L’alabardiere era un soldato così chiamato dall’arma che deteneva, una specie di lancia a due punte, una dritta e una ricurva, che talvolta presentava da un lato un'affilata scure.
Usata storicamente dai mercenari svizzeri a partire dal 1400, in seguito divenne la tipica arma di rappresentanza per le guardie di palazzo. Ancora oggi utilizzata in alcune nazioni come accessorio delle uniformi da parata o durante le sfilate storiche.
Il nome "labardê" risulta originato dal tedesco “hallebarde”, da "halm" bastone e "bart" ascia, appunto bastone, ascia alabarda.
Nel basso medioevo i labardê erano uomini d’arme al servizio della Repubblica di Genova e il loro quartiere era nel sestiere del Molo, in vico Alabardieri, tra vico Vegetti e via Mascherona.
Nel 1700 un manipolo costituito da 6, 8 alabardieri aveva l’incarico istituzionale di scorta al Pretore, nello svolgimento del suo lavoro durante gli spostamenti, in città e di protezione nella sua abitazione.
PICCOLO GLOSSARIO ITALIANO - GENOVESE
Soldati: sordatti
Alabarda: labarda
Pretore: pretô
Lancia dritta: ansa drita
Lancia piegata: lansa cegâ
Scure: piccossa
Palazzo (generico): palasso
Palazzo Ducale: Päxo
Uccidere: ammassâ
Galera: prexon
Testo di Claudio Pittaluga
Illustrazione di Gino Andrea Carosini