
Corsa di 4 km da piazza Matteotti al Porto Antico organizzata dalla Lilt: il ricavato devoluto all'IRCCS Istituto Giannina Gaslini
La sindaca di Genova Silvia Salis ha portato i suoi saluti alla Pigiama Run, che si è svolta questa sera su un percorso di 4 chilometri per le vie del centro città, da piazza Matteotti al Porto Antico. Con la sindaca Salis anche l’assessora al Welfare Cristina Lodi, l’assessora alla Città dei 15 minuti Francesca Coppola, l’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti, l’assessora all’Ambiente Silvia Pericu e l’assessore alla Casa Davide Patrone.
«Siamo qui per ringraziare la Lilt e tutte le persone, davvero tantissime, con un colpo d’occhio meraviglioso, che hanno voluto partecipare alla Pigiama Run per sostenere chi, tutti i giorni, lotta negli ospedali – ha detto la sindaca di Genova Silvia Salis – Genova è una città con infrastrutture di solidarietà fortissime, come dimostriamo oggi ancora una volta. Ringraziamo i medici e tutto il personale sociosanitario, ricordandoci sempre che al fianco dei giovani pazienti ci sono le famiglie a cui va tutto il nostro sostegno».
Giunta alla sua sesta edizione, l’iniziativa è promossa dalla Lilt-Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e si svolge contemporaneamente in 33 città italiane e in modalità “Anywhere”, permettendo a chiunque, ovunque si trovi, di correre o camminare per manifestare vicinanza a chi ogni giorno è costretto a indossare il pigiama in un letto d’ospedale.
La Pigiama Run è diventata un evento simbolico e corale di sport, solidarietà e prevenzione, all’interno del mese del “Gold Ribbon”, dedicato alla sensibilizzazione sui tumori pediatrici che, ogni anno, colpiscono in Italia circa 2.200 bambini e ragazzi.
A Genova, la Pigiama Run 2025 è stata dedicata alla raccolta fondi per l’IRCCS Istituto Giannina Gaslini: tutte le quote di iscrizione, raccolte dalla Lilt di Genova, saranno destinate al progetto “Mi Prendo Cura”, un programma innovativo che offre supporto psicologico al personale sanitario e alle famiglie dei piccoli pazienti ricoverati al Gaslini.
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita sul lavoro degli operatori e di accompagnare i genitori nella gestione dello stress e delle fragilità legate alla malattia del proprio figlio.