Report della seduta del Consiglio comunale del 7 marzo 2023

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Articolo del
08/03/2023
La sala rossa del Consiglio comunale
Manuela D'Angelo; Irene Moretti; Silvia Stefani

Il consiglio comunale del 7 marzo 2023 si è aperto con gli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata

 

 Mercato ovoavicolo Campasso «Quello di Campasso è un cantiere complicato che ha visto numerose varianti, imprevisti e ritrovamenti che hanno rallentato i lavori, ma che vedranno la fine entro il 2023. C’è molta aspettativa per quest’opera, soprattutto nel contesto dell’intera riqualificazione del Campasso. Il progetto prevede lavori in 4 edifici: la palestra, l’edificio commerciale, l’edificio scolastico e il campo di calcio. Riguardo la palestra i lavori sono i più avanzati: sono stati risolti alcuni imprevisti e sono arrivate le autorizzazioni previste dalla Sovrintendenza tanto che si prevede il suo completamento entro i primi sei mesi del 2023; anche per l’edificio commerciale il completamento dei lavori è previsto entro la prima metà del 2023. L’edificio scolastico, invece, sarà completato nel secondo semestre del 2023 e lo stesso vale per il campo da calcio. L’intera opera, quindi, vedrà la conclusione entro la fine dell’anno in corso». Lo ha detto l’assessore Pietro Piciocchi rispondendo all’interrogazione della consigliera del Pd Russo che chiede “un aggiornamento circa la situazione del mercato ovoavicolo Campasso: tempi e avanzamento dei lavori”.

 

Ascensore quartiere Cep «La questione dell’ascensore nel quartiere del Cep è nota ed è stata spesso verificata da me in prima persona più volte: nel 2019, ad esempio, furono stanziati 200 mila euro per la messa a norma dell’ascensore, che presenta dei problemi episodici, di carattere manutentivo, perché il suo utilizzo è superiore a quello per cui è stato progettato. Inoltre, è stato spesso anche oggetto di atti vandalici notturni. I tecnici dicono che, al momento, c’è un cuscinetto da sostituire, lavoro che verrà effettuato in settimana e che permetterà all’ascensore di ripartire. L’attenzione è massima, ma siamo consapevoli del fatto che è un oggetto delicato, e che sarebbe necessaria la sua sostituzione completa. Ora però concentriamoci sull’immediato per mantenere l’ascensore efficiente, raccomandando ai cittadini un uso corretto, che faciliterebbe il suo funzionamento». Lo ha detto l’assessore Pietro Piciocchi, rispondendo all’interrogazione della consigliera di Vince Genova Viscogliosi, riguardante le “Criticità negli spostamenti degli abitanti del quartiere del Cep e inagibilità dell’unico ascensore”.

 

Camicie sartoriali Polizia locale «Il numero di camicie acquistate è congruo alla determina regionale 243/2013 e alla dotazione organica. Ci sono quattro dirigenti e ognuno di loro indossa l’uniforme in diverse occasioni dove rappresentano, esattamente come i loro omologhi della Polizia di Stato, il loro corpo di appartenenza in ogni consesso. Visto il ruolo di rappresentanza rivestito la divisa deve essere sempre in perfetto ordine e di materiali di alta qualità e resistente all’usura: la determina regionale prevede che siano di cotone Oxford doppio passaggio 100% di colore bianco. Ogni dirigente deve disporre di almeno due ricambi per ovvie esigenze igieniche quotidiane di lavaggio e stiratura. Per altro, come è noto, il lavaggio frequente accelera l’usura su materiali di bassa qualità e tende a ingiallirli e ad assottigliarli. I materiali di alta qualità servono ad assicurare il decoro e a non rendere necessarie frequenti sostituzioni. Nello specifico abbiamo adottato il principio del “chi più spende meglio spende”. Sul paragone legato agli agenti di Polizia locale, farò un’indagine insieme al comandante in merito all’uso quotidiano della camicia, dato indossano una divisa che ne fa un uso meno usurante». Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione del consigliere dem Claudio Villa in riferimento “alla determinazione dirigenziale n. 2023-117.0.0-18” con la quale “è stata determinata la necessità di acquisire delle camicie per divisa ordinaria, bianche, a uso dirigenziale di tipo sartoriale, confezionate su misura con tessuti di alta qualità per un importo complessivo di iva pari a 1.443,72 euro (costo unitario di euro 98+iva).

 

Abbandono velocipedi «Occorre distinguere tra un velocipede abbandonato e un relitto. Per questi ultimi scatta in automatico la rimozione da parte di Amiu, diversamente non è prevista una procedura di rimozione. Attualmente siamo in fase di revisione de regolamento ed è nostra intenzione inserire un articolo che ci consenta di rimuovere velocipedi non ancora considerati relitti, ma in evidente stato di abbandono». Lo ha spiegato l’assessore Sergio Gambino al consigliere Paolo Aimè (Forza Italia), che aveva chiesto informazioni sulla rimozione dei velocipedi abbandonati, che intralciano e costituiscono degrado.

 

Acquisizione area Molassana «Confermo che l’indirizzo dell’amministrazione comunale è l’acquisizione dell’area di Molassana. Ce ne stiamo occupando, nonostante alcune situazioni urgenti relative al PNRR che hanno rallentato l’iter. La prossima settimana abbiamo un appuntamento con la proprietà dell’area per valutarne l’acquisizione; sono già state fatte delle stime, e dobbiamo da decidere alcuni aspetti che ci permetterebbero di acquisire l’area a demolizione dei ruderi già avvenuta. Cercheremo di dare una accelerata, per chiudere la vicenda, acquisire l’area e poter iniziare la progettazione del nuovo spazio». Lo ha detto l’assessore Pietro Piciocchi rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere di Uniti per la Costituzione Crucioli, che chiede “se sia stato avviato, con il presidente e la giunta del Municipio IV media Valbisagno, un percorso teso all’acquisizione dell’area di Molassana e della sua relativa riqualificazione, visto che- si legge nell’atto- da oltre vent’anni l’area risulta in stato di abbandono e degrado.”

 

Campo da hockey Arnaldi al Lagaccio «Abbiamo una grande attenzione per il campo Arnaldi al Lagaccio, unico impianto cittadino adibito all’hockey. I lavori, tuttora in corso, hanno subito un rallentamento nella fase di avvio a causa dell’autorizzazione paesaggistica e degli interventi imprevisti, che si sono resi necessari nella fase di rimozione del manto erboso. Per questo motivo si è arrivati al momento della posa del manto nella stagione invernale, un periodo non consono per queste lavorazioni. Pertanto si è dovuto attendere l’innalzamento delle temperature per riprendere i lavori, che sono iniziati ieri e si concluderanno il 22 marzo. Il Comune si è subito attivato per far rispettare questo termine» Così l’assessore Alessandra Bianchi, in risposta all’interrogazione sul tema di Filippo Bruzzone (Lista Rosso Verde).

 

Adeguamento sismico ed energetico delle scuole di Genova «Il tema è vasto, complesso e articolato: è la sfida più complessa che l’amministrazione è chiamata ad affrontare in questo momento. Gli edifici sono obsoleti e non sarebbero più idonei per quel tipo di utilizzo. Li abbiamo ereditati e alcuni sono pregevoli dal punto di vista storico e culturale e dobbiamo tenerli e armonizzarli per far sì che possano svolgere la funzione e l’attività scolastica in sicurezza ed efficienza. Tramite delibera la giunta regionale ha proposto al ministero dell’Istruzione un finanziamento per una serie di interventi sulle scuole liguri e a Genova sono arrivati un milione e trecentocinquantamila dal Pnrr che saranno usati per l’istituto nautico di piazza Palermo. Le altre saranno finanziate con il Pnrr da bandi ai quali il comune ha partecipato direttamente ottenendo i fondi. Stamani abbiamo lavorato su l’intervento più complesso, quello dell’istituto comprensivo di Molassana, un intervento complicato che comporta la necessità di riallocare le attività. Abbiamo in predicato una commissione sull’edilizia scolastica e in quella sede mostrerò l’elenco di tutte le scuole sulle quali stiamo intervenendo». Lo ha detto il vicesindaco Pietro Piciocchi rispondendo all’interrogazione della consigliera Tiziana Notarnicola di Vince Genova in merito all’adeguamento sismico ed energetico delle scuole di Genova: “È notizia di questi giorni che la regione Liguria ha individuato 20 progetti per il miglioramento degli edifici scolastici su tutto il territorio regionale con un investimento di 21,43 milioni di euro. Si chiede di essere aggiornati sui progetti di adeguamento sismico ed energetico che riguardano le scuole del comune di Genova”.

 

Campi da padel  nella valletta del rio del parroco e prescrizioni rischio idrogeologico «La zona in oggetto ha visto in agosto un moltiplicarsi di segnalazioni che sono state portate all’attenzione della giunta con appositi articolo 54 che fosse una vera a propria foresta urbana, con rifiuti e piante infestanti e oggetto di attenzione dei cinghiali. Abbiamo fatto diversi sopralluoghi, il primo il 12 agosto, insieme alla Polizia locale del Medio Levante; il 17 agosto siamo andati con il personale tecnico e un agronomo per verificare quali piantagioni potessero essere oggetto di pulizia e bonifica; il 24 agosto abbiamo fatto integrazioni insieme alla proprietà per verificare quali piante infestanti non fossero soggette all’autorizzazione del Comune per l’eliminazione. Il 2 settembre abbiamo fornito tutta la documentazione al reparto ambientale della Polizia locale per monitorare la zona e la sua evoluzione. La pratica che ci è pervenuta il 17 febbraio, due settimane fa, aveva come oggetto un’istruttoria per vagliare la corrispondenza di un progetto rispetto ai limiti e ai requisiti previsti per la ricomprensione nell’ambito di rigenerazione urbana così come previsto dalla legge regionale e accanto ci sarà un’opera di verifica rispetto ai limiti idrogeologici e ambientali». Lo ha detto l’assessore al Patrimonio Mario Mascia rispondendo all’interrogazione del consigliere del Partito democratico Alberto Pandolfo dove si chiede, “in considerazione del disboscamento messo in atto la scorsa estate nella valletta del rio del parroco e del declassamento del rio stesso, quali azioni ha messo in atto la civica amministrazione per contrastare il rischio idrogeologico? È emersa la volontà della proprietà di realizzare campi da padel nell’area di oggetto, in prossimità di via Pisa e via Livorno, quali prescrizione ha posto il Comune”.

 

Interventi processionaria «Questa interrogazione ci consente di dare informazioni utili a tutti i consiglieri interessati. Aster ha comunicato che i trattamenti endoterapici all’interno del tronco delle conifere vanno eseguiti nel periodo estivo e autunnale per colpire le larve inattive e farle morire colpendo il problema alla radice. La durata dell’effetto del trattamento endoterapico va valutata in circa tre anni e ogni anno a rotazione viene effettuato su un terzo di pini e altre conifere nei parchi e nei giardini di proprietà comunale. Nell’ambito delle aree montane dove non è possibile per legge fare alcuna forma di trattamento ed è impossibile la raccolta manuale si raccomanda la massima attenzione per evitare problemi di contatto fisico con la processionaria. Abbiamo un dato statistico significativo: inizialmente si prevedeva l’intervento su 1908 piante, nel 2022 sono state 1976». Lo ha detto l’assessore al Verde pubblico Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione del consigliere Nicholas Gandolfo di Liguria al centro dove si chiede all’assessore comunale competente “riguardo al verde pubblico, di conoscere quali azioni siano state fatte e come si intenderà procedere per arginare il problema della processionaria».

 

Terminata la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15.00 con 35 presenti si è aperta la seduta del Consiglio comunale.

Dopo diverse mozioni d’ordine della minoranza, il consigliere Ceraudo del M5S ha proposto una mozione per la sospensione della seduta. La mozione viene respinta con 21 voti contrari e 15 della minoranza a favore.

 

Prima di cominciare i lavori sono stati discussi due ordini del giorno fuori sacco. Il primo, avente ad oggetto il “Centro sociale Zapata” è stato presentato dalla consigliera di Genova Civica Mariajosè Bruccoleri e parte dal recente incontro tra il sindaco e il centro sociale. Con questo atto si impegna sindaco e giunta a “partecipare ad una commissione da convocare celermente per discutere in presenza di ogni parte la situazione in questione”. L’ordine del giorno è stato approvato con 33 voti a favore e 3 contrari (i consiglieri della Lega).

Il secondo odg ad oggetto “l’edicola in Piazza della Meridiana” è stato presentato dal consigliere Filippo Bruzzone della Lista Rosso Verde e riguarda la “rinuncia da parte del legale rappresentante dell'associazione Officina Letteraria alla convenzione per la gestione dell'edicola posta in Piazza della Meridiana sottoscritta con il Municipio Centro Est e la Direzione The Ocean Race nel 2021”. Con questo atto s’impegna sindaco e giunta a “a mantenere l'edicola nella sua posizione attuale e/o, qualora si decida per uno smontaggio provvisorio, il suo ricollocamento a fine cantiere sempre nella stessa posizione; a porre in essere l’avvio della procedura di affidamento per la gestione dell'edicola nell’ambito dell'attuazione degli obiettivi finanziati con il progetto “IO vivo qui” e la concreta realizzazione delle finalità sociali, culturali ed educative già declinate nella convenzione citata”. Con 21 voti contrari e 15 favorevoli l’ordine del giorno è respinto.

 

Terminata la discussione si è proceduto con l’ordine del giorno: “Delibera proposta giunta al consiglio 0046, proposta n. 7 del 23/02/2023, adesione del comune di Genova, quale socio fondatore, alla costituenda “fondazione museo dell’acciaio di Genova” e approvazione degli schemi di atto costitutivo e di statuto”. I consiglieri del PD, Genova Civica e Lista Rosso Verde, sulla delibera hanno chiesto una sospensiva, che è stata respinta con 22 voti contrari (maggioranza e Uniti per la Costituzione) e 14 favorevoli. Sono stati poi discussi l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Lodi del PD e i 4 emendamenti. Il primo presentato dal consigliere Pandolfo del PD, il secondo e il terzo presentati dalla consigliera Alfonso del PD e il quarto dalla consigliera Lodi. L’assessore Mascia ha dato parere favorevole sull’ordine del giorno presentato dalla consigliera del PD e parere contrario al primo emendamento; parere favorevole con una piccola modifica all’emendamento numero 2 e all’emendamento 3 e contrario all’emendamento 4. Le modifiche non sono state accettate dalla proponente e quindi il parere della giunta sugli emendamenti 2 e 3 è stato contrario. Alla fine, l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità, mentre i quattro emendamenti, con parere contrario della giunta, sono stati respinti con 20 voti contrari e 14 favorevoli. In ultimo è stata votata e approvata la delibera: con 21 voti a favore.

 

La discussione è proseguita con le mozioni

Mozione 15 “Area officine a Certosa”, presentata dai consiglieri della Lega. Sulla stessa sono stati presentati 4 ordini del giorno, il primo a firma del consigliere Filippo Bruzzone della Lista Rosso Verde, il secondo dal consigliere Pandolfo del PD, il terzo presentato dal consigliere Bevilacqua della Lega e il quarto dal consigliere di Genova Domani Pasi. Sono stati inoltre discussi 5 emendamenti, i primi tre presentati dalla consigliera Lodi del PD, il quarto dai consiglieri di Genova Domani e il quinto dai consiglieri Rosso Verde. Il primo emendamento è stato rifiutato dal proponente, il secondo è stato approvato, il terzo rifiutato, il quarto approvato con alcune modifiche, il quinto approvato. “In un’ottica di crescita, rigenerazione e riqualificazione del quartiere di Certosa- si legge nell’atto- si rende necessario prevedere una progettazione che porti ad uno sviluppo dello stesso verso Ponente, quindi proprio nelle aree ex officine e stabilire in questa progettualità nuovi servizi (tra cui: sociali, educativi e formativi) e nuove opportunità di sviluppo lavorativo per il quartiere e per la Val Polcevera”. I consiglieri partono dalla considerazione che il territorio della Val Polcevera è al centro di diversi cantieri legati a RFI e che la vallata ha subito notevoli disagi a seguito dei vari cantieri: “E’ quindi necessario- continuano- promuovere formalmente una richiesta di cessione dell’area ex officine di proprietà di RFI al Comune di Genova, sia per un utilizzo di sviluppo e rilancio della vallata, ma anche per una compensazione dei disagi subiti dal territorio”. Con questa mozione s’impegna sindaco e giunta: “A relazionarsi con RFI per chiedere la cessione gratuita delle aree ex officine di Certosa, anche attraverso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; a sviluppare un progetto volto alla riqualificazione e crescita del quartiere, sia per l’aspetto della mobilità, proseguendo con il potenziamento dei servizi essenziali, sia sotto l’aspetto dello sviluppo territoriale, che comprenda anche l’area ex officine”. Sulla mozione e sull’ordine del giorno è stato espresso parere favorevole dall’assessore Matteo Campora. I quattro ordini del giorno sono stati approvati all’unanimità. La mozione comprensiva degli emendamenti è stata approvata all’unanimità.

 

Mozione 13 “Monitoraggio delle azioni di contrasto al fenomeno mafioso a Genova e promozione della partecipazione attiva alla riqualificazione degli spazi confiscati” presentata dai consiglieri della Lista Rosso Verde. Tre gli emendamenti presentati: il primo del consigliere Gandolfo di Liguria al Centro, il secondo e il terzo dai consiglieri di Vince Genova. Gli emendamenti sono stati accolti dai proponenti. Nella mozione si legge che: “Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione 95-2022 che impegna a partecipare alla convocazione di una Commissione consiliare, I e VI, con cadenza trimestrale, con la finalità di aggiornamento continuo e studio di azioni di contrasto al fenomeno mafioso a Genova. Il giorno 08 febbraio 2023 si è svolta la prima seduta della commissione congiunta durante la quale i commissari hanno espresso la volontà di promuovere il coinvolgimento della cittadinanza e delle realtà associative impegnate su questo tema. Dato che l’assessore Maresca ha dato parere favorevole alla partecipazione di un consigliere comunale di maggioranza e uno di minoranza agli incontri dell’Osservatorio del Comune di Genova sul riutilizzo sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata”, con questa mozione s’impegna sindaco e giunta: “A modificare la Delibera di Giunta n. 38 del 09/03/2017 “Linee guida per la gestione e la destinazione di beni confiscati alla criminalità organizzata. Istituzione dell’ Osservatorio di concertazione permanente sull’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata.” prevedendo la previsione della partecipazione di un consigliere comunale di maggioranza e uno di minoranza agli incontri dell’Osservatorio del Comune di Genova sul riutilizzo sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata; a dare informazione anticipata alla cittadinanza delle sopra citate inaugurazioni, anche tramite la sezione Genova Web News del sito internet comunale e tramite il canale di Comunicazione Interna (e-mail e intranet); a predisporre un report (anche audiovisivo) che possa fare funzione di archivio storico di tutte le attività relative ai beni confiscati alla criminalità organizzata svolte fino ad oggi dell’Ente”. La giunta ha espresso parere favorevole e la mozione così come emendata è stata approvata all’unanimità.

 

Mozione 18 “Medaglia di Giovanni De Prà” presentata dal consigliere Angiolo Veroli di Vince Genova. “Giovanni De Prà (Genova, 28 giugno 1900 – Genova, 15 giugno 1979) calciatore e dirigente sportivo, portiere del Genoa dal 1921 al 1933 con cui vinse due scudetti e della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Parigi del 1924 e di Amsterdam del 1928- si legge nell’atto- fu l’unico fra i vincitori della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Amsterdam a non ricevere la medaglia commemorativa voluta dal Governo italiano”. Oltre quaranta anni dopo, nel 1971, il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Artemio Franchi volle riparare al torto inferto consegnandogli una medaglia d’oro che alla sua morte venne interrata sotto la gradinata Nord dello stadio Marassi e successivamente, persa a seguito dei lavori di ristrutturazione. Venne coniata, quindi, una fedele riproduzione con l’intento di eseguire nuovamente la cerimonia d’interramento, cosa non ancora avvenuta. Con questa mozione il consigliere impegna sindaco e giunta: “A promuovere le opportune interlocuzioni con il Comitato Regionale FIGC, la Federazione Italiana Gioco Calcio e con il Genoa CFC per individuare l’occasione più opportuna per procedere all’organizzazione della cerimonia di interramento della riproduzione della medaglia di Giovanni De Prà”. La giunta ha espresso parere favorevole attraverso l’assessore Alessandra Bianchi. La mozione è stata approvata all’unanimità.

 

Sono state poi discusse due interpellanze.

Interpellanza 6: “Quattro Assi”, presentata dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo. “Appurato che l’iniziale progetto di Via Sampierdarena ha dovuto subire profonde modifiche portando alla perdita di circa 90 posti auto per l’inserimento di una corsia riservata al filobus e relativa pensilina a centro strada, progetto che verrà realizzato con le risorse che arrivano da un fondo per la sicurezza urbana istituito nel 2018 dal governo Conte, che si interseca con il progetto dei quattro assi di forza del trasporto pubblico”, s’interpellano sindaco e giunta “Al fine di poter garantire il numero di posti auto attualmente esistenti tramite il recupero di aree dismesse”. “Siamo in una fase importante di inizio lavori che partiranno all’inizio dell’estate.” A rispondere è l’assessore Matteo Campora: “Proprio in questo momento i municipi si stanno incontrando per riuscire a creare il giusto equilibrio tra quello che è il trasporto pubblico locale e le necessità per il trasporto di avere una velocità commerciale alta. Stiamo prevendendo corsie riservate, stiamo cercando di limitare il taglio dei parcheggi cercando un nuovo equilibrio tra parcheggi sottratti e parcheggi realizzati. In via Noli abbiamo il progetto di un parcheggio a raso per 38 posti auto, di cui 2 per utenti disabili e 4 postazioni di ricariche elettrica. In via Spataro verrà previsto un parcheggio in struttura con oltre 50 parcheggi, parcheggi piano strada e altri all’interno della struttura. Stiamo provvedendo a migliorare il progetto affinché l’impatto sia minimo, preservando l’obiettivo della velocità commerciale”.

 

Interpellanza 56: “Piano di sostituzione del parco mezzi AMT”, portata in aula dal consigliere Francesco De Benedictis di Fratelli d’Italia. “Considerato che il parco mezzi dell’azienda di trasporto pubblico genovese AMT attraversa un fisiologico e periodico percorso di rinnovamento e sostituzione a causa dell’inevitabile usura e necessario adeguamento alle norme anti inquinamento nonché alle norme atte a facilitare l’accesso a disabili e cittadini con scarsa mobilità e dato che l’opera di ammodernamento dei veicoli si concentra su quelli impegnati su alcune tratte con la maggiore affluenza di utenti” s’interrogano sindaco e giunta “Per conoscere la programmazione del piano di sostituzione del parco mezzi di AMT”. “Tra il 2023 e il 2026 entreranno in uso 450 mezzi nuovi e avremo una flotta completamente sostituita con sistemi di pedane molto più efficienti per andare incontro ai cittadini che hanno necessità. I prossimi mesi inizieremo i primi cantieri e poi la progressiva sostituzione dei mezzi”. A rispondere è l’assessore Matteo Campora: “In relazione all’episodio che ha citato sono in corso verifiche in quanto il mezzo in questione era stato sottoposto a controlli. Il piano di progressiva elettrificazione porterà alla sostituzione dei mezzi e questo impegno si sta concretizzando attraverso acquisti già effettuati altri in itinere, anche perché l’acquisto presuppone che le rimesse saranno in ordine. I lavori sulla rimessa di Gavette su Staglieno si completeranno in circa tre o quattro anni e permetteranno di avere circa 250 mezzi elettrici. Oggi abbiano 72 bus elettri ricaricati presso i depositi di Mangini e Cornigliano, dove è presente un impianto di ricarica nuovo, avremo poi Staglieno, prima Gavette poi Staglieno dove avremo circa 250 mezzi. Abbiamo 36 bus elettrici di taglia compresa tra gli 8 e 11 metri, che servono le colline ed entreranno in servizio nei prossimi mesi, inoltre abbiamo un finanziamento che permetterà la sostituzione di ulteriori 92 bus nei prossimi quattro anni e altri 70 autobus successivamente. Inoltre, entro il 2026 nel Piano dei Quattro Assi abbiamo un finanziamento di 122 milioni di euro per l’acquisto di 145 mezzi lunghi 18 metri”.

Il Consiglio comunale si è chiuso alle 18.53

«Durante i lavori nel cantiere principale per la realizzazione della metropolitana Brin Canepari, sono stati ritrovati reperti del 300 D.C. Sono stati avvisati gli enti competenti, affinché facessero tutte le valutazioni del caso e ci dicessero come poter proteggere questo patrimonio, permettendoci di andare avanti con i lavori. Oggi sappiamo che rispetto al progetto iniziale dei lavori della metropolitana non dovremmo avere significative modifiche: le lavorazioni stanno procedendo nelle altre aree del cantiere non interessate dai reperti. Si stanno definendo con la Direzione lavori e gli appaltatori, sotto le direttive della Sovrintendenza, le accortezze per proteggere la fornace e allo stesso tempo per recuperare il ritardo. Ci sono stati numerosi sopralluoghi con una ditta specializzata che si occuperà della catalogazione e della rimozione in sicurezza di questi beni, che è giusto siano visibili a tutti, perché rappresentano le testimonianze di chi viveva in quella zona nel 300. Poi proseguiremo i lavori anche nel sito dei reperti, con la priorità di salvaguardarli». Lo ha detto l’assessore Matteo Campora, rispondendo all’interrogazione del consigliere Bevilacqua della Lega, che chiede “di relazionare il consiglio comunale circa le lavorazioni per il prolungamento della metropolitana di certosa a seguito dei ritrovamenti di reperti storici di epoca romana”

Ultimo aggiornamento: 08/03/2023