
Un momento di dialogo tra operatori sociali, sanitari ed educativi per rafforzare il lavoro di rete e tutelare il benessere dei bambini
L’evento di questa mattina al Teatro Stradanuova ha confermato Genova uno dei territori più attivi e impegnati nell’attuazione del Programma P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione), una delle strategie nazionali più avanzate per sostenere le famiglie con minori che attraversano momenti di vulnerabilità. Grazie alla collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Università di Padova e numerosi partner territoriali, la città sta consolidando un modello di intervento capace di offrire a ogni bambino un ambiente di vita stabile, sicuro e protettivo, contribuendo al contrasto delle disuguaglianze sociali e alla prevenzione di separazioni non necessarie dal nucleo familiare.
«Credo fermamente nell’importanza di un approccio preventivo e multidisciplinare, capace di mettere al centro la persona e di valorizzare il ruolo delle professioni sociali – dichiara l’assessora a Welfare, Servizi sociali, Famiglie e Disabilità Cristina Lodi –. Sostenere i minori e le loro famiglie significa investire nel futuro della nostra comunità, promuovendo inclusione, resilienza e pari opportunità. Ringrazio tutti gli operatori e le realtà coinvolte per il loro impegno quotidiano e per la capacità di costruire reti di supporto efficaci e sensibili ai bisogni del territorio».
Il modello P.I.P.P.I., che Genova porta avanti con grande convinzione, si basa sulla progettazione condivisa tra famiglie e operatori, la creazione di gruppi di confronto per genitori e bambini e l’attivazione di interventi mirati a rafforzare legami familiari in difficoltà. Il lavoro integrato tra professionisti è diventato uno dei punti di forza del sistema genovese, capace di costruire risposte su misura e di leggere in modo attento i bisogni specifici delle famiglie.
«La vulnerabilità non è solo una questione economica – richiama l’assessora Lodi – ma anche educativa, sociale e relazionale. Le crisi recenti hanno evidenziato la necessità di interventi flessibili e integrati, capaci di visione predittiva e di rispondere alle esigenze specifiche di ogni famiglia. Questi i punti di riferimento fondamentali per le politiche sociali, promuovendo una rete di alleanze tra istituzioni, professionisti e famiglie, con l’obiettivo di garantire il benessere dei minori e la resilienza delle comunità, e una cultura della prevenzione e dell’accoglienza».
L’incontro odierno ha visto la partecipazione attiva di assistenti sociali, psicologi, educatori e operatori sanitari, che a Genova lavorano ogni giorno in sinergia per rendere concreto l’approccio multidisciplinare previsto dal programma. L’evento rappresenta un’occasione importante per condividere esperienze, riflessioni e risultati raggiunti dalla città, sottolineando il valore della collaborazione tra servizi e comunità professionali.
Nel biennio 2024/2025, il programma è stato ulteriormente potenziato grazie ai finanziamenti del PNRR, aggiornando il modello di intervento e sviluppando progetti innovativi per sostenere la genitorialità e prevenire situazioni di vulnerabilità. L’introduzione del PEI per ogni bambino permette un monitoraggio puntuale dei percorsi e l’attivazione di risorse calibrate sui bisogni reali, rendendo il sistema di supporto ancora più efficace e mirato.




