Intorno al 1800 il porto di Genova era un via vai continuo e inarrestabile di navi e bastimenti che arrivavano e partivano con una movimentazione di merci altissima.
Il porto, allora, era il vero motore dell’economia di Genova e della Liguria tutta, si scorgeva la miriade di quelle imbarcazioni particolari a chiglia piatta “le chiatte”, con una frenetica movimentazione tra nave e nave e trasporto alla banchina di merci di tutti i tipi,
I “sappoei” erano una delle categorie di facchini del porto chiamati “coffinanti” in quanto utilizzavano dei contenitori in vimini, le “coffe”, per trasportare materiale e minerali sulle spalle sino alle banchine.
Spesso il peso delle coffe si avvicinava paurosamente ai 100 chili, ma la nota abilità nel trasporto e la indubbia abitudine alla fatica dei lavoranti dava l’impressione di una fatica tranquillamente sopportabile.
Il minerale sfuso per lo più consisteva in caolino, zolfo o carbone e per quest’ultimo materiale nel porto si era coniato il termine di “sappoei” per i facchini del carbone che trasportavano le coffe di solo carbone sino alle banchine. (caladda) .
PICCOLO GLOSSARIO ITALIANO - GENOVESE
Carbone: carbon
Stivare: stivâ
Portatori di carbone: carbonin
Mal di schiena: mâ de schenn-a
Banchina: caladda
Nero: neigro
Cestino: cavagnin
Zolfo: sorfo
Fatica: fatiga
Sudare: suâ
Testo di Claudio Pittaluga
Illustrazione di Gino Andrea Carosini