 

«Le caditoie sono state pulite il 16 e 17 maggio. Gli ammaloramenti dei marciapiedi, secondo Aster, derivano dalle radici degli alberi. Dobbiamo mettere in conto la sostituzione di quelle alberature, perché rifare la pavimentazione in quelle condizioni sarebbe inutile. Ci sarà un sopralluogo anche per verificare i cedimenti nell’asfalto». Lo ha detto l’assessore Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione del consigliere Lorenzo Pellerano di Liguria al centro riguardante “il grave stato dei marciapiedi, delle alberature e delle caditoie di piazza dei cappuccini, zona molto frequentata da cittadini e turisti in ragione della vicinanza a molte scuole, uffici pubblici”.

 

Mancati sfalci

 

«Abbiamo discusso in diverse commissioni della questione sfalci, ed è stata affrontata con la necessaria energia. Rispetto a qualche anno fa abbiamo raddoppiato la disponibilità economica per effettuare gli sfalci e sono stati fatti dei bandi di gara, e i lavori sono stati poi affidati ad alcune cooperative, una per municipio. In particolare, lo scorso anno, nella fase sperimentale, c’erano stati problemi e criticità nel Municipio IV, ma a seguito di un confronto con la cooperativa la situazione è cambiata. La decisione sugli sfalci è priorità dei municipi, anche se la regia è centralizzata, perché chi meglio di chi vive tutti i giorni i territori può dire di cosa c’è bisogno? Il Municipio ci dice che sono stati fatti interventi in zona Molassana e segnala che ha un elenco di creuze da sfalciare per un totale di 210 km lineari: devono essere messi in programmazione mensile ed è inclusa la salita a cui fa riferimento. Il meteo di maggio non è stato favorevole, per sette giorni non si è potuto lavorare a causa della pioggia. La salita Costa Fredda è comunque nell’elenco delle priorità di intervento». Ha risposto così l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente all’interrogazione del consigliere di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli dove si legge: “A fronte della D.D.N. 2020-189.0.0.-137, Direzione Facility Manager; a fronte della D. D. N. 2023-304.0.0.- 41, Municipio Media Valbisagno, dei mancati sfalci, in particolare nelle creuze secondarie come, ad esempio, salita Costa Fredda; si chiede al sindaco e alla giunta comunale e sia stata verificata la modalità dell’esecuzione del servizio, in particolare nella creuze”.

 

Terminato il question time, alle 15.00 con 35 presenti si è aperto il Consiglio comunale.

All’ordine del giorno una deliberacinque mozioni e un’interpellanza.

 

Delibera proposta Giunta al Consiglio 14: “Modifiche al regolamento del concorso internazionale di violino “Premio Paganini” approvato con deliberazione c.c. n. 23/2022”.

Su proposta dell’Assessore a Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi con funzioni di Vicesindaco Pietro Piciocchi la Giunta propone al Consiglio comunale di approvare: “Di approvare le modifiche al Regolamento del Concorso Internazionale di Violino “Premio Paganini” e “di dare atto che il presente provvedimento non comporta alcuna assunzione di spesa o introito a carico del bilancio comunale, gli eventuali oneri che ne potranno derivare saranno comunque ricompresi nei limiti delle risorse iscritte a bilancio”. Si legge nell’atto: “Considerato che la 57° edizione del Premio, tenutasi nell’ottobre 2023 ha conseguito un importante successo in termini di partecipazione, di qualità e di promozione della città di Genova e della figura di Paganini; Ritenuto pertanto opportuno, anche alla luce dell’esperienza maturata nel corso della ultima edizione del Premio, apportare alcune modifiche di natura limitata al Regolamento del Concorso Internazionale di Violino Premio Paganini, allo scopo di chiarire e ottimizzare alcuni passaggi e al fine di meglio conseguire gli obiettivi del citato progetto attraverso una organizzazione che preveda funzioni e attività coerenti e funzionali a tali obiettivi e prevedendo in particolare alcuni interventi su: articolazione delle fasi finali del premio (art. 3), specificando meglio l‘articolazione delle varie fasi finali; -bando di concorso (art. 4), specificando che l’avviso debba prevedere le regole di selezione anche per le eventuali preselezioni ed eliminando l’obbligatorietà della traduzione in francese dell’avviso; modalità di svolgimento del concorso (art. 6), specificando che tutte le fasi del concorso e non solo le finali possono essere oggetto di registrazione e di trasmissione via streaming; criteri di votazione e assegnazione dei premi (art. 8) volti ad assicurare ulteriormente la massima imparzialità, trasparenza ed efficacia del processo di valutazione della Giuria che, all’atto di insediamento, delibera il proprio regolamento interno, specificando che i criteri sono elaborati per disciplinare la metodologia di votazione e assicurare la massima imparzialità, trasparenza ed efficacia del processo di valutazione della Giuria che, all’atto di insediamento, delibera il proprio regolamento interno, stabilendo altresì che la votazione, in ogni fase, è segreta e che i componenti della Giuria internazionale possono esprimere il proprio parere esclusivamente nei termini di “ammesso/a” e “non ammesso/a” alle fasi finali o in altra forma preventivamente concordata nel regolamento interno adottato dalla Giuria; composizione del Comitato (art. 14), inserendo un nuovo comma che preveda che il Comitato può proporre la nomina, a titolo onorifico, di una figura esperta, rappresentativa del panorama musicale genovese, operante nell’ambito della Direzione Artistica del Premio per garantire un maggior legame con il territorio; compiti del Presidente (art. 15) che provvede, tra l’altro, analogamente a quanto già avviene per la nomina della Giuria Internazionale, alla nomina dei componenti della Commissione di preselezione, ove prevista; - compiti del Direttore Artistico (art. 17), specificando che il direttore artistico assume contatti necessari per garantire all’attività concorsuale ogni possibile forma di contribuzione da parte di enti e organismi pubblici e privati, secondo gli indirizzi del Comitato; composizione della Giuria Internazionale (art 18) con l’innalzamento del numero dei potenziali membri da un minimo di sette a un massimo di nove, al fine di garantire ulteriormente i principi di trasparenza e di pari opportunità, garantendo un’adeguata rappresentanza di genere; - abrogazioni, modificazioni, norme transitorie e finali (art. 20) procedendo all’abrogazione dello stesso in quanto trattandosi di modifica e non di abrogazione o nuova approvazione non risulta necessario precisare tale norma transitoria”. Sulla stessa è stato presentato un emendamento dalla lista Rosso Verde. Il sindaco, a nome della Giunta, ha dato parere negativo all’emendamento che è stato respinto con 22 voti contrari della maggioranza e 13 a favore dell’opposizione. La delibera è stata approvata all’unanimità.

 

Mozione 46: “Divieto di aumento dei limiti dei campi elettromagnetici (art. 10 legge 30.12.2023, n. 214)”, atto presentato dal consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione. Scrive il consigliere: “Nel sistema giuridico e costituzionale vigente la salute dei cittadini è posta sempre e necessariamente al primo posto, senza eccezioni di alcun tipo; -allo stato attuale i limiti dei campi elettromagnetici (valori di attenzione e obiettivi di qualità) vigenti sono pari a 6 V/m e la norma suddetta stabilisce che, una volta scaduto il termine di 120 giorni dalla data di entrata in vigore della L. n. 214/2023, in assenza di specifiche previsioni regolamentari di adeguamento, e sino a quando le stesse non sono definitivamente adottate, entrerà automaticamente in vigore un valore pari 15 V/m, valore che dunque supera il doppio di quello attualmente vigente; sussiste un serio rischio che tale valore provvisorio possa essere addirittura incrementato al di sopra del valore di 15 V/m in forza di decreti ministeriali ex art. 4 co. 2 e 3 L. n. 36/2001, espressamente citati dall’art. 10 co. 1; un innalzamento dell’attuale limite dei 6 V/m, in ottica di ragionevolezza, prudenza e sostenibilità dovrebbe essere determinato soltanto all'esito di comprovate evidenze di tipo medico-scientifiche e non in base a scelte politico-economiche o esigenze tecnologiche funzionali ad interessi diversi da quello primario della salute dei cittadini”. Con questa mozione s’impegna il sindaco e la Giunta: “Ad esprimere la propria preoccupazione per l'aumento dei limiti dei campi elettromagnetici e ad inviare ad Anci e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta di reintroduzione del limite di 6 v/m; a valutare l’adozione dello strumento maggiormente idoneo a minimizzare i campi elettromagnetici sul territorio comunale”.

Sulla stessa sono stati presentati cinque ordini del giorno: il primo, il secondo e il quarto dai consiglieri Monica Russo e Alberto Pandolfo del Pd che impegnano sindaco e Giunta: “A partecipare a commissione da svolgersi entro il mese di Giugno 2024 sul tema” e “A farsi parte attiva attraverso la stesura di un Regolamento comunale per l'installazione degli impianti di Telecomunicazioni”.

Il terzo dalla consigliera Cristina Lodi del Gruppo Misto che impegna sindaco e Giunta: “Ad avviare un percorso di stesura di un regolamento comunale in linea con la prosecuzione di un percorso avviato con il protocollo di intesa del 2016 e a prevedere per la stesura del regolamento il coinvolgimento dei soggetti titolari di concessione, quali Arpal, Municipi e Associazioni di utenti”. Il quinto ordine del giorno è stato presentato dal consigliere Stefano Costa di Forza Italia e impegna sindaco e Giunta: “A promuovere l’apertura di un dibattito finalizzato all’approfondimento del tema con i soggetti coinvolti (Anci, Arpal, ASL), attraverso la commissione consiliare.

Presentato anche un emendamento dal consigliere Filippo Bruzzone della lista Rosso Verde, accettato dal proponente.

L’assessore all’ambiente Matteo Campora ha dato, a nome della Giunta, parere negativo alla mozione, ma positivo agli ordini del giorno.

Gli ordini del giorno sono stati approvati all’unanimità.

La mozione è stata respinta con 20 voti contrari (Vince Genova, Genova Domani, Forza Italia, FdI, i consiglieri Bertorello e Bevilacqua della Lega, i consiglieri Gandolfo, Cavalleri e Pellerano di Liguria al Centro) e 13 a favore (il consigliere Fabio Ariotti della Lega, il consigliere Lo Grasso di Liguria al Centro, il Pd, la lista Rosso Verde, il M5S, Uniti per la Costituzione) e un astenuto (Gruppo Misto).

 

Mozione 44: “Osservatorio astronomico di Genova Sestri Ponente”, atto presentato dal consigliere Valter Pilloni di Vince Genova.

Scrive nell’atto: “Tra alcune settimane verrà celebrato il quarantennale della realizzazione di questo audace edificio completato nel 1984 dai soci aderenti al centro astrofili in completa autonomia finanziaria salvo un modesto contributo delle officine comunali. L’edificio è punto di osservazione del cosmo, diventando nel corso degli anni un punto di riferimento per istituti scolastici genovesi, regionali, e privati cittadini. in tutti questi anni l’ingresso e la fruizione del locale e delle strumentazioni sono stati forniti gratuitamente a tutti i visitatori mentre il gruppo di lavoro ha portato avanti il proprio impegno divulgativo e di sostegno attingendo ad autonome risorse fatto salvo per modesti e sporadici contributi di terzi che hanno appena reso possibile il mantenimento in vita dell’impianto nelle spese correnti. Allo stato attuale la struttura è interessata da un diffuso stato di degrado figlio dell’assenza della necessaria manutenzione da troppo tempo rimandata a causa proprio dell’assenza di capacità economica”. Con questa mozione s’impegna sindaco e Giunta: “A valutare con quale modalità il comune potrebbe sostenere e/o agevolare il gravoso lavoro che questi volontari da 40 anni si impegnano a portare avanti nell’interesse della scienza e della comunità cittadina indirizzando a loro un sostegno concreto anche attraverso interventi diretti messi in pratica dalle Società Partecipate del Comune. Questo impegnativo compito divulgativo non deve cessare per mancanza di risorse adeguate ma al contrario deve proseguire il suo percorso nel tempo arricchendosi di ulteriori elementi di osservazione, studio e analisi”. Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno dal consigliere Pandolfo del Pd che impegna sindaco e Giunta: “A valutare la modalità con la quale il Comune possa sostenere concretamente il lavoro dei volontari e della comunità scientifica degli Osservatori astronomici di Genova nell’interesse della scienza e della cittadinanza”

L’assessore al patrimonio Francesco Maresca ha dato parere favorevole alla mozione e all’ordine del giorno che sono stati approvati all’unanimità.

 

Mozione 5: “Attuazione della direttiva 2005/33/CE che modifica la direttiva 1999/32/CE in relazione al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo”, atto presentato dalla consigliera Lodi del Gruppo Misto e dalla consigliera Russo del Pd. Si legge nella mozione: “Per quanto concerne il cambio di combustibile con contenuto di zolfo da 0.5% (alto mare) a 0.1% (porto) prima di entrare in porto, senza attendere di effettuarlo entro le due ore dall'attracco il Comune di Livorno ha fatto con delibera comunale in cui formalizza la richiesta alla Capitaneria di Porto affinché la stessa emetta una ordinanza per il cambio di combustibile sopra indicato prima di entrare in porto”, con questo atto s’impegna il sindaco e la Giunta: “A fare analoga richiesta del Comune di Livorno alla Capitaneria di Porto affinché venga regolamentato il cambio di combustibile prima dell'entrata in porto e non a due ore dall'attracco ed in particolare: il cambio del combustibile avvenga a due miglia dall'ingresso in porto o un'ora prima dell’attracco; viceversa, alla partenza; il cambio combustibile sia previsto sia per i motori principali sia per quelli ausiliari; il provvedimento si applichi a tutte le imbarcazioni (navi da crociera, traghetti e navi merci); che venga chiesto alla Guardia Costiera del Mar Ligure Occidentale di intensificare i controlli sul combustibile ed in particolare che abbiano luogo immediatamente dopo l'attracco senza attendere le già citate due ore”.

Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno dalla consigliera del Pd Monica Russo che impegna sindaco e Giunta: “A riattivare l’Osservatorio Ambiente e Salute nel più breve tempo possibile”.

 

Mozione 42: “Contenimento e mitigazione delle emissioni in atmosfera originate dalle attività connesse ai traffici marittimi”, atto presentato dai consiglieri della lista Rosso Verde. Si legge nell’atto: “Si ritiene opportuno interessare la Capitaneria di Porto di Genova al fine di mettere in atto ogni azione utile finalizzata al contenimento ed alla mitigazione delle emissioni in atmosfera originate dalle attività connesse ai traffici marittimi svolti nell’ambito portuale di Genova, con particolare riferimento alle aree portuali situate in prossimità degli agglomerati urbani, ad esempio, prescrivendo che la procedura del cambio di combustibile con tenore di zolfo inferiore allo 0,1% avvenga almeno a due miglia dall’imboccatura del Porto di Genova”, per questo s’impegna il sindaco e la Giunta: “Ad attivarsi nei confronti della Capitaneria di Porto di Genova, in linea con il principio di precauzione ambientale e sanitaria secondo quanto previsto dall’art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, affinché possa emanarsi una specifica Ordinanza che prescriva la procedura del cambio di combustibile con tenore di zolfo inferiore allo 0,1% affinché avvenga almeno a due miglia dall’imboccatura del Porto di Genova (o in alternativa ad un’ora di navigazione)”.

L’assessore per il porto Francesco Maresca ha dato, a nome della Giunta, parere negativo ad entrambe le mozioni e parere positivo all’ordine del giorno della consigliera Russo che è stato votato all’unanimità. Le mozioni sono state respinte con 22 voti della maggioranza e 12 dell’opposizione.

 

La mozione 47: “Estensione blu area/isola azzurra in prossimità dei centri storici cittadini”, atto presentato dal consigliere Federico Barbieri di Genova Domani è stata rinviata in accordo con il proponente mentre l’interpellanza 100: “Piccapietra: informazioni sul futuro nuovo insediamento commerciale e interventi contro il degrado della zona” atto presentato dal consigliere De Benedictis di FdI è stata ritirata dal proponente.

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno, alle 18.45 si è chiuso il Consiglio comunale.

Ultimo aggiornamento: 21/05/2024