«La rete associativa e gli enti del terzo settore, attivi da anni nel centro storico, avranno un ruolo di primo piano nei progetti dedicati alla movida, ispirati all’esperienza bolognese di “Nottambula”. Stiamo valutando i progetti idonei a garantire il giusto equilibrio tra le esigenze di chi vive la notte, delle attività commerciali e del diritto al riposo e alla sicurezza degli abitanti.