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PAGAMENTO ACCONTO IMU 2019

Il versamento della rata di acconto IMU per l’anno 2019 deve essere effettuato entro il 17 giugno 2019 in misura pari al 50 per cento dell'imposta annua dovuta

Entro il 17 giugno è possibile effettuare in un’unica soluzione il versamento dell’imposta complessivamente dovuta per l’anno 2019.

I contribuenti che hanno omesso il versamento totalmente o parzialmente dovuto in acconto  possono usufruire del ravvedimento operoso, effettuando il versamento dell'imposta dovuta maggiorata della sanzione ridotta e degli interessi legali entro il 31 dicembre 2020.

PAGAMENTO SALDO IMU 2019

Il versamento della seconda rata IMU per l'anno 2019 deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2019 in misura pari al restante 50 per cento dell'imposta complessivamente dovuta per l'intero anno, sulla base delle aliquote e delle detrazioni stabilite con Deliberazione di Consiglio n. 03 del 22.01.2019.

I contribuenti che hanno omesso il versamento totalmente o parzialmente dovuto a saldo possono usufruire del ravvedimento operoso, effettuando il versamento dell'imposta dovuta maggiorata della sanzione ridotta e degli interessi legali entro il 31 dicembre 2020.

ALIQUOTE IMU 2019 E DETRAZIONI

Per l’anno 2019 sono stabilite, ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Decreto Legge 6.12.2011 n. 201 e successive modifiche ed integrazioni, le seguenti aliquote IMU:

 

aliquota dello 0,29% per le unità immobiliari di categoria A/1 adibite ad abitazione principale da persone di età pari o superiore a 70 anni, nell’anno di riferimento dell’imposta, e con reddito del nucleo familiare non superiore ad euro 30.000,00 (*). I soggetti interessati, per poter applicare tale aliquota, dovranno presentare o spedire all’Ufficio IMU del Comune, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, contenente i requisiti richiesti, entro il termine del versamento del saldo d’imposta per l’anno 2019;

(*) Ai fini della determinazione del redditi del nucleo familiare occorre considerare:

  • il nucleo familiare risultante dall’Anagrafe comunale alla data della presentazione della dichiarazione sostitutiva;
  • la sommatoria dei redditi dei singoli componenti del nucleo familiare;
  • il reddito da considerare, per ogni componente del nucleo familiare, è il “reddito complessivo” rilevabile dalle dichiarazioni dei redditi 2018 (redditi 2017) o dai CU 2018 (redditi 2017) nelle seguenti posizioni:
  • rigo RN1 - colonna 5 del Modello Unico 2018 redditi 2017(a cui vanno aggiunte le rendite catastali rivalutate del 5% e rapportate ai giorni e alla quota di possesso dei fabbricati posseduti che non hanno concorso a formare il reddito complessivo);
  • rigo 11 sommando colonna 1 e 2 del Modello 730-3 redditi 2017 (a cui vanno aggiunte le rendite catastali rivalutate del 5% e rapportate ai giorni e alla quota di possesso dei fabbricati posseduti che non hanno concorso a formare il reddito complessivo);
  • punto 1 della sezione Dati Fiscali della Certificazione Unica 2018 (a cui vanno aggiunte le rendite catastali dei fabbricati posseduti rivalutate del 5% e rapportate ai giorni e alla quota di possesso);

aliquota dello 0,58% per le unità immobiliari di categoria A/1, A/8 e A/9 adibite ad abitazione principale e relative pertinenze, nonché le unità immobiliari assimilate all’abitazione principale ai sensi del regolamento IMU vigente nel Comune di Genova e ai sensi dell’articolo 13, comma 2, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 2015;

aliquota dello 0,71% per gli alloggi regolarmente assegnati dall’Agenzia Regionale Territoriale per l’Edilizia (ex IACP) e dagli enti di edilizia residenziale pubblica comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell’art. 93 del Decreto del Presidente della Repubblica 24.7.1977, n. 616;

aliquota dello 0,78% (da ridurre ulteriormente del 25% in base all’art. 1, comma 53 della L. 208/2015) per i proprietari che concedono in locazione immobili ad un soggetto persona fisica, residente nell'immobile, che la utilizzi come abitazione principale, alle condizioni di cui all’art. 2, comma 3, della Legge 9.12.1998 n. 431 definite in base all’accordo vigente stipulato in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative. I soggetti interessati per poter applicare tale aliquota dovranno presentare o spedire, tramite raccomandata, all’Ufficio IMU del Comune copia del contratto registrato e dell’attestazione, prevista dall’art. 1 comma 8 del Decreto Interministeriale del 06.01.2017 (Min. Infrastrutture e Trasporti), comprovante la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto anche con riguardo alle agevolazioni fiscali, entro 30 giorni dalla registrazione dello stesso. L’aliquota agevolata potrà essere applicata dalla data di inizio del contratto purché la registrazione dello stesso sia avvenuta nei termini previsti dalla legge e la consegna sia effettuata nei termini di cui al comma precedente. In caso contrario tale aliquota decorrerà dalla data di trasmissione o consegna al Comune della copia del contratto registrato;

aliquota dello 0,76% per gli immobili individuati nel Distretto di Trasformazione n. 20 Fiera-Kennedy dal PUC del Comune di Genova (D.D. 2015/118.0.0./18 del 27.11.2015), la cui base imponibile, a seguito dell’avvio degli interventi di riqualificazione, è determinata ai sensi dell’art. 5, comma 6, D.Lgs. n. 504/1992.

L’aliquota si applica a far data dall’inizio lavori fino al momento in cui la base imponibile sarà nuovamente   determinata ai sensi dell’art. 5 comma 2 del D.lgs 504/1992.

Il contribuente che intende usufruire di tale agevolazione dovrà presentare all’Ufficio IMU del Comune, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, attestante il possesso dei requisiti richiesti, entro il termine del versamento del saldo d’imposta;

 

aliquota dello 0,84% per gli immobili commerciali inseriti nei patti d’area e locati a canone ridotto, come previsto dalla Deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 31 del 17.12.2012 e approvati sulla base della Legge Regionale n. 1 del  2 Gennaio 2007. Gli immobili per poter usufruire dell’agevolazione dovranno essere individuati con apposita deliberazione della Giunta Comunale ed i proprietari dovranno rispettare le procedure di invio documentazione fissate dalla Direzione Sviluppo Economico - Ufficio Promozione di impresa. L’aliquota agevolata potrà essere applicata per la durata effettiva del contratto di locazione;

 

aliquota dello 0,84% per gli immobili localizzati nel Centro Storico di Genova inseriti nella zona censuaria catastale 1A, limitatamente alla durata di tre anni dalla data di inizio lavori, che nel corso dell’anno 2019 e seguenti siano oggetto di recupero edilizio e che presentino i seguenti requisiti:

  • i lavori devono riguardare le unità edilizie afferenti un intero corpo scale, indipendentemente dalla destinazione d'uso;
  • i lavori devono riguardare interventi di manutenzione straordinaria sulle parti comuni dell’edificio, interventi di restauro conservativo, interventi finalizzati alla cablatura dell’edificio, al contenimento dell’inquinamento acustico, all’adozione di misure di sicurezza statica ed antisismica dell’edificio, interventi di bonifica dall’amianto, interventi atti all’eliminazione di barriere architettoniche, interventi finalizzati al conseguimento di risparmi energetici, compresa l’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia, tra i quali possono rientrare impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica;
  • la spesa della ristrutturazione per unità immobiliare deve essere di importo pari o superiore a 2.500,00 euro, documentabile con idonee fatture;
  • i lavori devono essere documentabili inoltre attraverso i documenti individuati dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011.

Il contribuente che intende usufruire di tale agevolazione dovrà presentare all’Ufficio IMU del Comune, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, attestante il possesso dei requisiti richiesti, entro il termine del versamento del saldo d’imposta;

aliquota dello 0,84% per le unità immobiliari utilizzate da Start–up innovative, così come definite nell’art. 25, commi 2 e 3, del D.L. n.179 del 18/10/2012, iscritte dal 01.01.2018 nell’apposito registro istituito dalla Camera di Commercio di Genova ai sensi dell’art.25, comma 8 del D.L. n.179 del 18/10/2012.

L’aliquota è riconosciuta, per un periodo di tre anni dall’iscrizione nell’apposito registro, agli immobili posseduti e utilizzati direttamente dalla Start-up innovativa per le attività di ricerca scientifica e tecnologica o per le attività finalizzate all’utilizzazione industriale dei risultati della ricerca, purché la società versi in condizioni di regolarità fiscale/tributaria, anche con riferimento ai tributi locali.

L’aliquota è altresì riconosciuta, per un periodo di tre anni dall’iscrizione della Start–up innovativa nell’apposito registro, per gli immobili locati con contratto registrato, alla Start-up innovativa, utilizzati dalla stessa per le attività di ricerca scientifica e tecnologica o per le attività finalizzate all’utilizzazione industriale dei risultati della ricerca.

Il soggetto passivo IMU che intende usufruire di tale agevolazione dovrà presentare all’Ufficio IMU del Comune, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso dei requisiti richiesti, su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, entro il termine del versamento del saldo d’imposta;

 

aliquota dello 0,84% per le unità immobiliari che costituiscono beni strumentali nell’esercizio dell’attività di impresa, possedute e utilizzate direttamente da piccole e medie imprese innovative (PMI innovative), così come definite all’art. 4 del D.L. 3 del 24 gennaio 2015, convertito nella L. 33/2015, iscritte nell’apposito registro istituito dalla Camera di Commercio.

L’aliquota è riconosciuta, per un periodo di tre anni dall’iscrizione nell’apposito registro, agli immobili posseduti dalla “PMI innovativa”, purché la società versi in condizioni di regolarità fiscale/tributaria, anche con riferimento ai tributi locali. 

Il soggetto passivo IMU che intende usufruire di tale agevolazione dovrà presentare all’Ufficio IMU del Comune, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, attestante il possesso dei requisiti richiesti, entro il termine del versamento del saldo d’imposta;

 

aliquota dello 0,84% per le unità immobiliari di categoria catastale D1 e D7, che costituiscono beni strumentali nell’esercizio dell’attività di impresa, possedute e utilizzate direttamente da imprese e realizzate per consentire nuovi insediamenti di attività produttive o l’ampliamento di quelli esistenti nell’anno in corso, al fine di incrementare i livelli occupazionali. L’aliquota è riconosciuta per cinque anni, al netto del turn over, in caso di mantenimento e/o ulteriore incremento dei livelli occupazionali. Il soggetto passivo IMU che intende usufruire di tale aliquota dovrà presentare per ciascuna annualità, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, attestante il possesso dei requisiti richiesti, entro il termine del versamento del saldo d’imposta;

 

aliquota dello 0,96% per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito e utilizzati come abitazione principale (e relative pertinenze) da parenti di primo grado in linea retta (genitori-figli) e posseduti da soggetti che non siano titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale su alcun altro immobile nel territorio nazionale. Il contribuente che intende usufruire di tale agevolazione dovrà presentare all’Ufficio IMU del Comune, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, contenente i requisiti richiesti, entro il termine del versamento del saldo d’imposta;

 

aliquota dello 0,96% per gli immobili di categoria C1 e C3 che costituiscono beni strumentali nell’esercizio dell’impresa commerciale, dell’arte o della professione e utilizzati direttamente dal proprietario o dal titolare del diritto reale. Il soggetto passivo IMU che intende usufruire di tale aliquota dovrà presentare al Comune, Direzione Politiche delle Entrate, Ufficio IMU/TASI, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, attestante il possesso dei requisiti richiesti entro il termine del versamento del saldo d’imposta;

 

aliquota dello 0,96% per le unità immobiliari utilizzate e destinate a sale cinematografiche e teatrali di categoria catastale D3, possedute da soggetti che le utilizzano direttamente quali beni strumentali per la propria attività di impresa ovvero locate per la medesima finalità. Il soggetto passivo IMU che intende usufruire di tale aliquota dovrà presentare, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, attestante il possesso dei requisiti richiesti, entro il termine del versamento del saldo d’imposta;

 

aliquota dello 1,01% per gli immobili di categoria D1 limitatamente a quelli che costituiscono beni strumentali nell’esercizio dell’attività di impresa posseduti ed utilizzati direttamente dal proprietario o dal titolare di diritto reale che rientrino nella definizione di micro e piccola impresa così come definite dall’art. 2 commi 2) e 3) e 4) del Decreto Ministeriale del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005. Il soggetto passivo IMU che intende usufruire di tale aliquota dovrà presentare all’Ufficio IMU del Comune, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica, attestante il possesso dei requisiti richiesti entro il termine del versamento del saldo d’imposta;

 

aliquota dello 1,06% (da ridurre ulteriormente del 25% in base all’art. 1, comma 53 della L.208/2015) per i proprietari che concedono in locazione immobili con contratti transitori ordinari (art. 5 comma 1 L. 431/98) o con contratti transitori per studenti universitari (art. 5 comma 2 L. 431/98). I soggetti interessati per poter applicare la riduzione d’imposta del 25% dovranno presentare o spedire all’Ufficio IMU del Comune di Genova copia del contratto registrato e dell’attestazione prevista dall’art. 1 comma 8 del Decreto Interministeriale del 06.01.2017 (Min. Infrastrutture e Trasporti) attestante la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto anche con riguardo alle agevolazioni fiscali, entro 30 gg. dalla registrazione dello stesso. La riduzione potrà essere applicata dalla data di inizio del contratto purché la registrazione dello stesso sia avvenuta nei termini previsti dalla Legge e la consegna sia effettuata nei termini di cui al comma precedente. In caso contrario tale riduzione decorrerà dalla data di trasmissione o consegna della copia del contratto registrato;

aliquota dello 1,06% (aliquota ordinaria) per tutti gli immobili per i quali non è prevista un’aliquota specifica.

 

Detrazione per abitazione principale

In base all’art.13 comma 10 del D.L.201/11 e successive modifiche e integrazioni, dall'imposta dovuta per l'unità immobiliare di categoria A/1, A/8 e A/9 adibita ad abitazione principale del soggetto passivo (ai sensi dell’art.13 comma 2 del D.L.201/11 e successive modificazioni e integrazioni) e per le relative pertinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200 rapportati al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica.

La detrazione si applica anche:

  1. alle unità immobiliari di categoria A/1, A/8 e A/9 assimilate alla abitazione principale ai sensi del regolamento IMU vigente nel Comune di Genova e ai sensi dell’articolo 13, comma 2, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214;
  2. alle unità immobiliari di cui all’art.8 comma 4 del D.Lgs.504/92, ossia agli alloggi regolarmente assegnati dall’Agenzia Regionale Territoriale per l’Edilizia (ex IACP) e dagli enti di edilizia residenziale pubblica comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell’art. 93 del Decreto del Presidente della Repubblica 24.7.1977, n. 616.

 

Detrazione D.L. 20 febbraio 2017, n. 14

Rilevata l’opportunità di favorire una maggiore diffusione delle iniziative di sicurezza urbana del territorio anche in base a quanto stabilito dall’art. 7 del D.L. 20 febbraio 2017, n.14, che ha introdotto la facoltà per i soggetti privati di concorrere, sotto il profilo del sostegno strumentale, finanziario e logistico, alla realizzazione degli obiettivi stabiliti dai patti per l’attuazione della sicurezza urbana (art. 5 D.L. 20 febbraio 2017 n.14), ai sensi dall’art. 7 comma 1 bis del D.L. 20 febbraio 2017 n. 14 e s.m. è stabilita, per gli immobili di categoria C1 che costituiscono beni strumentali nell’esercizio dell’impresa commerciale utilizzati direttamente dal proprietario o dal titolare del diritto reale, una detrazione pari al 10 per cento, e fino ad importo massimo di euro 100, degli oneri, assunti a proprio carico nel 2019 dal soggetto passivo, di investimento, manutenzione e gestione dei sistemi di videosorveglianza tecnologicamente avanzati realizzati in base ad accordi o patti di cui al comma 1 dall’art. 7 del D.L. 20 febbraio 2017 n. 14. La detrazione può essere applicata nell’anno in cui si sono assunti gli oneri di cui sopra ed il soggetto passivo IMU che intende usufruirne dovrà presentare, pena l’inammissibilità, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante l’ammontare degli oneri assunti ed il patto in cui rientra l’investimento. Tale dichiarazione dovrà essere presentata entro il termine del versamento del saldo dell’imposta su modello disponibile nella Sezione IMU -  Modulistica.

ESENZIONI 

Come stabilito dall’art. 1, comma 707, della L. 147/2013, che ha modificato l’art. 13 del D.L. 201/2011 l'imposta municipale propria non si applica al possesso dell'abitazione principale e delle pertinenze della stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali continuano ad applicarsi l'aliquota e le detrazioni previste dal Comune.

L’imposta municipale propria non si applica altresì agli immobili assimilati all’abitazione principale per Legge e cioè:

  1. alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
  2. a una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso.
  3. alle unita' immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari ivi incluse le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in deroga al richiesto requisite della residenza anagrafica.
  4. ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2008;
  5. a un unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unita' immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonche' dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 28, comma 1, del decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139, dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.

Ai sensi del Regolamento Comunale è assimilata all’abitazione principale e quindi esente da IMU l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata;

Infine, sono esenti da IMU

  1. i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui al comma 8 dell’ articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011;
  2. i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati.
  3. i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti professionali di cui all’art. 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99 iscritti alla previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione.

RESIDENTI ALL’ESTERO

I cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE sono soggetti ad IMU, ad eccezione di quelli già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, i quali possono considerare direttamente adibita ad abitazione principale una sola unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso. Entro il 30 giugno 2020 devono presentare la dichiarazione IMU sul modello ministeriale per attestare il possesso dei requisiti richiesti.

Per i residenti all'estero impossibilitati ad effettuare il versamento tramite modello F24 è possibile il pagamento con bonifico seguendo le istruzioni indicate in questo documento.

IMMOBILI CONCESSI IN COMODATO

Per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ad un parente di primo grado in linea retta, residente nell’immobile, sono previsti due differenti tipi di agevolazione:

  • la riduzione della base imponibile del 50% disposta dalla legge di Stabilità 2016 per gli immobili, fatta eccezione per quelli classificati come A/1, A/8 o A/9, concessi in comodato ad un parente in linea retta entro il primo grado (genitori/figli) che la utilizza come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante (ossia chi concede l’immobile in comodato) non possieda altro immobile destinato ad uso abitativo in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nel comune di Genova;  il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nel comune di Genova l’immobile adibito a propria abitazione principale (e relative pertinenze), a condizione che questo non sia di categoria catastale A/1, A/8 o A/9.

La legge di Bilancio n. 145 del 30.12.2018 all’art.1, comma 1092 ha previsto che la riduzione della base imponibile del 50% possa continuare ad essere applicata in caso di decesso del comodatario qualora nell’immobile risiedano il coniuge e i figli minori.

Usufruiscono della riduzione del 50%, se concesse in comodato unitamente all’abitazione, anche le pertinenze di categoria C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna  categoria.

Il comodante, che deve risiedere nel Comune di Genova, può usufruire dell’agevolazione se oltre all’immobile concesso in comodato, ed eventualmente all’abitazione principale, non possiede altri immobili ad uso abitativo, anche in quota parte, sul territorio nazionale, come ad esempio una seconda casa o una quota dell’ex portineria condominiale. Può usufruirne se possiede, ad esempio, magazzini, negozi, uffici, terreni.

L’agevolazione decorre dalla data di stipula del contratto.

Entro il 30 giugno dell’anno successivo alla stipula del contratto il comodante è tenuto a presentare la dichiarazione IMU sul modello ministeriale per attestare il possesso dei requisiti richiesti.

  • l’aliquota agevolata allo 0,96 per cento disposta dal Comune  per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito e utilizzati come abitazione principale (e relative pertinenze) da parenti di primo grado in linea retta (genitori-figli) e posseduti da soggetti che non siano titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale su altro immobile nel territorio nazionale.

Il comodante, che non deve risiedere obbligatoriamente nel Comune di Genova, può usufruire dell’agevolazione se in tutto il territorio nazionale possiede solo l’immobile concesso in comodato  e            relative pertinenze.

Non deve possedere altri fabbricati, neppure quindi l’abitazione principale, o aree fabbricabili.

Entro la scadenza del saldo 2019 è tenuto a presentare all’Ufficio IMU la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti richiesti.

E’ possibile beneficiare di entrambe le suddette agevolazioni se il comodante risiede nel Comune di Genova, possiede su tutto il territorio nazionale solo l’immobile concesso in comodato e ha registrato il relativo contratto di comodato

In tal caso si è tenuti a presentare soltanto la dichiarazione IMU sul modello ministeriale entro il 30 giugno 2020, specificando di aver diritto ad entrambe le agevolazioni.

La dichiarazione IMU ha validità anche per gli anni successivi fintantoché si posseggano i requisiti richiesti.

Le istruzioni per compilare correttamente la dichiarazione IMU sono riportate sul sito istituzionale www.comune.genova.it nell’area tematica “Tasse e tributi” – Sezione IMU -  Dichiarazione di variazione.

Relativamente alla registrazione del contratto, richiesta espressamente dalla legge di stabilità 2016, il Ministero dell’economia e delle finanze ha precisato che può essere registrato un contratto di comodato redatto sia in forma scritta sia verbale.

 

IMMOBILI LOCATI A CANONE CONCORDATO

Per gli immobili locati a canone concordato, cioè pattuito in base ai criteri stabiliti negli accordi locali stipulati tra le organizzazioni degli inquilini e quelle dei proprietari, è prevista la riduzione d’imposta al 75% (riduzione del 25%).

Rientrano in tale tipologia i contratti agevolati (art.2, comma 3, L.431/98), i contratti transitori ordinari (art.5, comma 1, L. 431/98) e i contratti transitori per studenti (art. 5, comma 2, L.431/98).

Esclusivamente in caso di contratti agevolati ai sensi dell’art. 2, comma 3, L.431/98 si applica sull’abitazione anche l’aliquota ridotta allo 0,78 per cento, a condizione che il conduttore sia residente.

Anche sulle pertinenze, se indicate nel contratto, si applica la riduzione del 25% ma sempre con l’aliquota dell’1,06 per cento.

In caso di contratti transitori ordinari (art. 5, comma 1, L. 431/98) e di contratti transitori per studenti (art. 5, comma 2, L.431/98) è prevista la riduzione d’imposta del 25%, ma si applica l’aliquota ordinaria pari all’1,06 per cento.

Per i contratti di locazione a canone concordato stipulati dal 01.01.2018 occorre fare riferimento a quanto stabilito nell’Accordo per il territorio del Comune di Genova firmato dalle associazioni maggiormente rappresentative della proprietà edilizia e dei conduttori e depositato in Comune il 28.12.2017, in attuazione della legge n. 431 del 9 dicembre 1998 e del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 16 gennaio 2017.

In base a tale accordo, per dare diritto alle agevolazioni fiscali, il contratto a canone concordato deve essere stipulato con l'assistenza delle associazioni firmatarie ed essere, quindi, vidimato dalle stesse o, in caso contrario, deve avere l'attestazione di rispondenza rilasciata dalle stesse.

Per avere diritto alle agevolazioni dalla data di inizio del contratto occorre consegnare la copia del contratto registrato e vidimato da una delle associazioni, o corredato dell’attestato di rispondenza, all’ufficio IMU entro 30 giorni dalla data della registrazione.

Per i contratti stipulati entro il 31/12/2017 non è necessaria l’attestazione di rispondenza.

La documentazione che attesti l’eventuale proroga deve essere presentata, entro i soliti 30 giorni dalla registrazione, solo per i contratti transitori.

 

CALCOLO DELL’IMPOSTA

Calcolo dell’imposta per i fabbricati

La base imponibile dell’imposta per i fabbricati è costituita dal valore della rendita catastale rivalutata del cinque per cento e moltiplicata per i seguenti coefficienti:

  • 160 per le abitazioni del gruppo A (esclusa la categoria A/10) e categorie C/2, C/6 e C/7
  • 140 per i fabbricati del gruppo catastale B, C/3, C/4 e C/5
  • 80 per i fabbricati del gruppo catastale D/5 e A/10
  • 65 per i fabbricati del gruppo catastale D (ad eccezione dei D/5)
  • 55 per i fabbricati del gruppo catastale C/1

Il calcolo dell’imposta sarà quindi:

Rendita catastale rivalutata (rendita X 1,05) X il coefficiente specifico per ogni categoria X l’aliquota prevista.


Calcolo dell’imposta per l’abitazione principale categorie A/1, A/8 e A/9

[Rendita catastale rivalutata (rendita X 1,05) X 160 X l’aliquota prevista] – detrazione

Calcolo dell’imposta per i terreni

La base imponibile dell’imposta per i terreni è costituita dal reddito dominicale rivalutato del venticinque per cento e moltiplicato per il coefficiente di 135.
L’aliquota da applicare è quella ordinaria.

Calcolo dell’imposta per le aree fabbricabili

La base imponibile per le aree fabbricabili è costituita dal valore venale in comune commercio al 1° gennaio dell'anno di imposizione, avendo riguardo alla zona territoriale di ubicazione, all'indice di edificabilità, alla destinazione d'uso consentita, agli oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, ai prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche.

MODALITA’ DI VERSAMENTO

Il versamento del saldo IMU per l’anno 2019 deve essere effettuato con modello F24 entro il 16 dicembre, utilizzando i seguenti codici tributo:

  • 3912 IMU su abitazione principale e relative pertinenze (per immobili di categoria A1, A8, A9)
  • 3914 IMU per i terreni
  • 3916 IMU per le aree fabbricabili
  • 3918 IMU per gli altri fabbricati
  • 3925 IMU per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – STATO”
  • 3930 IMU per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – INCREMENTO COMUNE”

Si ricorda che il versamento dell’IMU 2019 è totalmente di competenza del Comune, tranne per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, per i quali è riservato allo Stato il gettito dell'imposta calcolata ad aliquota standard dello 0,76 per cento, prevista dal comma 6, primo periodo, dell’art. articolo 13 del D.L. 201/2011. La differenza tra l’aliquota fissata dal Comune e l’aliquota standard dello 0,76 per cento è di competenza comunale.

Si ricorda che il codice Ente del Comune di Genova è D969
Il modello F24 è disponibile on line sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Il pagamento dell'F24 può essere effettuato presso uffici postali, banche e on line.
Per le compensazioni F24 a zero e a saldo positivo vedi quanto stabilito dall'art. 11 comma 2 del D.L 66/2014 come modificato dall’ art. 7-quater, comma 31, del D.L. n. 193/2016)

COMPENSAZIONE DEI VERSAMENTI

Nei Regolamenti IMU e TASI è stata prevista la possibilità di considerare regolarmente eseguiti i versamenti effettuati da un contitolare anche per conto degli altri o dal proprietario per conto dei titolari di diritti reali nonché quelli effettuati a nome del de cuius da parte degli eredi entro un anno dal decesso, a condizione che l’imposta risulti pagata nel suo totale ammontare e sia espressamente attestata la volontà di rinunciare al rimborso da parte del soggetto legittimato a proporre tale istanza.

A tal fine è stato predisposto un apposito modulo scaricabile dalla Sezione “IMU” – “Modulistica”.

 

Ufficio di riferimento: 
Ultimo aggiornamento: 04/06/2024