Nel dopo guerra in molte famiglie, non era presente il frigorifero, anzi normalmente il frigorifero per il burro o quant’altro che necessitava di temperature basse per la conservazione era il davanzale almeno durante le notti invernali. Si aggirò l’ostacolo del prezzo alto dei frigoriferi con lo sviluppò , la produzione ed il commercio del ghiaccio, utilizzabile per tutto l’anno ,ma particolarmente e con vari accorgimenti , nella stagione estiva. Si era iniziato ad usare il ghiaccio fin dal medioevo recuperando la neve dalle montagne e sotterrandola in pozzi profondi chiamati “neviere”, dove veniva compressa e ricoperta con paglia e foglie per mantenere a lungo una bassa temperatura. L’utilizzo del ghiaccio fu particolarmente utile se non indispensabile, durante la catastrofiche epidemie di tifo del 1800 quando era l’unico rimedio per abbassare le febbri altissime ricoprendo gli ammalati con ghiaccio recuperato appunto dalle “neviere”. Mentre era facile conservare il ghiaccio nell‘inverno per la stagione calda era più laborioso e difficoltoso, cosicchè alla fine del 1800 con lo sviluppotecnologico che portò a nuove scoperte ed invenzioni, incominciarono a diffondersi delle vere e proprie fabbriche di ghiaccio. All’inizio del 1900 nasce formalmente la figura del venditore di ghiaccio : õ venditô dõ giassõ”.
PICCOLO GLOSSARIO ITALIANO - GENOVESE
Frigorifero: giassëa
Sciroppo: scioppõ
Raffreddore: cõstipassiõn
Pescivendolo: ciappaieu
Macellaio: maxellà
Maglietta a pelle: mariollõ
Male di gola: mâ de gôa