Avviata la "Talpa" nel cantiere dello scolmatore del Bisagno

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01/10/2025
Foto della "talpa" (foto di Alberto Maria Vedova)

Le operazioni di montaggio del macchinario sono concluse: una volta a regime, la "talpa" arriverà a scavare in media circa 20 metri al giorno

È stata attivata oggi, 1° ottobre 2025, la T.B.M. (Tunnel Boring Machine, in allegato la scheda tecnica) arrivata nei mesi scorsi dalla Cina a Genova, nel cantiere per la realizzazione dello scolmatore del torrente Bisagno. Concluse le complesse operazioni di montaggio del macchinario - lungo circa 100 metri su tre livelli e del peso complessivo di 1.280 tonnellate - si è proceduto all'accensione.

 

Insieme al presidente di Regione Liguria Marco Bucci e all'assessore regionale alla Difesa del suolo Giacomo Raul Giampedrone, presente anche l'assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante. Le operazioni di montaggio del macchinario sono concluse: una volta a regime, la talpa arriverà a scavare in media circa 20 metri al giorno.

 

Proseguiranno le riunioni periodiche tra la struttura commissariale e l’Ati per monitorare costantemente l’andamento dei lavori. L’impiego della TBM a scudo chiuso è frutto di una variante migliorativa proposta dall’appaltatore e approvata dalla Stazione Appaltante nell’agosto 2023.

 

In particolare, la variante migliorativa ha consentito il passaggio da una macchina a scudo aperto ad una macchina a scudo chiuso che consente, in contemporanea con le operazioni di scavo e senza soluzione di continuità, anche di procedere con la posa dei conci prefabbricati costituenti il rivestimento della galleria stessa: ciò consentirà di giovare di una riduzione dei tempi per dare completata la galleria e al contempo di innalzare le condizioni di sicurezza in fase di cantiere all’interno della galleria.

 

L’opera, con un costo complessivo di oltre 200 milioni di euro, prevede la realizzazione di una galleria di circa 6,5 chilometri che collegherà la zona della Sciorba con il mare in corso Italia, sottraendo una significativa quota della portata di piena dall’alveo del torrente Bisagno. Il progetto dello scolmatore risale agli anni 2000 ed è stato finanziato con il piano ‘Italia sicura’ nel 2015.

 

I lavori, aggiudicati alla fine del 2019, sono iniziati nel maggio 2020, ma hanno subito rallentamenti significativi a causa della pandemia da Covid-19, delle vicende contrattuali conseguenti a due interdittive antimafia poi superate da specifico pronunciamento della Corte d’Appello di Salerno, da criticità legate sia agli aspetti di carattere tecnico-esecutivo dell’appalto sia agli aspetti di gestione amministrativo-finanziaria della commessa, per cui la Struttura commissariale regionale è intervenuta a più riprese anche attraverso la corresponsione di anticipi di risorse già previste contrattualmente a fronte della presentazione di specifiche garanzie aggiuntive e di impegni verificati costantemente.

 

Il sistema dello scolmatore funzionerà in abbinamento con quello del Fereggiano, più piccolo e già attivo dall’autunno del 2019, creando una rete di protezione idraulica sotterranea a beneficio della città. Come già detto, l’opera sarà completamente invisibile una volta terminata, ma rappresenterà un’infrastruttura vitale per tutti i cittadini. 

Ultimo aggiornamento: 01/10/2025