Genova per la legalita Soggetto 2 - Riflessioni

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COMMERCIO E VENDITA DI PRODOTTI CONTRAFFATTI

 

RIFLESSIONI
Perché molte aziende, enti, associazioni, oltre a numerose branche della Pubblica Amministrazione - dalla Guardia di Finanza ai Carabinieri, dalla Polizia di Stato alle Dogane - impiegano ingenti risorse per eliminare questo fenomeno?
La risposta più semplice e diretta è che la contraffazione dei prodotti e dei marchi è un'attività criminale strettamente connessa con altre attività della malavita organizzata, come per esempio lo spaccio di droga.

Il contraffattore non ha nessun interesse ad investire:

  • nella buona qualità dei materiali impiegati
  • nei sistemi di controllo qualità degli oggetti prodotti
  • nella ricerca e sviluppo volta alla continua innovazione
  • nello sviluppo di tecniche di comunicazione e vendita volte a proporre i propri prodotti


Egli ha così costi molti più bassi del produttore originale, la cui principale preoccupazione è quella di conquistarsi e mantenere una solida fama legata alla buona qualità dei propri prodotti.
Il contraffattore sarebbe dunque nella posizione di vendere la propria produzione a prezzi molto più bassi rispetto al produttore originale; nella maggior parte dei casi tuttavia, egli tenderà a confondersi con il prodotto originale anche nel prezzo, massimizzando il proprio profitto parassitario, attraverso risparmi effettuati non solo sui costi materiali del prodotto, ma anche su quelli del lavoro, con la totale evasione di ogni spesa previdenziale e contributiva a favore dei propri dipendenti nonché di ogni imposizione fiscale.

Può anche capitare che articoli contraffatti siano venduti a prezzi molto più bassi di quelli autentici, o, al contrario, che esistano prodotti di imitazione la cui qualità si avvicina a quella degli originali; in linea di massima però, la bellissima borsetta firmata o il famoso orologio "d'occasione", che vengono venduti a qualche decina di euro, non ne valgono che pochi euro, per non parlare dei prodotti tecnici, come i pezzi di ricambio o i medicinali, che sono di una qualità così scarsa da poter rappresentare un pericolo mortale per chi li usa.

E' da ingenui pensare che i contraffattori agiscano nell'interesse dei consumatori, quando mettono in commercio prodotti "firmati" che a prezzi normali sarebbero inavvicinabili: la realtà è che benessere, soddisfazione e sicurezza del consumatore sono l'ultima delle preoccupazioni del contraffattore.

Fin dal lontano 1987, la rivista "California Business" ebbe modo di segnalare un'inchiesta giudiziaria relativa al commercio di ricambi per motori d'aereo contraffatti, da cui risultava che essi non rispondevano alle norme costruttive di sicurezza stabilite dalle autorità americane. Un rapido giro del mondo ha segnalato, tanto in paesi in via di sviluppo, come la Nigeria, il Kenya, la Siria e altri, quanto in paesi altamente industrializzati come la Gran Bretagna, gli Usa, il Canada, la Spagna, la Germania, la Francia e naturalmente l'Italia, un gran numero di produzioni contraffatte che vanno dalle pastiglie dei freni per automobili e veicoli industriali, agli utensili per bricolage, dalle prese elettriche ai detersivi, dagli insetticidi ai filtri dell'aria o dell'olio per motori a scoppio.

Caratteristica comune di tutte queste produzioni è il prezzo lievemente più basso sul mercato all'ingrosso, che invita intermediari commerciali disonesti e senza scrupoli a speculare sulla differenza di prezzo, la somiglianza perfetta o quasi della confezione, che trae in inganno il consumatore anche quando vi si soffermi, e la totale inadeguatezza a qualsiasi norma di sicurezza.

Ultimo aggiornamento: 12/03/2020