Welfare, visita della sindaca Salis alle centrali operative 118 e Nue 112 dell’ospedale Policlinico San Martino

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08/08/2025
visita san Martino

Durante la visita, la sindaca è stata accompagnata dall'assessora Lodi e dal professor Cremonesi

«Ho voluto personalmente ringraziare, a nome dell’amministrazione comunale, gli operatori delle centrali operative del 118 e del 112 che svolgono un lavoro importantissimo, con grande sensibilità, per le cittadine e i cittadini genovesi e per i visitatori della nostra città». Lo dichiara la sindaca di Genova, Silvia Salis, che questa mattina ha visitato le centrali operative 118 e Nue 112 all’ospedale policlinico San Martino, accompagnata dall’assessora al Welfare, Cristina Lodi, e dal professor Paolo Cremonesi, consulente a titolo gratuito dell’amministrazione comunale in materie sanitarie.

«Ringrazio la dirigenza dell’ospedale con cui porteremo avanti azioni comuni, in particolare centrate sulla prevenzione dei ricoveri impropri, attraverso il rafforzamento e l’implementazione dell’assistenza domiciliare specie per la popolazione anziana e fragile, per andare incontro alle situazioni di solitudine che rappresentano una casistica importante in città – ha aggiunto la sindaca – dalla visita di questa mattina è emersa anche l’opportunità di un rafforzamento della connessione con la centrale del Nue 112 per quanto riguarda le tematiche di protezione civile, in particolare in caso di allerte meteo importanti».

La sindaca, inoltre, sottolinea di essere «a conoscenza dell’intenzione della Regione di unificare la centrale operativa del 118. La programmazione è una funzione che non spetta al Comune, ma vigileremo affinché questo processo diventi, da un lato, un’opportunità per potenziare e rendere ancora più efficace il servizio per gli utenti, e dall’altro si trasformi in un’occasione di miglioramento delle condizioni di lavoro per il personale che svolge già ottimamente questo servizio imprescindibile».

«Abbiamo già avviato un importante lavoro e dialogo con Regione Liguria e Asl 3 Genovese, competente in materia socio sanitaria, per trovare sinergie e modalità comuni organizzative al fine di implementare risposte come per esempio l’assistenza domiciliare, che sicuramente ha bisogno di risorse ma ha anche di nuovi modelli di intervento. Lavorare sul tema sociosanitario è la nostra priorità con Asl 3 e gli Ospedali attraverso le Case di Comunità e i PUA con ricadute positive sul benessere delle persone – ha detto l’assessora Lodi – ricordando l’azione del pronto intervento sociale con gli ambiti territoriali sociali ed il lavoro che abbiamo come direzione delle Politiche sociali comunali che sono strategici: lo dicono i numeri della presa a carico delle situazioni di fragilità che riguardano spesso donne e minori o adulti soli in difficoltà estreme soprattutto in particolari periodi dell’anno e dei fine settimana. Far dialogare le nostre sentinelle sul territorio come operatori del sociale, del socio sanitario, Terzo Settore con ad esempio i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta è la base di partenza per intercettare i bisogni delle cittadine e dei cittadini, evitare che i nostri anziani si rivolgano ai pronto soccorso se non in caso di reale necessità, ma possano contare su una forte rete di assistenza sociale, accessibile e composta da competenti professionalità. In questo i Progetti di Comunità saranno strategici e diffusi in tutti i Municipi».

Ultimo aggiornamento: 08/08/2025