«Che canzone dedicherei a Genova? Sono cresciuto tra i malandrini, tra i vicoli. Non può che essere “Confessioni di un malandrino». Scherza così il trovatore – espressione che preferisce a quella di menestrello – Angelo Branduardi, icona della musica folk italiana e non solo oggi in visita a Palazzo Bianco e alle Sale Paganiniane di Palazzo Tursi, location che non poteva non essere una tappa obbligata di ritorno nella sua Genova.