Consiglio comunale del 28 ottobre

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Articolo del
28/10/2025
La Sala Rossa di Palazzo Tursi dove si svolge il Consiglio Comunale di Genova

Si è discusso dell'atto vandalico al Liceo Leonardo Da Vinci. Ricevuti i lavoratori della Manelli. Respinto Odg su Norma Cossetto

Manuela D'Angelo

Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 è iniziata la seduta del Consiglio comunale con 41 presenti.

 

Il Consiglio è stato subito sospeso per permettere alla Conferenza Capigruppo di ricevere i lavoratori della ditta Manelli impegnati nei cantieri della metropolitana.

Al rientro in aula si è proceduto con la discussione di un articolo 55 e tre ordini del giorno straordinari.

 

L’art 55 ad oggetto “Istituto Leonardo Da Vinci”, presentato dal consigliere di AVS Lorenzo Garzarelli, e firmato da tutti i gruppi di maggioranza, ripercorre i fatti avvenuti nella notte del 25 ottobre 2025, durante l’occupazione studentesca dell’Istituto e chiede all’aula di esprimersi in merito e di esprimere solidarietà nei confronti degli studenti e delle studentesse.

 

È stato poi discusso il primo ordine del giorno straordinario, presentato dal consigliere Marco Mesmaeker del Movimento 5 Stelle ad oggetto “Carenza di organico nei distaccamenti dei Vigili del fuoco della Regione Liguria – impatto sul territorio genovese e azioni di supporto da parte del Comune”. Con questo atto si impegna sindaca e Giunta a “Rappresentare al presidente della Regione Liguria la necessità di potenziare l’organico dei Vigili del Fuoco presenti sul territorio ligure, con particolare attenzione ai distaccamenti genovesi, attraverso la Conferenza Stato-Regioni”.

La sindaca Silvia Salis ha espresso parere positivo all’Ordine del giorno a nome di tutta la Giunta. L’odg è stato approvato con 36 voti favorevoli. Il gruppo di Fratelli d’Italia si è astenuto.

 

È stato poi discusso l’ordine del giorno straordinario presentato dal gruppo della Lega e firmato da tutti i gruppi di minoranza ad oggetto “Contrasto alle azioni violente sulla targa di Norma Cossetto a Genova”. Il documento ripercorre i fatti accaduti a settembre scorso quando fu danneggiata la targa della scalinata dedicata a Norma Cossetto e impegna sindaca e Giunta  a “Ripristinare nel minor tempo possibile la targa in memoria di Norma Cossetto e prendere contatti con le autorità competenti chiedendo l’avvio di una opportuna indagine verso i responsabili dei ripetuti e continui gesti vandalici; valutare la possibilità di installazione di un sistema di videosorveglianza a tutela della targa e della Storia che essa rappresenta e prendere le distanze da quanto accaduto”.

La Giunta, attraverso l’assessore Emilio Robotti, ha espresso parere negativo all’ordine del giorno, che quindi è stato respinto con 25 voti contrari della maggioranza e 16 favorevoli dell’opposizione.

 

È stato quindi discusso l’ultimo ordine del giorno straordinario, presentato dal gruppo della Lega e firmato anche da Vince Genova ad oggetto “Celebrazione e promozione della figura di Cristoforo Colombo nel mondo – valorizzazione del legame storico con la Città di Genova, sostegno al ripristino del Columbus Day, rilancio del gemellaggio con la Città di Columbus (Ohio) e tutela dei luoghi colombiani di Genova”. Con questo atto si impegna sindaca e Giunta “A promuovere, in collaborazione con istituzioni culturali, scolastiche, università, associazioni e comunità genovesi all’estero, un programma annuale di eventi dedicati a Cristoforo Colombo, da realizzarsi in occasione del 12 ottobre e durante l’anno, in Italia e all’estero”. L’ordine del giorno è stato respinto con 25 voti contrari della maggioranza e 14 favorevoli dell’opposizione.

 

All’ordine del giorno la “Proposta di delibera di Consiglio istituzionale per la ratifica del Consiglio comunale ai sensi dell art. 42, co. 4, del t.u. d.lgs n. 267/18.08.2000 deliberazione Giunta comunale n. 169 del 02.10.2025 ad oggetto x variazione ai documenti previsionali e programmatici 2025/2027".

Riguardo questa proposta sono stati presentati quattro ordini del giorno della minoranza. Il primo a firma del consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi che chiede la sospensione delle nuove tariffe Amt è stato considerato non accoglibile perché non attinente alla delibera di variazione di bilancio.  Gli altri tre odg sono stati presentati dai consiglieri della Lega Paola Bordilli e Alessio Bevilacqua.

Durante la discussione la consigliera Paola Bordilli è stata allontanata dall’aula. Il consigliere della Lega Alessio Bevilacqua ha ritirato la sua firma dagli ordini del giorno, che quindi sono decaduti. L’opposizione è uscita dall’aula in solidarietà della consigliera Paola Bordilli della Lega.

La delibera è stata qiuindi messa in votazione su proposta della Giunta e approvata con i soli  23 voti favorevoli della maggioranza.

 

Secondo punto all’ordine del giorno la “Delibera di Giunta al Consiglio per il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell art. 194, comma 1, lett. a, d.lgs. 267/2000, in esecuzione delle sentenze emesse dalla Corte di Giustizia tributaria di I grado di Genova e dalla Corte di giustizia tributaria di II grado della Liguria, nei ricorsi contro il Comune di Genova”.

Il presidente del Consiglio Claudio Villa ha messo in votazione l’atto su proposta dell’assessore al Bilancio e vicesindaco Alessandro Terrile, per il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio, al fine di dare attuazione alle sentenze esecutive emesse dalla Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Genova e dalla Corte di Giustizia Tributaria di II grado della Liguria nei ricorsi contro il Comune di Genova, per un importo complessivo di Euro 105.609,12. Il presidente del Consiglio Claudio Villa ha posto in votazione l’atto che è stato approvato con 23 voti favorevoli della maggioranza.

 

E’ stata poi discussa la Delibera di Giunta al Consiglio per il “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. a, d. lgs. 267/2000, in esecuzione di sentenze”. Il presidente del Consiglio Claudio Villa ha posto in votazione la proposta della Giunta, su proposta dell’assessore al Bilancio Alessandro Terrile. Il presidente Claudio Villa ha posto in votazione l’atto che è stato approvato con 23 voti favorevoli della maggioranza.

Infine ultimo punto all’ordine del giorno la Delibera di Giunta al consiglio “riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio inerente la sentenza del tribunale di Genova n. 1484/2025 (rg n. 10117/2023)”. Anche questa delibera è stata approvata dalla maggioranza con 23 voti favorevoli.

 

Il Consiglio si è chiuso alle 19,06

ARTICOLI 54 INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

«Il tema dei parcheggi in via Polonio è già stato argomento di diversi articoli 54, affrontato in una recente commissione consiliare e nuovamente discusso, nella giornata di domani, in una commissione dedicata del Municipio V Valpolcevera. Come confermatomi dagli uffici, e come già emerso nell’ultima commissione consiliare, in via Polonio non ci sono parcheggi da ripristinare: si trattava piuttosto di parcheggi in divieto di sosta tollerati e non sanzionati. Per la zona non è ancora stato elaborato un piano della sosta, essendo ancora in corso i lavori di realizzazione della ciclovia “Superlavalle”. Peraltro, tale progetto ha visto il recupero di alcuni parcheggi un po’ più in là, contestualmente ad alcune aiuole. Gli stessi parcheggi che qualche consigliere vorrebbe togliere per ricavare una corsia di marcia di più. Domani, come detto, il tema sarà nuovamente affrontato in una commissione municipale a testimonianza della nostra apertura alla partecipazione del territorio».

 

È la risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua in cui si legge: “Preso atto della denuncia da parte delle attività commerciali presenti in via Polonio (intersezione con via M. Mazzini) per la soppressione dei parcheggi ed il relativo danno economico subito, si chiede se l’amministrazione, sentito anche il parere del Municipio Valpolcevera, ha effettuato le opportune valutazioni rispetto al ripristino degli stalli di sosta in oggetto”.

«Questa interrogazione mi permette di fare il punto sul progetto di sistema integrato per la raccolta dei rifiuti, presentato nel marzo 2022, che prevedeva l’installazione di cassonetti bilaterali sugli assi della media e grande viabilità della città di Genova, una installazione massiva, 26 mila, a fronte di 5.400 installati. Lo scopo di questo sistema era raggiungere nel tempo una buona percentuale di raccolta differenziata e quindi adeguare la città a quello che è l'obiettivo del 2027, ovvero il 65% di raccolta. L’aumento di raccolta c’è stato, dal 2022 ad oggi grosso modo di un 3% l’anno: nel 2022 era al 43% e oggi ci avviciniamo intorno al 53% che comunque è una percentuale ancora molto bassa. Nel 2022 sono stati spesi per questo progetto 6,6 milioni di euro, nel 2023 7,7 e nel 2024 2,3 milioni, ma solo per i cassonetti. Nel conto non sono inseriti i costi per i mezzi che servono per la raccolta. In totale si arriva a un investimento totale di 30 milioni di euro. Possiamo dire che abbiamo avuto un miglioramento della raccolta differenziata, ma abbiamo investito in un progetto molto costoso, che non ha avuto una fase di sperimentazione, e non ha permesso nessuna modifica, con il risultato che questi bilaterali oggi non vengono sfruttati nelle loro potenzialità».

 

Lo ha detto l’assessora al Ciclo dei rifiuti Silvia Pericu rispondendo all’interrogazione del consigliere Lorenzo Garzarelli (AVS) riguardante il “Nuovo progetto "bilaterale" relativo all'installazione dei nuovi cassonetti "intelligenti", costi sostenuti, reali benefici e lo stato di avanzamento del progetto”.

«I lavori di piazza Dante sono stati avviati dall’amministrazione precedente senza che questa abbia previsto alcun tipo di compensazione. In ogni caso, a lavori in corso, risulterebbe impossibile aumentare i posti moto nel centro della città senza intaccare gli stalli per le macchine: uno scenario che finirebbe per innescare le proteste degli automobilisti. Ecco perché preferiamo procedere in modo opportuno, come abbiamo discusso ieri nella commissione consiliare competente, tramite la predisposizione del Piano comunale per la sosta all’interno del Piano urbano della mobilità sostenibile. Tornando a piazza Dante, i lavori termineranno entro la fine dell’anno e consentiranno al Comune di Genova di mettere a disposizione 76 posti moto in più oltre a qualche rastrelliera per le biciclette. Per quanto riguarda il cantiere ad Acquasola, anche in questo caso risulta impossibile poter ricavare degli altri stalli per la sosta senza peggiorare la qualità dei servizi complessivi alla cittadinanza».

 

È la replica dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione della consigliera di Orgoglio Genova Ilaria Cavo in cui si legge: “Alla luce delle numerose cantierizzazioni attualmente in corso nel centro cittadino – in particolare quelle relative a piazza Dante, al cosiddetto “collo d’oca” in prossimità dell’accesso al parco dell’Acquasola, nonché alla chiusura di via Carlo Targa – che hanno determinato una significativa riduzione dei posti riservati alla sosta dei motocicli, con conseguenti disagi per i cittadini che utilizzano quotidianamente mezzi a due ruote, spesso costretti a ricorrere a soluzioni di parcheggio distanti o non adeguatamente sicure, si chiede di conoscere quali misure urgenti l’amministrazione intenda adottare al fine di garantire il mantenimento dei posti moto preesistenti nel centro cittadino, prevedendo l’individuazione di soluzioni temporanee alternative durante il periodo di esecuzione dei lavori”.

«Ringrazio la consigliera perché mi dà l’opportunità di parlare di un fatto gravissimo e che ovviamente va condannato. Su questo bisogna lavorare con uno sforzo comune, soprattutto amministrativo, culturale e cittadino. Per questa amministrazione i minori stranieri non accompagnati sono ragazzi e ragazze che speriamo possano trovare in Genova una casa dove rimanere, una casa accogliente; una casa dove stare. L’indirizzo dell’attività politica dell’amministrazione è questo. È chiaro che, come per tutti i giovani, esistano delle situazioni di disagio e di delinquenza che vanno combattute e messe in riga: entro i 18 anni è più facile perché gli interventi possono essere più tutelanti e maggiori, di riabilitazione e di recupero. L’obiettivo principale è quello di far rimanere a Genova questi giovani e una delle prime cose che faremo, nel 2026, sarà visitare tutte le comunità per minori non accompagnati per comunicare loro che questo è il nostro atteggiamento. Oggi abbiamo sul territorio esattamente 420 minori stranieri non accompagnati, tra strutture sai, strutture fuori regione, di giustizia minorile e per neo-maggiorenni. Ci muoviamo in un contesto in cui dal Governo c’è un taglio dei fondi: erano stati promessi circa 7.600.000 euro di cui siamo in debito, solo per il 2024, che arrivano a 10 contando quelli che sarebbero dovuti arrivare quest’anno. Quello che faremo, intanto, è sostenere e stabilizzare progetti già in itinere: un esempio molto interessante è il primo ambulatorio sperimentale che stiamo svolgendo come Comune di Genova, insieme ad ASL3 e ANCI Liguria che sta dando assistenza a circa 284 ragazzi, tra i quali - 45 - sono state identificate patologie importanti, perché lo stress a cui sono stati sottoposti è stato importantissimo. Abbiamo presentato un progetto a livello nazionale perché pensiamo di attivare un hub per minorenni, perché quello che non vorremmo che si ripetesse è di mettere i minori negli alberghi, perché sappiamo che non sono idonei. Pensiamo a un hub per venti minori dal momento in cui vengono accolti, durante quei cinque o sei giorni necessari per capire quale è la loro destinazione. Poi c’è tutto il tema dell’insegnamento dell’italiano, e quindi il lavoro da fare con tutta la società civile, le scuole, i volontari. Vogliamo fare una class action, già sollecitata, per spingere verso un nuovo centro di formazione per adulti che possa accogliere anche i ragazzi tra i 16 e i 18 anni. Per implementare l’informazione su questo tema così importante devono esserci momenti di incontro e di confronto, mi auspico che ci sarà una commissione consiliare per raccontare meglio questo sistema. Teniamo a ribadire che l’approccio deve essere inclusivo, ma non in termini generici, vogliamo costruire dei percorsi che consentano a questi ragazzi, superati i traumi o una volta imparato a conviverci, imparando l’italiano e trovando un lavoro, rimangano a Genova, per dare futuro anche alla nostra città».

 

È la risposta dell’assessora al Welfare Cristina Lodi all’interrogazione della consigliera della Lista Salis Laura Sicignano in cui si legge: “Considerato che i minori stranieri non accompagnati che arrivano nel nostro territorio provengono da contesti di guerra, povertà o catastrofi ambientali; molti giungono dopo viaggi che comportano traumi, perdite familiari e violenze; una volta accolti, necessitano di sostegno materiale e di accompagnamento psicologico; si chiede quale sia l’attuale sistema di accoglienza predisposto dal comune di Genova per i minori stranieri non accompagnati e quali politiche siano attualmente in corso per garantire a questi minori un sostegno psicologico e un percorso di inserimento educativo e sociale”.

«Abbiamo chiesto alle società partecipate di avere un rendiconto degli importi utilizzati per la sponsorizzazione di varie iniziative in questi ultimi anni. Amiu ha sostenuto tra il 2018 e 2024 la comprensiva somma di 606.591,17 € in sponsorizzazioni di diverse iniziative tra cui Euroflora 2018 e 2022, Slow Food, Salone Nautico, Festival di Nervi, fino al 2023. AMT ha sostenuto sponsorizzazioni per 425.100,00 € per Salone nautico ed Euroflora 2018, 2022 e 2025. Aster ha sostenuto una sponsorizzazione tecnica per Ocean Race nella misura di 25.000 €; ASEF ha sostenuto sponsorizzazioni per 111.000 € per Euroflora 2022 e 2025. Bagni Marina non ha effettuato nessuna sponsorizzazione. Farmacie Genovesi hanno sponsorizzato per 18.300 € Euroflora; Genova Parcheggi ha sostenuto sponsorizzazioni per 78.316 € per Euroflora, Genova Smart Week, Bimbincittà e Fai Strada. Porto Antico ha effettuato sponsorizzazioni di 82.000 € per Circumnavigando Festival, Supernova Festival, Balena Festival e Suq Festival: Ocean Race non è una sponsorizzazione, risultano come organizzatori e la cifra non ci è nota. Spim ha sostenuto una spesa di 3.183 € per Euroflora. Il totale è di 1.000.364.490,92: 1 milione e 38mila euro per le varie edizioni di Euroflora, 41mila euro per i Balletti di Nervi, 106mila euro per il Salone Nautico, 36mila euro per Slow Food, 30mila per Circumnavigando, 25mila per Supernova, 40mila per Ocean Race e 47.500 per altri eventi».

 

Lo ha detto il vicesindaco Alessandro Terrile rispondendo all’interrogazione del consigliere del Pd Edoardo Marangoni riguardante “Gli ammontari di risorse finanziarie impiegate dalle società partecipate (tra cui ad esempio A.m.i.u. s.p.a., A.m.t. s.p.a., A.s.ter. s.p.a., Azienda servizi funebri s.r.l.) del Comune di Genova per sostenere economicamente gli eventi e i grandi eventi (ad esempio Euroflora, Ocean race, ecc.) svoltisi in città negli scorsi otto anni.”

«Il tema dell’accessibilità dei cassonetti è direttamente legato alla capacità del nostro sistema di raccolta dei rifiuti di essere pienamente fruibile alla popolazione. Per quanto riguarda le cosiddette “ecoisole”, si tratta di un progetto di contenitori interrati di ultima generazione che è appena stato approvato, ad ottobre, in conferenza dei servizi. Un progetto pensato per ridurre l’impatto visivo dei cassonetti e occupare meno spazio, come già avviene in tutti i Paesi europei, nei siti di particolare pregio ambientale. Sono 5 le aree della nostra città – piazza Pallavicini a Rivarolo, piazza Rissotto a Bolzaneto, piazza Rossetti, piazza Henry Dunant ad Albaro e piazza Paolo da Novi che saranno interessate da queste installazioni, le quali possono essere regolarmente utilizzate dalle persone ipovedenti, essendo prevista la possibilità di dotare le postazioni di un sistema Braille, ma anche dalle persone con disabilità agli arti superiori, attraverso il posizionamento di una pedivella per l’apertura dei contenitori. Al momento, tuttavia, le ecoisole non risultano accessibili a tutte le persone con disabilità; sarà nostra cura, una volta installate, affrontare con le associazioni e i cittadini le problematiche di inclusività che emergeranno e le categorie di disabilità escluse».

 

È la risposta dell’assessora al Ciclo dei rifiuti Silvia Pericu all’interrogazione della consigliera di Vince Genova Rosanna Stuppia che chiedeva: “Premesso che sono in corso installazioni di nuovi cassonetti interrati, si interroga la giunta per sapere: i nuovi cassonetti interrati sono accessibili e dotati di dispositivi per facilitare l’uso autonomo da parte di persone con disabilità? (per la disabilità visiva, precedentemente, su suggerimento del presidente territoriale dell’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, sopra al pulsante di apertura è stato applicato l’individuatore tattile anche in braille; per la disabilità motoria agli arti superiori è stato sufficiente il pedale di apertura.); quali interventi sono stati adottati per garantire l’accessibilità ai disabili agli arti inferiori che desiderano essere autonomi?”.

«Il Ponte Elicoidale di San Benigno è di proprietà di Autorità di Sistema Portuale ed è in concessione ad Autostrade per l'Italia per l'esecuzione dei lavori di riqualificazione del Nodo di San Benigno da parte dell'impresa esecutrice dei lavori Amplia Infrastructures. Adsp e Aspi, da tempo, effettuano un costante monitoraggio delle strutture che già in passato, a seguito di perizie, hanno portato alla necessità di limitare il transito veicolare, con la chiusura del cosiddetto "trivio", la limitazione del peso a 44 tonnellate e la riduzione del numero di corsie. La risultanza di un recente monitoraggio effettuato da Autostrade per l'Italia ha evidenziato ulteriori criticità nell'infrastruttura e, in particolare, nel tratto compreso tra la confluenza dei nuovi assi provenienti da Autostrade e Sopraelevata, e Lungomare Canepa. Tali criticità hanno portato Aspi e Amplia a dichiarare che non è più possibile mantenere le attuali 3 corsie di marcia. Su richiesta di Amplia, e per conto di Aspi e Adsp, la Direzione Regolazione del Comune è intervenuta per regolamentare, come già avvenuto in passato, la viabilità negli spazi ancora disponibili alla circolazione (2 corsie), attraverso l'emissione di un provvedimento di traffico a doppia firma (Comune e Adsp). Le modalità di limitazione del traffico sono state analizzate e concordate in una riunione tecnica a cui hanno partecipato Comune (Direzione Mobilità), Adsp, Aspi ed Amplia. La scelta di destinare ambedue le corsie disponibili sul Ponte Elicoidale per la direzione Levante, quindi Autostrade e centro città, deriva dalla necessità di fluidificare il traffico per consentire il deflusso verso il centro, le Autostrade e gli ospedali, limitare il congestionamento di Lungomare Canepa e di tutta la viabilità cittadina, ed evitare l'appesantimento al Ponente cittadino già in sofferenza a causa di lunghi incolonnamenti di mezzi pesanti spesso in coda ai varchi portuali, in particolare Ponte Etiopia. Per quanto riguarda la direttrice ponente, i flussi veicolari sono stati invece deviati su un itinerario consolidato e già usato in passato attraverso via di Francia e via Fiamme Gialle. La nuova conformazione viabilistica è costantemente monitorata per eventuali nuove variazioni alla mobilità e, se necessario, saranno effettuati interventi puntuali per limitare criticità alla circolazione. Voglio precisare che il Comune è competente solo per la regolazione del traffico, quindi interviene in base all'allarme lanciato dal concedente Adsp e dal concessionario Autostrade per l'Italia, solo per regolare il traffico. Il Comune non ha quindi gli elementi per capire il livello di criticità dell'infrastruttura e quali interventi siano necessari per risolvere i problemi dell'infrastruttura stessa. Tuttavia, poiché tale limitazione al traffico incide parecchio sulla normale viabilità cittadina, faremo tutto il possibile per sollecitare Adsp e Aspi perché intervengano in modo definitivo sull'infrastruttura, anche con riferimento al più ampio lavoro di riqualificazione del Nodo di San Benigno».

 

È la risposta del vicesindaco Alessandro Terrile all’interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Mesmaeker che chiedeva “informazioni sulle gravi criticità strutturali del ponte elicoidale di san Benigno”.

Ultimo aggiornamento: 29/10/2025