Tradizioni, corteo storico e festa al Ducale per la chiusura del "Passaporto dei presepi genovesi”

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16/02/2025
passaporto dei presepi

Assessore Bordilli: «Esperienza meravigliosa accolta con grande entusiasmo da tutti. Pronta a lavorare per la terza edizione»

Manuela D'Angelo

La manifestazione “Passaporto dei presepi”, edizione 2024, che da quest'anno ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura, ha chiuso a Palazzo Ducale con un grande evento nella Sala del Maggior Consiglio, a cui hanno partecipato tantissimi cittadini genovesi.

 

Ad aprire la festa, il corteo storico, composto da oltre 50 figuranti di gruppi storici cittadini e caratterizzato da abiti ispirati alle statuine presepiali del Maragliano, che ha sfilato da piazza Matteotti a piazza de Ferrari, per poi salire a Palazzo Ducale e comporre un grande presepe vivente, simbolo della tradizione e della storia genovese.

 

Nel salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale si sono alternati momenti di approfondimento e musicali sulla storia e la cultura del presepe, con letture a cura di Pietro Fabbri, attore del Teatro della Tosse, e brani del Coro Monte Cauriol.

 

Davanti ad un pubblico sensibile e interessato è stata anche raccontata la storia di don Roberto Fiscer, parroco della Santissima Annunziata del Chiappeto a Borgoratti, a cui proprio recentemente è stata dedicata una statuetta del presepe a Napoli, caratterizzata da berretto, cuffie e dalla console di Radio Fra le Note, fondata proprio da don Roberto con l'obiettivo di coinvolgere i ragazzi dell'oratorio e diventata nel 2018 associazione di promozione sociale accreditata presso l'ospedale pediatrico Gaslini.

 

Durante la cerimonia sono stati presentati, attraverso un collage di video fotografici, i 74 presepi che hanno partecipato all’edizione del Passaporto 2024 e i cittadini che hanno partecipato ai percorsi, con scheda alla mano, hanno ricevuto premi e riconoscimenti, offerti da Musei del Comune di Genova, Mu.Ma., Genova Gourmet, Teatro Carlo Felice, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione San Lorenzo (Museo Diocesano e Museo del Tesoro della Cattedrale), Costa Eduteinment, Kalatà.

 

Una targa, in memoria di Francesco Farsetti, figurante del Corteo Storico del Comune di Genova, recentemente scomparso, è stata consegnata ai famigliari e nel loggiato davanti al salone sono stati esposti alcuni manufatti di coloro che hanno partecipato ai corsi per presepisti, organizzati dall'Assessorato alle Tradizioni nell’autunno scorso.

 

«La grande partecipazione di oggi e la crescita nei numeri, passando da 45 presepi dello scorso anno ai 74 di questa seconda edizione, testimonia il successo di un lavoro fatto insieme. Ho avuto modo di vedere direttamente, nelle scorse settimane, l’entusiasmo che suscita il Passaporto dei presepi, all’insegna delle tradizioni che fanno parte dell’identità della nostra città - ha dichiarato il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi intervenendo durante la premiazione - Spesso parliamo di città policentrica: questa iniziativa ha il pregio di portare la cultura al centro anche dei nostri quartieri, valorizzando tesori della tradizione, diffusi sul nostro territorio. Il presepe rappresenta anche un incontro tra le generazioni: coinvolgere anche i giovani è fondamentale per passare il testimone e dare continuità a queste tradizioni. Con l’entusiasmo e il lavoro di squadra siamo certi che potremo centrare, il prossimo anno, l’obiettivo dei cento presepi».

 

L'iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo da un pubblico di tutte le età, che ha avuto l'opportunità di ammirare i presepi artistici realizzati da esperti e artigiani locali, ma anche quelli provenienti dalle diverse culture e tradizioni del nostro territorio - dichiara l’assessore alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli - È stato emozionante vedere come, attraverso l’arte del presepe, siamo riusciti a raccontare storie e valori che uniscono tutti. Il grande successo di questa iniziativa dimostra quanto il nostro patrimonio culturale sia ancora vivo e apprezzato, e quanto sia importante per la nostra comunità mantenere vive le tradizioni. Il Passaporto dei presepi non si è limitato ad essere un’esposizione di presepi itinerante, ma ha rappresentato un’opportunità per riflettere insieme sul valore del presepe come tradizione popolare, un simbolo di famiglia e di spiritualità, che da secoli accompagna le festività natalizie. Un vero e proprio patrimonio da custodire e da trasmettere alle future generazioni. Ed è per questo che un ringraziamento speciale va a tutti i visitatori dei nostri presepi che hanno reso l’iniziativa un grande successo collettivo, con l’auspicio che l'anno prossimo, con ancora più energia e creatività, si possa rinnovare questa esperienza di scoperta e di tradizione».

Ultimo aggiornamento: 17/02/2025