
Un centro di aggregazione e crescita per i quartieri limitrofi alla zona del ponte Morandi. Sindaca Salis: «Al lavoro per ricucire rapporto con le persone»
Una vecchia Società di Mutuo Soccorso, “I Perugina”, si trasforma in un polo di innovazione educativa unico in Italia. Ha preso vita “Per-YOU Garden”, il rifugio urbano pensato come un playground inclusivo per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 17 anni, in via Piombelli a Certosa, in Valpolcevera.
Dopo una lunga selezione nazionale, la “Fondazione con i Bambini” ha realizzato il progetto, stanziando un finanziamento di 870.000 euro per i prossimi tre anni, per attivare un centro di aggregazione e di crescita, in una zona che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha definito “a rischio”, perché interessata da forti processi migratori e da povertà educativa, e che include i quartieri di Certosa, Rivarolo, Begato e Bolzaneto: un’area identificata come “zona rossa” dopo il crollo del Ponte Morandi.
«Stiamo lavorando per ricucire il rapporto tra l’amministrazione e le persone: realtà come questa – commenta la sindaca Silvia Salis – arrivano dove lo Stato non riesce ad arrivare. Senza di loro questo Paese sarebbe finito. Ragazze e ragazzi tra i 10 e i 17 anni attraversano una fase della vita estremamente delicata, non sono bambini e non sono adulti e per loro non ci sono attività oltre l’orario scolastico. Senza dimenticare che in molti non vanno più a scuola. È fondamentale creare posti sani di aggregazione».
Per Salis, «l’amministrazione deve tornare a essere presente sui territori, vicino alle persone, sostenendo progetti così lungimiranti che restituiscono spazi alla città: questa è la vera alternativa al degrado. Questa è un’area che ha conosciuto il dolore, che sta pagando per lo sviluppo dei traffici cittadini e del Nord Italia: è un prezzo alto e ce ne rendiamo conto. Vi promettiamo che saremo al vostro fianco e sosterremo le realtà che offrono un’alternativa ai nostri bambini e ai nostri ragazzi».
Il nuovo spazio ha l’obiettivo di offrire ai ragazzi un luogo “on-life”, dove la vita quotidiana, l’apprendimento e la cittadinanza si intrecciano con attività di aggregazione, percorsi educativi, supporto alla scuola e iniziative che promuovono inclusione e partecipazione. Il progetto mette al centro la cura continuativa dei luoghi di vita giovanile e il ruolo adulto come riferimento capace di porre limiti, ascoltare e favorire la crescita.
L’iniziativa vede il coinvolgimento cinque istituti scolastici, tra cui l’Istituto Comprensivo Teglia, e di partner sociali come Alpim.
«Progetti come questo – dichiara l’assessora al Welfare del Comune di Genova Cristina Lodi – rappresentano una risposta concreta al bisogno di comunità che attraversa i nostri quartieri più fragili. Il sociale non è solo assistenza, ma costruzione di legami e opportunità e futuro. A Certosa, in una struttura che ha radici mutualistiche profonde, si rinnova oggi un patto di solidarietà e di corresponsabilità che restituisce fiducia alle famiglie e ai giovani. L’Amministrazione continuerà a sostenere con convinzione percorsi che rafforzano la coesione sociale e la prossimità nei territori e per questo mi piace ricordare che in Valpolcevera abbiamo anche il progetto di comunità, che ruota intorno alla palestra di via Porro e alla Casa di Quartiere di Certosa, per dare sempre più risposta ai cittadini».
«Questo centro è un laboratorio di cittadinanza e di crescita, un luogo dove i ragazzi potranno sperimentare l’importanza di essere parte attiva della propria comunità – sottolinea l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Genova Rita Bruzzone – In un’epoca in cui i linguaggi e i modelli di relazione cambiano rapidamente, investire sui giovani significa dare loro strumenti per interpretare il presente e costruire un futuro più equo e inclusivo. Le pari opportunità iniziano da qui: dall’ascolto e dal riconoscimento dei talenti di ciascuno».


