
Contestata la violazione del "Codice dei beni culturali e del paesaggio" a operai, imprenditore e committenti
Mercoledì scorso, su segnalazione del personale della Soprintendenza che il giorno prima aveva notato operai nella zona, agenti del Nucleo Centro Storico della Polizia Locale sono intervenuti in vico Valoria, per accertare se fossero in atto lavori non autorizzati all'interno di un edificio sottoposto a vincolo architettonico-archeologico e paesaggistico.
I timori della Soprintendenza erano fondati. Infatti, in un appartamento dell'edificio, è stata riscontrata la presenza di due operai stranieri, uno di nazionalità albanese e uno di nazionalità colombiana, intenti a eseguire lavorazioni edili senza autorizzazione. Su richiesta degli agenti sono giunti anche il titolare dell'impresa e i due comproprietari dell'appartamento, in qualità di committenti.
Tutte e cinque le persone coinvolte sono state denunciate all'autorità giudiziaria per violazione dell'articolo 169 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (legge 42/2004), per avere commissionato e/o eseguito lavori su un immobile vincolato, senza alcun titolo autorizzativo. Sarà la Soprintendenza, ricevuta la documentazione dalla Polizia Locale, a notificare ai committenti la sospensione dei lavori. Inoltre, un'informativa è stata inviata all'Ispettorato del lavoro in quanto i due operai sorpresi in cantiere - in cui avrebbero lavorato da lunedì secondo quanto dichiarato da loro stessi alla Polizia Locale - risultavano sprovvisti di contratto.
Si precisa che resta salva la presunzione di innocenza per cui tutti gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.