Al workshop, intitolato “Ripensare il premio Istanbul Environment-Friendly City”, il comune ha partecipato con un intervento dell’assessore Cenci: «Siamo candidati al premio, nostra capacità di progettazione sostenibile non comune»
“Genova: il cammino verso il 2030 e il 2050 – Rigenerazione urbana a prova di clima e soste-nibilità”. È questo il titolo dell’intervento con il quale l’assessore all’urbanistica della città di Genova, Simonetta Cenci, ha partecipato al Workshop regionale delle città Mediterranee di Barcellona – Ripensare il premio Istanbul Enviroment-Friendly City che è iniziato oggi e si concluderà domani e che rientra nell’ambito dell’iniziativa faro della strategia mediterranea per lo sviluppo sostenibile 2016-2025.
Alla due giorni di Barcellona Genova è presente insieme ad altre realtà urbane costiere del bacino del Mediterraneo come Malaga, Nizza, Sousse (Tunisia), Mezitli (Turchia), Crikvenica (Croazia), Ashdod (Israele), Irbid (Giordania) e Smirne.
Il premio Istanbul Environment-Friendly City mira a riconoscere il ruolo delle città costiere nel raggiungimento dell’obiettivo di un Mediterraneo – e le sue coste – sostenibile attraverso l’implementazione di iniziative di sviluppo urbano di successo a livello locale. Il premio è promosso dal Piano d'Azione Mediterraneo del Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP/MAP) e sponsorizzato dal governo turco.
«La nostra città - dice l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci che questa mattina è intervenuta al workshop – è una candidata d’eccezione al Premio, perché ha dimostrato una capacità di proget-tazione sostenibile non comune, governata da una visione strategica integrata, attenta alle sfide del domani e conscia del potenziale del proprio capitale umano con il quale condivide la prospettiva di prosperità attraverso progetti di rigenerazione urbana grandi e piccoli. Attraverso la presentazione dei grandi progetti di rigenerazione urbana come il Waterfront di Levante, l’Hennebique e il Parco del Ponte, la città dimostra come innovare la fruizione del territorio, ottimizzare le infrastrutture, rigenerare il tessuto urbano, creare connessioni multifunzionali, migliorare la governance del sistema città e investire nella conoscenza, formazione innovativa, soft skills siano integrate in un'unica gran-de sfida che diventa opportunità: trasformare Genova in una città rigenerata e sostenibile al 2030 e soprattutto al 2050».
Cosa si intende per “città mediterranea rispettosa dell’ambiente”? Per gli organizzatori del premio si definisce come una città costiera in cui le persone godono di un'elevata qualità della vita e dove lo sviluppo sostenibile si manifesta nell’equilibrio tra i diversi ecosistemi.
Gli obiettivi del Premio sono incoraggiare le autorità locali a muoversi verso un futuro più rispettoso dell'ambiente, consentire alle autorità locali di fungere da modello per ispirare altre città e, aumentare la consapevolezza del pubblico in generale sulla qualità dell'ambiente nelle loro città.
Ricco anche il programma di domani, 27 ottobre, che avrà per tema “City to city cooperation, successful practices and promising framworks”, un incontro organizzato da Arlem (Euro-Mediterranean Regional and Local Assembly), UNE/MAP, MedCities e UfM (Union for Mediterranean) e che punta all’apprendimento attraverso lo scambio di esperienze, strumenti, idee e strutture per uno sviluppo sostenibile integrato basato su esperienze di successo nella cooperazione “city to city” dalla prospet-tiva delle istituzioni e delle città, con lo scopo di ispirare pratiche future a livello regionale.