Sviluppo economico Spazio per ATS - Risposte a domande frequenti

Contenuto

Patti di sussidiarietà, per la realizzazione degli interventi previsti dal PROGRAMMA NAZIONALE “METRO PLUS E CITTÀ MEDIE SUD 2021-2027”, PN-METRO PLUS.

 

Il Comune di Genova, da numerosi anni, mette in essere in regime di co-progettazione, azioni a valenza sociale di inclusione, intercultura e solidarietà unitamente ad Associazioni temporanee di scopo (ATS), costituite dai soggetti del terzo settore cittadino che hanno stipulato con la Civica Amministrazione accordi endoprocedimentali, a titolo di Patto di sussidiarietà.

Questo spazio è dedicato alle ATS che hanno stipulato con il Comune di Genova gli accordi endoprocedimentali a titolo di Patto di sussidiarietà, per la realizzazione del sistema di interventi previsti dal PROGRAMMA NAZIONALE “METRO PLUS E CITTÀ MEDIE SUD 2021-2027”.

 

CONTATTI

Per la presentazione di nuove FAQ queste dovranno essere inviate all’indirizzo socialeappalti@comune.genova.it

Le richieste dovranno pervenire dagli indirizzi di posta elettronica comunicati all’amministrazione in sede di sottoscrizione degli accordi.

Le FAQ inviate oltre ad essere pubblicate sulla presente pagina verranno inviate tramite e-mail di risposta al richiedente.

 

Ambito di intervento

  • Codice progetto GE 4.4.11.1.E – “RAFFORZAMENTO DELLA RETE DEI SERVIZI DEL TERRITORIO – Titolo progetto: “ATTIVAZIONE E COINVOLGIMENTO DEL TERZO SETTORE E DELLA COMUNITÀ LOCALE – PROGETTO DI COMUNITÀ NELL’AMBITO DEL PIANO INTEGRATO CENTRO STORICO “I CARUGGI” - CUP: B31H22000280006 – CIG: B10A9942A7
  • Codice Progetto GE 4.4.8.1 – MISURE DI RIDUZIONE DEL DISAGIO E DI INCENTIVAZIONE ATTIVA RIVOLTE A SOGGETTI VULNERABILI COMPRENDENTI UN MIX DI INTERVENTI PERSONALIZZATI DI TIPO FORMATIVO E DI ACCOMPAGNAMENTO ALL’OCCUPAZIONE -Titolo progetto “EDUCAZIONE AL LAVORO E INCLUSIONE SOCIO- LAVORATIVA”- CUP: B31H22000230006 - PROGETTO START-TAPPE - CIG: B13B2346CD
  • Codice Progetto GE 4.4.12.1 - INTEGRAZIONE SOCIALE DELLE PERSONE A RISCHIO DI POVERTÀ O DI ESCLUSIONE SOCIALE – Titolo progetto “SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI - INTERVENTI DI INCLUSIONE A FAVORE DELLE PERSONE SENZA DIMORA E/O IN SITUAZIONE DI MARGINALITÀ” - CUP B31H22000290006 – PATTO SENZA DIMORA – CIG: B13B63A8C8
FAQ

Sì. Il coinvolgimento di un soggetto terzo esterno all’ATS (c.d. “Partner associato”) è consentito a condizione che sia stato previamente approvato dall’Assemblea dell’ATS (o altro organo statutario assimilabile) previa verifica dei relativi requisiti di idoneità e competenza, con indicazione specifica del contributo operativo offerto dallo stesso soggetto. Ciascun partner associato deve risultare in possesso dei requisiti specifici richiesti dalla L.R. n. 42/2012 e capace di valorizzare le azioni di coprogettazione in condizioni di complementarità e sinergia con gli altri partecipanti in ATS. Il coinvolgimento deve essere previamente comunicato all’Amministrazione comunale. Fermo restante quanto sopra, il partner associato non potrà in alcun modo beneficiare del contributo pubblico concesso da quest’ultima, restando il relativo coinvolgimento attuato su base del tutto volontaria.

L’IRAP costituisce una spesa ammissibile solo laddove risulti esser stata determinata in via esclusiva e proporzionale al costo del personale.

I costi per il consulente del lavoro e gli altri costi generali sono ammissibili solo per la quota direttamente imputabile al progetto (es. costo per l’elaborazione dei prospetti necessari per la rendicontazione del progetto, elaborazione di lettere d’ingaggio per nuovo personale assegnato alle attività di progetto). Sarà cura degli ETS documentare l’esistenza di una correlazione diretta tra i costi in questione e le attività di progetto. Il ribaltamento di questi costi deve avvenire sulla base del principio di proporzionalità diretta.

No. Resta salva l’eventuale possibilità per gli ETS di far valere i propri diritti nelle sedi giudiziarie pertinenti, laddove fosse possibile documentare il ritardo colposo dell’Amministrazione nel dar seguito all’erogazione delle quote di contributo ed il danno subito dagli stessi ETS quale conseguenza del tardivo pagamento.

Come indicato nelle Linee Guida, le imposte e le tasse costituiscono spesa ammissibile se effettivamente e definitivamente sostenuti dal soggetto attuatore e se afferenti all’operazione ammessa a finanziamento.

No. Ogni partner dovrà pagare le spese di propria competenza utilizzando esclusivamente i conti correnti tracciati per il progetto. Ad esempio, se una fattura è intestata a un membro X dell’ATS, essa dovrà essere pagata dal suddetto membro X.

Sì. Si rammenta di prestazione attenzione all’eventuale valuta di cambio nel momento in cui tali spese vengono portate a rendicontazione. Nel caso di forniture extra-UE, il costo ammissibile dovrà corrispondere a quanto riportato nell’autofattura emessa dal soggetto acquirente secondo le modalità definite dall’Agenzia delle Entrate.

Sì, questi dati costituiscono i riferimenti minimi per poter ricondurre una spesa al progetto. Nei casi in cui non si è in condizione di apporre tali riferimenti sul documento originale, è necessario presentare una DSAN (Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio) a firma del legale rappresentante dell’ETS competente, che riporti le cause dell’impossibilità di apporre la dicitura prevista sul documento originale, che indichi le fatture in questione e il relativo importo imputato al progetto, che dichiari che per tali spese non sono state ottenute altre agevolazioni pubbliche e che impegni il destinatario a non utilizzare tali fatture o la quota imputata al progetto per ottenere altri finanziamenti pubblici. Si rammenta che tale fattispecie rappresenta una situazione eccezionale e che non assicura al destinatario la non contestabilità della spesa.

La regola generale è che ad un giustificativo di spesa corrisponda un solo giustificativo di pagamento. In caso di pagamenti cumulativi che appaiono come un unico movimento sull’estratto conto, siano essi riferiti a fatture, titoli equipollenti o pagamento degli stipendi dei dipendenti, occorre presentare la distinta dei singoli pagamenti che vanno a costituire quel movimento. Se nel movimento sono presenti pagamenti di spese non riferite al progetto, essi andranno oscurati, lasciando visibile solo l’importo per poter ricostruire il movimento cumulativo. Qualora non fosse possibile ottenere la distinta, occorre presentare una DSAN che ricostruisca i singoli pagamenti che concorrono al pagamento complessivo addebitato sul conto corrente. Nel caso in cui una fornitura o un servizio vengano pagate in due tranche, a titolo di acconto e di saldo, a ciascun pagamento eseguito dovrà corrispondere un giustificativo di spesa.

No, in quanto non sarebbe poi possibile ricondurre tale spesa a un’attività di progetto.

Sì. Qualora l’immobile non fosse utilizzato esclusivamente per attività di progetto, si potrà valorizzare solo quota parte delle spese per le relative utenze, dando evidenza di come è stato operato il ribaltamento e dell’effettivo sostenimento della spesa complessiva. Deve essere inoltre presentato il contratto di comodato d’uso debitamente registrato.

Le tabelle ministeriali non sono ammesse come dimostrativo del costo orario lordo del personale coinvolto nel progetto. In alternativa al calcolo del costo orario mensile (allegato D), per determinare il costo orario delle risorse impiegate nel progetto è possibile utilizzare il c.d. “Quoziente 1720” (di cui all’art. 55 comma 2, lett. A) del Reg. UE n. 2021/1060).

L’ODS (Ordine Di Servizio) deve essere compilato con riferimento alla durata complessiva dell’accordo endoprocedimentale o comunque con riferimento alla durata prevista per l’attività che la risorsa oggetto dell’ODS è chiamata a svolgere. Se durante lo svolgimento del progetto dovessero intervenire significativi cambiamenti alle attività affidate alla risorsa o al periodo e al tempo stimato per lo svolgimento delle attività, è opportuno presentare un’integrazione all’ODS alla prima rendicontazione utile.

Il personale per cui è stato attivato un contratto co.co.co. e, in generale, il personale non dipendente, viene rendicontato a costi reali (e non tramite il calcolo del costo orario). L’ETS, quindi, dovrà fornire tutti i giustificativi necessari a dare evidenza dei costi effettivamente sostenuti per il coinvolgimento della risorsa parasubordinata, quali cedolini, bonifici al collaboratore, versamenti F24 quietanzati. Nel caso in cui il contratto instaurato con il collaboratore non si riferisca esclusivamente al progetto che si sta rendicontando, sarà necessario produrre una dichiarazione che dia evidenza della quota parte imputabile al progetto e di come essa sia stata calcolata. A tal proposito, è opportuno, qualora possibile, che il contratto stipulato con il collaboratore identifichi già la suddivisione del compenso tra i progetti in cui il collaboratore è coinvolto. Qualora l’F24 tramite il quale si sono versati i contributi fosse cumulativo, esso dovrà essere accompagnato da una dichiarazione che riconduca al progetto la quota a esso imputabile.

La verifica del DURC deve essere eseguita su tutti i componenti dell’ATS sia in fase di attribuzione del contributo pubblico, sia nelle fasi di erogazione dello stesso. L’accertamento della regolarità della posizione erariale ex art. 48-bis DPR 602/73, in conformità con quanto previsto dalla Circolare MEF del 21.03.2018, n. 13, è richiesto per tutti i pagamenti di importo superiore a cinquemila euro eseguiti dalla Pubblica amministrazione ad un beneficiario terzo. La stessa Circolare, al punto 6 prescrive che l’accertamento in questione vada effettuato oltre che sul mandatario anche su tutti i mandanti (analoga indicazione era già scaturita dalla Circolare MEF n. 22/2008). Pertanto, ai fini dell’erogazione delle quote di contributo di spettanza dei singoli ETS componenti dell’ATS pur se per il tramite della Mandataria, l’Amministrazione comunale eseguirà la verifica in questione su ciascun ETS avuto riguardo alla parte dell’importo in pagamento parametrato alla quota di pertinenza delle spese da essi rendicontate.

È possibile non rendicontare tutti i trimestri, soprattutto nel caso in cui in un determinato trimestre l’ATS abbia sostenuto un esiguo numero di spese. In questi casi, è possibile presentare la rendicontazione congiunta di due o più trimestri, specificando nell’allegato A il periodo a cui si riferiscono le diverse spese. Si avrà cura di suddividere anche la descrizione delle attività nella Relazione tecnica per trimestre, in modo da facilitare la riconciliazione tra spese sostenute e attività realizzate. Si rammenta che per rendicontare una spesa è necessario che essa sia stata effettivamente sostenuta (vale quindi il principio di cassa). Di conseguenza, se, per esempio, una fattura si riferisce a un’attività svolta nel trimestre aprile – giugno 2024 ma viene saldata dopo 60 giorni, si dovrà attendere di avere a disposizione l’evidenza del pagamento per poterla inserire nella rendicontazione. Il SAL in cui inserirla (aprile-giugno o luglio-settembre) dipenderà anche dalla velocità di rendicontazione dell’ATS. Se infatti si intende presentare il SAL aprile-giugno a luglio, non sarà possibile inserirvi la fattura pagata ad agosto. Se invece la rendicontazione del SAL aprile-giugno avviene ad agosto e l’ATS ha a disposizione l’evidenza del pagamento della fattura, tale spesa potrà essere inserita nel SAL II, dedicato al periodo aprile-giugno 2024.

No, come indicato nel documento Linee Guida di rendicontazione dei Patti di sussidiarietà, il pagamento tramite carta di credito è possibile solo se essa è intestata all’ente beneficiario del contributo e se le relative transazioni risultano addebitate su di un conto corrente intestato allo stesso ente beneficiario. Per dare evidenza dell’effettuato pagamento con questo strumento è necessario presentare l’estratto conto della stessa nel quale sia visibile il/i movimento/i della spesa rendicontata.

Sì, in questi casi è sufficiente presentare l’estratto conto, che dovrà comunque essere fornito lasciando visibili tutti i movimenti relativi alle spese di progetto. Nel caso di addebito diretto, non essendo possibile inserire CIG e CUP, sarà necessario produrre una DSAN che chiarisca il collegamento tra la spesa effettuata e il pagamento. Si rammenta che, qualora le spese relative alle utenze siano imputabili al progetto solo in quota parte, la DSAN dovrà esplicitare l’importo della spesa imputabile al progetto e il metodo di calcolo utilizzato per definire tale importo (si prenda a riferimento l’allegato G - Dichiarazione spese imputabili pro quota).

Sì. Ad ogni SAL si dovranno riportare nel file Registro Spese le ore lavorate da un dipendente nel periodo considerato, suddividendole per azione specifica.

Il timbro di annullo posto sui cedolini dovrà riportare il costo totale delle ore svolte dal dipendente sul progetto in quel mese, dato dalla somma delle ore svolte nelle diverse azioni specifiche moltiplicata per il costo orario mensile.

Si consiglia di presentare il LUL per ogni dipendente coinvolto nel progetto. Per il personale impiegato anche su attività non finanziate sul progetto si raccomanda la coerenza tra quanto dichiarato nei timesheet e quanto appare nel LUL.

Come definito nell’articolo 12, comma 2, dell’Accordo Endoprocedimentale, le spese ammissibili “dovranno essere riferite al periodo di cui al presente accordo e pertinenti alle attività del progetto approvato”. Si ritengono ammissibili esclusivamente quelle spese sostenute nel periodo compreso tra la data di sottoscrizione dell’accordo (29/12/2023 STARTAPPE e CARRUGGI, 28/12/2023 SENZA DIMORA) e la data di fine, che salvo future variazioni, è attualmente fissata al 31 dicembre 2025. Si sottolinea quindi che anche i relativi ordini/preventivi/incarichi/ecc devono ricadere nel periodo di ammissibilità della spesa, non sono ammissibili spese relative a fatture che fanno riferimento a ordini assunti prima della data di sottoscrizione dell’Accordo.

In caso di canoni di affitto per immobile utilizzato in maniera non esclusiva per il progetto è possibile imputare una quota parte della spesa presentando:

  • Allegato G: in cui devono essere indicate le spese presentate in quota parte, specificando il costo effettivo sostenuto nel periodo di riferimento, la quota imputabile al progetto e il metodo di ribaltamento utilizzato e il riferimento alla dichiarazione in cui quest’ultimo è dettagliato;
  • Dichiarazione in cui viene descritto il metodo di ribaltamento utilizzato, che dovrà essere oggettivamente verificabile e che dovrà determinare un costo proporzionale alla quota degli spazi effettivamente impiegati per le attività di progetto e alla durata del relativo utilizzo. A tal fine, il soggetto beneficiario dovrà produrre a corredo della descrizione del suddetto metodo di ribaltamento, la seguente documentazione:
  • Titolo di disponibilità dell’immobile (es. contratto di locazione) debitamente registrato;
  • Visura catastale, evidenziando quali sono gli spazi utilizzati per il progetto, con annessa evidenza della rispettiva superficie rapportata al totale degli spazi disponibili;
  • Evidenza del pagamento dei canoni mensili pertinenti ai fini del ribaltamento di spesa;
  • Evidenza delle giornate effettive di utilizzo degli spazi (es: un laboratorio a valere sul progetto che venga svolto per due giorni a settimana). Questa può essere data creando un registro di utilizzo degli spazi, in cui annotare i giorni effettivo di utilizzo degli stessi e le attività in essi svolte. Se l’utilizzo degli spazi è continuativo (vengono quindi utilizzati in tutte le giornate lavorative) tale registro non è necessario, ma l’utilizzo continuativo deve evincersi dal tipo di attività svolta (es: uno sportello informazioni aperto al pubblico tutti i giorni). Tale specifica può essere inserita direttamente nella dichiarazione in cui si descrive il metodo di ribaltamento;
  • Evidenza del rispetto degli obblighi di informazione e comunicazione, esponendo negli spazi per cui si richiede un contributo il consueto cartello identificativo del Programma.

A titolo esemplificativo, si fornisce di seguito un’applicazione del metodo sopra descritto:

Riferimenti al progetto

AFFITTO – IMPUTAZIONE AL PROGETTO … DI UNA QUOTA PARTE DEI COSTI

 

Per l’affitto della sede … il canone annuale è pari a € … (si veda contratto di riferimento).

La superficie complessiva dell’immobile è pari a … mq. Il costo giornaliero al mq è quindi pari a € … (= canone mensile/(mq*365 giorni).

Per le attività di progetto vengono impiegati i seguenti spazi:

-             … (mq)

-             … (mq)

Corrispondenti a complessi … mq. Il costo giornaliero di tali spazi è quindi pari a € … (costo giornaliero al mq*mq utilizzati).

 

A titolo esemplificativo, si fornisce di seguito un’applicazione del metodo sopra descritto:

 

A

Canone di locazione annuale come da contratto di locazione in essere

12.000,00 €

B

Superficie complessiva dell'immobile oggetto di locazione

200 mq

C = A/(B*365)

Costo/mq di un giorno di locazione

0,16 €

D

Superficie complessiva degli spazi utilizzati per lo svolgimento delle attività progettuali

50 mq

E

Giorni di utilizzo degli spazi di cui al punto precedente nel SAL di riferimento

50 giorni

F = C*(D*E)

Quota parte del costo ribaltato sul budget di progetto

410,96 €

Qualora il contratto di assunzione non dovesse essere disponibile, si può sopperire a tale mancanza fornendo l’UNILAV che attesta l’effettiva presenza del lavoratore nell’organico dell’ente. In alternativa, il dipendente potrà richiedere al Centro per l’impiego territorialmente competente una visura attestante la propria posizione lavorativa, da cui sarà possibile desumere l’esistenza della posizione di lavoratore subordinato nei confronti dell’Ente pertinente.

No, tutte le spese devono essere intestate all’ente che ha sottoscritto l’accordo. Per trasferire le spese sostenute da un socio in capo al consorzio, il socio dovrà emettere fattura nei confronti dello stesso per l’importo rendicontabile (non è quindi possibile applicare alcun margine di ricarico), fornendo al consorzio tutta la documentazione necessari a dimostrare la spesa effettivamente sostenuta e imputabile al progetto. Il consorzio rendiconterà la fattura emessa dal socio allegando tutta la documentazione fornita da quest’ultimo a supporto.

Sì, gli elementi indicati sono elementi ammissibili per la determinazione del costo del personale a patto che gli stessi risultino documentati all’interno dei costi pregressi effettivamente sostenuti dal datore di lavoro.

L’utilizzo di immobili di proprietà dell’Ente coinvolto in un progetto di co-progettazione per lo svolgimento di attività direttamente riconducibili al perseguimento delle specifiche finalità progettuali, benché non produca esborsi finanziari, può essere valorizzato a titolo di cofinanziamento in coerenza con le disposizioni di cui all’art. 67 del Reg. UE 2021/1060 alle seguenti condizioni: - Il controvalore corrispondente, come di seguito determinato, è espressione dell’effettivo utilizzo dell’immobile per lo svolgimento di attività progettuali e viene attribuito al progetto ad esclusivo titolo di cofinanziamento (pro-rata temporis). Di tale utilizzo deve esser data adeguata evidenza, ad esempio, mediante compilazione di appositi registri degli accessi da cui possano desumersi i giorni di effettivo utilizzo dello stesso e/o adeguate argomentazioni a dimostrazione dell’effettivo impiego dello stesso immobile in attuazione delle attività progettuali; - Il valore attribuito al suo utilizzo non supera i costi generalmente accettati sul mercato di riferimento, coincidenti con le più recenti tabelle OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) elaborate dall’Agenzia delle Entrate per la specifica zona territoriale omogenea in cui si colloca l’immobile; - Il valore attribuito al suo utilizzo, così come sopra specificato, è determinato da un esperto qualificato e indipendente o da un organismo ufficiale debitamente autorizzato e lo stesso valore non supera il 10% delle spese totali ammissibili dell’operazione interessata ex art. 64, comma 1, lett. b) del Reg. UE 2021/1060; - Il valore attribuito al suo utilizzo può essere valutato e verificato in modo indipendente; - L’immobile oggetto di utilizzo non è concesso in locazione/utilizzo remunerato ad altri soggetti.

La sottoscrizione da parte del consulente del lavoro è richiesta al fine di assicurare che il calcolo sia stato effettuato da un soggetto con adeguata diligenza tecnica. La sola firma del legale rappresentante non è sufficiente.

La sottoscrizione da parte di un commercialista o di un CAF è richiesta al fine di assicurare che il calcolo sia stato effettuato da un soggetto con adeguata diligenza tecnica. La sola firma del legale rappresentante non è sufficiente.

Esclusivamente per l’anno 2024 la tredicesima mensilità dovrà essere calcolata suddividendo il rateo mese effettivo con la media mensile delle ore lavorate (1548/12=129), in linea con il metodo di calcolo di cui all’art. 55.2.b RDC. Il rateo mensile della tredicesima dovrà essere calcolato suddividendo la retribuzione base mensile per 12 (la retribuzione base mensile è quella indicata nel modello di calcolo del costo orario alla voce “retribuzione”).

 

Il file di calcolo predisposto calcolerà in automatico gli oneri aggiuntivi ed il costo orario.

 

Il costo orario individuato verrà poi moltiplicato per il numero di ore mensili effettivamente lavorate sul progetto (devono corrispondere alle ore indicate nei timesheet). 

 

Il costo complessivo da imputare a progetto sarà dato dalla somma dei costi lordi mensili come sopra calcolati. I mesi da prendere come riferimento per il calcolo della tredicesima dovranno corrispondere ai mesi in cui il lavoratore ha prestato servizio sul progetto.

Si veda allegato D-bis “ALL D-bis_Calcolo costo tredicesima”. 

I giustificativi da presentare saranno:

  • allegato D-bis per tredicesima 
  • cedolino tredicesima con annullo
  • estratto conto e quietanze F24 con prospetto di raccordo che evidenzi la quota di competenza (ritenute/oneri e contributi sociali) relativa al personale dedicato al progetto
     

Tale voce di spesa dovrà essere rendicontata nel SAL in cui sarà erogata.

Tale voce di spesa dovrà essere inserita nel Registro spese come riga a sé stante, compilando tante righe quante sono le azioni specifiche svolte dal dipendente nell'anno.

 

File Excel – Calcolo costo tredicesima-Caruggi

File Excel - Calcolo costo tredicesima-Senza Dimora

File Excel - Calcolo costo tredicesima-Startappe


 

Per le annualità successive al 2024 si prevede di includere il rateo di costo della tredicesima e della quattordicesima maturati in ciascuna mensilità ai fini del calcolo del costo medio orario del lavoro; per cui gli ultimi costi mensili del lavoro disponibili ed effettivamente sostenuti per una determinata unità di personale includeranno il rateo di tredicesima e di quattordicesima maturato nella stessa mensilità; la somma delle voci di costo sopra individuata sarà poi divisa per le ore lavorabili su base mensile (1548/12=129); il costo medio orario così determinato sarà poi moltiplicato per le ore di lavoro effettivamente svolte da ciascuna unità di personale coinvolta nell’attuazione dell’operazione.

 

A giustificazione dei costi così rendicontati, si prevede di produrre il seguente corredo documentale:

- Ove non già trasmessi: Ordini di servizio /contratti per prestazioni di servizio da cui si possa desumere/comprovare l’assegnazione di una determinata unità di personale all’attuazione dell’operazione assistita;

- prospetto di calcolo del costo medio orario lordo del lavoro sottoscritto da un CAF, o da un consulente del lavoro o da un dottore commercialista o da un revisore contabile e controfirmato dal legale rappresentante dell’ETS coinvolto nell’attuazione della co-progettazione;

- timesheet del personale con evidenza delle ore lavorate in attuazione dell’operazione assistita e delle attività svolte;

- nei mesi in cui verranno saldate la tredicesima e la quattordicesima si richiede in ogni caso la prova dell’avvenuto pagamento mediante la produzione della distinta di pagamento, dell’estratto conto estratto conto e delle quietanze F24 con prospetto di raccordo che evidenzi la quota di competenza (ritenute/oneri e contributi sociali) relativa al personale dedicato al progetto

 

Allegato - Calcolo costo orario_2025 - Startappe

Allegato - Calcolo costo orario_2025 - Caruggi

Allegato - Calcolo costo orario_2025 - Senza Dimora

Ultimo aggiornamento: 28/02/2025