Report del Consiglio comunale del 5 agosto

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Articolo del
05/08/2025
sala rossa

Approvate le modifiche al Piano del Commercio. Tra gli altri temi affrontati spiccano il progetto del Tunnel Subportuale e il futuro della viabilità in Valbisagno

Manuela D'Angelo

Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 si è aperta la seduta del Consiglio comunale con 35 consiglieri presenti.

 

Prima di iniziare con l’ordine del giorno, è stato discusso un articolo 55 presentato dalla consigliera del Pd Vittoria Canessa Cerchi e sottoscritto da tutti i gruppi di maggioranza, riguardante la situazione ex Ilva.

“Abbiamo appreso che il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sarà a Genova il prossimo 4 settembre per un incontro con istituzioni e parti sociali dedicato al futuro dello stabilimento ex ILVA di Cornigliano - scrive la consigliera Canessa Cerchi - È necessario garantire che ogni futuro sviluppo industriale avvenga nel rispetto della salute e della qualità della vita dei cittadini, che si salvaguardino i lavoratori attualmente impiegati nello stabilimento e che venga mantenuta la destinazione industriale delle aree ex ILVA, come previsto dall’Accordo del 2005”.

Alla discussione hanno partecipato i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione ed è intervenuta anche la sindaca Silvia Salis.

Sull’argomento è stato presentato anche un Ordine del giorno straordinario dalla consigliera di Fratelli d’Italia Alessandra Bianchi con cui si impegna sindaca e Giunta a calendarizzare, nelle prossime settimane, incontri sul territorio e a farsi parte garante della presenza all’incontro con il Ministro Urso dei rappresentanti del territorio, delle associazioni di categoria, delle associazioni tra cui “Donne di Cornigliano”. L’Ordine del giorno è stato respinto con 21 voti contrari della maggioranza e 13 favorevoli dell’opposizione.

 

Il primo punto all’ordine del giorno trattato è stata la delibera di Giunta 2025/24 “Riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio ai sensi dell'art.194, comma 1”. Su proposta del vicesindaco e assessore al Bilancio Alessandro Terrile, si chiede al Consiglio di “Riconoscere la legittimità del debito fuori bilancio” (ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera) scaturito da una sentenza del Tribunale Ordinario di Genova del 23 gennaio 2025, “per un importo di 267.064,79 euro, IVA 10% compresa e interessi passivi per euro 25.538,45, calcolati a far data dal 17.12.2019 e, in via precauzionale, fino alla data del 01.11.2025, per complessivi euro 292.603,24”. L’importo complessivo di € 292.603,24 sarà impegnato con successiva determinazione dirigenziale della Direzione di Area Programmazione ed Attuazione Opere Pubbliche e che tale somma verrà finanziato per € 267.064,79 mediante avanzo accantonato destinato al conto capitale e per € 25.538,45 mediante risorse dell’ente”.

Su questo atto il consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi ha presentato due ordini del giorno, che alleghiamo. Il primo, con il parere contrario della Giunta, è stato respinto con 21 voti contrari della maggioranza e 11 favorevoli dell’opposizione. Il secondo odg è stato modificato dalla Giunta in alcune parti. Le modifiche sono state accolte dal proponente. Quindi, con parere favorevole della Giunta, l’odg è stato approvato all’unanimità.  La delibera finale è stata approvata con 21 voti favorevoli della maggioranza. L’opposizione si è astenuta.

 

La seconda proposta al Consiglio riguarda i “Terreni interessati da opere di adeguamento idraulico del rio maltempo Municipio V - Val Polcevera”.

Su proposta dell’assessora all’Urbanistica Francesca Coppola, si propone al Consiglio di “Adottare l’aggiornamento al PUC, ai sensi dell’art. 43 della L.R. n. 36/1997, per la modifica, in ampliamento, dell’ambito con disciplina urbanistica speciale n. 106/2023; di disporre l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. 327/2001, sulle aree individuate nel Piano Parcellare (elaborato n. 07-001, codice elaborato 24017-ESE-07-CAT-001-D)”.

La delibera è stata approvata dal Consiglio all’unanimità.

 

Il terzo punto all’ordine del giorno discusso è stata la delibera di Giunta al Consiglio: “II adeguamento del programma triennale dei lavori pubblici 2025-2026-2027 e VII nota di variazione ai documenti previsionali e programmatici 2025-2027”.

Su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante si chiede al Consiglio di approvare l’aggiornamento del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2025-2026-2027, che riguarda una serie di interventi in tutti i Municipi. Le modifiche e gli inserimenti con il dettaglio dei lavori sono riportati in allegato.

Riguardo questa delibera il consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi ha presentato un’istanza di sospensiva, ma la proposta è stata respinta. Su questa delibera sono stati presentati 4 ordini del giorno (che alleghiamo), tre del consigliere di Vince Genova Piciocchi e uno della consigliera di Fratelli d’Italia Alessandra Bianchi.

Il parere della Giunta, espresso dall’assessore Ferrante, sui 4 odg è contrario. Gli odg sono stati quindi respinti con 20 voti contrari della maggioranza e 12 favorevoli dell’opposizione.  La delibera è stata messa in votazione dal presidente del Consiglio Claudio Villa ed è stata approvata con 21 voti favorevoli della maggioranza e 13 contrari dell’opposizione.

 

Ultimo punto all’Ordine del giorno la delibera di Giunta “Modifiche al piano commerciale comunale”. Su proposta dell’assessora al Commercio Tiziana Beghin, si propone al Consiglio di modificare il Piano Commerciale Comunale, come segue:

1. Introdurre nelle “Disposizioni del Piano Commerciale Comunale”, prima del paragrafo intitolato “Monitoraggio”, il seguente paragrafo: Parametri invarianti del PUC I limiti dimensionali previsti dalla zonizzazione del Piano Commerciale, ai sensi delle disposizioni regionali vigenti in materia di commercio, sono da intendersi sempre subordinati alla disciplina del PUC qualora quest’ultima preveda ambiti con condizioni più restrittive. Laddove le previsioni del Piano Urbanistico Comunale risultino difformi rispetto a quelle contenute nel Piano Commerciale, queste ultime risultano comunque subordinate a quanto previsto, in termini di funzioni ammesse, dagli Ambiti e dai Distretti di Trasformazione del vigente PUC

2 sviluppare il perimetro delle Fasce di Tutela perimetrate all’intorno dei Centri Storici Urbani fino ai limiti ammessi dall’art. 26 comma 3ter della L.R. n. 1/2007, aggiornando e sostituendo – di conseguenza -il Fascicolo delle Tavole di Zonizzazione, a sua volta composto da: Tavola generale zonizzazione, in scala 1: 25.000; Voltri; Prà; Pegli; Sestri; Cornigliano; Sampierdarena; Bolzaneto e Certosa; Pontedecimo; Centro Storico .e Oregina; Centro Storico; Centro Storico, Foce e San Fruttuoso; Centro – Marassi; Molassana; San Martino e Sturla; Quinto e Nervi.

Il consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi ha chiesto una sospensiva, dichiarando che la minoranza avesse bisogno di maggior tempo per studiare le modifiche apportate al Piano del commercio. La richiesta è stata respinta dalla maggioranza del Consiglio.

 

La delibera è stata emendata dalla stessa maggioranza e sono stati presentati 5 ordini del giorno, tre a firma del Pd e due della Lega, che riportiamo in allegato a questo report.

Prima di iniziare la discussione l’assessora Beghin ha accettato di illustrare l’emendamento della maggioranza che ha integrato la delibera e ha spiegato che: “Non c’è stato nessuno stravolgimento della delibera. Sono state consultate tutte le parti e sono stati ascoltati anche i sindacati, che hanno approvato le modifiche del piano del commercio. Anche le associazioni dei consumatori sono state ascoltate oggi in modo formale e si sono detti a maggioranza favorevole. Quindi abbiamo inserito questi passaggi. Un’altra modifica riguarda invece un refuso, che non avrebbe inficiato il valore giuridico dell’atto”.

L’assessora Beghin ha espresso il parere della Giunta in merito ai 5 ordini del giorno. I due odg della minoranza non sono stati accettati; i tre odg presentati dal Pd sono stati considerati positivamente.

Si è proceduto quindi alla votazione degli ordini del giorno: i due con parere negativo della Giunta sono stati respinti con 21 voti contrari della maggioranza e 11 favorevoli dell’opposizione; i tre odg presentati dal Pd con parere positivo della Giunta sono stati approvati con 21 voti favorevoli della maggioranza e 10 contrari dell’opposizione.

 

Dopo la discussione la minoranza ha lasciato l’aula (solo i consiglieri di Vince Genova Pietro Piciocchi e Mauro Avvenente hanno aspettato l’ultimo intervento prima uscire) e non ha partecipato al voto della delibera.

La delibera è stata messa in votazione ed è stata approvata con 21 voti della maggioranza.

 

Prima della chiusura è stato anche discusso un fatto personale, richiesto dalla consigliera Tassara della Lista Civica Salis nei confronti del consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi.

 

Il Consiglio si è chiuso alle 20,54

ARTICOLI 54 INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

«Abbiamo preso coscienza della situazione genovese, relativa ai bacini idrici, soggetti a rapidi cambiamenti negli anni; in questo momento non risultano specifiche criticità o emergenze in corso per i bacini di Genova, ma è sempre necessaria una prevenzione e una informazione, per fronteggiare quello che ci aspetterà, come già successo in annate più siccitose, come quella del 2022 e del 2023. Voglio concentrarmi sulla necessità di ridurre lo spreco di acqua, suggerimento che prende luogo da una regolamentazione regionale, che penso debba essere preso in considerazione per quello che riguarda, ad esempio, il lavaggio strade. Ad oggi il Comune partecipa al patto dei sindaci per il clima e l'energia che è volto proprio a sviluppare soluzioni tecnologiche integrate e innovative, come l'efficientamento delle infrastrutture, la pianificazione per il risparmio e il riuso della risorsa idrica e l'integrazione nella strategia nazionale regionale per la tutela e l'efficiente utilizzo dell'acqua. Attualmente è bene precisare che in merito all'uso dell’acqua per la pulizia delle strade, il sistema prevede l'utilizzo di acqua potabile e l'ottimizzazione del processo si ottiene grazie a sistemi di alta pressione, con ventaglio regolabile, che sono in grado di ottimizzare il processo di lavaggio. Non esiste la possibilità di approvvigionarsi di acque reflue rigenerate, però sarà sicuramente una indicazione di cui terremo conto, perché vogliamo migliorare e adottare nuove tecnologie».

 

Lo ha detto l’assessora all’Ambiente Silvia Pericu, rispondendo all’interrogazione del consigliere Vincenzo Falcone di Orgoglio Genova riguardante “L’attuale situazione dei bacini idrici a servizio del territorio genovese e se sia in considerazione l’implementazione di nuove tecnologie o soluzioni volte a ridurre lo spreco di acqua potabile, in particolare per la gestione dei servizi come la pulizia delle strade e l’irrigazione”.

«Il progetto di pedonalizzazione di piazza Remondini nasceva da un’esigenza di sicurezza e riqualificazione urbana in un contesto densamente abitato, caratterizzato dalla presenza di una scuola e di spazi pubblici rinnovati e attrezzati per l’infanzia. Nel 2017 l’amministrazione comunale aveva inteso migliorare la fruibilità di quest’area da parte di bambini, anziani e persone con disabilità, attraverso la creazione di un’area pedonale e continua e sicura. L’intervento, così come era stato progettato, prevede l’eliminazione della sosta veicolare davanti alla scuola, l’introduzione del divieto di transito per i veicoli nonché la revoca del passo carrabile: misure con cui procedere alla completa pedonalizzazione della piazza. Alla base del progetto c’era dunque la volontà di restituire una piena fruibilità a questo spazio urbano: una volontà contro la quale si era espresso un condominio, interessato direttamente dalla revoca del passo carrabile, che aveva presentato ricorso al Tar sostenendo l’illegittimità del provvedimento. La giustizia amministrativa, compreso il Consiglio di Stato, ha confermato la legittimità di tale azione, riconoscendo la prevalenza dell’interesse pubblico rispetto a quello privato, accertando che il condominio dispone di un accesso alternativo da via Lagustena e che il progetto è pienamente coerente con il Codice della Strada il quale, ai comuni, riconosce il diritto di istituire aree pedonali senza obbligo di indennizzo. Infine, dal punto di vista tecnico, confermiamo che la pedonalizzazione di piazza Remondini è perfettamente realizzabile. Un’opportunità su cui l’amministrazione precedente non ha posto la dovuta attenzione, mentre è nostra intenzione provvedere nel più breve tempo possibile alla messa a terra del progetto».

 

Ha risposto così l’assessore all’Urbanistica Francesca Coppola, su delega dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti, all’interrogazione del consigliere Edoardo Marangoni (Partito Democratico) che chiedeva alla Giunta di “riassumere il percorso di pedonalizzazione di piazza Remondini. Durante la consiliatura 2012-2017 vennero avviati numerosi e sparsi percorsi di pedonalizzazione di strade e piazze in tutta la città. Alcuni percorsi sono stati toccati da procedimenti giudiziari che, nel frattempo, sono giunti a conclusione”.

«La navetta elettrica in oggetto era stata introdotta in via sperimentale nel febbraio 2021 nell'ambito degli interventi del piano integrato del centro storico Caruggi: al termine della sperimentazione, è stato possibile ricavare dati di utilizzo nel lungo periodo accurati e attendibili. Ebbene, la domanda non è risultata tale da sostenere il mantenimento del servizio stesso. Dobbiamo chiederci perché la sperimentazione sia durata 4 anni, ma AMT abbia deciso solamente nel 2025 all'entrata in carica della nuova amministrazione di cessare questo servizio. Quindi nessun taglio, dopo un'attenta valutazione sia dell'impiego economico necessario per continuare a garantire il servizio, sia del complessivo riscontro sul territorio. AMT ha ritenuto recentemente che il bilancio costi-benefici dell'intervento non risultasse sostenibile. La media massima di passeggeri trasportati per singola corsa è stata pari, in media, a 2,4 passeggeri a corsa, con picco a ribasso, sempre in media, di 0,7 passeggeri trasportati per corsa, a fronte di un costo annuale tra i 100.000 e i 150.000 euro: senza contare che tale servizio ha avuto altre problematiche. La questione è che la città deve essere accessibile per tutte e per tutti. Quindi dobbiamo lavorare su quella che è l'eliminazione delle barriere architettoniche, piuttosto che avere dei palliativi che purtroppo, di fatto, non hanno dato il riscontro che era stato desiderato, tant'è che non abbiamo dei dati talmente sofisticati da dire quante persone con disabilità abbiano potuto o meno utilizzare questo servizio».

 

Lo ha detto l’assessora all’Urbanistica Francesca Coppola, su delega dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti, rispondendo all’interrogazione della consigliera di Vince Genova Rosanna Stuppia ad oggetto: “Navetta centro storico: ultimo viaggio nel centro storico di Genova, Amt taglia il servizio”. 

«La scelta che abbiamo fatto è una scelta condivisa da tutta la giunta, a fronte di un problema complesso che riguarda tutto il nostro territorio comunale. In questo momento non c'è un affidamento formale, ma confermiamo che ci sono state delle avanzate interlocuzioni. Con il Politecnico di Milano e con l’Avvocatura del Comune stiamo cercando soluzioni per migliorare la viabilità della Valbisagno e per la stesura, il prima possibile, dello strumento giuridico da sottoporre alla giunta, a seguito del quale le direzioni competenti dell'Amministrazione provvederanno alla formalizzazione della collaborazione. Ci siamo avvalsi di questa collaborazione con il Politecnico perché ha al suo interno delle peculiarità, soprattutto per quello che riguarda la parte delle infrastrutture, della logistica e della mobilità. Quindi al momento, non avendo un affidamento formale, rispondere su quelli che possono essere ipotetici costi non mi è possibile. Sono ancora in essere le interlocuzioni per definire meglio quello che può essere un incarico da formalizzare e sul quale chiaramente, poi, daremo notizia. Stiamo ancor vagliando le soluzioni alternative allo Skymetro. Ci sono varie possibilità da mettere in campo e sulle quali stiamo lavorando, ma ripeto, è un problema che si porta dietro diversi quartieri e diverse fette di popolazione importanti, quindi per noi è la priorità».

 

Lo ha detto l’assessora all’Urbanistica Francesca Coppola, su delega dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti, rispondendo all’interrogazione del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua riguardante la notizia di “un affidamento al Politecnico di Milano dello studio sulla viabilità della Valbisagno”.

«Attualmente le tariffe per l’impiego del personale della Polizia Locale nei servizi a supporto di manifestazioni organizzate da privati o enti privati sono fissate all’articolo 22 del Regolamento del Corpo di Polizia Locale, approvato dal Consiglio comunale l’8 giugno 2021. Tali tariffe, calcolate in base al costo orario del personale impiegato, devono coprire integralmente le spese sostenute dal Comune; di conseguenza, il servizio in orario straordinario, serale, notturno o festivo comporta un aumento proporzionale del costo. La Conferenza Stato-Città e Autonomie Locali, con nota interpretativa del 26 luglio 2018, ha indicato che ogni ente può individuare le condizioni di esenzione o riduzione tariffaria, stabilendo quali manifestazioni possano beneficiare di sconti o della totale gratuità del servizio. Tuttavia, al momento il Comune non ha ancora adottato alcuna normativa in materia: per applicare agevolazioni o esenzioni alle manifestazioni private è dunque necessario prevedere uno specifico regolamento comunale. Questo regolamento dovrà precisare, in particolare, quali tipi di manifestazioni – sia pubbliche sia private con rilevante ricaduta sociale – possano beneficiare di tariffe agevolate, se sia sufficiente il patrocinio comunale o se serva il riconoscimento dell’interesse pubblico da parte della Giunta, nonché le modalità e i soggetti legittimati a presentare istanza. Per definire e disciplinare in modo organico queste misure, propongo di dedicare un approfondimento in Commissione consiliare, al termine del quale il testo regolamentare potrà essere sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale».

 

È la risposta del vicesindaco Alessandro Terrile all’interrogazione della consigliera Erika Venturini (Lista Civica Silvia Salis Sindaca) che chiedeva informazioni alla Giunta circa “L’introduzione di una tariffazione agevolata o contributo pubblico per il servizio della polizia locale a favore delle associazioni che organizzano eventi sul territorio”.

«Come noto la realizzazione del Tunnel Subportuale rientra tra le opere dell’accordo negoziale di ristoro sottoscritto con Autostrade per l’Italia, a seguito del crollo del ponte Morandi, per un totale di oltre 1,3 miliardi di euro. Le opere propedeutiche realizzate da Aspi stanno procedendo e non risultano ritardi, ma è possibile che per la gara per lo scavo vero e proprio possa servire del tempo in più rispetto a quanto previsto inizialmente. La cosa che invece ci preoccupa, e molto, come emerso nel corso di un’interlocuzione formale tra la sottoscritta e l’amministratore delegato di Aspi, Arrigo Giana, è che i costi di realizzazione del Tunnel Subportuale risultano cresciuti da 700 milioni di euro a 1 miliardo e 129 milioni, e la stessa Aspi vorrebbe compensare i costi aggiuntivi – cito testualmente - con “la riduzione anche temporanea di una o più delle voci a carico del concessionario, nell’ambito di quanto previsto dalll’accordo negoziale”. In sostanza, con questa lettera, Aspi ci dice che col fatto che il Tunnel Subportuale costerebbe di più, non potrebbe eseguire gli altri interventi già concordati. Se fosse così, sarebbe una cosa molto grave, visto che i genovesi sono tornati a dover pagare il pedaggio che non avremmo dovuto pagare fino al 2031 e che, invece, paghiamo dal 2022: pedaggio che, ricordo, cuba ogni anno tra i 13 e i 15 milioni di euro. Ora, per giunta, vedremmo ridurre le opere e gli interventi di risarcimento che Aspi si era impegnata a fare. Infatti, scrive l’ad di Aspi Giana nella stessa lettera – cito sempre testualmente – “le risorse residue dell’accordo negoziale sarebbero temporaneamente allocate quasi esclusivamente al completamento del Tunnel Subportuale e, pertanto, non residuerebbero fondi a sufficienza per dar seguito agli altri interventi”. Noi non intendiamo in nessun modo rinunciare al risarcimento dovuto a questa città per quello che è successo e per i disagi che questa città ha patito a seguito della tragedia del crollo del ponte Morandi. L’accordo stabilisce espressamente che se i costi del Tunnel Subportuale e del Tunnel della Valfontanabuona eccedessero i 930 milioni di euro previsti, tali costi andrebbero redistribuiti tra i pedaggi di tutta la rete autostradale nazionale: quindi non c’è nessun motivo per riversare i costi del Tunnel sugli altri interventi che Genova stava aspettando. E attenzione: tra gli interventi “sacrificati” ci sarebbero anche la manutenzione e la messa in sicurezza di viadotti, ponti e impalcati che, a Genova, sono 620. Questo è un grande onere che comporta dei rischi. Ecco perché, il 1° agosto, ho scritto una risposta molto netta alla lettera ricevuta dall’ad di Aspi. Cito testualmente: “I vantaggi attesi dalla realizzazione del Tunnel Subportuale potrebbero essere annullati dalle criticità derivanti dalla sottovalutazione dello stato manutentivo del sistema infrastrutturale urbano”. Per me era necessario rispondere in questo modo: noi dobbiamo difendere Genova e la sicurezza della nostra città. Inoltre, ho richiesto immediatamente l’avvio di un tavolo tecnico a cui devono partecipare tutti i soggetti coinvolti. Ne parlerò domani a Roma anche con il ministro Salvini. Su questo tema Genova non farà un passo indietro, perché credo che abbiamo già pagato abbastanza. È un tema di sicurezza della città che ci coinvolge tutti, maggioranza e opposizione. Ci impegniamo come giunta, una volta ricevuta la risposta da Aspi, a renderci immediatamente disponibili per approfondirla in Consiglio o commissione, insieme a quella che può essere la nostra posizione successiva. Ma era importante prendere subito una posizione forte perché Genova deve continuare a ricevere quello che merita per la tragedia che è accaduta».

 

È la risposta della sindaca Silvia Salis all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico Vittoria Canessa Cerchi che chiedeva: “Considerato che il progetto del Tunnel Subportuale di Genova ha come obiettivo dichiarato quello di alleggerire il traffico urbano e migliorare i collegamenti tra la zona ovest e il centro della città, ma che attorno all’opera permangono criticità riguardanti i tempi di realizzazione, l’impatto ambientale, la gestione dei cantieri e la comunicazione con i cittadini e i territori coinvolti, si interroga l’assessore competente per sapere quali siano gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto”.

«L’attraversamento pedonale di piazza Corvetto, al momento gestito come impianto di cantiere da Cociv nell’ambito delle infrastrutture strategiche previste dalla Legge Obiettivo 443 per la tratta del Terzo Valico dei Giovi, non è una sperimentazione, ma una misura temporanea necessaria per consentire l’avanzamento dei lavori garantendo comunque il passaggio dei pedoni. Non appena i cantieri saranno conclusi, Cociv provvederà al ripristino ex ante dell’area, eliminando l’attuale impianto. Qualora si volesse mantenere un attraversamento pedonale in superficie, sarebbe indispensabile avviare un’analisi complessa che valuti i flussi di traffico e le possibili interferenze con altri cantieri – ad esempio quello della metropolitana – mettendo a sistema tutte le criticità. La realizzazione di un intervento definitivo per l’abbattimento delle barriere architettoniche, inoltre, richiederebbe il coinvolgimento del Coordinamento Abbattimento Barriere Architettoniche del Comune di Genova e il parere della Soprintendenza, poiché il posizionamento dei nuovi semafori interferirebbe con il monumento a Vittorio Emanuele II, bene sottoposto a tutela. Per affrontare queste questioni, sarà dunque necessario istituire un tavolo tecnico che approfondisca le diverse variabili e individui la soluzione più efficace per garantire al tempo stesso la sicurezza dei pedoni e la regolare circolazione veicolare, superando le criticità emerse fin dall’adozione dei sottopassi come unica modalità di attraversamento».

 

Lo ha detto l’assessora a Urbanistica, Smart City e Città dei 15 Minuti Francesca Coppola, su delega dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti, rispondendo all’interrogazione del consigliere Lorenzo Pellerano (Orgoglio Genova) che chiedeva informazioni in merito all’“Adeguamento definitivo dell’attraversamento in superficie di piazza Corvetto con abbattimento delle barriere architettoniche dopo la sperimentazione implementata dalla precedente giunta”.

«Abbiamo espressamente richiesto informazioni al Cociv, trattandosi di una questione di loro competenza. Ci è stato detto che i lavori sono attualmente sospesi per l’assenza di un contratto con la ditta. Il 29 luglio, probabilmente a seguito dei solleciti inviati dal nostro assessorato, ci è stato comunicato che a causa di problemi contrattuali con la precedente azienda esecutrice dei lavori, stanno attualmente subentrando con nuovi contratti che sono già pronti per proseguire e ultimare l’attività di posa dei corpi illuminanti. I pali sono stati posati da poco, e rimossi i precedenti basamenti. A detta del Cociv i lavori saranno ripresi e completati entro l’inizio di ottobre».

 

È quanto affermato dall’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante rispetto all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Fabio Gregorio che interrogava così la Giunta: “L’allargamento di Lungotorrente Verde, aperto al transito nel settembre 2023 nell’ambito dei lavori del Terzo Valico, risulta incompleto: i vecchi pali dell’illuminazione insistono sulla carreggiata e, dopo un tentativo di rimozione non riuscito, è stata installata una recinzione che ne limita l’utilizzo. si chiede se siano previste tempistiche per la rimozione dei pali e la piena fruibilità della strada”.

Ultimo aggiornamento: 06/08/2025