logo del centro di educazione ambientale
CEA Centri del Riuso - la rete Surpluse

Contenuto

CEA

logo

Attraverso la rete dei centri del riuso e del riparo, Surpluse (il cui nome deriva dall’unione delle parole surplus+use) vuole promuovere la prevenzione della produzione di rifiuti, allungando la vita degli oggetti in un’ottica di economia circolare.

 

I centri del riuso sono luoghi dove i cittadini possono donare o far riparare mobili e piccoli oggetti o acquistare oggetti di seconda mano.

 

I Centri Surpluse sono contraddistinti da tre colori che caratterizzano gli arredi interni e sono assegnati in base alle dimensioni degli spazi: small (azzurro), medium (rosso magenta) e large (viola).

 

Il primo centro small Surpluse si trova in Via Coronata 38 r ed è stato inaugurato da AMIU a novembre 2020.

L’associazione “Amici di Coronata” gestisce raccolta e scambio di beni di seconda mano e attività di piccola riparazione. L’associazione “Lab85” ha creato, in collaborazione con la facoltà di architettura UniGe, dei moduli che composti formano scaffali realizzati con legno proveniente dalla raccolta ingombranti di AMIU a Genova.

Guarda il video>

 

Il prossimo centro large Surpluse sarà ospitato nell'ex Mercato di via Bologna e dovrebbe aprire nei primi mesi del 2022.

La rete Surpluse

Il progetto, ambisce a creare una grande rete a servizio dei cittadini, così nella rete Surpluse sono entrati dei centri già esistenti sul territorio genovese:

  • Centro di vico Angeli, gestito dall'associazione Sc'Art (visita la pagina Facebook)
  • I piccoli negozi dell'usato della Parrocchia Santa Maria delle Vigne: “Mani d'Oro” in vico Canneto il Curto, “Secondo tempo” nella zona delle Vigne e “Libratevi” in Sottoripa
  • Arredi creativi (negli spazi resi disponibili dall’associazione “Retroscena 11” sono esposte le opere realizzate mediante la trasformazione degli oggetti, un modo per scoprire giovani artigiani impegnati a creare oggetti sempre più originali. Visita la pagina Facebook)
  • Abiti e oggetti per bambini (“Toorna”, una realtà dove le famiglie hanno modo di rifornirsi e barattare giochi e abiti per i più piccoli e oltre che vestiti premaman).
  • Oggetti e mobili (Mercatino dell’associazione Emmaus per la vendita di oggetti, mobili e suppellettili usati)
  • Alimenti (la rete “Ricibo”, sostenuta anche dal Comune di Genova in collaborazione con AMIU, coinvolge associazioni locali che distribuiscono derrate alimentari con breve termine di scadenza, unite nella lotta allo spreco alimentare, in un periodo che ha aumentato le richieste di aiuti e di sostegno alle famiglie. Visita la pagina Facebook)
 enlightened Clicca qui per trovare il centro Surpluse più vicino!

 

Web App Refresh

Refresh è il luogo d’incontro digitale tra cittadini e associazioni della rete dei Centri del Riuso. Per facilitare i cittadini a liberarsi di oggetti in disuso che sono ancora in buone condizioni, o per accedere al mercato di seconda mano. Scopri di più>

Partners del progetto di rete Surpluse

Il centro è gestito con lo strumento di amministrazione condivisa chiamato “Patto di Collaborazione” per la prima volta firmato a più mani dal Comune di Genova con: AMIU, Municipio Medio Ponente e un pool di associazioni come gli Amici di Coronata, ARCI ragazzi APS, Associazione Pro Loco Cornigliano.

Il Progetto Europeo Force

La rete dei centri del riuso a Genova è nata con il progetto FORCE finanziato nell’ambito del programma europeo Horizon 2020 e dedicato a promuovere l’economia circolare con azioni volte alla riduzione dei rifiuti mediante riutilizzo e riciclo dei materiali.

FORCE (settembre 2016 - febbraio 2021) ha coinvolto 4 città europee a ciascuna delle quali è stato assegnato, come filiera principale dei rifiuti, uno specifico materiale di cui occuparsi: Copenaghen (capofila del progetto) la plastica, Amburgo i rifiuti elettrici ed elettronici, Genova il legno e Lisbona i rifiuti organici. Ogni città ha attuato interventi mirati per il materiale della sua filiera nel proprio contesto locale coinvolgendo un partenariato di territorio, oltre ad impegnarsi su iniziative spot relative alle filiere di rifiuto in capo agli altri partner europei.

I partner che hanno partecipato per Genova sono, il Comune, AMIU, il polo tecnologico Ticass e le imprese Ecolegno e Active Cells.

I partner a livello europeo sono stati 22, tra i quali PMI, Università e centri di ricerca. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 9 milioni di euro dal programma europeo Horizon 2020, di cui 2,2 milioni assegnati a Genova.

L'obiettivo generale del progetto FORCE è stato di ridurre al minimo la dispersione di risorse dall'economia lineare, trovando soluzioni di recupero, di riutilizzo e riciclo di oggetti e materiali sottraendoli al destino di rifiuti, secondo una logica di economia circolare, sviluppando soluzioni eco-innovative e partecipative sui quattro flussi di materiali. Genova si è occupa principalmente della filiera dei rifiuti legnosi, suddividendoli per origine di provenienza in legno post-consumo (pallet, mobili, cassette, scarti di legno di ogni genere), sfalci di parchi e giardini urbani, legname spiaggiato e raccolto nei corsi d’acqua cittadini e legno dei boschi che circondano la città.

Per ulteriori informazioni sul progetto Force, visita il sito www.ce-force.eu

 

Eventi e Workshop

Le associazioni facenti parte della rete, nell’ambito del progetto FORCE, hanno realizzato il video di presentazione delle attività creative di recupero dei materiali che caratterizzano i diversi soggetti aderenti alla rete dei Centri del Riuso e hanno svolto workshop a tema sulla riparazione di oggetti e su idee per il riuso di materiali. Su propria iniziativa potranno attivare nuovi workshop ed eventi per coinvolgere i cittadini, pubblicizzando detti eventi sulle proprie pagine social.

 

Ultimo aggiornamento: 18/10/2022