La cosa ideale per un armatore sia proprietario di grossi bastimenti che di imbarcazioni di più ridotte dimensioni, è quella di effettuare viaggi a pieno carico ottenendo così un guadagno notevole ed un utilizzo perfetto della nave e del personale imbarcato.Talvolta, però , la nave giunta a destinazione e scaricate le merci trasportate,non trovava il carico per il viaggio di ritorno, cosa che oltre al danno economico era fonte di pericolo per l’incolumità della nave costretta a navigare in assenza di contrappeso necessario onde evitare, in caso di mare molto mosso, il capovolgimento dell’imbarcazione.La necessità di provvedere ad un peso stabilizzante che sostituiva l’assenza di merci,aveva fatto nascere nel 1800 una tipica figura marinara :lo zavorratore in dialetto genovese “saorâ”. Aveva l’incarico di fornire una apposita zavorra per evitare il pericolo di rovesciamento,e per abbassare il baricentro della nave , riempiendo le stive vuote con sacchi o “cuffe” ripeni di detriti,terra e sabbia.Il materiale veniva scavato poi accantonato in appositi depositi, situati principalmente a Sampierdarena ed in seguito anche a Voltri, poi all’occorrenza veniva trasbordato in sacchi da ampie e robuste chiatte, sino alle navi e depositato nelle stive. Minolli proviene dal latino “minarius” ossia minatori in quanto, pur in superficie, scavavano per raccogliere il materiale indispensabile.. In seguito minarius si modificò in minaro ,poi minalo e per ultimo nel definitivo “minollo”.La confraternita dei minolli fu fondata nel 1585, ed aveva il suo insediamento in Sampierdarena nel rione denominato della “Coxia”, tra via Sampierdarena e lungomare Canepa e che prese il nome appunto di Piazzetta dei Minolli .
PICCOLO GLOSSARIO ITALIANO - GENOVESE
Terra: tëra
Rione: riõn
Zavorra: saora
Chiatta: ciatta
Piccone: piccõn
Piazzetta: ciassetta
Sabbia di mare: œnn-a
Legare: ligâ